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Proprio all’ultima giornata arriva un piccolo presente da parte del Cagliari, forse per risarcirci della telenovela di Cellino e dei suoi ricorsi. Sopra la Lazio, niente di che, ma almeno ognuno torna al posto suo.

Partita di fine stagione priva di significato, con la testa altrove. Due bei gol che danno il via alla settimana più difficile degli ultimi anni.

Le voci sul prossimo allenatore impazzano ma ora è tutto sospeso, tutto congelato, tutto in secondo piano. Non si può perdere, questo è l’imperativo.

Formazione, schema, preparazione non contano nulla, ormai non più. Solo la testa ha la capacità di farti vincere certe partite. Lucidità è la prima via.

Ad Andreazzoli l’arduo compito di tenere alta l’attenzione ma allo stesso tempo stemperare l’ansia. Ai giocatori l’obbligo di stamparsi nel cervello che non è ammessa sconfitta.

La ferocia, la determinazione la voglia di salvare la faccia e in parte la stagione. Questo ci aspettiamo.

Pronti per la battaglia finale.

petra@corederoma.it