lunedì, Dicembre 02, 2024 Anno XXI


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BALDISSONI A MEDIASET

Teme l’effetto boomerang ora?
Cominciamo a non fare queste domande, perché se ogni volta che non vinciamo dobbiamo pensare che c’è un dramma in questa città non andiamo da nessuna parte.

E’ un passo indietro?
Non è un passo indietro, partivamo dalla quarta urna e abbiamo trovato un girone difficilissimo, lo abbiamo affrontato bene e non credo abbiamo sfigurato, la Roma ha dimostrato di giocarsela questa partita poi certo di fronte a queste squadre si può perdere.

Per fare un passo avanti interverrete sul mercato?
Noi non dobbiamo fare nessun passo, siamo ancora all’inizio di un percorso di costruzione con la nuova proprietà, siamo in Europa League e secondi in campionato dove dobbiamo fare bene per tornare in Champions, vogliamo riproporci più forti di quest’anno, abbiamo fatto buone cose e sappiamo di doverne fare delle altre.

BALDISSONI A ROMA TV

Serata non amarissima, la Roma se l’è giocata. Poco da recriminare.
Senz’altro, è amaro il risultato e l’amarezza resta. Sapevamo di avere un compito difficile e di avere avversari forti. Abbiamo giocato alla pari una partita decisa da un episodio. E’ comunque una soddisfazione essere arrivati a questo livello. Dobbiamo migliorare e abbiamo tanta strada davanti, non vediamo l’ora di tornare in Champions il prossimo anno.

L’Europa League?
La Roma affronta ogni competizione con l’ambizione di eccellere. Cercheremo di giocare per vincerla, come facciamo per ogni partita in cui giochiamo.

Pallotta ha dichiarato che la Roma non ha bisogno di rinforzi, lei è d’accordo?
Le rispondo con una domanda: ha dato un’occhiata alla panchina di stasera?

Ma abbiamo visto anche quella del City…
Sappiamo cos’è il City e i loro investimenti, oggi aver dato la possibilità a Garcia di non iniziare con De Rossi, Strootman, Iturbe e Destro, vuol dire che la Roma ha già una rosa in grado di competere.

Una parola per i tifosi. Il “Vinceremo il tricolor” a fine partita?
Parlare di loro diventa quasi retorico, sappiamo quanto siano speciali. Siamo rammaricati quando non possiamo dargli soddisfazioni, ma ciò che facciamo ha l’obiettivo di renderli più felici.

GARCIA A SKY SPORT

Il colpo di Nasri ha fatto la differenza
Sì, abbiamo lasciato passare la nostra chance durante il primo quarto d’ora, quando abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Holebas. Anche il calcio si gioca su palo che fa entrare o uscire un pallone. Il City è una squadra forte: se non c’è Aguero c’è Dzeko, se non c’è Silva c’è Nasri. Peccato, perché abbiamo giocato con il nostro gioco. E’ mancato un po’ di sostegno alle nostre punte.

Vi hanno messo in difficoltà?
Soprattutto sul gioco spalle alla porta bisognava fare attenzione alle loro giocate. I loro centrocampisti facevano un pressing molto offensivo. Non siamo stati troppo attenti in occasione del gol, ma anche nel primo tempo: non possiamo lasciar calciare giocatori così.

Non ho visto una reazione dal punto di vista del gioco, cosa si aspettava da chi è entrato?
Penso soprattutto che abbiamo preso un colpo mentale che ci ha un po’ ammazzato: sapevamo che il Bayern stava vincendo contro il Cska e che era necessario segnare due gol. Fare due gol al City non è semplice, ma potevamo fare meglio dopo aver subito il primo gol, è vero.

Non è stata solo una questione di episodi, non conta pure l’esperienza?
Sono d’accordo, in queste partite fa la differenza chi ha già giocato tante partite. Impariamo, significa che dobbiamo migliorare in alcuni punti e anche la rosa perché al momento questo avversario non è al nostro livello, anche vedendo il fatturato dei due club non c’è una differenza normale.

De Rossi?
Ha avuto una settimana complicata anche con questa espulsione, era meglio lasciarlo riposare. Era previsto di farlo entrare per mantenere il risultato, ma poi abbiamo subito il gol, quindi abbiamo fatto entrare giocatori offensivi.

A che punto è la Roma?
Siamo una Roma che costruisce qualcosa da 18 mesi. Se vogliamo tornare in Champions sappiamo cosa fare: fare una grande partita a partire da domenica e pensare al campionato. Affronteremo al massimo anche l’Europa League, che è una competizione di grande livello e cercheremo di arrivare il più in fondo possibile.

