venerdì, Marzo 29, 2024 Anno XXI


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SABATINI IN ZONA MISTA

C’è un punto zero?
Ovvio che c’è un punto da dove non si torna. Esiste nel calcio, nella vita e nello sport in generale. Dobbiamo essere sempre dignitosi e decorosi e sono sicuro che la squadra ne è consapevole e userà le soluzioni che sono necessarie.

Ha elogiato Maicon, Palmieri, Uçan. C’è una sorta di guerra fredda tra lei e Garcia?
Quando faccio la guerra la faccio a campo aperto. Se ci fosse una guerra o io non sarei il direttore sportivo della Roma o Garcia non sarebbe l’allenatore della Roma. Non c’è nessuna guerra. Io esprimo delle opinioni calcistiche prendendomi le responsabilità e non è detto che debbano essere assolutamente vere. La bellezza del calcio è quella che ognuno può esprimere opinioni diverse e oltretutto vi invito a pensare che quando dico che Florenzi è meglio di Dani Alves lo faccio per costruire una situazione intorno ad un giocatore della Roma che reputo molto forte e che sento che deve avere un’identificazione. Non credo di aver detto una bestemmia. E’ un giocatore molto forte e permettetemi di fare una similitudine.

Perché Florenzi non gioca esterno basso?
Sono contingenze, decisioni che si prendono. E’ tornato a fare la punta perché abbiamo perso le nostre punte esterne ma questo lo potete vedere anche voi. E’ tornato là perché abbiamo perso Gervinho e Salah contemporaneamente.

Oggi è d’accordo con Garcia?
Ma io spesso non sono d’accordo con lui e glielo dico. E’ il nostro mestiere che è dialettico. Quando lui ha preso una decisione la condivido fino in fondo ma in termini di costruzione noi stiamo insieme tutti e giorni e fidatevi che non siamo sempre d’accordo, non siamo d’accordo nemmeno sul menù a tavola quando pranziamo insieme.

Gestione giovani. Confusione del mister?
No. Oggi è entrato Sadiq che sta dimostrando di essere un giocatore prolifico, produce un calcio molto bello. E’ una scelta più che legittima, ovviamente ha dovuto farla in un momento molto difficile per la squadra e il ragazzo non ha potuto dare le risposte che ci aspettavamo. Non è che se ci sono ragazzi giovani e l’allenatori non li fa giocare vuol dire che li bocci. Il calcio a Roma è molto difficile e lui opta per soluzioni più conservative ed io non ho niente da dire. Troveremo la maniera di farli crescere ma niente a che vedere con le scelte del mister.

Garcia a rischio?
No.

Responsabilità di questa partita?
Sono una quota ai giocatori che sono usciti da una situazione tecnica grave come il cappotto contro il Barcellona e non erano in condizione nervosa. L’allenatore che li guida ha un’altra quota ed anche la società perché gli avremo fatto mancare qualcosa in questi giorni ma noi siamo un gruppo di lavoro e nessuno vuole individuare il colpevole e scaricarlo. Ci sono delle responsabilità e le individueremo. Assumeremo le decisioni che dobbiamo assumere ma nel  tempo. Oggi dobbiamo combattere e finire la stagione ma non in questa maniera. Ci aspettiamo qualcosa di diverso dalla squadra

Questo mercato è sopravvalutato?
Mi dispiace sentire questo, ma non per quanto mi riguarda perché sono soggetto a critiche quotidiane, ma se avallassi questa idea boccerei i giocatori. Ho detto che ho sbagliato il mercato di gennaio perché in quel momento i giocatori che sono venuti non potevano avere la condizione che ci serviva. Il riferimento era a Doumbia che poi ha dimostrato di essere da Roma. Spolli non è stato preso per fare il protagonista ma è stato preso come ultima soluzione, concordata con l’allenatore, nel caso ci fosse mancato qualche giocatore, non c’è mai stato bisogno di lui. Non è stato preso per cambiare la storia della Roma.

