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Il fondo è stato toccato e non si riesce a tornare su. Il brodino cagliaritano non ha sorto nessun effetto sul malato. Con una squadra praticamente retrocessa, anzi forse peggio fallita, non solo non si va oltre il pareggio ma non si ha la forza nemmeno di fare un gol.

Se la manovra è lenta da fare schifo, se su venti tiri solo quattro finiscono nello specchio della porta e di questi tre in bocca al portiere è evidente lo stato di aridità della Roma.

Troppo brutta per essere vera, si fatica veramente a credere ai propri occhi. In un campionato cosi mediocre bastava una regolarità nel rendimento per essere li davanti. Questo nonostante gli infortuni era più che possibile.

Ma quando deve piovere è evidente che a Roma grandina. Non si riesce ad arginare questa falla e si rischia sempre di più di affondare.

Inutile fare la lista dei colpevoli, sono talmente generalizzate le colpe che dove punti il dito fai centro. E sono proprio queste le situazioni più difficili da gestire.

Ci dobbiamo aggrappare a Garcia perché non ci sono alternative. Non si sa se ce la farà o meno ma qualsiasi altra mossa sarebbe la tomba di questa stagione.

Secondo posto e più avanti possibile in Europa, ce la faranno i nostri eroi a raggiungere questi obiettivi al ribasso di fine stagione?

petra@corederoma.it