GARCIA A MEDIASET

E’ una coppa dei rimpianti?
No, nessun rimpianto solo il fatto che era una finale e sapevamo che il City è una squadra forte, ma era una partita equilibrata, per qualificarsi serve anche un po’ di fortuna e oggi ha scelto loro, penso che il primo quarto d’ora potevamo segnare per aprire di più questa partita.

Quei minuti di Mosca solo il grande rimpianto?
No, non cambia nulla, oggi giocare per lo 0-0 era un suicidio, la cosa migliore da fare era giocare per vincere come nel primo tempo, possiamo dire che loro hanno più maturità ed esperienza in queste partite e noi dobbiamo migliorare su alcuni punti se vogliamo raggiungere squadre di questo livello.

Lo scudetto resta la priorità?
Se vogliamo rigiocare la Champions bisogna fare un grande campionato ed essere pronti per domenica, mi aspetto questo dai miei giocatori, io farò in modo di togliere dalla loro testa questa delusione, L’Europa League è una competizione di grande livello, ma l’obiettivo resta il campionato.

Cosa si poteva fare di più?
Dobbiamo sfruttare meglio i nostri momenti buoni, come nel primo quarto d’ora quando potevamo far male all’avversario. L”efficacia ha fatto la differenza questa sera, come nel primo gol: non si può lasciare Nasri tirare da fuori. Sono dispiaciuto soprattutto per i ragazzi, perché era possibile fare meglio e qualificarci, abbiamo ancora delle tappe da fare per raggiungere i migliori d’Europa.

La sostituzione di Ljajic
Ha fatto una bella partita, anche lui ha mancato di efficacia, ma quando perdiamo 1-0 e dovevamo fare due gol perché il Bayern vinceva con il Cska bisogna usare tutte le forze offensive che si hanno in panchina.

GARCIA A ROMA TV

Roma uscita tra gli applausi e la squadra se li meritava.
La partita è stata molta equilibrata, non abbiamo sfruttato i nostri buoni momenti come nel primo quarto d’ora. Queste gare si giocano sull’efficacia, loro sono stati più efficaci e anche fortunati.

La Champions uno step da superare?
Questa gara mostra la strada che dobbiamo ancora fare per avvicinarci alle grandi d’Europa. Il City ha iniziato il girone in modo brutto, ora hanno chiuso al loro livello. Il sorteggio è stato difficile, la maturità e l’esperienza devono far sì di farci essere più forti in futuro. Ora, per rigiocare la Champions, dobbiamo continuare a fare un ottimo campionato. Poi c’è l’Europa League.

Europa League, una competizione al livello della Roma?
Sì,  ci sono anche svantaggi come giocare il giovedì e fare un turno in più della Champions, ma anche vantaggi. Faremo esperienza per prendere punti per il ranking, anche questo conta per l’Europa.

Ci è dispiaciuto vedere il rammarico di Ljajic, ma è anche un segnale positivo, un segnale di maturazione per lui?
Adem è un ragazzo che vuole competere, per sfortuna non ha inquadrato quel tiro. Sono contento della sua gara, sapevamo che avremmo dovuto fare 2 gol per passare e ho fatto dei cambi offensivi per mettere forze fresche. Ma questo gol ha fatto male alla squadra sul lato mentale. Il palo di Manolas anche ha cambiato l’atteggiamento mentale della squadra.

Non era meglio magari togliere un centrocampista?
Avevamo tempo e serviva anche equilibrio, con 5 attaccanti in campo non è che arrivano tanti palloni. E’ stata una mia scelta che non ha portato frutti, ma sono contento della mia squadra. Ora serve dimenticare subito questa gara e concentrarci sul Genoa, dobbiamo fare punti e continuare a fare un grande campionato se vogliamo tornare presto in Champions.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Riduttivo parlare di sfortuna?
C’è anche un po’ di fortuna che entra in gioco, nel primo quarto d’ora siamo entrati benissimo in gara. Segnare per andare avanti, questo fanno le grandi squadre e non ci siamo riusciti. Efficaci per andare avanti, loro lo sono stati.

Maledizione Champions League per lei, calcolando il passato con il Lille. Ritiene di aver bisogno di più esperienza?
Non c’è paragone tra Lille e Roma, anche il presidente ha detto che stiamo costruendo una squadra per crescere in Europa. Da 18 mesi ad oggi sono soddisfatto, oggi era la prima finale, ma sono sicuro che ce ne saranno altre e saremo pronti ad affrontarle.

