sabato, Gennaio 18, 2025 Anno XXI


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GARCIA A ROMA TV

Oggi squadra piatta e passiva
Soprattutto nel primo tempo. C’è mancato un po’ di tutto nel primo tempo. Soprattutto si vede che alcuni hanno perso fiducia: non è normale che non si prendano rischi e che si giochi solo lateralmente o indietro. Questo deve servire da lezione ai giocatori, per capire che quando si gioca con i dubbi non si va da nessuna parte. Dobbiamo ritrovare entusiasmo e fiducia e tocca solo a noi farlo, non è che ci aiuta qualcuno. Ora la gara di domenica è fondamentale perché ci serve una vittoria. Penserò come arrivare a questa partita nel migliore dei modi. Non è normale non segnare un gol e andare ai rigori in questa partita, anche perché i rigori sono una lotteria, come abbiamo visto.

Perché accade questo alla squadra? E’ un problema psicologico?
Sicuramente. Tatticamente vediamo che abbiamo fatto 3 gare senza prendere gol. Abbiamo questo equilibrio, ma non riusciamo più a segnare. Salah non è al 100%, Gervinho è ancora in infermeria, ma la squadra oggi doveva vincere e questo è un fallimento. Dobbiamo rimanere in piedi nella tempesta, ci serve orgoglio carattere e forse altre cose per dimostrare che domenica riusciremo a fare molto meglio.

E’ un problema psicologico?
Sì, i giocatori non saltano l’uomo e non prendono i rischi quando si presenta l’opportunità e voler bucare la porta. Dobbiamo migliorare, continuare a lavorare e ritrovare lo spirito dei lupi che avevamo fino al derby. Questa striscia negativa la dobbiamo interrompere, ora basta, e rimettere tutto a posto

Come si può provocare una reazione?
Domani parlerò ai giocatori. Ovviamente ascolterò anche per sentire la loro opinione, ma non abbiamo alibi questa sera. Usciamo da una partita di Napoli buonissima che abbiamo giocato con grinta. La Roma aveva la consapevolezza di essere una grande squadra, in grado di giocare contro un avversario di livello come il Napoli. Non so se non abbiamo capito tutti che questa squadra e questa società sono importanti e che non vincere in casa contro una squadra di Serie B, anche se di livello buono questa sera… Se loro hanno preso fiducia è colpa nostra, non solo merito loro e lo dovrò spiegare ai giocatori.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Si sente ancora in grado di aiutare la squadra?
Non mollo mai, non è un problema. Spingerò la squadra fino alla morte, se serve. Siamo nel torto perché non siamo stati in grado di segnare un gol nei tempi regolamentari. Non dovevamo andare ai rigori, dovevamo vincere prima. Sono tre gare che non prendiamo gol in difesa, ma abbiamo perso equilibrio in quanto alla capacità di fare gol. La cosa che mi dispiace e che mi fa rabbia è il fatto che abbiamo perso fiducia, sapete come la penso su questo. Spero che questa sera possa essere una lezione per i giocatori: se giochi con i dubbi non si va da nessuna parte. Se la squadra gioca senza prendere rischi, senza saltare l’uomo o la responsabilità di tirare in porta, allora non si può vincere. E +noi abbiamo bisogno di vincere per uscire da questa tempesta in cui ci siamo messi da soli questa sera. Bisogna rialzare la testa, rimanere in piedi e vincere domenica. Mettere tutta la benzina che ci rimane, anche se è poca. Carattere, orgoglio e coraggio è quello di cui abbiamo bisogno dopo questa eliminazione.

Roma a ritmi bassi. Un problema di forma fisica o di personalità? Dov’è l’errore?
L’errore è generale, non siamo stati bene su nessun piano, forse in difesa, ma non basta, perché per vincere bisogna segnare, cosa che facciamo poco in questo momento. Penso che potremmo stare meglio sul piano fisico, ma sul piano offensivo la fiducia è importante. I giocatori devono capire dove sono, in quale società sono: siamo una società che deve essere importante. Se non l’hanno capito, lo devono capire presto. Non si può uscire dalla Coppa Italia contro una squadra di Serie B, complimenti allo Spezia, ma gli abbiamo fatto noi prendere fiducia. Serve un atteggiamento differente in campo.

I cori contro di lei l’hanno ferita? Condizioneranno la sua voglia?
E’ normale che questa sera i tifosi non siano contenti. Siamo arrabbiati noi per primi, non potevamo dare questo spettacolo. L’obiettivo era vincere e non l’abbiamo fatto. I tifosi devono sapere che non siamo solo delusi, ma anche arrabbiati, spero che domenica metteremo in campo questa rabbia. Come aveva detto Florenzi, preferisco essere fischiato da 70 mila persone. La tifoseria che ci spinge è importante, deve essere dietro di noi, ma la dobbiamo mettere dietro di noi. E dopo una gara come quella di stasera abbiamo fatto tutto il contrario. Chiaramente la gente non è felice e hanno ragione.

