giovedì, Maggio 01, 2025 Anno XXI


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SPALLETTI A MEDIASET

Vittoria importantissima con uno splendido finale
Sì, è così. Vittoria fondamentale anche per i risultati degli altri, con dentro questo finale diamantato.

Ci stava raccontando il gol di Totti…
Ho sperato che andasse a battere la punizione (ride, ndr). Quando c’è stato questo cross, l’ho visto che era lui che ha fatto questa staccata sul secondo palo e, poi, è stato bellissimo il boato dello stadio.

E’ stato profetico lei: gli aveva chiesto di risolvergliela più di quello che ha fatto a Bergamo e lui l’ha fatto
Ha fatto quello che gli avevo chiesto anche l’altra volta, perché lui ne ha le possibilità. Per noi è una risorsa importantissima, io dico che questa gestione è difficile, ma con lui in campo non soltanto i giocatori subiscono una spinta emotiva impressionante quando ce n’è bisogno, ma anche tutto lo stadio diventa l’Olimpico nostro quando c’è lui in campo. All’inizio della partita la valutazione è un’altra, perché si è vista la corsa che avevano loro e, quindi, io valuto diversamente, poi se la squadra ha bisogno di qualità contro una squadra chiusa, Totti è il migliore che c’è.

Vi stuzzica il secondo posto?
Questa partita era difficile per noi, perché venivamo da due pareggi dove abbiamo fatto vedere di non essere al top dal punto di vista della forza mentale. Questa rimonta ci darà energia, perché noi siamo una squadra che deve giocare con l’impeto e l’entusiasmo addosso per esprimersi al meglio.

Come l’ha vissuta questa situazione?
Il problema è che, per quello che è il ruolo dell’allenatore e quella che è la storia di Totti, c’è tutta una storia di situazioni vissute e di cuore buttato in campo che non fa mai essere pari la situazione. Io divento sempre quello cattivo, ma faccio le scelte per vincere le partite, queste ultime partite ho fatto vedere che, quando mi serve, lo metto sempre dentro, lui ha la qualità per mettere la palla dove vuole, io penso che sia corretta la valutazione che sto facendo.

A lui va bene questo?
A lui non va molto bene (ride, ndr), perché lui sa che quando gli passa la palla tra i piedi può ricevere sempre un premio, ma quando poi c’è da avere equilibrio in campo non lo so se ci si riesce. Nelle partite in cui non l’ho messo è perché mi serviva più corsa e più fiato.

Su cosa dovrà lavorare in vista del Napoli?
Noi non stiamo attraversando un bel momento dal punto di vista del fiato e della condizione mentale. Il Torino invece sta molto bene, oggi avevamo scelto Keita davanti ai due attaccanti, ma a volte ci si allungava e non si riusciva a tenere la linea alta per arrivare a chiudere con i terzini sui loro esterni di fascia.

SPALLETTI A SKY SPORT

Le sue emozioni?
Un finale bellissimo, diamantato. E’ stata una partita dura, poi è entrato lui, forse un po’ tardi. Il primo tempo non bene, abbiamo perso entusiasmo nelle ultime due partite, siamo una squadra tecnica, ne abbiamo bisogno e quando c’è il calore dell’Olimpico, come quando è entrato Francesco, per noi è ottimale. Il secondo gol ci ha ghiacciato, ho aspettato un po’, ma poi è entrato ed è andato subito a far un gol che solo lui sa fare.

Se Pallotta le propone il rinnovo di Totti?
Io sono felice se Totti fa quello che mi rende felice, mai detto nulla di diverso. Se Totti vuole restare a fare il calciatore io sono il primo a essere felice, ma se sono io l’allenatore, io continuo a fare il tecnico. Tra la mia e la sua posizione c’è talmente tanto affetto e amore per la storia di questo calciatore, che probabilmente ci mette contro. Io sono stato coerente stasera e nelle partite precedenti, nel momento in cui ho bisogno di Totti lo metto, quando non ho bisogno no. Quando la squadra è in difficoltà Francesco lo uso. Mi si può accusare di averlo usato tardi stasera, ma dovevo valutare le condizioni fisiche di alcuni giocatori.

