venerdì, Aprile 26, 2024 Anno XXI


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ANDREAZZOLI A ROMA CHANNEL

Segna Totti il gol 225, segna Romagnoli e segna Perrotta, meglio di così non si poteva immaginare
“C’è anche un altro dato, 6-7 giocatori che hanno segnato nell’ultimo periodo, mi sembra un dato importante. Il capitano ormai non ne parliamo, bisogna dargli onore, è un piacere lavorare insieme a lui, come con tutti gli altri ma lui è un pò particolare, come Taddei e Perrotta, stiamo insieme da anni. C’è sentimento con noi, oltre al fatto che ora il rapporto è particolare. Romagnoli si è visto che può giocare tranquillamente in Serie A, il gol è stato la ciliegina e non ha fatto una sola sbavatura. Lui e Stekelenburg una partita da 10. Il ragazzo è bravo, sà quando parlare, è uno di quelli che fa invece di dire”

Il giocatore importante si vede quasi per come non si nota in campo
“Questo lo trasmette anche a noi, ecco perchè eravamo tranquilli, non ci siamo preoccupati di inventarci qualcosa. E’ stato scelto per stare in questo gruppo e non ho mai avuto il minimo dubbio quando ho visto il problema di ieri con Marquinhos. Mi è dispiaciuto chiaramente per lui ma ho pensato direttamente a Romagnoli. Poi un piede sinistro da quella parte ti fa anche comodo. Rispetto alle altre partite ci siam messi l’elmetto e abbiamo combattuto, abbiamo voglia di essere incudine in alcuni frangenti e martello subito dopo. E’ un segno di crescita. Poi ci sono altri componenti, come il gioco, la capacità di imporre il nostro gioco e siamo ancora lontani. A tratti però si vede, sappiamo ad adattarci all’avversario a seconda della tipologia di gioco che ti mettono di fronte. Grande duttilità, non è facile”

Terzo posto, è un obiettivo?
“Nella riunione di oggi abbiamo detto che c’era la possibilità di rivivere, poi questo non significa arrivarci, ma siamo lì nel gruppone. Non dipende solo da noi, ma anche da quelli che sono avanti. Ce la metteremo tutta, il tempo è poco e dobbiamo darci da fare, ancora non ci siamo e abbiamo lacune da colmare. Se ripeti gare come questa non è detto che riesci a vincere, il Genoa è stato penalizzato oggi perchè poteva avere la meglio. Questi 9 punti in 4 gare sono quelli che ci siamo meritati”

ANDREAZZOLI IN CONFERENZA

Vittoria importantissima, Perrotta dice che l’obiettivo è l’Europa dalla porta principale
“Mi sembra scontato che l’obiettivo sia il massimo risultato, è una vittoria importante particolarmente perchè abbiamo sofferto molto. In certi frangenti siamo stati premiati, contro una squadra che ci ha messo in ansia con una serie infinita di angoli. Ci ha fatto perdere un pò la fisionomia di gioco. Non abbiamo fatto una prestazione al nostro livello nel primo tempo, questo ha permesso al Genoa di metterci sotto per buona parte del primo tempo. Ma è stato un buon banco di prova, abbiamo saputo soffrire, abbiamo combattuto, la prerogativa che non faceva proprio parte del nostro dna. A fine primo tempo ho detto ad ognuno di alzare la propria prestazione, lo abbiamo fatto e abbiamo riequilibrato la partita. Poi abbiam cambiato sistema e devo fare i complimenti ai ragazzi per come si sono adattati, contro una squadra che meritava di più”

L’obiettivo Champions?
“A 5 punti si sta meglio che a 10, però ci sono anche altre squadre. L’importante è essere vivi, avere un obiettivo. Dipendi dagli altri quando sei dietro, ce la metteremo tutta. Per ora abbiamo alzato l’asticella cercheremo di portarla ancora più in alto ma saltare a 2,40 non siamo ancora capaci”