Questi giocatori possono cambiare la storia della Roma?
Io fino ad oggi ero convinto di si. Ora sono reduce da una sconfitta sofferta e mi devo interrogare. Nel farlo non devo perdere lucidità e so che ci mancano giocatori per cui la squadra è stata costruita per giocare un certo tipo di calcio e quando tu devi cambiare canovaccio e giocare un altro tipo di calcio diventa difficile e la squadra reagisce come l’abbiamo vista oggi. Noi abbiamo costruito questa squadra per giocare con fraseggio stretto a centrocampo ed uscite velocissime con i nostri attaccanti che sono Salah e Gervinho insieme a Dzeko. Dirlo oggi non è troppo bello ne elegante però io sto parlando di scelte che sono state fatte per giocare un tipo di calcio e quando vengono a mancare andiamo in difficoltà. Naturalmente sta all’allenatore trovare le misure.

Dispiaciuto che anche oggi Iturbe non sia riuscito a trovare la partita giusta?
Si, è un ragazzo tenace che è andato in una sofferenza incredibile. Noi lo dobbiamo aiutare ma anche lui si deve aiutare da solo e troveremo una soluzione per lui. Ha 22 anni e oggi ho sperato che ci fosse qualcosa di positivo per lui in questa partita ma purtroppo non è stato così.

La stagione della Roma è a rischio?
Nessuno di noi dormirà stanotte. Lo sappiamo che è a rischio ma abbiamo gli strumenti per poterla aggiustare.

Ci si aspettava una prova di carattere…
Anche noi. Dal punto di vista nervoso la squadra non è riuscita a recuperare le energie che servivano perché è difficile uscire dal Camp Nou con quel risultato, non solo numerico ma anche di gioco. Siamo entrati non totalmente convinti di poter fare certe cose. E’ una cosa normale e recupereremo equilibrio.

Manca personalità?
Siamo mancati sotto l’aspetto nervoso. La nostra speranza era di vincere contro l’Atalanta anche senza aver recuperato tutte le energie nevose.

Mancano leader?
Questa squadra un limite ce l’ha ed è strutturale: deve giocare bene per esaltarsi. Quando non gioca bene emergono limiti di personalità. In questo momento esaltarci col gioco ci riesce difficile.

Il gioco da chi dipende?
Dipende dai calciatori, dallo stop e altro e lo sanno fare visto che l’hanno fatto ripetutamente. Non è una squadra che ha un bilancio fallimentare, oggi è un pomeriggio fallimentare che rischia di introdurre, forse, una stagione sbagliata ma non sarà così perché la squadra reagirà.

Il mercato di gennaio?
Fino a ieri ho detto che non l’avremmo frequentato. Dopo oggi devo prendere in esame alcune cose insieme all’allenatore, società e Presidente e capire se potrà essere integrata ma mi sembra improbabile. Torno a ripetere che per noi il mercato di gennaio rappresenta il recupero di Strootman che è un giocatore al quale non possiamo rinunciare.

Se non avessi dovuto fare plusvalenze avresti già costruito una squadra da scudetto?
Io pensavo e continuo a pensare, anche se oggi sembra impopolare, che questa squadra sia da scudetto.

SABATINI A ROMA TV 

Un commento sul momento e la partita di oggi
E’ un momento molto delicato, anzi è quasi drammatico. Ci siamo parlati con lo staff e il mister. Ora dobbiamo chiuderci come una testuggine e combattere. Prendere le critiche che ci meritiamo, a partire da me, e ripartire già da domani mattina. Non sarà facile uscire da questa situazione perché il nostro credito è crollato oggi. Dopo Barcellona qualcuno ci aveva assolto in qualche misura, questa volta non sarà possibile. Dovremo essere responsabili. La squadra lo sa che da questi momenti se ne esce solo con la generosità reciproca, comportamenti corretti e impegno superiore al normale. Un impegno straordinario che ci permetterà di uscire da questo empasse grave.

Cosa vi siete detti con Garcia?
Che è un momento molto brutto e che le cose non vanno per il verso giusto. La squadra è reduce da una partita come quella di Barcellona in cui non aveva messo in campo le cose richieste per vincerla. In questo momento il calcio spettacolare un po’ lo dobbiamo accantonare. Oggi abbiamo subito gol e si è fatto tutto nero per noi, non riuscendo a ribaltare la situazione. Non conosco rimedi taumaturgici, bisogna assumersi le responsabilità e impegnarci, capendo dove abbiamo sbagliato e rimediare subito.

Cosa si sentirebbe di dire ai tifosi?
Di non perdere la fede e continuare a sostenere la squadra. Una richiesta del genere verrebbe accolta da sarcasmo e scetticismo ma noi la vogliamo estendere questa richiesta. Sappiamo che se ne viene fuori con il senso del sacrificio e con la responsabilità.