Cos’è è successo stasera negli spogliatoi?
E’ stato bellissimo, tutti ad abbracciarci e a festeggiare. Domani si va a cena fuori. La situazione è sempre quella. Io faccio l’allenatore per essere credibile con gli altri calciatori. Non dimentichiamo che sono stato chiamato: c’era bisogno di ripristinare qualcosa, altrimenti stavo ancora a casa. Tento di far seguire delle regole e di avere coerenza, quando siamo abituati a sterzare facilmente si sterza, la gestione di Francesco che mi riguarda è quella tecnica, la storia di Francesco non mi riguarda, è giusto che lui faccia quello che è contento di fare e io gli do una mano come gli ho sempre detto. E’ Chiaro che mi si dice “deve giocare le partite”, ma c’è un’altra valutazione da fare, questo mi mette contro di lui involontariamente.

Si parla solo di te e Totti, fra l’altro parli solo tu e lui non dice nulla… Quanto ci vorrà per mettere al centro la Roma e la classifica?
Lui è abituato a far così, si trova più a suo agio quando sente il sapore dell’erba. gli brillano gli occhi. Ultimamente, a parte qualche allenamento dove ha avuto risentimenti, li ha fatti quasi tutti, non mi ricordo che 7-8 anni fa si allenasse così. Adesso si attacca ancor di più alla voglia e si vede che ne ha tanta. Ha fatto la differenza anche stasera.

Se fosse al 100% giocherebbe titolare o vuoi usarlo come carta a sorpresa?
Secondo me c’è un aspetto di corsa che la squadra deve sempre avere. Il Torino stasera era in eccezionale condizione, sulla corsa ci ha messo in difficoltà con buon palleggio e possesso palla. Se lo metteo dentro in quella intensità non faccio il suo bene, adesso ci si allena coi satellitari, ma se parlo di queste cose qui sono contro Francesco. Non sono contro di lui, stasera l’ho messo qualche minuto tardi. Quando gli altri erano a scaldarsi lui era sul lettino, mi ha chiesto “ahò, mi fascio le caviglie?“, io gli ho detto che faceva bene a farlo (ride, ndr).

SPALLETTI A RAI SPORT

Totti uomo del giorno?
Stasera l’ho usato tardi, ma la partita era difficile. Ho inserito prima Pjanic per dare qualità, poi ho aspettato qualche minuto per valutare le condizioni di alcuni giocatori, appena ho potuto ho messo dentro Francesco e credo che sia stato il momento giusto.

E Totti come vive la situazione?
Totti diventa una ‘belvettina’ quando è in attesa di giocare (ride, ndr). Prima della gara negli spogliatoi, scherzando, mi ha chiesto se poteva fasciarsi le caviglie nell’eventualità di giocare, poi alla fine l’ho messo dentro ed è andata bene.

Il rinnovo?
Mi domandate sempre del suo contratto, io non ho mai voluto parlare col presidente del rinnovo di Totti: sono felice se Francesco continuerà a fare il calciatore se lui lo vuole, non ho nessun problema, ma sempre a patto che il mio ruolo di tecnico sia chiaro.

Situazione ambientale col caso Totti?
Quando una squadra non gioca bene, in momenti come questi, qualcuno può anche dirti qualcosa. Dal mio punto di vista non cambia niente, tento di fare del mio meglio. Quando ho avuto bisogno l’ho sempre messo e, se Totti fa bene, io sono contento per noi, questa vittoria è importantissima in chiave terzo posto per i risultati maturati. Poi ci siete di mezzo voi che fate le domande: io devo rispondere ed esce fuori che sono contro Totti, ma non è vero.

Il secondo gol subito?
Stiamo attraversando un momento non facile mentalmente, il Toro invece era in splendida forma ed ha giocato un buon calcio. Noi abbiamo bisogno dell’entusiasmo del pubblico, quando è entrato Francesco sotto questo punto di vista è cambiato tutto, ne abbiamo bisogno e ne abbiamo giocato.

La coppia Manolas-Rudiger?
Meglio nel secondo tempo, nel primo sono stato costretto ad abbassare Keita a dare una mano e abbiamo perso la possibilità di impostare. Nella ripresa ho dovuto alzare Seydou in pressione e ho potuto lasciare i centrali all’uno contro uno e si sono comportati bene.

