venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


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La Roma come al solito non si fa mai mancare nulla, infatti di trio monnezza ce ne ha ben due. Uno in campo e uno in società.

Fame sonno e debolezza. Fame come quella che non c’ha più in campo De Rossi, magari a casa si vista la forma fisica. Quella fame che ti porta a giocare con la rabbia giusta, che ti porta a dimostrare il tuo valore e anche oltre. Con la Samp ennesima partita ridicola, con l’aggravante della responsabilità in due gol subiti su tre.

Sonno quello del portierone Stek. Già il suo fisico induce alla sonnolenza, se poi si addormenta su una punizione diretta tra le sue mani e se la fa passare sopra c’è poco da fare.

La debolezza è quella del coatto più coatto della serie A. Se levi il pallone dalle mani del capitano poi devi segnare. Se sbagli e in più tiri in quel modo orrendo dimostri tutta la tua voglia di apparire, di metterti in mostra in altri modi non riuscendoci giocando.

Se in campo continua il disastro anche senza nessuno in panchina, in società continua a non muoversi niente. Dalla grande ammucchiata dell’organigramma un trio monnezza lo si può ricavare in grande facilità.

La fame non fa più ragionare Baldissoni, anzi gli permette di insultare i tifosi senza freni, senza remore, senza ritegno. Il sonno da nicotina tiene Sabatini in bilico tra sogni e realtà, tranne quando si sveglia bruscamene e ci regala la solita conferenza stampa senza capo ne coda.

Al suo passaggio non si spaventano nemmeno le formiche, al suo passaggio ridono pure i polli, la sua debolezza è studiata come caso limite nei corsi per manager da strapazzo. Baldini non è in grado di fare il direttore generale eppure sta lì quasi per forza, addirittura contro la sua stessa voglia.

La partita con la Samp ci ha regalato la solita prestazione stagionale, troppo uguale alle altre. Soliti errori in avanti e in difesa. Disastro a centrocampo.

Le stagioni cosi storte non si cambiano a girone di ritorno iniziato. Sarà un brutto vivacchiare fino alla fine. Per il secondo anno consecutivo.

petra@corederoma.it