Non è controproducente fornire troppi alibi ai giocatori?
Non l’abbiamo fatto, o meglio potremmo averlo fatto pubblicamente… Nello spogliatoio ci abbiamo detto che quello che ci dovevamo dire e sentito quello che dovevamo sentire. Nessuno può essere assolto nella società, da me all’allenatore. Non viviamo in una nuvola e non stiamo dandi alibi, dobbiamo essere responsabili. E’ la nostra professione ed è il nostro dovere, non possiamo sollevare i giocatori dalle loro responsabilità ma non possiamo neanche eliderli o cancellarli, perché è da loro che si ripartirà. Lo faranno, perché li conosco: sono seri e anche forti. Ce la faranno, è difficile dirlo ma ne siamo convinti

Cosa è successo dopo la sosta? Oggi è forse stata la partita peggiore della stagione.
Sì, una delle peggiori degli ultimi anni. E’ ridicolo e difficile pensare allo stato d’animo con cui siamo arrivati alla pausa, poi ci sono stati gli infortunati ma lo accenno solamente, perché oggi ci dobbiamo prendere piena responsabilità con la consapevolezza che ne usciremo tutti uniti. Non ci saranno elementi di disturbo né nessuno scapperà da questi problemi. Li risolveremo lavorando.

SABATINI A MEDIASET

E’ successo quello che nessuno si aspettava. E’ mancata anche la personalità oggi?
Abbiamo giocato la partita come avrebbe potuto giocarla un convalescente. Era difficile metabolizzare Barcellona e sapevamo che non avremmo messo in campo le nostre migliori qualità oggi, ma pensavamo di poterla vincere con altri requisiti. E’ un momento drammatico ma dobbiamo affrontarlo ognuno con la sua quota di responsabilità. Immediatamente dobbiamo trovare i comportamenti da attuare per correggersi e tornare ad essere protagonisti come lo siamo stati 15 giorni fa

Esclude il ritiro? Ha cambiato il suo pensiero su Garcia?
Il mio pensiero non può cambiare mai perché l’allenatore sta facendo bene il suo lavoro, non sarà lui solamente sul banco degli imputati, ci siamo anche noi e i calciatori. Siamo un gruppo di lavoro e dobbiamo uscirne come gruppo, non serve individuare un colpevole e scaricarlo. L’allenatore rimane perché merita la Roma.

A cosa si riferisce quando dice che è mancata la personalità?
Io non ho parlato di personalità, è evidente che si sia stato un problema di personalità ma ho parlato solo di una partita da convalescenti che non abbiamo interpretato nella giusta maniera. Sappiamo che possiamo rimetterci in sesto lavorando tutti insieme, è l’unica via che conosciamo per tirarci fuori.

E’ un po’ la conseguenza della gestione dell’intera settimana che ha portato a Barcellona?
Non è che un calciatore smette di correre per delle dichiarazioni particolari fatte prima della partita, è un momento che la squadra non riesce a tirare fuori le sue qualità. Siamo piombati in una situazione difficilissima da gestire ma questo è il nostro mestiere e dobbiamo uscirne già da domani mattina.

SABATINI A SKY

Si parla sempre di nomi di allenatori quando c’è crisi…
Il nome buono per la roma è Rudi Garcia, con lui soffriremo ed andremo avanti. Stiamo soffrendo molto, fisicamente e cerebralmente, Rudi merita la Roma.

C’è un’involuzione tecnica evidente malgrado i campioni arrivati in estate…
Non credo ai calciatori che fanno fuori l’allenatore giocando male appositamente. è un momento difficile per l’allenatore e per la squadra. La società è alle strette, ma mi permetto di dire che siamo persone serie, e perciò vogliamo ripartire insieme, senza trovare un solo colpevole.

Il 9 Dicembre Pallotta sarà in tribuna per il Bate. Potranno avvenire avvicendamenti in panchina a seconda del risultato?
Pallotta verrà e ci confronteremo sui problemi, ma non sull’allenatore, bensì con l’allenatore. Pallotta non verrà per tagliare teste.

Dopo un primo anno entusiasmante, è un anno e mezzo che ci sono troppi alti e bassi che non permettono il salti di qualità. Avete in mente di dare qualche consiglio al tecnico?
Probabilmente stiamo dando a Garcia i consigli sbagliati, visti i risultati.

