giovedì, Aprile 18, 2024 Anno XXI


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La trasferta di Udine ci regala una delle più brutte partite degli ultimi anni. Tutte e due le squadre hanno dato il peggio di se in termini di costruzione di gioco, distruzione di gioco, passaggi e dinamismo.

I bianconeri sembrano partire bene, l’occasione di Di Natale però rimane isolata come un oasi nel deserto. La Roma, schierata completamente sulla difensiva, dipende dalla invenzioni di Totti che mette un paio di volte Florenzi davanti al portiere.

Il vantaggio giallorosso è un bel regalo della difesa friulana. Sembra che tutto stia andando secondo i piani di Andreazzoli. L’Udinese appare non in grado di far male, incapace di mettere due passaggi di fila.

Ma la Roma non approfitta della pessima serata di Di Natale e soci e si adegua ad un ritmo anni cinquanta senza cercare di chiudere definitivamente l’incontro. Poi quando il tecnico giallorosso decide di togliere l’unico giocatore in campo, il capitano, si condanna da solo. Da quel momento in poi non c’è più nessuno in grado di inventare qualcosa.

Lamela, a parte il gol, non risulta assolutamente sufficiente. Lo stesso Marquinho appare in giornata no. De Rossi, a differenza di quanto affermato da Andreazzoli, pur giocando da un mese da titolare è lontanissimo da una forma accettabile.

Di Osvaldo meglio non parlare, ignorarlo è la cosa migliore da fare in questo momento. Il gol fallito è lo specchio di un giocatore alla ricerca non si sa di cosa.

Nonostante tutte queste cose negative si poteva tranquillamente vincere per uno a zero. La serie di ‘cazzate’ fatte al gol subito sono perfettamente allineate con la serata. Burdisso gioca come se fosse sul ghiaccio, il greco difende come in parrocchia e Stek chiude il capolavoro facendosi passare la palla tra le gambe sul suo palo.

La superiorità numerica nei venti minuti finali non cambia l’atteggiamento della Roma e forse è questa la cosa più grave. La paura, non si bene di cosa visto l’avversario, vince sulla voglia dei tre punti e si torna a casa con l’amaro in bocca.

Andiamo avanti alla giornata, raccogliendo quello che passa il convento.

petra@corederoma.it