Strootman?
Si sta allenando bene, arriverà il suo momento, ora abbiamo Keita che sta giocando le sue partite, c’è anche De Rossi, a Kevin comunque ci sto pensando.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Se non la sapete, la prima domanda ve la suggerisco io (scherza, ndr)

La condizione atletica della squadra: da qualche partita sembra in debito d’ossigeno.
Io non parlerei di condizione fisica. La nostra squadra è un po’ particolare, se vediamo quello che ha fatto nella ripresa rispetto al primo tempo stride un po’. In parte è un po’ così, ma è sempre una condizione che gli arriva dalla testa. E’ una squadra che ha bisogno dell’entusiasmo e del calore, ha bisogno di quello che gli è successo dopo che è entrato Francesco, dopo che l’Olimpico ha partecipato con questo entusiasmo, amore e affetto e alla squadra è riuscito tutto. Se invece c’è quel clima, non c’è partecipazione, può succedere di tutto. Io sono convinto che lunedì faremo una buona partita e si rivedrà una Roma di buon livello, anche dal punto di vista della corsa. Abbiamo trovato una squadra in buone condizioni fisicamente e con 4-5 giocatori con una corsa fuori dal normale. Noi abbiamo fatto delle scelte iniziali che non hanno pagato, come quella di Keita a fare da filtro tra centrocampo e i loro attaccanti, Perotti non anticipava Gazzi e loro hanno messo la partita sotto il miglior aspetto per loro. Nella ripresa Perotti andava ad attaccare il loro centrale difensivo e anche Seydou attaccava da subito. Nel secondo tempo a campo aperto, uomo contro uomo, non hanno mai sofferto, escluso il momento in cui abbiamo subito gol e abbiamo fatto delle scorribande, perché loro giocavano un buon calcio e ci hanno messo in difficoltà

I gol di Totti hanno salvato la Roma. Manolas inoltre è sembrato arrabbiato verso qualcuno…
Il gol di Francesco è da campione, ci ha messo 15 secondi passando tra tutti i difensori del Torino, che sono delle belve. Quelle scelte lì le fa chi ha qualcosa di telecomandato. E’ una belva, è soltanto lui che le sa fare. Io speravo ci fosse una punizione e invece ha fatto subito gol e ho pensato che la partita la vinciamo. Finché non si è preso il 2-1 la squadra ha reagito bene. Su Manolas non ho capito: ce l’aveva con me anche lui? Mi sembra di non entrarci niente questa volta, ma se si trova qualcosa… (ride, ndr)

Mi dispiace, ma torno su Totti…
Tutti ci possono tornare, anche ieri in conferenza stampa ne abbiamo parlato 15 minuti…

Potrebbe chiedere a Totti di restare un altro anno e a Pallotta di avallare questa scelta? E’ cambiato qualcosa?
E’ cambiato molto per la nostra classifica e i nostri obiettivi di quest’anno, perché è una vittoria fondamentale in cui lui ha messo del suo, è della squadra, ma lui ci ha messo senz’altro del suo. Quando ho incontrato Francesco gli ho detto qual era la mia idea. Io gli do una mano a fare quello che lui vuole fare, se ha un comportamento corretto all’interno della squadra come ha sempre avuto. Se riesce a dare un sostegno e una spinta alla squadra per i risultati, quando io arrivo in fondo faccio quello che lui vuole fare. Voglio farlo felice, non voglio essere quello che ha tolto qualcosa a Francesco. Facendo questo mestiere sembra che sia così, però. Io lo uso perché voglio vincere e arrivare in Champions, quando lo metto dentro è perché spero che segni. Se lui mi dirà a fine stagione: “voglio fare ancora il calciatore” io andrò dal presidente e gli dirò che sto con Francesco.

L’unico difetto che trovo a questa Roma è che lei aspetta troppo tempo ad affidarsi alle giocate.
Questa sera l’ho usata poco questa scelta. Io stavo nello spogliatoio con quelli poco contenti per le scelte che avevo fatto. Sono passato da Francesco mentre stava facendo un messaggio e mi dice: “Ahò, me le fascio le caviglie?” e io: “Per me fai meglio a fasciartele“. Sapevo che sarebbe stata una partita difficile, perché il Torino aveva ritrovato entusiasmo, mentre noi no dopo i pareggi, visto che la nostra squadra non si trova a suo agio in certe circostanze… Noi abbiamo bisogno del pubblico. Vi avrei fatto vedere la Roma con lo stadio pieno, poi con Francesco diventa il doppio