De Rossi ha detto che bisogna prendere meno gol e che non bisognerà lasciarsi andare. Lo faranno da soli i giocatori o dovrà pensarci lei?
Lo faranno i giocatori e l’allenatore insieme. Dobbiamo riuscire ad isolare i problemi e a risolverli uno ad uno. Daniele ha ragione, non bisogna buttarsi giù. Ho fiducia nell’allenatore, nei giocatori e nella società.

La Roma ha una rosa di grande qualità. La guida tecnica deve essere di grande qualità, non essendoci un nome valido sul mercato…
Non è Garcia il responsabile di questa situazione, lo siamo tutti. Le grandi squadre dimostrano di esserlo in campo, ed ora non lo stiamo dimostrando. Quando ci sarà da fare i conti, tutti lo faremo, l’allenatore non sarà solo

 SABATINI A RAI SPORT

Sarebbe da pazzi individuare in una sola persona ciò che sta succedendo in questi giorni. Conosciamo le idee e la qualità di Garcia, alcune responsabilità le ha lui altre le abbiamo tutti noi. Non esiste perdere la gara di oggi o quella di Barcellona senza responsabili, ma lungi da me dire che la colpa è dell’allenatore. Sapevo che la squadra sarebbe stata condizionata dal risultato di martedì, forse più però di quanto potessi prevedere. Sono i numeri a parlare. Faremo riflessioni in futuro per tutti. In panchina non succederà niente perché l’allenatore merita di allenare la Roma. Non abbiamo questo pensiero. Io e questa società, per nostre caratteristiche, non troviamo un colpevole e lo scarichiamo. Le cose non possono e non devono funzionare così. E’ altrettanto vero che consumando la stagione, sperando non in questa direzione, faremo le nostre riflessioni sul conto di tutti non sul conto soltanto dell’allenatore. Oggi le responsabilità più grandi non sono sue. Io sono sempre in gioco, ho colpe anche io è evidente. Non è però questo il contesto e il momento in cui fare queste analisi. Non potrà essere questo il destino della Roma quest’anno, dobbiamo lavorare e tirarci fuori. Non avevamo una grande condizione oggi perché le tossine di Barcellona hanno inciso, fisicamente e mentalmente. Una sconfitta così una scoria la lascia, e oggi ci ha spazzato dal campo. Ingoiamo questo boccone amaro e andiamo avanti. Non sono nelle condizioni di poter rispondere. Ha giocato gente fresca che voleva e poteva dare un contributo diverso ma i nostri calciatori sono ottimi e sono anche ragazzi meritevoli.

GARCIA A MEDIASET

Forse è la più brutta sconfitta della sua gestione?
E’ vero che ci sono poche cose da salvare stasera, non abbiamo avuto un atteggiamento di conquista, siamo entrati nel loro ritmo, hanno difeso bene e noi non siamo passati sulle fasce. Per sfortuna non c’è granché da dire, dobbiamo solo lavorare, stare zitti e tirare fuori il meglio da questo gruppo. Non è il momento per non stare uniti questo perché abbiamo ancora una stagione da fare, dobbiamo essere umili e superare questo momento.

E’ convinto di avere ancora il gruppo unito?
Siamo tutti delusi e arrabbiati per la prestazione. Ci sono state poche cose positive, siamo tutti responsabili, c’è da riflettere tranquillamente domani per vedere che fare per andare avanti ma questo gruppo ha dimostrato che delle risposte le sa dare, come per esempio nel derby. Se recuperiamo gli infortunati saremo più forti, ma questo non è un alibi per oggi. Io non mollerò, sono combattivo. Non sarà una sconfitta ad abbattermi.

L’allenatore è il capro espiatorio in questi casi
Sono le regole del gioco, la conosco. Ho altre battaglie da affrontare e la prima è la prossima giornata di campionato.

Questa sconfitta è la conseguenza di quella di Barcellona?
Non penso, è una settimana brutta ma non ci sono collegamenti con il ko di Barcellona. Stasera non avevamo le gambe, il primo gol l’abbiamo regalato e questo può succedere ma poi serviva la testa per andare avanti. Non siamo riusciti a pareggiare e allora ci siamo esposti in modo logico, loro si sono chiusi bene. Le occasioni le abbiamo anche avute ma non siamo stati bravi a sfruttarle.

