A tutto c’è un limite. Ma i giocatori che indossano la maglia più bella del mondo questo limite l’hanno superato spesso. L’indecenza di alcune prestazioni sottolinea ancora di più la bugia di Roma come ambiente difficile.

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Perché se fosse veramente difficile non si vedrebbero cose che in nessun altro club di serie A si vedono. Pascolare in campo, giocare una partita si e quattro no (quando va bene), non è da professionisti.

L’allenatore ha mille difetti, non è ancora in grado di guidare una squadra per competere e per questo meriterebbe senz’altro di essere esonerato. Però adesso basta. Ci avete rotto le palle. Viziati fino all’inverosimile come nessun altro calciatore.

A Roma non si vince perché c’è gente come voi. Vedere le altre partite mette una rabbia infinita. Anche la più pippa in assoluto vorrei nella mia squadra al vostro posto.

Inaccettabile prendere quattro fischioni senza dare segni di vita. Per di più prenderli da una squadra che solo la settimana prima aveva pareggiato in casa con l’ultima in classifica.

Stavolta la colpa voglio darla alla base perché di alibi ne avete avuti abbastanza. Fate ride e purtroppo ce fate piagne.

A fine stagione vorrei una pietra sopra su tutto quanto fatto quest’anno, per nulla propedeutico a successi futuri. Vorrei vedere tante valigie pronte, tanta gente andar via, a tutti livelli: dirigenza, tecnici, giocatori.

È tutto da buttare, il secchio della spazzatura è bello che pieno speriamo che al più presto passi il camion a ripulire il tutto.

petra@corederoma.it