Categorie Editoria Pillole&Chicche de Roma nostra Ultimi arrivi Ultimi arrivi CDR Scritto da Er Pasquino giovedì, 2 Giugno alle ore 12:05
Gli articoli sono gentile concessione di Claudio Colaiacomo: dal libro Roma Perduta e Dimenticata Compton Netwon Editori – segui Claudio su facebook o su twitter L’idea di realizzare piazza Cavour prende forma nel piano regolatore del 1873 ma solo nel 1895 sarà aperta al pubblico. Elemento principale è la statua bronzea dello statista italiano, su un maestoso piedistallo in travertino ricco di simboli allegorici che rappresentano il pensiero e l’azione che caratterizzarono Cavour. Troviamo anche due belle statue di Roma e dell’Italia. Forse l’allegoria più emozionante è il grande leone che protegge l’urna del plebiscito che sancì l’Unità d’Italia. Il fiero felino rappresenta tutti noi, il popolo, guardiano di quel voto democratico che unì per sempre la nostra nazione. Per gli appassionati di gossip facciamo notare che la statua volge le spalle a piazza Mazzini, intitolata all’altra figura di spicco del Risorgimento italiano, spesso in contrasto con Cavour. Fino a poco tempo fa era una brutta rotatoria cinta di lamiera, reti arancioni e cartelli di un cantiere. Dietro le transenne spuntava qualche palma e i ponteggi a protezione della statua di Cavour. Da pochi mesi le transenne sono state rimosse, un ampio spazio verde è tornato a disposizione dei cittadini, palme, fiori e un disegno simmetrico di vialetti rendono la piazza tra le più belle di Roma. Il verde contrasta con il bianco del Palazzaccio e con quello della chiesa Valdese. Un’ampia area pedonale collega i giardini con il retro del palazzo di Giustizia, un espediente che cancella la morsa roteante di traffico, allarga di molto lo spazio fruibile dai pedoni e rende giustizia a quel palazzo austero e forse un po’ snob, che i romani hanno sempre un po’ bistrattato. Dall’altro lato della piazza si erge l’elegante cinema Adriano un tempo uno dei principali teatri delle città costruito insieme all’intera piazza e parte del medesimo progetto. Durante il ventennio fascista, ospitò molte riunioni ufficiali del partito e alcuni discorsi pubblici di Mussolini con la folla che gremiva la piazza. Dopo la guerra riprese la vocazione teatrale e musicale. Nel 1965 la folla tornò a straboccare in tutta la piazza, questa volta per assistere alle uniche date romane dello strico concerto dei Beatles che si tenne il 27 e 28 giugno.
Ricordiamo sempre che gli articoli sono gentile concessione di Claudio Colaiacomo: dal libro Roma Perduta e Dimenticata Compton Netwon Editori – segui Claudio su facebook o su twitter |