mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


Oggi sarebbe troppo scontato parlare di Roma-Parma, d’altronde questa è una di
quelle partite che ti da sempre delle certezze, dove sai già che se verrà
giocata il giorno diciassette, allora vuol dire che Lui segnerà e che la Roma
vincerà. Ma questa è un’altra storia. C’era una volta in zona Porta Metronia
qualche anno fa, un bambino biondo, a cui piaceva la pizza bianca con la
mortadella e il pallone, forse la cosa più bella. Lo guardava e pensava che un
giorno sarebbe diventato il capitano della sua squadra del cuore, nonché l’uomo
più importante. Seduto da lontano lo osservava il cosiddetto “Sceriffo”, papà
Enzo, sempre pronto a criticare invece che ad elogiare, d’altronde lui già
sapeva, gli elogi spettavano ad altri. Era talmente gracile che nessuno lo
voleva mai in squadra, fino al calcio d’inizio, quando poi partiva palla al
piede e dribblava tutti come il vento tra gli alberi. Ci fu un giorno in cui a
quel bambino un’altra squadra chiese di andare a giocare con loro, una dai
colori del cielo, al quale il bimbo rispose: “ se vengo da voi non potrò mai
realizzare il mio sogno”. Esattamente ieri, al minuto settanta, in un giorno di
fine inverno, quel biondino ha realizzato il sogno di una vita, siglando il
226esimo goal in serie A, tutti con la stessa maglia, con i colori tatuati sul
cuore, diventando il secondo marcatore di tutti i tempi. Dopo tutto se fai la
somma, il risultato è sempre dieci, nulla è per caso. Ma forse sono solo punti
di vista, perché quando giocava un certo Piola c’erano ancora i treni a vapore
e i campionati ad otto squadre, ergo in piedi lor signori questo è Francesco
Totti, il Capitano di tutte le epoche, il marziano di San Giovanni, il più
forte giocatore del Dopoguerra italiano. Nella settimana in cui è stato
nominato Papa Francesco e nel giorno del suo primo Angelus, il Francesco
romanista ha risposto con il suo Angelus giallorosso, Amen. Dicono che anche il
nuovo Papa ieri stava esultando, perché amante di calcio e devoto al Dio del
pallone, che stava giocando a pochi metri da lui sul terreno dell’ Olimpico.
Adesso anche Piola sta tremando, perché il prossimo obbiettivo è 291, cose che
voi umani non potreste mai nemmeno immaginare. Ma la grandezza più bella e
vedere questo ragazzetto di trentasei anni, emozionarsi ed emozionare ogni
volta di più, con tutta la Roma e con tutta la sua gente. Da Roma-Parma del
2001 a Roma-Parma 2013, due date indelebili, i due gol più importanti, che
sanno di pane e calcio nelle strade di Roma, nei san pietrini, davanti al
Colosseo, a Piazza Navona e nella fontana di Trevi. Come quando sogni, giocando
nel cortile sotto casa, che un bel giorno diventerai l’uomo più amato, l’
avversario più temuto, la Leggenda della Città Eterna, un monumento tra i
monumenti. E quando vedrai un bambino biondo con il pallone sotto braccio e
tifoso della Roma e ti fermerai un secondo ad ascoltarlo dirà semplicemente:”
vorrei essere come Francesco Totti”. Eternamente unico, per sempre.
Filiberto Marino