articolo di Giulio Minelli
Se di questi tempi, lo scorso anno, soli in vetta alla classifica, inneggiavamo al tricolor, che serva da lezione, una delle tante, delle solite, aver assistito silenziosamente al trentesimo scudetto bianconero. “Superiorità”, dicevano.
E chissà, forse ad unirsi al coro era anche Gianluca Rocchi. Siamo al 31 ottobre 2014, momento propizio per liberare gli spogliatoi dagli scheletri e spettri che, prepotenti, funestano ed offuscano i momenti di gloria, i nostri.
Siamo in vetta, forse ancora un po’ scossi dalla rapina senza passamontagna, subita agli occhi dell’Italia tutta e dell’estraneo branco dello Stadium, e dalla dura lezione dei giganti bavaresi, cui è seguito il primo pareggio stagionale contro i blucerchiati. Provvidenza calcistica decreti che a trionfare sia l’icona del gioco onesto. Ma non vi illudete, forza d’abitudine. Continua >>
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