venerdì, Aprile 26, 2024 Anno XXI


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Gli articoli sono gentile concessione di Claudio Colaiacomo: dal libro Roma Perduta e Dimenticata  Compton Netwon Editori – segui Claudio su facebook o su twitter


3. Garibaldi e gli argini del Tevere

alluvione pantheon

alluvione pantheon da romasegreta.it

Giuseppe Garibaldi, oltre ad aver impugnato le cause di libertà e indipendenza in giro per il mondo, aver navigato il globo in lungo e in largo fino addirittura alle coste cinesi, contrastato il potere della Chiesa, combattuto contro i francesi a Roma e unificato l’Italia, s’impegnò nei progetti e nei dibattiti per la soluzione del problema delle piene del Tevere che da tempo immemore flagellavano la città senza preavviso e con violenza imprevedibile.

Il 1870, oltre a segnare l’anno della definitiva annessione di Roma al regno d’Italia, sarà ricordato anche come l’anno di una delle più devastanti piene del fiume, il 28 dicembre. Bisognava agire velocemente, trovare una soluzione definitiva e realizzarla. Garibaldi aveva a cuore il progetto di fare di Roma una capitale moderna al pari delle altre capitali europee, godeva inoltre di una certa popolarità che rendeva la sua opinione più influente. L’eroe dei due mondi era il promotore di una soluzione creativa e innovativa nota con il nome di Progetto Garibaldi.

Zona inondata dal Tevere

Zona inondata dal Tevere

Il progetto, disegnato dall’ingegner Amadei, per quanto bizzarro non era una novità assoluta ed era già stato applicato in altre città: prevedeva la deviazione del Tevere a nord più o meno dove oggi si trova l’aeroporto dell’Urbe. Da qui avrebbe seguito un corso artificiale girando attorno alla città verso meridione per poi tornare al suo corso naturale in zona Magliana. Ad attraversare il centro storico e scorrere sotto gli antichi ponti, sarebbe rimasto un rigagnolo da inserire in un parco cittadino, le ampie anse raddrizzate.

Il progetto antagonista di Garibaldi era quello dell’ingegner Canovani che prevedeva la demolizione delle case a picco sul fiume e la costruzione di alti argini che accompagnassero il fiume da ponte Milvio fino alla basilica di san Paolo. Tra le opere da realizzare c’erano due collettori che dovevano correre paralleli al fiume, la chiusura del braccio sinistro attorno all’isola Tiberina e la demolizione del cosiddetto ponte Rotto.

demolizioni costruzione muraglioni

Lavori muraglioni

demolizioni costruzione muraglioni 1

Lavori Muraglioni

progetto

Progetto

 

Inutile dirlo, vinse proprio il progetto Canovani ma si dovettero attendere diversi anni prima dell’inizio dei lavori. Anche in questo momento di stallo Garibaldi fu decisivo, esortando il 92 governo a porre fine alla situazione insostenibile per la nuova capitale d’Italia. Verrebbe da rallegrarsi per la mancata vittoria del progetto di Garibaldi, ma ne siamo proprio sicuri?

Il Tevere confinato dentro gli argini è familiare a tutti noi, ma non si percepisce più lo stravolgimento urbano causato dalla loro costruzione. File intere di case, palazzi, e persino antiche rovine sono state demolite per far posto ai muraglioni. Le vie che lambivano il fiume sono state cancellate o nel migliore dei casi giacciono oggi sotto il livello stradale come capita per via Tor di Nona, via della Lungara e via Giulia. Il fiume è stato costretto in una sorta di camicia di forza e gettato a quasi venti metri di profondità. Non sapremo mai quale aspetto avrebbe il centro storico se il progetto Garibaldi avesse ottenuto il favore della commissione, forse sarebbe stato stravolto comunque. A ogni modo fa effetto immaginare oggi un parco al suo posto, con magari le vecchie case un tempo bagnate dall’acqua restaurate a nuova luce.

La città spagnola di Valencia, ad esempio, ha dato vita a un progetto molto simile a quello di Garibaldi in epoca moderna: oggi al posto del fiume Turia si stende un suggestivo parco attraversato da ponti curiosamente immersi nel verde.

In via delle Coppelle una targa ricorda proprio il soggiorno romano di Garibaldi durante i lavori in Parlamento per l’approvazione del progetto per la sistemazione del letto del Tevere.