venerdì, Maggio 09, 2025 Anno XXI


LegionarioPrima di scrivere ancora di calcio, di Roma, della Roma ho pensato che mi servisse una pausa. Di riflessione? No. Piuttosto un tempo per staccarsi freddamente e oggettivamente e osservare il quadro nel suo insieme da qualche passo indietro.

La vittoria del derby, prima della solita deleteria pausa nazionali, aveva fatto ben sperare, lasciando nell’ambiente un clima di festa, serenità e ritrovata fiducia nei propri mezzi sportivi.
Gioia effimera, ahimè. E chi osservava tutto con spirito critico, ma non distruttore, attenzione, sia ben chiaro, capiva che, in sottofondo, c’era comunque qualcosa che non andava.

Le cose che non vanno, quelle gravi, purtroppo sono semplici e lampanti. Come l’enigma dei più fitti misteri la cui risoluzione sta proprio nell’individuare le motivazioni più semplici. Davanti agli occhi. La AS Roma è un ambiente arrugginito, di un palazzo decadente, che sta in piedi per inerzia. Coperto, da qualche anno a questa parte, da un tendone a stelle e strisce con la scritta “Coming Soon”. Cosa debba arrivare, quando e sopratutto come, non ci è dato saperlo. Continua >>

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I 3 punti della situazione.

Che poi sono quelli che avremmo voluto contro l’Inter e che come sempre, di riffa o di raffa, ci sono sfuggiti sempre perché alla Roma manca “30 pè fa 31”.
Girovagando sui vari social ne ho lette davvero di tutti i colori. Il più bel post, cito, è stato l’invito spassionato e rassegnato del nostro Luciano Big Luc a “annà ar cinema la sera o i pomeriggi dedicati al “salto di qualità della Roma” e uno nun s’encazza”. Credo sia tutto riassunto in un pensiero che non fa una piega. Fa sorridere e allo stesso tempo rodere il culo. E non poco. Continua >>

Archiviata l’Udinese, avanti un’altra. 1,2,3 Stella! Cosa che capiranno solo i più “anzianotti” e chi ha avuto un’infanzia felice, passata, anziché davanti ad un monitor di computer o cellulare, con il pallone in mezzo alla strada, ginocchia sbucciate e cicatrici di mille battaglie.

Ecco era proprio una Roma un po’ vintage e ignorante quella che volevamo. Sangue, colore del popolo e del sudore e sacrificio versati e Oro, quello della tradizione e della nobiltà che contraddistingue la storia di questa squadra e città.

Abbiamo chiesto, abbiamo ottenuto. A parte la sciagurata parentesi dalla partita di calcetto del martedì sera in terra teutonica, in campionato sono arrivate 5 vittorie di fila che ci riportano in testa alla classifica, esattamente dove dovremmo essere, ne più e ne meno, considerati gli investimenti della società e il potenziale della squadra a disposizione di Garcia. Continua >>

“E che roba è ?” Si chiederà la maggior parte di voi che legge? Niente. Non esiste. È quello che chiamiamo un neologismo, se volete.
Un mix tra felicità ed equilibrio. Cose, entrambe, difficilissime da trovare e mantenere. La felicità noi, la potremmo riassumere in 3 concetti.

Un pallone che gonfia la rete, una lunga corsa sotto la (ei fù) Curva, un abbraccio all’estraneo di turno.

Mentre per fortuna la prima cosa continua piu o meno ad accadere, le altre due sono parte di un passato piu’ o meno prossimo, che a breve diventerà remoto, nell’attesa che, sempre per una questione di felicità di alcuni, diventerà trapassato.
L’equilibrio invece è quello che questa città, questa squadra, questo ambiente non avrà mai. Per questioni di DNA, natura atavica, memoria storica. Ma mentre il primo concetto è stato piu’ meno ricercato ed ottenuto durante gli anni, ad intervalli di tempo pachidermici ed ad oggi quasi di giurassica memoria, il secondo è qualcosa che continua a sfuggirci inesorabilmente ed in ogni momento se ne presenti l’occasione. Continua >>