Questo è un limite quello del ‘abbiamo bisogno del pubblico’. La Juve vince comunque, a prescindere…
Le abbiamo vinte lo stesso la partite. Quando siamo arrivati eravamo dietro all’Inter e alla Fiorentina. Andando a valutare da dove siamo partiti è un buon risultato. Ribaltare 12 punti a una squadra come l’Inter mi sembra un buon risultato che hanno fatto questi ragazzi. E’ un merito che do ai giocatori, perché se lo meritano. L’Inter è una grande squadra ed è al nostro livello. Se poi si guarda al futuro, sicuramente dovremo avvicinarci di più a chi vince il campionato. Per quanto riguarda quest’anno, questi ragazzi hanno fatto delle cose eccezionali. Se si va, arriviamo dentro una competizione che ci fa onore.

Però quando dici che hai bisogno dell’ambiente e del calore, ci stanno delle squadre che prescindono da questo, capito?
Sì, ma dicevo questo perché avevo bisogno di conoscere meglio i miei giocatori. La mia squadra non ha un carattere e una personalità fortissima. Ci sono dei giocatori che, quando hanno l’affetto e la stima, vicino riescono a fare un dipinto bellissimo.

SPALLETTI A ROMA TV

Oggi ha chiarito che aiuterà Totti a fare quello che vorrà fare.
Se lui metterà a disposizione la risorsa che è per la squadra quando arriverà in fondo… Io non voglio essere etichettato per quello che ha fatto qualcosa contro! Ragazzi non scherziamo, altrimenti non lo metterei in campo. So che la reazione è questa, però a me interessa che faccia gol.

Parlava del pubblico: è giusto che sia un aspetto importante?
La nostra squadra è fatta così: ha brio, ha genialità, però non è sostenuta da un grandissimo carattere e quindi ha bisogno di sentire l’entusiasmo e la partecipazione del pubblico.

Non solo la Roma, un po’ tutte le squadre hanno bisogno del sostegno dei tifosi…
Non è vero, ho avuto squadre che ce la facevano pure senza. In questo momento abbiamo abbassato un po’ la stima e senza sostegno si fa più di fatica, perché non tiriamo fuori il carattere. Per questo dico che con uno stadio pieno vedreste un’altra squadra.

Vittoria importante.
Abbiamo un buon margine e abbiamo la possibilità di giocarci la partita di lunedì in maniera più tranquilla.

Li azzecchi sempre i cambi… Ogni tanto serve un po’ di fortuna, però oggi è stata la peggior partita della sua gestione…
Nel primo tempo non è stata una buona partita, loro tenevano il pallino del gioco e hanno fatto un gol su rigore e hanno avuto un altro paio di occasioni. Poi, nel secondo tempo, abbiamo fatto quello che dovevamo. Potevamo fare meglio in fase offensiva, ma la reazione ce l’abbiamo avuta e siamo stati nelle condizioni di mettere la partita a posto.

Nel giro di una settimana cosa ha perso questa squadra?
Noi non possiamo fare tutto caratterialmente, avevamo bisogno di un po’ di tranquillità, sostegno e autostima. Non siamo una squadra tignosa dal punto di vista mentale. Se iniziamo in maniera pastosa, poi è difficile ribaltare e c’è bisogno dell’episodio che dia la foga e la forza. E quando è entrato Francesco questo è successo.

Questa vittoria quasi cinematografica può essere fondamentale per affrontare al meglio il Napoli?
Sì, sarebbe bello giocarla con l’Olimpico pieno, ma mi rendo conto che sarà difficile. Con loro lì potremmo dare veramente il meglio…

TOTTI IN ZONA MISTA

E’ stata una bella emozione.

FLORENZI A MEDIASET

Un’emozione forte, questo epilogo è da film
E’ un finale di un grande film. Che dire (ride, ndr), c’è stata un’entrata prepotente di Francesco e una squadra che non ha mai mollato. Siamo usciti tutti con il fiatone che ho adesso.

Nel primo tempo non la solita Roma, un calo fisico o Torino più bravo?
Facevo difficoltà a prendere il Torino, nel secondo tempo siamo andati uomo contro uomo e abbiamo ripreso la partita. C’è stata una piccola disattenzione, poi l’ingresso di Francesco, che ha fatto, penso, il gol più veloce della storia.