Una serie di errori individuali che dimostrano che questa squadra non riesce a difendere. Lei si sente responsabile?
Io sono responsabile l’ho detto che possiamo migliorare. Digne ha fatto la scelta giusta nel chiudere ma poi non la deve perdere, al massimo la deve mettere in fallo laterale. Anche sotto 1-0 però non era finito niente, noi abbiamo iniziato bene il secondo tempo ma poi ci siamo spenti e questo è un problema. Dobbiamo tornare a giocare corto, a fare il gioco combinato che oggi non abbiamo fatto

Perché De Sanctis e non Szczesny?
Perché ho detto che non c’è il numero 1 quest’anno. Morgan si stava allenando bene da tanto tempo e infatti non è responsabile più degli altri stasera.

Cosa può fare lei per ritrovare la sua Roma?
Dobbiamo avere la testa alta, la qualità del gruppo si vede nei momenti di difficoltà, si lavora con umiltà e con intensità. Solo il lavoro ci tornerà a far segnare i gol e migliorare sul piano difensivo. La responsabilità di difendere bene è sempre dell’allenatore ma di tutta la squadra anche non solo della difesa, poi dobbiamo ritrovare la gioia di giocare che stasera non abbiamo avuto.

GARCIA A SKY

Si salva poco questa sera…
E’ giusto, non abbiamo fatto una grande partita. Non abbiamo avuto atteggiamento di conquista e abbiamo lasciato all’Atalanta il ritmo. C’è poco da salvare su tutti i piani e domani si riparte tutti uniti. Dobbiamo dimostrare che siamo in grado di tornare alla vittoria.

L’anno scorso accadde il Bayern e poi la squadra implose, c’è il rischio?
Non penso, ma solo una cosa ce lo mostrerà: dimostreremo coi risultati e con la qualificazione in Champions. Solo queste cose.

Lei si sente l’uomo giusto per portare la Roma alle vittorie?
E’ una brutta settimana ma dobbiamo dimostrare di uscire da un momento brutto. Sono deluso, arrabbiato ma anche molto combattivo. Io sono fiero dei miei giocatori e possiamo fare meglio come il gol regalato al primo tempo.

Lei è più arrabbiato con se stesso o la squadra?
Siamo tutti responsabili, è il momento di rimanere unite e di mantenere la concentrazione. Solo così torneremo a vincere, io mi prendo le mie responsabilità non c’è problema. Dobbiamo avere giocatori umili e sono certo che ci lasceremo dietro questo momento anche col ritorno di giocatori utili.

E’ necessario mettere il Capitano in conferenza stampa per unità e compattezza?
Se bastava andare così sarebbe semplice. Io dico la mia e spingo i giocatori. Ho fiducia in questo gruppo e poi c’è solo il rettangolo verde che risponde per noi. Lavoriamo di più e con umiltà.

La Roma si è ripresa quando è uscita dall’Europa l’anno scorso. C’è qualche problema col doppio impegno?
E’ sempre difficile gestirlo, ti mangia molte energie ma l’affrontiamo lo stesso. Siamo a 90 minuti dagli ottavi, oggi abbiamo fatto un passo indietro in campionato e abbiamo fallito l’aggancio la primo posto. Nulla è perso, la mancanza di fiducia non ti aiuta a vincere però.

Qualche critica alla piazza?
No, solo per noi. Come detto spero che lo stadio torni ad essere pieno perché saremo più forti. Questa sera gli unici responsabili siamo noi.

Sembra che i difetti siano sempre quelli. Sta sbagliando qualcosa anche lei?
I numeri non dicono questo. Abbiamo preso troppi gol ma prima non era così. Abbiamo giocato 18 mesi di grande calcio e poi abbiamo cambiato per arrivare secondi. Produrre gioco e fare gol lo sappiamo fare tranne stasera. Dobbiamo ritrovare equilibrio e difendere tutti insieme e tornare a fare dei gol.

Ritiene le prossime partite fondamentali per il suo cammino?
La prossima partita è sempre la più importante e dobbiamo dimostrare di saper tornare alla vittoria. In campionato abbiamo tutto il tempo per tornare in alto. In Champions sappiamo che contro il BATE non c’è ritorno.

GARCIA A RAI SPORT

Ci si aspettava un riscatto, cosa succede?
Questa sera non c’è nulla da salvare, volevamo fare bene ma non abbiamo avuto lo spirito di conquista che ci voleva. Abbiamo sbagliato anche sul primo gol. Siamo delusi, ma dobbiamo dimostrare da domani tornando a lavorare che possiamo uscirne.

