Ave Romanari, questa cavalcata meravigliosa di campionato sta terminando. Quattro tappe ancora e poi tireremo le somme. I punti fatti da questa GRANDE squadra saranno tantissimi, però non serviranno a un cazzo.
Questa è la paradossale presa per il culo che, in quanto AS ROMA, dobbiamo subire da sempre. Non è comunque di questo che vorrei parlarvi.
Ve la ricordate Olimpia? Quel piccione travestito da aquila di cui, tra l’altro, non si è mai capito realmente il sesso? Beh… Insomma, che fine ha fatto? Continua >>

Ave Romanari, la squalifica a Daniele De Rossi era sicura come lo scudo a quelle merde bianconere.
In questo Paese ci sono degli assiomi che sono scolpiti nelle montagne. Hai voglia a riformare. Le montagne o le abbatti o ci convivi.
Va comunque detto, ad onore della verità, che questa sanzione non è stata comminata dal giudice sportivo, come vorrebbe farci credere l’Abete nazionale.
Stronzate di rito degne di un uomo inutile come solo lui sa essere.
La decisione è stata presa da Cesare Prandelli, CT di questa nazionale che rappresenta perfettamente il marcio mondo ipocrita del pallone Itagliota.
Curve chiuse. Continua >>

Ave Romanari, le Olimpiadi invernali sono finite. Andate in pace. Abbiamo però, nel frattempo, scoperto l’esistenza di Sochi: poco ridente località del sud della Russia sul Mar Nero. Posti strani per noi. Non molto invitanti. Stavamo bene anche quando ne ignoravamo l’esistenza, insomma.
Il signor Wladimiro Guadagno, al secolo il transgender Vladimir Luxuria, ne ha anche scoperto gli edifici della polizia. Niente di grave, non preoccupatevi. Non si è fatto male nessuno.
La paSionaria dell’arcobaleno dei diritti dei gay si era infatti calata da quelle parti per denunciare le politiche poco paritarie dello Zar Putin, anch’egli Vladimiro. Continua >>