martedì, Maggio 13, 2025 Anno XXI


Il concetto è molto semplice. Banale in modo sconcertante.

No perché, anche impegnandosi, risulta davvero difficile capirne le reali motivazioni.

Logistiche e di ordine pubblico .

Perché dovremmo essere divisi da qualcosa che amiamo? Perché dovremmo alzare un muro inutile e per giunta potenzialmente pericoloso, quando IN TUTTO IL MONDO, si va verso l’abbattimento di qualsiasi barriera? Fisica e non.
Perché senza fare una ricerca delle vere cause di un (presunto, per giunta) problema si va verso una soluzione grossolana, imbarazzante, quasi controproducente?
Perché addossare le colpe (sempre presunte) di pochi, isolati soggetti, ad una moltitudine di innocenti appassionati?
Perché svilire una passione, tentare di uccidere una tradizione, cancellare una storia senza un reale, studiato e plausibile motivo? Continua >>

La riunione di condominio.

In ogni riunione di condominio che si rispetti, da che mondo e’ mondo, ci sono almeno 4/5 figure chiave.

L’Amministratore; di solito figura diplomatica, tuttofare e parecchio scaltra (o truffaldina, checchè significato gli si voglia attribuire). Puo’ o non puo’ abitare nello stessso stabile. Spesso sceglie di starne lontano. Per essere il piu’ neutrale possibile.
Questo a volte pero’ crea una lontananza incolmabile perche’ lo stesso non capisce davvero i problemi di cio’ che amministra.
Il Portiere; attento guardiano e coordinatore delle entrate e delle uscite dei condomini, sa tutto di tutti e protesta incondizionatamente per qualsiasi cosa. E’ la figura isterica. Uomo o donna senza divisione di generi. Si schierera’ a seconda della simpatia. E di dove tirera’ il vento, del portone lasciato aperto. Continua >>

3 punti e a capo…

11349070_10206970388201042_262260484_nFinisce cosi’, ufficiosamente, una delle stagioni piu’ chiacchierate, travagliate e controverse della nostra storia recente.

Finisce come doveva finire.
Ognuno rimesso al suo posto, polli allo spiedo serviti per cena e tutti vissero felici e contenti.

Contenti? Non scherziamo. Il secondo posto era l’obiettivo minimo di una stagione nata con ben altri sogni e obiettivi.
Incidenti di percorso, infortuni, incompetenze tecnico-tattiche-atletiche, scarso impegno, bidoni sopravvalutati, societa’ latente e si, mettiamocela, sfortuna, hanno fatto il resto.

E ora si riparta da zero. Facciamo finta c’amo scherzato e riordiamo le carte in tavola.
Siamo tutti in discussione. Dalla dirigenza, calciatori e staff tecnico fino ai tifosi dell’ultima ora.
I primi si rendano conto di essere delle comparse momentanee. Passeranno dirigenti, calciatori, mercenari. E
nella maggior parte dei casi senza lasciare segni memorabili. Prima di pretendere, cambiare le regole, modificare la storia studino bene le loro mosse.

Gli ultimi, invece, si sveglino dal torpore in cui li ha imbambolati la societa’ moderna. Prendano La Roma e La Romanita’ per qualcosa di diverso da un puro atto consumistico e studino la storia e la tradizione per comprendere per cosa tifano, cosa spingono e cosa c’e’ da difendere. #NoiSiamoLaRoma e’ uno degli ashtag dell’era moderna piu’ azzeccati. Diamogli il significato e il contenuto che merita. Continua >>

Meno 2. Tutti allerta, sguardo alto, stiamo in campana.

Perche’ ci vorrete mica far credere che con la vittoriuccia di ieri siamo tutti felici e contenti?!

Guardiamo le cose per quelle che sono per non perdere di vista la realta’; abbiamo faticato come non mai, mentalmente e fisicamente esausti, aiutati per una volta dalla buona sorte, spinti dalla forza di un Eroe che vorremmo giocasse fino a 60 anni e di un popolo che ha dimostrato un’amore oltre ogni immaginazione. Oltre questo, in campo, tolti piccoli sprazzi di classe e determinazione di giocatori che non confermare sarebbe una follia, c’era il nulla. O almeno, nulla di quello che ci aspettiamo. Continua >>