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Ultima Legione Romana XVI Ianuarius MMXVI – Incubo continuo.
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Scritto da r. cdr
martedì, 26 Gennaio alle ore 12:44
La Roma di questi tempi è un incubo dal quale ci si crede di svegliarsi e invece si continua costantemente a vivere. Il cambio di allenatore, il pareggio interno con il Verona e la sconfitta di Torino sono solo scene preannunciate di un tormento dal quale vorremmo tutti svegliarci.
Come quando, dormendo, si è coscienti che in fondo non è la realtà quella che si sta vivendo, che tra qualche ora suonerà la sveglia e tutto tornerà come prima. Ma invece no, ecco l’ennesima curva, la macchina è a tutta velocità, tu cerchi di sterzare e nulla, via giù nel vuoto, in caduta libera.
Apri gli occhi guardi l’orario, le 3.33. Ti riaddormenti, pensando positivo, speri. E riparte tutto da capo. Sei in America, a casa di un tuo lontano zio di nome James. Per pranzo una matriciana scotta e al posto del vino c’è il the freddo. Ti giri per chiedere il parmigiano e sbatti su una vetrata. Tu gridi e nessuno ti ascolta. La voce rimbalza sul vetro. Provi a scappare ma le gambe ti pesano come macigni. Apri la porta e fuori c’è il diluvio, in mezzo alla strada, da soli, un ragazzetto biondo con la maglia numero 10 che cammina da solo, triste. E’ troppo, sai che non può essere tutto vero, ti svegli, finalmente, per davvero.
L’amaro in bocca è quello del più triste lunedì mattino. Il cielo è grigio come nel sogno, le gambe pesanti e gli occhi più chiusi che aperti. Ti rendi conto, tristemente, che è tutto vero. Che un fondo di verità nel tuo incubo c’è. C’è che forse, sportivamente parlando, siamo in un punto di non ritorno. Troppo al largo per tornare a riva e troppo lontani dall’altra sponda. C’è che allora bisognerebbe rimboccarsi le maniche tutti insieme, dirigenza, staff tecnico, giocatori e tifosi per fare quadrato su questo pezzo di cuore chiamato AS Roma. Per ridarle la dignità sportiva che merita.
Come nel sogno però, è tutto un no sense continuo. La dirigenza latita, la popolarità della proprietà è ai minimi storici dai tempi di Ciarrapico, il Mister, appena arrivato, per fortuna con le spalle larghe, larghissime, arranca tra tentativi di recupero, i giocatori sembrano una scolaresca di terza media in gita per la prima volta (insomma fanno un po’ come cazzo glie pare) e i tifosi in tutto questo, mangiano leggero la sera per evitare gli incubi.
E intanto passa un’altra settimana, di un’altra stagione buttata al vento, di un’altra maglia non onorata, di un altro ricordo che si tinge di blu.
Cercando di svegliarmi da questo incubo, che a Roma chiamiamo realtà.
Forza Sempre grande Roma!
Giacomo Serafini
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Ultima Legione Romana XVIII Ianuarius MMXVI Se solo loro sapessero.
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Scritto da r. cdr
lunedì, 18 Gennaio alle ore 05:14
Nella settimana dei ritorni al passato e dei futuri cancellati, dopo settimane di silenzio voluto per uscire dal calderone dei finti predicatori e dei mille italioti allenatori, mi arriva dritta al cuore una voce, emozionata, flebile e commossa. E’ la voce di Ruggiero Rizzitelli che, intervistato ai microfoni di Roma Channel, parla con voce commossa e rotta dal pianto, della Finale di Coppa Uefa 1990/91. Quella, manco a dirlo, persa in casa contro l’Inter per abusi arbitrali, pali, centimetri mancati di poco.
E’ una voce fuori dal coro, se presa nel panorama del calcio di oggi. Una voce sincera, spontanea, verace, ma sopratutto VERA. Il nostro ei fu numero 11, vede un’immagine di quegli anni e non riesce a trattenere le lacrime. Parla di una squadra non eccelsa, operaia, tosta. Una compagine di amici, che lui chiama famiglia, che giocavano al pallone con l’unico obiettivo di dare filo da torcere alle grandi potenze sportive ed economiche di quei tempi. Con scarso successo ovviamente, come vuole la storia della AS Roma, ma con un grande merito; aver lasciato un segno indelebile, incancellabile nei cuori di tutti i veri tifosi della Roma che hanno vissuto coscientemente quel periodo calcistico. Continua >>
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Le capocciate ar muro della sora Carletta … edizione straordinaria
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Scritto da Lupacchiotta Carla
martedì, 5 Gennaio alle ore 03:30
ORCO SEMPRE CON NOI
Il 2016 è appena iniziato: fioccano auguri di ogni bene, felicità, prosperità e, soprattutto, salute.
…..ed invece, la mattina di lunedì 4 gennaio, ROMATTO posta la più inaspettata delle notizie “con il più profondo dolore nel cuore, vi rendo partecipi della morte di Sante, il nostro Orco. La persona più generosa e buona che abbiamo avuto la fortuna di conoscere tramite CdR. Stanotte ci ha lasciato, con il sogno irrealizzato di tornarsene a ROMA, lontano da quella Germania che tutto gli ha dato e tutto gli ha tolto. Lontano dalla malattia, dai problemi, dai pensieri, dalle delusioni, dalle difficoltà. Non ci sei riuscito Amico, ma la tua vita è stata una favola, dai fegheti spappolati, dalla partenza da ponte mammolo agli enormi successi della tua PRESTIGIOSA CARRIERA. A NOI CE RESTANO DECINE E DECINE DI RICORDI MERAVIGLIOSI. GRAZIE FRATELLONE. CHE LA TERRA TI SIA LIEVE.”
NO! Questo è un incubo, forse sto sognando, ancora non mi sono svegliata, non è possibile, il giorno prima postava una delle sue tante barzellette, solo l’ultimo giorno dell’anno si era sentito con il Kaiser “il 31 mi aveva chiamato per farmi gli auguri e mi aveva spiegato la differenza tra fare rosolare e appassire la cipolla”
Vado su FB perché non ci posso credere, mi rifiuto di crederci ed invece mi accorgo che è tutto vero!
Inutile dire che la notizia lascia tutti sconvolti e, man mano che si affacciano i MURATORI ed apprendono quanto accaduto, arrivano parole di incredulità e poi di cordoglio. Continua >>
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Le capocciate ar muro della sora Carletta … Roma Genoa
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Scritto da Lupacchiotta Carla
lunedì, 28 Dicembre alle ore 07:00
SCUDETTO? NO, SCUDISCIO!!!
Scusate il ritardo delle Capocciate ma gli impegni natalizi (nipotine comprese) mi hanno impedito di pubblicarle prima.
Continuando la mia personale protesta, a conclusione di questo 2015, anche queste Capocciate escono senza foto e senza commenti (peraltro mai cambiati da parte di MURATORI sempre più delusi ed inca…..volati). Col nuovo anno vediamo se si potrà ritornare ad una certa normalità! Continua >>
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