In questi casi l’allenatore è sempre a rischio.
Io sono sempre uno che da il meglio per il mio club. Sono un combattivo e non mollerò, dobbiamo essere uniti perché tutti abbiamo le responsabilità e io ho la mia.

Quali sono le sue responsabilità?
C’è poco da salvare questa sera, abbiamo fatto poco gioco combinato. Voglio che i ragazzi non perdano la sua fiducia, la nostra ultima partita buona non è molto lontana. Adesso serve una risposta e questa arriva solo dal campo.

Anche dall’allenamento… solo in 2 circostanze a reti inviolate
Non è un problema solo della difesa, dobbiamo trovare equilibrio tra la fase offensiva e il difendere gol. Dobbiamo trovarlo in tutti i modi e lo faremo.

Szczesny fuori per far posto a De Sanctis, scelta tecnica?
Si, avevo bisogno del carisma di Morgan. Si sta allenando molto bene. Szczesny ha fatto benissimo sino all’infortunio contro il Barcellona in casa.

GARCIA A ROMA TV

Momento particolare, di crisi, ha detto Sabatini. Lei come vede questo momento?
Sappiamo che è una settimana brutta ma sappiamo che la qualità di un gruppo si vede dalla capacità di uscire in fretta da un momento difficile. Inizieremo da domani. Quando si perde bisogna stare zitti e lavorare, senza perdere fiducia, dimostrando carattere e orgoglio, due cose in cui il gruppo non manca. Già da domani prepareremo un futuro più bello di questa settimana.

Cosa è successo da dopo la sosta?
Non parliamo di Bologna, che non era una partita, a cui è seguita una sfida difficile come quella contro il Barcellona. Oggi avevamo voglia di vincere ma non abbiamo avuto il carattere di conquista. E’ stata una partita difficile, abbiamo preso un gol su un errore, nulla è girato bene stasera ma non molliamo.

C’è una cosa che la preoccupa maggiormente?
I primi 20 minuti della ripresa sono stati buoni, poi ci siamo spenti. La reazione c’è stata ma non a lungo. Non ci sono cose che mi preoccupano di più a parte che i giocatori possano perdere la fiducia. Questo gruppo ha dimostrato di sapere giocare bene e fare gol, dobbiamo trovare un equilibrio perché oggi abbiamo preso due gol, due di troppo.

Oggi la Roma ha avuto un problema fisico o tecnico?
Stasera è tutto, c’è poco da salvare. Abbiamo giocato senza entusiasmo e gioia, come solitamente invece facciamo. Solo il rettangolo verde potrà dare le risposte che dobbiamo dare.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Dopo la partita di Barcellona ha detto che quella sconfitta non avrebbe lasciato strascichi: ne è ancora convinto?
Sì, ma c’è solo una cosa da fare: dimostrarlo nelle prossime partite. Sono tutte importanti, anche quella lo era e volevamo vincere. Vogliamo dimostrare che questa squadra ha le qualità per uscire da un momento difficile. Quando si perde così c’è poco da salvare, solo da lavorare stare zitti e lavorare duramente per andare avanti

A calcio si può vincere o perdere, ma una grande squadra non deve mai cambiare atteggiamento: perché a volte siete battaglieri e a volte disinteressati come oggi?
No non si disinteressa. Oggi eravamo sotto su tutti i parametri, fisicamente e tecnicamente perché abbiamo fatto poco gioco manovrato. Sul finale ci siamo spenti, siamo dispiaciuti, i giocatori erano sotto terra con il morale. Questa squadra non deve perdere fiducia e dimostrare che essere più la Roma di Roma-Lazio che non quella vista oggi contro l’Atalanta. Dobbiamo dimostrare le cose che non abbiamo dimostrato stasera

Vedendo il momento, possiamo dire che Garcia è nel suo periodo più critico del suo triennio? Oggi i tifosi la hanno fischiata: come lo sta vivendo?
E’ normale che i tifosi fischino no essendo contenti ma devono sapere che neanche noi siamo contenti, soprattutto dopo una gara così. Dopo, ovviamente, dobbiamo darla noi la prova che usciremo da questo momento e settimana brutta. Ci sono partite importanti, la prossima è sempre più importante e la prossima sarà contro il Torino, una partita difficile e poi il Bate Borisov. Dobbiamo restare uniti e combattere. Mi prendo le mie responsabilità ma i ragazzi non devono perdere la fiducia. Dobbiamo stare solo zitti e lavorare e dimostrare che siamo la Roma, la squadra con il miglior attacco della Serie A