Il rigore?
Non so se mi avete ripreso, ero con le mani giunte, pregando Dio che la mettesse dentro. E cosi è stato. Va tutto bene così, godiamoci questa serata. Sono 3 punti guadagnati sull’Inter e non lasciamo scappare il Napoli. Quella con gli azzurri sarà una bella partita e un bello spot per il calcio italiano.

Arrivate carichi a una grande sfida, con un Totti in più…
Sappiamo che Francesco può dare il suo contributo. Si è visto, a lui bastano 3 minuti. Non sono io quello che deve dirlo, ma deve fare ciò che sta facendo: il campione che è. Dando sempre il massimo il lavoro paga. E ora sta ripagando Francesco.

FLORENZI A SKY SPORT

Una storia incredibile il finale di questa pattita.
E’ difficile raccontarla, andrebbe raccontata dai tifosi.

Quella fascia al braccio?
Sapevamo che con l’entrata di Francesco e con Edin potevamo mettere sotto pressione il Torino e ci hanno dato un sacrosanto rigore.

Cos’era mancato in precedenza?
Niente, abbiamo sofferto, non riuscivamo a prenderli, ma nel secondo tempo, uomo contro uomo, si è vista la differenza.

Ha cambiato 3 ruoli in corso di partita.
E’ una delle mie prerogative, ma ho sbagliato troppi palloni, non è da me, devo migliorare.

I 7 punti di vantaggio sull’Inter: l’altra bella notizia della giornata.
Dobbiamo difendere il terzo posto attaccando il secondo, abbiamo una bellissima partita lunedì, possiamo metterli in difficoltà, anche se sono una grande squadra.

NAINGGOLAN A MEDIASET

Cosa vi siete detti nello spogliatoio con Totti?
C’è stata festa per la vittoria, perché è arrivata all’ultimo. Abbiamo pressato alti gli ultimi 25 minuti e abbiamo portato a casa una vittoria molto, molto difficile. Siamo contenti tutti per i due gol di Francesco, ma tutti lo conoscono, se lo fa in una partita o in mezzora o in cinque minuti per noi è uguale e siamo felici.

Totti può essere ancora importante quindi?
Io ho sempre detto che lasciamo stare l’età, la voglia c’è e i piedi ci sono, quindi, se lui sta così e ci aiuta a vincere le partite, rimane un giocatore importante.

Le partitine a carte fanno bene allora?
Ne abbiamo parlato, non abbiamo giocato a carte, ma vabbè, scrivono sempre le stesse cose, abbiamo sbagliato magari su un’altra cosa, ma rimane tra di noi.

Tua figlia ha cantato il coro di Totti…
E’ una piccola portafortuna, perché contro il Bologna non c’era e oggi invece abbiamo vinto, sta portando bene. Ci scherziamo su, ma l’importante è vincere tutte le settimane, oggi contano i tre punti e il distacco sull’Inter, non conta se è meritato o no, adesso giochiamo col Napoli in casa e l’importante è aver messo più sicurezza sul terzo posto.

Non è che ti vuole portare a Londra tua figlia?
Io a queste cose nemmeno ci penso, sono cose che leggo da voi, perché non so niente e sono felice qua, do tutto me stesso per questa squadra tutte le settimane, perché anche io vorrei vincere qualcosa.

Qual è la tua posizione in campo che preferisci?
Io ovunque gioco cerco di dare il mio contributo, se il mister mi mette più avanti è perché mi vede anche come giocatore di combinazione, ci provo, sto cercando di farlo e posso migliorare ancora. Mi sto allenando da trequartista, spero di non perdere quello che ho fatto prima a livello difensivo e poi, se riesco ad aggiungere qualche gol e assist in più, è meglio per la squadra.

NAINGGOLAN A ROMA TV

Una grande rimonta con un finale dalle mille emozioni.
Sì, una vittoria molto sofferta, poi se parliamo di meritata o non meritata… Oggi volevamo ottenere una vittoria per lottare contro il Napoli per il secondo posto e abbiamo dimostrato carattere. Una squadra che riesce a vincere anche giocando male ha una forza di gruppo e anche questo è importante.

Cosa hai detto a Totti dopo l’esultanza?
Tutti abbiamo un buon rapporto con lui. Era uscita questa notizia su Totti che sembrasse che era solo lui. Abbiamo scherzato prima della partita, gli ho detto che anche se avesse giocato 5 minuti avrebbe segnato. E’ un giocatore che ha sempre dimostrato tanto e anche oggi ha dimostrato qualcosa. Credo che, se ci risolve le partite, è un giocatore ancora più importante con noi.

