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Ogni partita pesa il doppio da ora in poi perché i margini per recuperare o incrementare si fanno sempre più stretti. Un passo falso si paga caro, una gara sbagliata si paga cara, soprattutto quando gli avversari hanno un ammortizzatore ‘sociale’ che gli consente di passare assai di rado alla cassa.

Una Roma senza terzini di ruolo ed altri acciacchi vari è riuscita a tornare da Bologna con la pancia piena. È stata dura perché i padroni di casa, soprattutto nel secondo tempo, hanno provato in tutti i modi ad acciuffare almeno un punto.

Questa volta però la sfortuna ha deciso di non presentarsi e quindi tutti i tentativi rossoblu sono finiti fuori dallo specchio della porta. Una Roma che ha avuto la colpa di non chiudere il match per mancanza di cattiveria.

Proprio la cattiveria non può mancare in questa lunga volata, una cattiveria agonistica che deve essere compagna fedele contro tutti i nemici, tutti gli avversari e a tutti i livelli.

Gli attacchi ormai arrivano da tutte le parti, diretti o indiretti. Settori chiusi, arbitraggi, testate giornalistiche, allenatori tarantolati quando te li trovi contro mentre fanno gli agnellini quando incontrano la madama.

Consolidare il secondo posto innanzitutto perché le ultime giornate saranno molto tribolate, e anche perché il primo sembra già opzionato.

petra@corederoma.it