Quali sono le sue responsabilità? Ha mai pensato che le sue dimissioni potrebbero portare una scossa al gruppo?
Mi conosce male se dice questo. Io lotterò, darò tutto il mio cuore per il mio club. Poi ho altre battaglie da affrontare, quella che mi piace di più è quella della prossima partita. Non penso che sia il momento più difficile da quando sono arrivato, anche la seconda parte dello scorso campionato era difficile ma abbiamo dimostrato di averlo superato qualificandoci direttamente in Champions. Ora c’è poco da dire e continuare a lavorare duramente.

GARCIA A RADIO RAI

Non era la partita che ci si aspettava…
Siamo delusi e dispiaciuti ci aspettavamo tutti un’altra partita ma bisogna dire che c’è poco da salvare di questa partita, non abbiamo avuto l’atteggiamento di conquista che volevamo avere e spingere per metterli in difficoltà anche se il primo tempo abbiamo fatto solo un errore che c’è costato tanto  su un unico tiro dell’Atalanta ma noi abbiamo inquadrato poco e oggi non  abbiamo trovato il modo di segnare. C’è solo da tornare a lavoro con umiltà, dobbiamo stare zitti perché quando si perde così non possiamo avere ragione ma la qualità di un gruppo e di un allenatore si dimostra nei momenti difficili e faremo in modo di superare il momento.

Lei allora non molla…
Io non mollerò, darò tutto fino alla fine. Sono combattivo, ovviamente questa sera è difficile e tutti questi momenti sono difficili da vivere ma si deve lavorare e mantenere la fiducia senza cui non si fa niente, la cosa giusta da fare è dimostrare con i ragazzi che usciremo da questo momento, ci sono Torino e Borizov due partite dove vogliamo fare bene e superare il turno di Champions League.

Problemi di gioco questo pomeriggio…
Non si è visto il bel gioco oggi, di un attacco che è il primo della serie A ma senza gioco non si segnano tanti gol. Dobbiamo trovare un equilibrio tra prendere meno gol e continuare a segnare. Ovviamente non voglio trovare alibi anche se le assenze di Salah e Gervinho sono pesanti ma è possibile fare meglio anche con il gruppo di questa sera. Sadiq ha combattuto, se non ci sono alcuni giocatori gli altri devono dimostrare di poter essere titolari.

C’è la fiducia della società?
Io parlo sempre con i miei dirigenti e do tutto il cuore e le forze per questo club ma questa domanda non la dovete fare a me.

DE ROSSI IN ZONA MISTA

Secondo te che cosa c’è che non va?
Quello che dobbiamo fare da dentro è proprio il contrario di quello che dobbiamo fare fuori. Può essere anche normale in una città che vive molto di Roma. E’ normale che quando le cose non vanno bene si cerchino i colpevoli però è il contrario di quello che dobbiamo fare noi anche perché quando le cose vanno male è difficile che ci siamo soltanto un colpevole. Tutti quanti senza citare tutti. Chi si sente meno colpevole non è una persona che può far parte di un gruppo vincente chi si sente meno colpevole è abbastanza debole, soprattutto in questi momenti.

Da cosa deriva questa confusione tattica che si vede?
Fermo restando che ogni partita è da analizzare. A volte sopratutto nel finale si è vista qualche attimo di confusione ma è figlia di voler rimontare e di avere la consapevolezza che le cose non vanno bene. I gol che abbiamo preso sono gol che possono essere presi da chiunque e ne abbiamo già visti di così ma dobbiamo cercare di evitare di prenderli.

C’è il rischio che la stagione finisca troppo presto?
C’è il rischio che qualcuno di noi pensi che stia già finendo. L’unica cosa che non ci manca è il tempo. Non dobbiamo stare comodi perché poi è un attimo che il tempo diventi poco. Sono tanti i punti in baallo e cadranno anche squadre che sembrano più forti di noi. Grazie a Dio c’è tempo.

