giovedì, Dicembre 12, 2024 Anno XXI


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Gli articoli sono gentile concessione di Claudio Colaiacomo: dal libro Roma Perduta e Dimenticata  Compton Netwon Editori – segui Claudio su facebook o su twitter


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Er Ponentino

È semplicemente la distorsione popolare del nome di uno dei venti principali, il ponente, che soffia da ovest. La posizione geografica di Roma fa sì che questo vento spiri la sera dal mare con debole
intensità e principalmente d’estate.

Allora il ponentino è fresco sia perché proviene dal mare sia perché si alza verso sera, quando la temperatura cala. Sono proprio queste caratteristiche che hanno fatto guadagnare al ponentino l’affetto popolare. È considerato un vento malandrino, che facilita l’innamoramento. Una frescura che accompagna il mangiare all’aperto, tipico della tradizione romana.

Una voce piuttosto recente vuole che questo vento che ha accompagnato per secoli la nostra città si sia interrotto. Non per un capriccio di Eolo, bensì per lo sbarramento che avrebbe creato l’enorme edificio del Corviale lungo la via Portuense, proprio a ovest di Roma.

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il Serpentone Corviale

Sembra questo un espediente ad alto contenuto emozionale per condannare ulteriormente un’opera da molti considerata un disastro architettonico e sociale.

Nonostante le malelingue, il ponentino continua a soffiare come sempre nelle serate estive.

L’ostacolo principale al suo soffiare è la nostra frenesia quotidiana, la nostra disattenzione per le cose semplici come un filo di brezza marina. Imbrigliati nel correre quotidiano ci dimentichiamo delle cose più semplici e forse più certe come l’alba, il tramonto, e il caro vecchio ponentino.


Ricordiamo sempre che gli articoli sono gentile concessione di Claudio Colaiacomo: dal libro Roma Perduta e Dimenticata  Compton Netwon Editori – segui Claudio su facebook o su twitter