I giocatori sanno cosa devono fare in campo? Si sente tradito dai suoi giocatori?
Sono sicuro che non scelgono le partite, forse non hanno compreso la difficoltà della gara. Sapevamo che la squadra ha qualità e più qualità se la lasciamo giocare, senza grinta nel vincere i duelli. Dobbiamo guardarci allo specchio, io lo faccio per primo. Senza fiducia non si va da nessuna parte. Dobbiamo lottare, finire il 2015 bene e c’è solo un modo, vincere domenica.

Si sente tradito dai suoi giocatori? Andrete in ritiro?
Conosco e amo i miei giocatori. Su quello che faremo ne parlerò prima con la rosa.

Nell’anno solare la Roma è quinta. Non pensa che il problema non riguardi solo questo momento, ma un anno intero?
Non la penso così. Siamo quinti e questo non ci va, ma non siamo lontani dai primi, servono i 3 punti domenica per riavvicinarci ai posti dove vogliamo essere. Fino al derby andava tutto abbastanza bene, poi questo non va. Non ci sono alibi, dobbiamo mettere le nostre responsabilità per tornare a vincere. Non bisogna mollare e bisogna vincere.

DE SANCTIS A ROMA TV

Risultato inatteso dopo una brutta prestazione
Non ci possiamo sottrarre dal prenderci le nostre responsabilità, soprattutto per quello che è successo nei 120 minuti. Abbiamo faticato come spesso ci capita ultimamente a creare un gioco offensivo e dinamico in grado di poter mettere in difficoltà l’avversario. Contro il Bate Borisov potevamo avere la giustificazione del fatto che il pareggio sarebbe stato utile e c’era la giustificazione di doversi difendere, a Napoli effettivamente abbiamo fatto pochissimo, ma ci siamo difesi bene, oggi invece abbiamo confermato solo il fatto di esserci difesi bene, ma anche che non siamo riusciti a mettere in difficoltà gli avversari. Possiamo fare i complimenti a loro, ma è evidente che oggi avremmo dovuto fare qualcosina… senza qualcosina, anzi: avremmo dovuto fare di più.

Quali sono le cause?
Penso di aver già detto abbastanza. Per me è evidente che da parte di tutti bisogna metterci qualcosina in più nella fiducia, nella dinamicità, nella freschezza e nella voglia di mettere delle responsabilità, senza limitarsi a fare il compitino e dare qualcosa in più per cercare di far raggiungere i risultati alla squadra. Sul punto di vista offensivo, e non mi riferisco solo agli attaccanti ma anche ai difensori dai calci di fermo o ai terzini per il gioco sulle fasce, la squadra fa fatica a mettere in difficoltà gli avversari.

E’ strano che non sia arrivata una reazione oggi?
Noi purtroppo, da quando siamo tornati dalla sosta della Nazionale, non abbiamo fatto partite brillanti. A Bologna c’era l’alibi del campo, a Torino è vero che l’arbitro poteva vedere meglio l’ultima occasione, con l’Atalanta abbiamo meritato di perdere, a Barcellona non siamo stati mai brillanti e subito un’umiliazione, bisogna ammetterlo… E’ evidente che dobbiamo mettere qualcosa di più. Non voglio circoscrivere il problema agli attaccanti, parlo di fase offensiva e si può fare qualcosina di più tutti quanti.

DE SANCTIS A RAI SPORT

Abbiamo la completa responsabilità di quanto successo. E’ difficile trovare le parole, ma non si e trattato di sottovalutazione dell’avversario, semmai di mancanza di fiducia e di incapacità di cambiare la situazione attuale.

DE SANCTIS IN MIXED ZONE

Garcia non in dubbio?
Non è un discorso che va considerato, soprattutto non sta a me rispondervi: ho piena fiducia in Garcia. Io e tutti i giocatori non abbiamo dubbi su quello che fa l’allenatore

Squadra irriconoscibile.
Soprattutto da dopo la sosta non riusciamo a mettere in difficoltà gli avversari. In realtà, a parte Barcellona, non li subiamo tanto. E’ successo qualcosa, ma in una partita ci può stare. Nelle ultime tre è evidente che offensivamente, ma non parlo solo di attaccanti ci mancherebbe, non riusciamo a far gol, non riusciamo a creare i presupposti per andarci vicino con continuità. Questo segna le nostre prestazione

Problema psicologico o fisico?
Non credo sia un problema fisico, dal punto di vista psicologico è evidente che non riusciamo a venire fuori da questa situazione. Manca fiducia e spavalderia nelle giocate che sono nelle corde di tanti nostri giocatori. In alcune situazione non cerchiamo la giocata o si prova senza fiducia, così non si è brillanti e non si mettono in difficoltà gli avversari, che poi sono bravi a difendersi. Allo Spezia va dato atto di aver fatto una partita coraggiosa, ma oggi non prendersi la responsabilità di dire che si doveva fare di più sarebbe prendere in giro i tifosi e noi non lo vogliamo fare.

Un cambio di allenatore può essere salutare?
Per quel che mi riguarda ho sempre avuto Garcia alla Roma, ho sempre creduto in lui, nel suo lavoro, nelle sue parole. Per me non ci sono alternative. Il mio sforzo e quello dei miei compagni è fare in modo che si esca da questa situazione con Garcia.

(da laroma24.it)