Sampdoria, Juventus, Atalanta e Genoa. Nella ripresa si passa dal pareggio a 3 vittorie o 1 sconfitta. E’ più bravo a leggere le partite?
“Questo non lo so, ma i numeri danno un valore a quel che accade. E’ un dato di merito, una squadra che riesce a perseguire un risultato nell’arco dei 95 minuti senza perdere concentrazione e idee, ha un punto di merito. La partita con la Samp, mentre oggi meritavamo meno, lì meritavamo nettamente. Il gol annullato di Lamela ci portava al 3-0 o almeno 2-0, quel che abbiamo perso quel giorno lo abbiamo preso oggi. Ringraziamo Stekelenburg perchè ci ha tenuto in vita, ha dimostrato il suo valore assoluto. Lo sapevamo e non avevamo dubbi. C’era da aspettare che stesse bene, si parla di uno tra i migliori al mondo”

Roma in difficoltà sul piano del gioco oggi, perchè questo blackout collettivo?
“Devo rileggere attentamente la partita. Ma non so quanti calcio d’angolo abbiamo subito nel primo tempo. Avevamo comandato noi, poi abbiamo sbagliato situazioni facili che non son da noi, anche nei nostri migliori giocatori. Perciò quando inizi a prendere ripartenze che originano tanti calci d’angolo, vai in ansia e perdi la tua fisionomia che avevamo all’inizio. Poi nel secondo tempo abbiamo cominciato bene ed è stata una gara almeno pari, ma noi siamo meritevoli, forse abbiamo ottenuto qualcosa di più di quel che meritavamo, ma abbiamo combattuto e voluto questa vittoria. E’ un passo in avanti superare la difficoltà”

Un solo aggettivo per Totti?
“Uno non basta. E’ un bravo ragazzo, a parte che ho un’amicizia particolare con lui, è un mio calciatore e lo devo guidare ma è un amico, lo stimo come persona, sul piano tecnico che mi invento? Io lo conosco come persona, da vicino, non ce ne sono molte di persone che potrebbero avere il potere che ha lui e lui non lo usa in nessuna maniera, mai, a suo vantaggio”

Nel primo tempo il Genoa ha preso possesso del metà campo, nella ripresa dopo il gol di Romagnoli la squadra si è accesa. Perchè questa double face? Pjanic infortunio molto grave?
“E’ arrivata una buona notizia su Pjanic, non ci sono fratture, è una distorsione anche se credo che non sia una distorsione di quelle semplici. Sono d’accordo con l’analisi che hai fatto, ribadisco il concetto di prima, non è facile quando sei surclassato uscire fuori, la forza è anche la concretezza e la disponibilità a cambiare pelle tatticamente. Nel primo tempo ci sono anche responsabilità mie perchè l’assetto scelto lasciava superiorità numerica in mezzo, io volevo questo perchcè volevo sfruttarla sulla linea difensiva loro. Per certi frangenti è stato un vantaggio, poi però abbiamo dovuto cambiare e siamo passati al 4-3-3, abbiamo rimesso a posto le cose. Forse abbiam fatto qualcosa in più di loro, due gol per esempio. Il calcio si gioca così,devi confrontarti con gli avversari e in alcuni momenti ti devi adeguare”

Si deve migliorare ma ha portato una bellissima ventata di positività e di calcio. Lei si candida a poter essere il tecnico della Roma il prossimo anno, o perlomeno tra i papabili? Ha le carte giuste?
“Candidarsi significa sperare di esser votati. Non sono io che voto, inutile che mi candido, ci sarà chi deve prendere queste decisioni e valuterà il lavoro fatto con molta tranquillità. Sono onorato per aver avuto questo incarico, ci voleva coraggio ad affidarmi la Roma. Spero di fare l’impresa che la società vuole, sarei onorato chiaramente, ma sò benissimo qual’è il mio ruolo in questa società e ho ancora 3 anni di contratto, il ruolo è che aiuti la società nei loro intendimenti. Paura? Se avessi avuto paura non avrei accettato l’incarico, era una situazione in corsa e particolare, c’era da ricreare un ambiente e risollevare gli umori, ritrovare il contatto con la gente, riscoprire le sinergie che potevano esserci nel Fulvio Bernardini. E si è visto. Poi io esco una volta alla settimana ma mi sembra che anche fuori si sia creato un clima che mi piace, molti obiettivi prefissi li ho raggiunti, avranno valore se il risultato sportivo sarà di un certo tipo. Le vittorie sono la linfa vitale che esalta tutto, se mi fosse chiesta la disponibilità è evidente che io la darei. Se invece non mi fosse chiesta tornerei a fare il ruolo per cui sono grato alla società e in cui mi sono sempre sentito gratificato. Non c’è solo il ruolo di allenatore ma anche molta condivisione con i vertici, ho un rapporto splendido con tutti i dirigenti, compresi i nuovi. Siamo un gruppo di amici che lavora per la Roma, questo mi piace molto”