E’ mancato il piglio giusto?
Bisogna anche ammettere che il Torino ha fatto una buona partita allargandosi molto. Nel primo tempo abbiamo corso tanto dietro la palla. Il pubblico inizialmente ha fischiato e poi era più contento di te sul 3-2. E’ un problema di questa piazza: non è giusto fischiare una squadra e poi essere più contenti di te quando vinci. Penso che possiamo essere soddisfatti per il nostro cammino, questo è qualcosa che contrasta in questa piazza, visto che non perdiamo da 13 partite.

Arrivate con la testa più leggera al Napoli grazie a questa vittoria?
Saremo più tranquilli, ma il Napoli è una grande squadra e recupererà un grande giocatore. Io penso che, quando giochi contro le grandi squadre, la voglia viene da sola e la stanchezza non si dovrebbe sentire. Ora dobbiamo vincere, pensare solo al secondo posto e non al terzo.

Sempre su tue conclusioni i rigori non dati.
Sì, due netti. L’arbitro non ne ha visto uno, ma poi ce ne ha dato un altro, va bene così.

NAINGGOLAN A SKY SPORT

Totti salva la Roma, si può dire stasera?
E’ la prima volta che recuperiamo così tardi il risultato. Penso che per noi è sempre un giocatore importante e lo sta dimostrando, soprattutto oggi. Eravamo in un momento in cui facevamo fatica, siamo andati avanti e abbiamo cercato la vittoria. Anche solo l’ingresso in campo ti dà una voglia in più, ti spinge in avanti. Questi sono i campioni, è un onore aver diviso parte della mia carriera con un giocatore come Totti.

Il Torino vi ha messo molto in difficoltà
Il Torino è stato bravo, non riuscivamo a uscire sugli esterni. Abbiamo fatto fatica, forse oggi abbiamo corso tanto dietro la palla. Avevamo giocato tre giorni prima e la stanchezza si faceva sentire. Anche queste partite dimostrano che non serve giocare sempre bene per vincere, l’abbiamo tirata fuori con lo spirito di gruppo.

Cosa hai detto a Totti?
Che se entrava faceva gol, sono contento che ne abbia fatti due. Non poteva andare meglio.

NAINGGOLAN IN MIXED ZONE

Le cose continuavano a non girare, come a Bergamo.
Non si può vedere per 38 partite una bella squadra, a volte bisogna vincere col carattere e oggi è stata la dimostrazione. Anche sull’1-2 abbiamo cercato di ribaltare e alla fine abbiamo vinto.

Dopo Bergamo ci si aspettava una reazione che nei primi minuti non è arrivata. Cos’è che non sta funzionando a livello tattico?
Il campionato è lungo, siamo a 4 partite dalla fine, oggi ne mancavano 5. Se avessimo vinto a Bergamo non staremmo parlando di questo, il calcio è fatto così. Se il Torino avesse vinto, avremmo detto che avevano giocato bene, hanno fatto una gran partita ed è merito anche loro, abbiamo corso tanto dietro la palla, ti stanchi anche così, avevamo giocato 3 giorni fa. Puoi tirare fuori il carattere per gli ultimi 25 minuti, siamo stati bravi a crederci e bravi a ottenere una vittoria così, ci fa tanto felici.

Manolas al pareggio ha esultato in modo rabbioso, cosa gli hai detto?
Gli ho detto che quello era il carattere per rispondere all’errore di prima. Ha risposto alla grande, ero contento per quello, perché vuol dire che ci ha creduto e aveva voglia di recuperare.

Durante il rigore eravate tutti abbracciati, la figura di Totti può essere una figura che unisce il gruppo?
Penso che la figura di Totti sarà sempre nella presentazione della Roma, oggi e domani sarà sempre l’idolo di Roma, oggi ha dimostrato di essere ancora un gran calciatore, le qualità ce le ha ancora. Lo conosco da 2 anni e mezzo e posso dire solo cose positive. Il rapporto col l’allenatore in questo momento è buono, stanno mostrando che uno conta sull’altro e, se risolve le partite, siamo tanto felici.

(da laroma24.it)