Quanto è grande il rimpianto?
Contro il Bayern Monaco non c’è stato niente da fare, dopo abbiamo iniziato bene, benissimo. Non siamo riusciti oggi a superare una grande squadra europea. Abbiamo ancora il campionato e l’Europa League. Dobbiamo prendere punti in Europa e giocarla ogni anno, così da non avere più un girone di ferro così.

Serve un potenziamento dell’organico?
La nostra ambizione è di migliorare sempre e, se vogliamo essere più forti, dobbiamo lavorare ancora meglio e costruire una squadra più forte. E’ l’ambizione del club. Dobbiamo guardare al futuro. Non solo al campionato, ogni step sarà importante per la Roma e per il suo bel futuro. Ogni giorno lavoriamo con questa ambizione ogni giorno e sono soddisfatto dei miei ragazzi.

LJAJIC A SKY SPORT

L’immagine della tua disperazione in panchina. La tua rete poteva cambiare il destino della Champions per la Roma?
Sì, ho tirato male ed è andata alta la palla. Cosa dovevo fare? E’ andata male, andiamo avanti.

La Roma ha fatto il massimo?
Abbiamo fatto bene, nessuno avrebbe pensato che saremmo arrivati fin qui a giocarcela. Eravamo in un girone molto difficile e Bayern e City sono squadre che giocano in maniera molto forte. L’unica partita che abbiamo sbagliato è stata quella contro il Bayern in casa. Ora pensiamo al campionato e all’Europa League.

Cosa è mancata, freddezza?
Sì, abbiamo creato tante occasioni, anche importanti, ma non abbiamo segnato. Quando non segni arriva il momento degli avversari e sapevamo che era una squadra che poteva sfruttare quelle poche occasioni. E’ andata bene a loro, a noi no.

Più passavano i minuti e più cresceva l’ansia, vero o no?
No, noi in campo abbiamo giocato come abbiamo preparato la partita: abbiamo iniziato pressando alto e poi per giocare in contropiede, tenere la palla o ripartire alta. Abbiamo fatto il nostro gioco, ma non è andata bene.

LJAJIC A MEDIASET

Una grande amarezza, eravate vicini all’impresa.
Sì, volevamo passare questo girone molto difficile, abbiamo giocato bene tutte le partite tranne quella in casa con il Bayern e, alla fine, non siamo passati, ma dobbiamo alzare subito la testa e cominciare a vincere domenica, perché se facciamo bene in campionato torniamo in Champions.

Ti abbiamo visto arrabbiato dopo il cambio, per la sostituzione o per il gol sbagliato pochi minuti prima?
Non era per la sostituzione, ero arrabbiato perché ho sbagliato una grande occasione, ho tirato malissimo dopo il dribbling e ero arrabbiatissimo, il mister decide i cambi ed è giusto così. Ero arrabbiato solo con me.

Obiettivo Scudetto o c’è anche l’Europa League?
C’è anche l’Europa League, che è importante perché è bello giocarla. Il nostro obiettivo è lo scudetto, siamo sulla buona strada. Siamo 3 punti dietro la Juve, ce la giochiamo partita per partita e vedremo cosa succederà.

NAINGGOLAN A MEDIASET

Grande amarezza.
Si, ci credevamo, perché nel primo tempo abbiamo fatto un buon gioco, creando occasioni. Perdere così fa male.

Bell’inizio poi nemmeno fortunati con il palo di Manolas.
Sì, anche Holebas e Gervinho, tante occasioni sprecate. Sapevamo che sarebbe stato difficile subendo gol, abbiamo giocato contro una grande squadra. Proseguiamo adesso per lo scudetto.

Ora tutto sullo Scudetto?
Sì, penso di sì, siamo anche in Europa League, cerchiamo di andare avanti lì e di onorarla. Siamo ancora in corsa per 3 competizioni, ma abbiamo fatto una bella Champions, perché nessuno avrebbe detto che ci saremmo giocati tutto all’ultima partita.

Non è stata sufficiente la tua grinta?
Io penso che, fino al tiro del loro gol, avevamo creato solo noi le occasioni. Questo dimostra che avevamo cercato di vincere a tutti i costi, abbiamo speso tanto nel primo tempo e questo è contato poi per la sconfitta, loro hanno giocatori che possono segnare da un momento all’altro.