Osvaldo è uscito un po’ nervoso, come sta?
“Penso che stia bene perchè dopo l’infortunio è rientrato in campo, non l’ho rivisto perchè sono venuto subito qui, non credo ci siano problemi particolari, fisici no, umorali non so perchè non l’ho visto”

Il 4-2-3-1 spallettiano non si è ancora visto
“La cosa più difficile nel mio ruolo è escludere dei ragazzi che son tutti meritevoli. Quando abbiamo tutto l’organico possiamo mettere in campo due formazioni per competere alla stessa maniera. Escludere qualcuno diventa un problema, Florenzi si allena e si impegna alla grande, come gli altri, e anche come risultato e giocate è veramente meritevole, così come Perrotta, Bradley, però Marquinho ha fatto 3 gare da titolare e ha segnato. Escluderlo diventata pesante. Escludere porta molta sofferenza, devi fare diverse valutazioni”

ROMAGNOLI ALLE RADIO

Che sensazione hai provato quando hai visto la palla entrare in rete?
“Non lo so neanche io, è stato troppo bello”.

A chi dedichi il gol?
“Alla mia famiglia, mia madre, mio padre e mio fratello, che ogni giorno mi porta a Roma”.

Ti aspettavi di giocare in Serie A e di fare anche un gol?
“Non me l’aspettavo iniziando, pensavo di rimanere in rosa, fare bene al ritiro. Adesso sono con loro e cerco di fare il meglio”.

Al terzo posto ci credete ancora?
“Sì, quello sì”.

Pensi di poter giocare ancora titolare?
“Decide il mister, io mi impegno e le scelte le fa il mister”.

ROMAGNOLI A ROMA CHANNEL

Che si prova?
“Un’emozione unica”

Raccontaci il gol
“Speravo appena ho visto la palla dentro”

Cosa ti ha detto Andreazzoli?
“Ha detto di giocare tranquillo come so fare. Pressioni? No, dovevo sostituire Marcos che è un fenomeno, sono stato bravo a sfruttare l’occasione”

Il momento peggiore della gara?
“Dopo il gol di Checco abbiamo sofferto per 20 minuti, hanno avuto 10 angoli di seguito”

A chi dedichi il gol?
“Alla mia famiglia, mio padre mia madre e mio fratello che mi segue sempre”

Da cosa nasce questa sicurezza, sembra che stai lì da sempre
“Nasce dai compagni, mi mettono a mio agio, non mi dicono niente, non mi mettono pressione, mi lasciano tranquillo”

Parlate con Marquinhos della futura coppia difensiva?
“Parliamo, ma non di questo. Di che parliamo? Di cose tra ragazzi, dai…”

MARQUINHOS SU TWITTER
Bravi ragazzi , siete veri campioni !! Complimenti a tutta la squadra, en speciale per il mio amico…

ROMAGNOLI A MEDIASET

Stasera una prestazione maiuscola…
“Sì, una emozione indescrivile. Che cosa mi hano detto i compagni? Mi hanno chiesto di portare doppia pizza martedì agli allenamenti”

Adesso?
“Adesso spero di continuare su questa strada”

Cosa hai pensato prima della gara?
Mi sono concentrato su quello che dovevo fare in campo”

Quali i tuoi idoli?
“Da piccolo facevo il centrocampista e mi piaceva Zidane, poi Maldini”

E’ vero che il tuo numero è in onore di Valentino Rossi?
“E’ vero. Io e tutta la mia famiglia lo apprezziamo molto”

ROMAGNOLI A SKY

Quando sei nato Totti aveva già segnato due gol in serie A…
Non lo sapevo, ero troppo piccolo per saperlo (sorride)

Te la immaginavi così questa serata?
No, il gol proprio non me lo aspettavo, penso sia una serata unica per me.

PERROTTA ALLE RADIO

Sei il match winner della serata! Altro gol importantissimo in una vittoria che vi rilancia anche per l’Europa, ci si può credere?
“Match winner mi sembra troppo! Siamo felici, non abbiamo fatto una grande prestazione onestamente, anzi, forse è stato un passo indietro rispetto alle ultime due partite, però quando vinci queste gare contro una squadra organizzata così, sono risultati positivi. Abbiamo rosicchiato qualche punto alle altre squadre, adesso ce la giocheremo fino alla fine”.