Garcia gode della vostra fiducia?
E’ assurdo che un giocatore venga qui e dica una cosa del genere, sarebbe un pazzo. Ma al di la di questo, ha vinto il derby due settimane fa e tutti ad abbracciarlo. In questa settimana ci sono state due partite stranissime, per motivi diversi, la prima neanche una partita e la seconda non l’abbiamo giocata come tale e avevamo voglia di rivalsa oggi. L’aveva anche lui e l’aveva preparata in maniera minuziosa ma non è stato abbastanza.

E’ il punto zero questo?
Avrei messo la firma per calcolare il mio momento peggiore alla Roma al secondo posto. Ho vissuto momenti peggiori. Non dico che sono calmo o tranquillo perché sono convinto che è una squadra che dovrebbe avere più punti ma non è il momento peggiore. Di questa stagione e da questa settimana ne usciamo malconci ma da domani lavoriamo in maniera intensa. Sabato diventa decisiva per noi.

DE ROSSI A SKY

10 gol subiti nelle ultime tre partite. la gente vi ha fischiato. E’ il momento più basso della gestione Garcia?
No, forse il più basso è stato l’anno scorso. Dobbiamo riflettere sulle prestazioni e guardare avanti.

Perché si è fermato il processo di crescita della Roma?
L’ultima partita in casa era stata un derby ben giocato. Spero che per questo momento non c’entri la gara di Barcellona. Sarò ripetitivo, ma analizzare qui davanti a tutti gli errori commessi non sarebbe produttivo. Dobbiamo ricominciare, come abbiamo fatto l’anno scorso, uniti.

La colpa è tutta di Garcia?
Nessuno al mondo risponderebbe di si. Credo che Garcia abbia dimostrato di poterci far giocare un buon calcio. A livello di gruppo bisogna restare uniti, perché altrimenti faremo il botto come accaduto lo scorso anno.

Quest’anno manca la pressione della storica avversaria, la Juve. Può incidere?
Lo scorso anno ci siamo rivelati molto meno forti della Juventus, e lo hanno detto i risultati. Quest’anno subiamo troppi gol, e veniamo da tre partite che ci hanno frenato. L’unica nota positiva di oggi può esser ricominciare a lavorare, pensando che mancano ancora molte partite

Dopo Roma-Bayern lo scorso anno foste applauditi dalla gente, mentre ora il rapporto coi tifosi sembra cambiato. Cosa è cambiato per arrivare alla contestazione di oggi?
I 3\4 mesi dello scorso anno, nei quali abbiamo rischiato anche il posto in Champions. A Barcellona i tifosi hanno cantato dal primo al novantesimo, e sono sicuro che quella parte di tifoseria non ci abbandonerà, a partire dalla prossima a Torino.

DE ROSSI A MEDIASET

Questa sconfitta è figlia della sconfitta con il Barcellona? Come se ne esce?
Sono due partite diverse, noi non abbiamo molta serenità perché quella batosta si sente e ristagna nelle nostre menti. Ma dopo una partita del genere i giocatori hanno mille motivazioni in più per riscattarsi quindi non ci sono connessioni tra le due partite.

Il rapporto con Garcia?
E’ ottimo, sarebbe da infami dare tutte le colpe all’allenatore, perché in campo ci andiamo noi e siamo abbastanza grandi per prenderci le nostre colpe. Le colpe le dividiamo non le accolliamo solo a lui.

Come te la spieghi la sconfitta allora?
Quando vai in campo e hai un tasso tecnico superiore all’avversario, con tutto il rispetto per l’Atalanta, e non riesci a sfruttarlo devi mettere in discussione tutto, l’impegno, la corsa, la condizione fisica, l’allenatore metterà in dubbio le sue scelte, il preparatore atletico le sue e noi le nostre, dobbiamo farlo tutti insieme altrimenti non è mai colpa di nessuno.

Vedi qualche analogia con gli anni ‘storti’ del passato?
Oggi è meglio non pensarci però l’andazzo è quello, anche se gli anni che avevamo fatto male si vedevano già da agosto mentre quest’anno fino a 20 giorni fa eravamo considerati una papabile vincitrice del campionato. Io sono convinto che lo siamo ancora seppur con qualche livido addosso. Dalla nostra parte ora c’è il tempo per recuperare e dobbiamo lavorare per questo.

Il dato importante è che non riuscite a recuperare le partite in cui andate in svantaggio?
Forse c’è un po’ di confusione quando manca poco alla fine, non è facile fare gol quando gli avversari si difendono. E’ un altro elemento da giudicare e da analizzare bene.

(da pagineromaniste.com)