sabato, Luglio 27, 2024 Anno XXI


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GARCIA A ROMA TV

Un bilancio di questa stagione?
“Abbiamo fatto esperienza e questo ci è servito. Anche nel derby l’esperienza è aumentata, oltre ovviamente alla Champions che ci è servita tanto. Abbiamo fatto sei mesi in campionato di alto livello, poi abbiamo avuto tanti problemi anche nel gioco, tra la coppa d’Africa e i tanti infortuni: abbiamo ottenuto troppi pareggi e ci è costato il fatto di non finire tranquillamente al 2° posto. Per questo dico che sono molto più contento quest’anno, perché era molto più difficile finire secondi quest’anno”.

Lei qualche settimana fa ha detto che le sue parole sullo scudetto erano necessarie dopo la sconfitta con la Juve…
“Sì, ovviamente. Ogni volta che parlo c’è un momento specifico. In quel periodo non volevo far smobilitare la squadra; temevo che i miei ragazzi non ci credessero più e smettessero di lottare. Alla fine ci siamo riusciti almeno fino a gennaio: il calo è arrivato dopo, ma per altre ragioni. Bisogna anche lavorare sulla testa, ma siamo stati bravi perché raggiungere il 2° posto con tante difficoltà è degno di lode”.

I due grandi rimpianti di questa stagione possono essere Coppa Italia e Europa League?
“Sono d’accordo. Peccato che quelle due sconfitte sono arrivate in un momento di difficoltà, ma è vero che se c’è un rimpianto non è la Champions; è più il fatto di non essere andati più avanti nelle altre due coppe”.

Tra gli acquisti estivi sarebbe già contento se ce ne fossero due come Castan e Strootman?
“Questa è una grande domanda, sono totalmente d’accordo. Speriamo che possano essere davvero loro i due rinforzi, perché ci aiuterebbero davvero tanto”.

Secondo lei meritava più il Napoli o la Lazio di andare ai preliminari?
“Noi volevamo evitare il 3° posto, perché i preliminari mettono una pressione tremenda: l’ho vissuto a Lille e il fatto di sentirti in Champions ma di non esserci ancora è molto pericoloso per il club. La cosa più importante è che siamo secondi”.

GARCIA A RAI SPORT

“Divario con la Juventus? Dobbiamo continuare a crescere, dobbiamo migliorare, non c’è paradosso tra ciò che ho detto dopo Juve-Roma e ciò che ho detto ieri dal momento che sono a un passo dal triplete. Volevo ricaricare la squadra dopo la sfida di andata contro i bianconeri, ho visto i miei ragazzi delusi. Se non avessi detto che avremmo vinto lo scudetto, ora forse non saremmo neanche in Europa League. Sabatini? Ho solo detto la verità sul fatto che la Juventus non è raggiungibile. Abbiamo la fortuna di avere un presidente fantastico e per fantastico intendo che sta costruendo una società forte, con la quale avremo modo di fare meglio anche in Europa. C’è molta sintonia tra me e la dirigenza, lavoreremo con Sabatini, un direttore sportivo che, in passato, ha dimostrato di saper costruire squadre di qualità. Attaccante dei sogni? Ci lavoreremo, ma il fatto che siamo arrivati secondi significa che noi lì davanti siamo ben messi. Abbiamo sofferto con tanti pareggi legati ad assenze, come la Coppa d’Africa. Voglio fare i complimenti a miei giocatori: riprendere il secondo posto è stata un’impresa, una dimostrazione che il gruppo è fantastico. Totti? Il trecentesimo gol lo farà l’anno prossimo. Le mie dichiarazioni di ieri volavano proteggere la società e la crescita del club. Le ambizioni della società sono alte ed io per questo sono qua: sono ambizioso”.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Cosa chiederà a Pallotta?
“Sono state riprese solo alcune delle cose che ho detto ieri. Io volevo proteggere la società, io ho anche detto che il mio presidente è fantastico ma nessuno lo ha scritto. Quando avremo il nostro stadio saremo più forti. Dire che la Juve è irrangiungibile è la verità. Ogni volta che parlo c’è sempre un momento specifico che ha la sua verità specifica. Dopo la Juve c’era delusione e allora ho detto che avremmo vinto lo scudetto”.

Un suo bilancio morale?
“Sono molto più contento del 2° posto di quest’anno che di quello dell’anno scorso quando è stato molto più facile e abbiamo avuto molti meno problemi. Abbiamo fatto 6 mesi di grande qualità in campionato. Dopo gennaio abbiamo sofferto e pareggiato troppo, c’è anche l’effetto coppa d’Africa che si è manifestato, ma i ragazzi sono stati bravissimi a finire secondi. Penso che lo meritiamo, siamo stati anche terzi e poi abbiamo sorpassato. La qualità di un club si giudica sulle difficoltà”.

Quale reparto va rinforzato più degli altri?
“Spero di lavorare una Roma irragiungibile e lavoriamo per questo, questa città è fantastica. Roma non si è fatta in un giorno, abbiamo bisogno di tempo, lavoreremo in sintonia con i dirigente italiani. Sabatini è bravo a fare squadre forti”.