Com’è giocare insieme a chi ha segnato 225 gol in Serie A con la stessa maglia?
“Giocare con lui è facile, quando ti mette quelle palle così. Gli aggettivi per Francesco è difficile trovarne, un giocatore che fa 225 gol… al di là di Nordahl perché si parla di epoche diverse, forse prima era più facile per gli attaccanti perché era un calcio più lento, quindi è un merito in più. A 36 anni giocare così vuol dire essere un grande atleta, speriamo possa continuare così e arrivare primo”.

ROMAGNOLI A SKY

Conoscevi anche il modo di battere i corner di Totti?
Sì, il mister mi aveva detto di andare sul primo palo, poi Checco me l’ha messa sulla testa… E’ troppo facile segnare con lui.

Che consiglio ti ha dato Francesco?
Solo di stare tranquillo e giocare come so.

Quando hai saputo che avresti giocato?
Alle 18.30, all’ultima riunione.

Cosa ti sei detto?
Niente, mi sono concentrato e basta.

(gli leggono un tweet di Marquinhos, che gli fa i complimenti) Tu hai mandato sms a qualcuno quando hai saputo avresti giocato?
Sì, ai miei genitori e ai miei 4-5 amici più cari.

Ti eri immaginato questo momento così? Debutto con gol è un sogno…
Sì, era un sogno, lo ammetto.

Cosa rappresenta per te Francesco Totti? Che vuol dire stargli accanto?
Lui è un mito, per me e per i ragazzi della mia età e per tutti i romanisti. Lo resterà sempre e poi come persona è fantastico: dà sempre consigli ed è sempre tranquillo.

Lo vedete più come idolo o come fratello maggiore?
Per me è tutto, per me lui è tutto, lo descrivo come tutto.

Come si festeggia a Roma una serata del genere?
Andrò a Nettuno, non resto a Roma.

Chi è il tuo idolo al di là di Totti? Quello che vorresti diventare?
Da difensore Maldini, quando ero piccolo giocavo a centrocampo e sognavo di diventare Zidane.

I buoni piedi vengono da lì quindi…
Devo ringraziare il settore giovanile della Roma e tutti i miei mister. Ci siamo sempre allenati con la palla per la tecnica.

Pensate che coppia si ritrova la Roma con Romagnoli e Marquinhos, che hanno 18 e 19 anni. Potete giocare insieme per 10 anni…
Speriamo!

Si dice che Sabatini si sia innamorato di te da subito, mettendoti sotto l’ala di Nico Burdisso…
Sì, è vero e infatti lo ringrazio per tutto.

TOTTI A MEDIASET

Sono arrivati due persone importanti ad abbracciarti…
“Sono tutto per me. I miei figli li ho voluti sempre con me questa sera un’emozione grandissima. Il gol l’ho voluto davantio al mio pubblico e non posso fare altro che ringraziarli per sempre. Un amore che porterò sempre con me”

 Adesso l’obiettivo è Piola...
“Ora mi godo questa vittoria e questo record. Penso solo ai tre punti di questa sera”

Che è successo con Kucka?
“Ha fatto tutto lui. Ma sono cose che capitano durante la partita”

Quale il gol più bello?
“Quello con la Sampdoria al volo di sinistro e quello più importante contro il Parma nel giorno dello scudetto”

Le tue condizioni fisiche sono impressionanti…
“Grazie per i complimenti. 20 anni di carriera non è facile sostenerli, soprattutto in un ambiente come Roma. Ho sempre portato rispetto a tutti. Sono sempre stato con i piedi per terra e ho sempre portato rispetto a tutti. Questo penso che mi onora”

Possibile che con Zeman non riuscivate a trovare i risultati?
“Se mi fai queste domande con me sfondi una porta aperta. Io avrei preferito che lui fosse rimasto con noi e avessimo fatto un campionato diverso. La società ha deciso così e io rispetto la decisione. Adfesso stiamo andando bene quindi c’è poco da dire”

C’è mai stato un momento in cui stavi per cambiare squadra?
“Sì, con Carlos Bianchi. Lui mi voleva sostituire con Litmanen”

Romagnoli?
“Diventerà uno dei più grandi difensori centrali della Roma degli ultimi anni. E non perchè stasera ha segnato eh… (ride)”.