C’è una differenza di condizione?
No perché, se loro non fanno il gol con quel tiro da fuori area, cambia tutto. Nel primo tempo abbiamo giocato meglio noi, nel secondo era più difficile, ma uscire all’ultima giornata in un girone così difficile e andare in Europa League ci lascia un pochino soddisfatti.

Scudetto resta l’obiettivo?
Noi siamo sempre in corsa su tre fronti, l’Europa League la onoreremo e il campionato dobbiamo vincerlo a tutti i costi. Giocare due volte a settimana ti consuma energie, ma oggi abbiamo dimostrato tanto, soprattutto nel primo tempo. Poi c’è andata male, pazienza.

NAINGGOLAN A SKY SPORT

Cosa è mancato stasera?

Solo il gol, nel primo tempo abbiamo fatto 3-4 occasioni importanti e sappiamo che una squadra con più esperienza di noi come il City può segnarci in qualsiasi momento.

Che intendi per esperienza?
Ha un sacco di giocatori che, contrariamente a noi, giocano da un sacco in Champions. Come nella nostra squadra, ad aver giocato così poche partite in Champions, ce ne sono poche. In ogni caso è stata una bella prova per noi in questa Champions in cui siamo arrivati fino all’ultima giornata.

Avete scelto un atteggiamento più difensivo per la ripresa?
No, noi abbiamo giocato per vincere e abbiamo creato delle occasioni. Sapevamo che, prendendo dei gol, le cose sarebbero state più difficili. Nel primo tempo abbiamo speso molte energie e loro sono stati bravi ad uscire nella ripresa. Se fossimo andati in vantaggio nel primo tempo, sicuramente non avremmo rubato niente.

NAINGGOLAN A ROMA TV

Come valuti questa esperienza?
E’ stata un esperienza comunque positiva, avere la chance di qualificarci all’ultima giornata in un girone molto difficile è stato anche per bravura nostra. Tutto questo ci farà sicuramente crescere. Ora abbiamo l’Europa League e cerchiamo di vincere lo scudetto.

I tifosi ve l’hanno chiesto, a fine partita…
E’ il nostro primo obiettivo. Tanto vincere la Champions sarebbe stato difficilissimo, ma per noi aver fatto qualche risultato positivo è già stata una bella soddisfazione. Per me è stata la prima esperienza e penso che abbiamo fatto un bell’andamento, siamo usciti con squadre che hanno bugdet importanti e comprano tanti campioni di anno in anno. Per essere la nostra prima volta con la presidenza americana, abbiamo fatto bene.

Si può vincere l’Europa League?
Si può vincere come non si può vincere, cercheremo di andare avanti il più possibile, ma il nostro obiettivo è lo scudetto.

Ora il Genoa, terza in classifica che sta andando bene.
Noi siamo i secondi, è dallo scorso anno che è così. Sarà una trasferta difficile, ma questa esperienza della Champions è finita, se vogliamo lo scudetto dobbiamo concentrarci sulla gara di domenica. Possiamo andare a Genova con la testa tranquilla. Questa squadra va avanti di partita in partita.

NAINGGOLAN IN MIXED ZONE

I cori dei tifosi a fine serata la cosa più bella. Ma ora invocano anche lo scudetto.
Ce lo chiedevano già da inizio stagione, abbiamo la squadra giusta per potercela fare. Abbiamo dimostrato di essere competitivi anche in Champions. Chi l’avrebbe detto che ce la saremmo giocata fino all’ultima giornata? Abbiamo perso contro grandi squadre. Penso che oggi abbiamo perso per colpa nostra, ma anche per bravura del City.

Alcuni errori potevano essere evitati, magari nelle gare precedenti?
Nessun rammarico per le gare precedenti, sapevamo che sarebbe stato difficile. Oggi abbiamo dimostrato di poter vincere, viste le occasioni create. Credo che oggi avrebbe fatto la differenza chi avesse segnato prima, quello è stato il nostro unico errore.

Ancora il migliore in campo.
Non guardo a questo, non sono molto soddisfatto del mio secondo tempo, ma penso di aver dato il massimo. Chi gioca bene non importa, l’importante è il risultato della squadra.

Psicologicamente è una sconfitta che può pesare?
No, penso di no, comunque sia per noi è stata un’esperienza positiva. Ora abbiamo una partita difficile a Genova domenica, andremo lì per vincere, come facciamo sempre.

(da laroma24.it)