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Tempo da lupi a Bergamo, una nevicata fitta fitta accompagna tutto il primo tempo ricoprendo di un bianco candido il nuovo manto erboso.

Al freddo e al gelo la Roma si ritrova pure sotto nel punteggio, come maledire una tranquilla domenica di febbraio. Passa poco però che Marquinho ci fa capire che forse non sarà una traversata poi tanto triste.

Si comincia a vedere poco e la parabola della punizione di Pjanic ce la possiamo solo immaginare non la rete che si gonfia però. Ottima reazione, di carattere e di nervi saldi. L’ennesimo errore difensivo rovina però la prima frazione.

Non c’è tempo però per i rimpianti, i giallorossi tessono la tela piano piano. Si aspetta con pazienza il momento buono, il campo via via si asciuga e tra le due squadre è proprio la Roma a dare la sensazione di poter portare a casa i tre punti.

L’incornata casuale di Torosidis regala una gioia immensa, soprattutto perché si è riusciti a sconfiggere finalmente il meteo avverso.

Andreazzoli mette in mostra la sua razionalità, cambi lineari e legati ad un certo tipo di calcio. Cancellata completamente la precedente visione e quella che i dirigenti volevano impostare dalla loro venuta.

Il gruppo sembra ritrovato ed è la cosa più importante per cercare di arrivare più in alto possibile e centrare il minimo sindacale. La strada è dura e piena di pericoli, il più grande di tutti rimane il rendimento dei giocatori, non nuovi a riprese brevi e a cadute repentine.

Noi continuiamo a sostenere i nostri colori, sapendo che dopo la bufera di Bergamo sta per arrivare quella societaria.

petra@corederoma.it