venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI


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Gli articoli sono gentile concessione di Paolo Leone: dai siti corrieredellospettacolo.netculturaeculture.it, e settimanale MIO 


corriere dello spettacolo

corriere dello spettacolo

Roma, Teatro Argentina, dal 26 ottobre al 20 novembre 2016

Termina nel migliore dei modi il lungo omaggio che il Teatro di Roma ha tributato a Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della sua scomparsa, con Ragazzi di vita, in scena al Teatro Argentina dal 26 ottobre al 20 novembre. Mettere su un palcoscenico il celebre romanzo del grande poeta non era certamente facile, ma il risultato del lungo lavoro del regista Massimo Popolizio e la drammaturgia di Emanuele Trevi hanno prodotto uno spettacolo da ricordare. Quella Roma, quelle dinamiche, quel vivere ancora allo stato brado, quel degrado, ma anche quella spontaneità, quell’ingenuità di fondo di quei ragazzi che si avviavano, di lì a poco, ad essere fagocitati da una città in rapido cambiamento, così duramente e poeticamente descritte da Pasolini, rivivono sul palcoscenico in modo che non poteva essere più coinvolgente.

Paolo_Leone_Ragazzi_di_Vita

Ragazzi di vita

Lo stesso ruolo de “il narratore”, la voce e gli occhi del poeta corsaro, interpretato da un convincente e appassionato Lino Guanciale, diventa corpo scenico e si confonde nelle storie, ora ponendovisi di fianco, ora entrandoci dentro, in un gioco registico di stampo impressionista. Non poteva essere altrimenti, gli stessi altri 18 attori (qualcuno straordinario) spesso narrano in terza persona durante le scene, rappresentate in 10 quadri/capitoli, con un effetto straniante utilissimo a fondere mirabilmente la bellezza della letteratura con la magia del teatro.  E con loro respiriamo quel caldo estivo così ben descritto da Pasolini, i bagni al fiume, le scorrerie nei prati bruciati dal sole, le baracche, quella Roma nostra che la mia generazione ha sfiorato ma con cui, in qualche modo, è venuta a contatto. Un mondo picaresco che si avviava alla fine, o se non altro, ad una trasformazione omologante. Ragazzi di vita all’Argentina è poesia resa scena, ricco di idee e con alcune interpretazioni sorprendenti. L’inserimento dell’episodio della passione del fusajaro (con un bravissimo Alberto Onofrietti), che esula dal romanzo, è il tocco  straordinario che ne aumenta la struggente forza di fondo. Corriamo con loro da Pietralata al Tiburtino, dall’Acqua Bullicante al Quarticciolo, dalla Marranella al Quadraro, fino ai tuguri sotto gli acquedotti. E i malandrini, i “froci”, Nadia la “mignotta” (una straordinaria Roberta Crivelli), le lotte dei cani (un quadro geniale con Silvia Pernarella sugli scudi), Riccetto, Agnolo e tutti gli altri personaggi ci restituiscono la grandezza di Pasolini che viene esaltata dall’interpretazione di Guanciale nelle descrizioni di quella Roma che non c’è più e dalla regia di Popolizio, intelligentissima. Un lavoro molto bello e di equipe, dove tutti gli attori si muovono come un’intera città.  Lasciatevi andare e rivivrete quegli anni in cui tutto era da fare e dove, forse, risiedeva un’anima che si poteva salvare e che è andata invece persa, sommersa dal cemento armato dei palazzoni.

Paolo Leone

Teatro di Roma – Teatro Nazionale presenta:
Ragazzi di vita, di Pier Paolo Pasolini. Drammaturgia di Emanuele Trevi. Regia Massimo Popolizio. Con: Lino Guanciale e
Sonia Barbadoro, Giampiero Cicciò, Roberta Crivelli, Flavio Francucci, Francesco Giordano, Lorenzo Grilli, Michele Lisi, Pietro Masotti, Paolo Minnielli, Alberto Onofrietti, Lorenzo Parrotto, Cristina Pelliccia, Silvia Pernarella, Elena Polic Greco, Francesco Santagada, Stefano Scialanga, Josafat Vagni, Andrea Volpetti
Scene: Marco Rossi; Costumi: Gianluca Sbicca; Luci: Luigi Biondi; Canto: Francesca Della Monica; Video: Luca Brinchi e Daniele Spanò; Assistente alla regia: Giacomo Bisordi.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Argentina, nella persona di Amelia Realino