PERROTTA A SKY

Totti lo conosci bene, ve lo aspettavate riuscisse a rimanere così a questi livelli a questa età?
Sinceramente sì, ci aspettiamo altro. Lui è nella condizione di potere fare ancora tanti gol, sta bene, ha risolto i problemi fisici avuti in passato e sta facendo un’annata straordinaria, proprio sotto l’aspetto fisico. Lui è uno che tende ad ingrassare, ma sta attento a cosa mangia e si vede. Da come corre in campo si vede, con quelle caratteristiche, a 36 anni non è semplice.

Ci sperate nell’Europa che conta?
E’ normale che la testa va lì, per quello che siamo e rappresentiamo dobbiamo pensar in grande e ottener il massimo quest’anno sarebbe arrivare tra le prime tre. Poi dovremo farlo attraverso le partite e i risultati. E’ molto difficile, siamo distanti, ma ci giocheremo le nostre carte.

Ti sei sentito un po’ trascurato in questi anni? Quando entri il tuo contributo lo dai sempre e sembri in ottima forma…
E’ normale che quando non giochi soffri parecchio, però sono sempre rimasto tranquillo, mi sono sempre allenato con entusiasmo ed è normale che la società abbia fatto scelte diverse cercando di ringiovanire la rosa. Io sono rimasto per dare una mano alla squadra e loro non mi hanno mai messo i bsatoni tra le ruote.

TOTTI A ROMA CHANNEL

Che giornata è stata?
“Indimenticabile, bellissima, per me ma anche per Romagnoli e Perrotta. Ogni gol ha un certo sapore, la vittoria è meritata, quando vinci 3-1 il risultato è ciò che conta, grandissima vittoria”

Il gol n.225 per te
“Mi dirigo verso Piola anche se so che è difficilissimo, se dovessi smettere il prossimo anno non ci riuscirei mai. Ma vedremo alla fine”

Il gol alla Juve
“Sì,  fare gol alla Juve, vincere grazie a quello, poi bel gol, è importante soprattutto qui a Roma”

Il gol più importante?
“Quello con il Parma l’anno dello scudetto”

La scena con i figli?
“Ho provato di tutto, è stata una sorpresa, non pensavo venissero, erano stati male la settimana, è la prima volta che mi emoziono davanti a loro”

La maglietta ‘sei forte papà’?
“Me lo dicono spesso a casa”

Terzo posto si può fare?
“Ci stiamo avvicinando, siamo a 5 punti, abbiamo fatto 3 vittorie consecutive, non le facevamo da tanto. Con questo passo possiamo mettere in difficoltà sia il Milan che l’Inter, non dipende solo da noi, se faranno passi falsi prenderemo qualsiasi cosa ci capita”

PERROTTA A SKY

Ci racconti questa bella serata? Dai 18 anni di Romagnoli ai gol di te e Totti…
Si siamo di epoche completamente diverse. Siamomolto contenti per Romagnoli: ha grande qualità, sta crescendo molto e stasera ha fatto una bellissima partita al di là del gol. Merita i complimenti.

PERROTTA A ROMA CHANNEL

A Siena gol vittoria, a Bergamo hai cambiato la partita, oggi chiudi i conti. Il tuo segreto?
“Non lo so, sto bene mi alleno con continuità, ho risolto alcuni problemini al flessore, ci stiamo allenando bene, gioco talmente poco che quando ho la possibilità di farlo riesco a dare il meglio di me”

La Roma che ci piace, soffre, riparte difende e segna
“Si, rispetto alle altre partite passo indietro come prestazione ma quando vinci 3-1 cnotro avversari così sono segnali positivi. Buono il risultato, prestazione da rivedere ma dalla prossima faremo meglio”

(TOTTI SI RIVOLGE A PERROTTA A ROMA CHANNEL)
“Ti propongo un altro anno di contratto, decidi tu. Non faccio parte dello staff dirigenziale? E’ come se lo fossi”

“Quando ho visto che aveva palla sono andato al centro perchè sapevo l’avrebbe messa lì”

TOTTI A SKY

Non possiamo non partire dalle tue emozioni…
Emozione inaspettata, non pensavo venissero i miei figli, sapevo che rimanevano a casa perché erano stati male in settimana. E’ stata la sorpresa più bella della serata.

