giovedì, Aprile 25, 2024 Anno XXI


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I cinque gol contro i russi necessitavano di una conferma, più per gli scettici e gufi che non per il popolo giallorosso. Tutti aspettavano la Roma al varco ma neanche l’hanno vista per quanto correva.

Inizio terrificante a Manchester, rigore dubbio e traversa di Maicon subito dopo. Sembrava un film già visto, l’ennesima trasferta britannica sfigata dove tutto va storto.

Invece questa Roma è differente, questa Roma non si scompone e mette sotto di brutto gli avversari. Gioca bene e crea tantissimo. Una personalità mai vista, testa alta e sotto a chi tocca.

A guidarla in campo c’è Francesco Totti, un capitano con la C maiuscola. L’esempio da seguire per dedizione, voglia, determinazione e tanta tantissima classe. Per lui l’età non conta, tutti i giovanotti che gli girano intorno si piegano di fronte alla sua maestosità.

Colpisce di cucchiaio e porta la Roma sul pareggio, non meritato di più. Il City prova ad affacciarsi davanti ma non riesce a tirare in porta.

La ripresa vede i giallorossi indiavolati, il raddoppio sembra vicino ma la mole di gioco prodotta non viene finalizzata a dovere. Questo è l’unico, infinitesimale neo della serata che però non scalfisce minimamente la prestazione della squadra.

Gli ultimi minuti sono di sofferenza per l’inevitabile forcing finale dei padroni di casa. Pellegrini rafforza il centrocampo e da quel momento in poi la Roma farà fatica ad uscire dalla propria trequarti.

E qui entra in gioco l’allenatore. Aggiusta qualcosa con i cambi ma soprattutto dirige dalla panchina la sua creatura, la tiene al riparo dalla possibile tempesta e la conduce con sicurezza dentro al porto.

Continua l’ottimo cammino in champions con la consapevolezza che il girone è talmente tosto che tutto quello fatto finora non basta per superare il turno.

petra@corederoma.it