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Si fluttua nel vuoto nella speranza di rimettere al più presto i piedi a terra. È una Roma che in qualche modo deve arrivare a fine stagione, il peso delle prestazioni stagionali si fa sentire e ogni piccolo miglioramento rischia di bruciarsi con i fantasmi attuali.

Il primo tempo a Cesena è stato sufficiente, i giallorossi hanno creato qualcosa e subito praticamente nulla. Il gol di De Rossi ha suggellato quella leggera supremazia.

Le scelte di Garcia, con Ucan e Doumbia dal primo minuto, sono forse un modo per dare una scossa, un tentativo per svegliare il malato. Il tutto, poco, dura un tempo. La ripresa è di nuovo sofferenza, con la Roma incapace di organizzare un contropiede degno di questo nome.

Fortuna che di fronte c’era il Cesena, incapace di capitalizzare le mischie in area di rigore giallorossa. Ci vogliono altri segnali per poter lottare per il secondo posto.

La sosta forse questa volta è benedetta, a patto che serva a scaricare mentalmente i giocatori di tutte quelle tossine che gli infestano la testa.

Bisogna provarci.

petra@corederoma.it