Hai raggiunto Nordahl, un’altra pagina straordinaria della tua storia. Lo stadio ai tuoi piedi, i bambini che ti corrono appresso. E’ la felicità?
E’ tutto, per un papà l’abbraccio dei figli e le sorprese dei figli vengono davanti a tutto. Questa per me rimarrà una giornata indimenticabile.

Quanto ci metti a prendere Piola?
Non dipende da me…

Il rinnovo massimo sono 5 anni…
Già mi ha capito Christian (Panucci, ndr)…

Chi ha preparato le magliette dei tuoi figli?
Non lo so, è stata un’improvvisata, non credevo minimamente se le mettessero e che ci fossero allo stadio.

Più facile raggiungere Piola o il terzo posto quest’anno?
Spero il terzo posto quest’anno.

Tanti tanti complimenti, continua così e fatti fare sto quinquennale. In 5 anni 49 li fai.
Si, appena lo supero poi smetto!

ANDREAZZOLI A MEDIASET

Terza vittoria consecutiva. Una Roma che ha cambiato pelle, poco bella ma vincente…
“Si stasera siamo partiti bene ma poi ci hanno messo in difficoltà. Quando succede questo entriamo in ansia e siamo poco tranquilli. Una serie di calci d’angolo ha fatto modo di aumentarci l’ansia. Di fronte a questo bisogna mettersi l’elmetto e combattere”.

Questa è una squadra con molta qualità in attacco ma gli attaccanti faticano e ci devono pensare difensori o centrocampisti…
“C’è molto da dire sull’esito della gara ma non voglio parlare delle individualità. Sono soddisfatto della gara di tutti i miei ragazzi. Siamo stati bravi perchè ci siamo ricompattati e nel secondo tempo siamo stati bravissimi anche perchè abbiamo cambiiato il sistema di gioco e i ragazzi si sono adattati benissimo”

Le condizioni di Pjanic?
“Non sono belle, mi hanno riferito che il ragazzo ha la caviglia molto gonfia”

Emozionato per Totti?
“Mi fa piacere che lui era emozionato. Un giocatore abituato ai grandi palcoscenici fa sem,pre effetto vederlo emozionato”

Stekelenburg?
“Si molto bravo. Io l’ho sempre apprezzato. Sulla persona e sul calciatore non ho dubbi: è fortissimo£

De Rossi le è piaciuto?
“Sì, stasera sì. Ancora non sta al meglio. Ci siamo quasi. Ha tenuto per tutta la gara. Ha randellato e stasera ha fatto ulteriori progressi”

Rimane sulla panchina anche il prossimo anno?
“Io queste voci non le ho sentite e comunque contano poco. Io sto svolgendo i compiti secondo quello che mi è stato richiesto. Sono un uomo della società e alla fine mi diranno che cosa vogliono che io farò.

E’ cambiata la tipologia di allenamento?
“Sono d’accordo con Ferri quando dice che siamo migliorati nei ritmi di gioco. Bisogna però migliorare ancora. Abbiamo cambiato qualcosa nei metodi d’allenamento ma non credo che sia questo il motivo dei miglioramenti”

ANDREAZZOLI A SKY

Una serata di punti e sentimenti?
Si mi piace questo titolo.

E’ un valore vincere nelle serate un p’ più difficili, quando il gioco è meno brillante?
Si, credo che in questa gara, da questa gara si raccolgano elementi positivi. L’analisi la condivido pienamente, è anche vero però che abbiamo dimostrato di sapere soffrire, abbiamo visto le qualità del nostro portiere, che sono servite molto, che siamo andati sotto di 3 gol a Genova quando meritavamo di vincere con divario netto. Queste sono le gare in cui la differenza la fanno i calciatori, ma credo la mia squadra sia stata brava a soffrire quando doveva e poi a fare un buon secondo tempo. Sono stati bravi a cambiare assetto tattico, dall’idea che avevamo all’inizio ad un sistema totalmente diverso, si sono adattati immediatamente e credo che anzi da lì siamo usciti fuori.