L’anno prossimo sarà più facile lavorare?
“Non è una mancanza di ambizioni dire che non saremo favoriti, ma io a Lille ho vinto con una squadra che non era favorita. Giocheremo la Champions per il secondo anno ed è troppo bello… Dovremo fare di più di quest’anno e con il nuovo stadio potremo raggiungere i club più importanti in Europa”.

GARCIA A SKY

Li assolviamo questi ragazzi? Un calo di tensione ci può stare…
“Io odio perdere, ma mi assumo le responsabilità per il risultato. Quando l’obiettivo è centrato, quando vivo tutto l’anno con dei ragazzi che giocano poco ma sono esemplari, la giusta ricompensa è di giocare almeno l’ultima partita. Abbiamo mancato di automatismi, ma l’importante era vedere la gioia con i nostri tifosi per aver raggiunto la Champions per la seconda volta consecutiva”.

La sua conferenza stampa di ieri ha fatto rumore. Sabatini non è d’accordo con tutte le sue parole. Ma per uno sportivo è frustrante sapere che chi ha più soldi vince.
“Non è così, ma meglio li spendi meglio è. Non ci sono contraddizioni tra le mie dichiarazioni sulla Juve di ieri e di quando ho parlato di Scudetto. Ogni dichiarazione ha il suo contesto e la sua storia. Bisogna smobilitare i giocatori se sono tristi”.

Le parole di ieri?
“Quando una squadra come la Juve può centrare il triplete cosa va aggiunto? Ho detto anche che siamo in fase di crescita, che il mio presidente è fantastico, ci farà uno stadio che ci darà una dimensione più importante economico-sportiva che ci farà star meglio in Europa. Vogliamo uscire da questa quarta urna per arrivare nella terza”.

Si ricomincia con altre prospettive?
“Io ho vinto in Francia con una squadra non favorita. Così sarà la Roma l’anno prossimo. Io spero di fare una stagione perfetta, dove non ci saranno infortunati e i favoriti molleranno un po’. Noi per il momento non siamo programmati per lo Scudetto, ma siamo in fase di crescita. I dirigenti italiani e non sono di qualità, Sabatini sa come fare belle squadre e sono fiducioso. C’è sintonia. Venite a Roma, così vedrete la grande bellezza di questa città che non è stata costruita in un giorno”.

Juve irraggiungibile.
“Non mi faccio più illusioni su queste cose”.

Si parla di questo incontro con Pallotta. Chiederà delle garanzie? E’ corretto dire che pretenderà ampi margini di manovra sul mercato? O è sempre andata così?
“Sono 2 anni che sto qui, abbiamo sempre lavorato insieme, ognuno nella sua specificità. Ci sono sempre decisioni collettive, siamo sempre d’accordo. Il presidente ci dà la strada da seguire”.

Ci sono stati 17 punti di differenza dalla Juve, l’altr’anno idem. Pensi solo alla Roma e vedrà che riuscirà a lottare per lo Scudetto.
“Non riesco a capire bene il consiglio, ma cercherò di capire se seguirlo o no”.

GARCIA A MEDIASET PREMIUM

La partita…
“Prima devo dire che odio perdere, ma mi assumo le responsabilità perché ho messo dei giocatori che non avevano automatismi. Questa sera però non era importante, il nostro obiettivo era già centrato. Totti si è tenuto il 300° gol per la prossima stagione”.

Giovedì che succede…
“Vengono prese sempre solo certe cose. Abbiamo un presidente fantastico. Io ho fatto solo in modo di proteggere tutti. Roma non si è fatta in un giorno e neanche l’As Roma. La Juve è ad un passo dal triplete, e dopo Juve-Roma c’era una verità specifica. Bisogna lottare contro il pessimismo. Per quello ho detto che avremmo vinto lo scudetto, probabilmente se non l’avessi fatto non saremmo arrivati neanche in Europa League”.

Non poteva dirlo solo ai calciatori…
“Nessuno di noi ad inizio stagione aveva detto che l’obiettivo era lo scudetto, ma era centrare la Champions e l’abbiamo fatto. Verso la fine del campionato i giocatori sono stati fantastici nel fare il sorpasso soprattutto nel derby”.

Per il futuro che investimenti servono?
“Al momento c’è tutto il tempo per lavorare. La sintonia c’è, la dirigenza americana e italiana vanno d’accordo. Lavoriamo insieme e prendiamo le decisioni insieme e questo non cambierà”.

Meglio quest’anno o lo scorso anno…
“Sono più contento di questa. Lo scorso anno sono arrivato sulle ceneri, la squadra aveva voglia di riprendersi, ma anche quest’anno nei primi sei mesi si è visto questo gioco. Poi abbiamo avuto difficoltà, ma abbiamo dimostrato orgoglio, dignità e carattere”.

Resta a Roma?
“Finchè mi vogliono io resto”.

BALZARETTI IN ZONA MISTA

“Il ritorno in campo? L’aspettavo da 18 mesi è stato un bel momento. Sopratutto prima della partita ti viene in mente il percorso fatto. Poi in tribuna c’era mia moglie e le le mie figlie. Sono state belle emozioni. Ci tengo a dire che è il debutto, una seconda vita. Temuto di non giocare più? Si ci sono stati, ma i ragazzi, la mia famiglia e la società mi sono stati sempre vicino e quei momenti sono durati veramente poco. Le parole di Garcia? Credo sia un suo stato d’animo dettato dalla fine del campionato. Quando ci ritroveremo a luglio i pensieri saranno cambiati”.

BALZARETTI A ROMA TV

Che serata è stata per te?
“Bellissima, di emozioni forti, perché tornare, poi con mia moglie in tribuna ed i tre bimbi in campo… Anche la vigilia è stata emozionante, poi quando si gioca non ci si pensa più”.

Hai combattuto tanto: questo può essere un nuovo punto di partenza per te?
“Sì, infatti tutti mi hanno detto: ‘è l’ultima gara?’. Io ho detto: ‘no, è l’esordio!’. Io ora voglio giocare a calcio e , se mi sarà data la possibilità, voglio farlo nella Roma”.

Sei sempre stato molto vicino al gruppo, nonostante i tuoi problemi…
“Sì, è molto importante per me. Quando non giochiamo, il bene della squadra viene prima di tutto. Questa è la cosa più importante quando si gioca a calcio: è uno sport di squadra e bisogna aiutarsi in gruppo, sempre. Per me quando fa gol Iturbe o Yanga Mbiwa è davvero come se lo avessi fatto io”.

Che spogliatoio hai trovato quando sei rientrato in pianta stabile tra i convocati?
“Sappiamo tutti che non è un ambiente facile, c’era un po’ di pressione ed era venuta a mancare l’euforia. L’obiettivo che abbiamo centrato è importante e non va sminuito. La cosa che ha fatto vedere cose negative è che non abbiamo distribuito bene i punti: ne abbiamo fatti tanti all’inizio e poi abbiamo avuto una flessione. C’erano tante squadre che erano partite per arrivare seconde, ma sono arrivati quinti, sesti o decimi. Il risultato dà continuità alla stagione scorsa e fa sì che giocheremo di nuovo in Champions. Questo fa parte di un percorso di crescita che la società vuole e quindi il cammino secondo me è stato comunque positivo. Naturalmente siamo calati, sognavamo di arrivare un po’ più vicini alla Juve, ma l’accesso alla Champions dice che siamo una delle squadre più forti d’Italia e sta diventando una certezza anche in Europa”.

Speriamo che Totti segni questo 300° gol alla prima del prossimo campionato…
“Sicuramente. Sarà sicuramente così, non ho dubbi”

BALZARETTI A MEDIASET

Serata particolare…
“Questa sera il risultato era l’ultima cosa, perché il secondo posto era già preso e dai con il Palermo va bene (ride)”

Sei tornato…
“Dopo tre operazioni la voglia di giocare a calcio è ancora tanta e questo è un messaggio anche per tutti i ragazzi”

Gap con la Juve incolmabile…
“Non abbiamo distribuito bene i punti, centrare il secondo posto era fondamentale per tutti. Tante squadre sono partite per arrivare secondi e ci siamo arrivati noi. La prossima stagione faremo la Champions e questo va valorizzato”.

Cosa serve alla Roma per passare il girone di Champions?
“Come ha detto il mister serve rinforzare la squadra e poi non dobbiamo sminuire questo secondo posto”.

SPOLLI A ROMA TV

Che esperienza è stata quella di questa sera e più in generale di questi mesi a Roma?
“Sinceramente sono stato accolto molto bene. Ringrazio il club che mi ha dato la possibilità di condividere lo spogliatoio con dei campioni. Ringrazio tutti”.

Il rigore ci è sembrato assurdo…
“Sì, sì. Mi colpisce in pieno in faccia, ma possono sbagliare. Ormai è andata. Sono contento per aver esordito con questa maglia che ha una grande storia. Ripeto, ho solo parole di ringraziamento per tutta la gente che lavora in una grande famiglia come quella della Roma”.

Come hai ritrovato la Serie A?
“E’ sempre uguale. Lo ritengo il campionato più duro in assoluto, dove tutte le squadre se la giocano fino alla fine, dove c’è tanta qualità. Oggi ho avuto la fortuna di esordire con questa maglia e mi sono trovato benissimo. Ora penso alle vacanze e al mio futuro”.

Sul rigore ti sei arrabbiato molto con l’arbitro, ma lui cosa ti ha risposto?
“Mi ha detto: ‘ormai ho sbagliato, non posso tornare indietro. peccato, perché avevo anche la faccia rossa e me l’hanno vista anche i giocatori del Palermo. Possono sbagliare, ci mancherebbe”.

(da romanews.eu)