Dopo il gol vi ritraevate un po’ troppo all’indietro…
Ci metterei anche il valore degli avversari, hanno fatto una buona gara e noi abbiamo giocato al di sotto. A fine primo tempo non abbiamo fatto discorsi di tattica, a parere mio, a parte Stekelenburg e Romagnoli, gli altri si erano espressi al di sotto delle possibilità di un buon 20% e bastava tirassero fuori quel qualcosa in più sotto l’aspetto individuale e la squadra non poteva che uscire fuori.

Romagnoli possiamo definirlo un predestinato o è troppo presto?
Il ragazzo è bravo, se non avesse queste qualità non lo avrei preso in esame. Ero certo avrebbe fatto bene, creto che poi condisse la prestazione con un gol importantissimo… E’ stata la classica ciliegina, ma una speranza di questa esecuzione ce l’avevamo, parlandone con un mio collaboratore parlavmo proprio di questo considerando la marcatura a zona del Genoa.

A Genova, con Castan out, avevi arretrato De Rossi…
Eravamo sotto, avevo già chiamato Romagnoli anche lì, ma in quel momento avevamo preso la punizione ed eravamo sotto di due gol e allora tiri il cappello per aria e fai qualcosa di più, tieni la qualità di De Rossi per impostare e la spinta di Dodò, che poi ci ha offerto in quella gara.

Cosa non ha funzionato all’inizio? Il Genoa ha tirato in porta 12 volte…
Tu potresti spiegarlo meglio di me (rivolto a Costacurta, ndr), quando una squadra subisce una serie di 3-4 calci d’angolo consecutivi tutte le situazioni ti portano in affanno, l’affann aumenta e perdi sicurezza. Perdi anche la fisionomia con cui avevamo iniziato abbastanza bene, sapevamo che potevamo subire l’inferiorità numerica in mezzo al campo e l’abbiamo subita per tutto il primo tempo in effetti. Un po’ per questa serie di angoli che ci ha mandato in affanno,ma principalmente quasi mai siamo riusciti ad uscire con qualità dalle situazioni, mentre abbiamo avuto almeno 6 o 7 rogetti importantissimi per fare male al Genoa. E’ vero che la differenza la fa la qualità degli uomini, noi non ce l’avevamo messa e la differenza c’era stata in senso negativo.

Dove crede dobbiate migliorare? Negli ultimi due anni la Roma ha subito 102 gol, anche con lei la media è di 1,5 a partita…
E’ lì che dobbiamo migliorare senz’altro, ma ne abbiamo diverse di cose da migliorare. Noi vorremmo, almeno nella mia testa, dare una struttura di gioco che sia la nostra. Penso alla porta avversaria più che alla difesa della mia, almeno teoricamente mi predispongo in questa maniera, ma per fare questo occorre una struttura di gioco che ancora non abbiamo e anche una certezza sul tipo di giocate sull’impostazione della manovra.

Totti può raggiungere anche Piola?
Eh non lo so, dovreste chiederlo a lui (sorride). Ha già raggiuto un grandissimo risultato: ho avuto la fortuna in questi anni di assistere a molti dei gol che ha fatto, credo di averlo trovato a 100 gol.

Notizie su Pjanic?
Eh non è che siano… Non l’ho visto ora ma mi hanno riferito che la caviglia è molto gonfia. Speriamo non sia un problema grave.

ROMAGNOLI A MEDIASET

Debutto dal primo minuto e gol si può chiedere di più?
“No è il massimo. Ho abbracciato tutti i miei compagni. Faccio ancora fatica a realizzare”

Avete cambiato pelle. Non siete più una squadra distratta…
“Si è vero, oggi abbiamo fatto una buona gara e il risultato è stato giusto”

Ora dovrai convincere Andreazzoli a confermarti…
“Si, ma non è un problema”

Una dedica?
“A mio padre e a mia madre”

ROMAGNOLI A SKY

Stasera abbraccia due generazioni: a segno te e Totti, che esordiva nel ’93,quando non eri ancora nato…
Una serata unica, per me è una gioia immensa questa.

Te lo immaginavi così l’esordio dal primo minuto?
No, così no. Non me lo aspettavo.

Non si era mai vista una panchina tutta in campo...
Siamo un gruppo favoloso, è un gruppo stupendo, con me, con gli altri… E’ un’emozione.

Sei maggiorenne da poco, come è giocare accanto a Totti che oggi raggiunge Nordahl?
Non lo so spiegare, è troppo bello. Lui è unico.

(da romanews.eu)