lunedì, Maggio 06, 2024 Anno XXI


La Roma in vantaggio è la frase più bella del mondo, soprattutto se è a renderla possibile è un Campione del mondo. Erano 465 giorni che Supersimone Perrotta non andava a segno, un’ eternità sfociata in una corsa fatta di amore puro verso i suoi tifosi in stile ultras (ricorda qualcuno di biondo). In quel momento sotto la Curva Sud di Siena, mentalmente per problemi di tessera, c’era quasi tutta Roma. Perfino il romanista Serse Cosmi sembrava nel paradosso dei paradossi quasi contento. Che bello. Nella domenica in cui Osvaldo si siede in panchina, il testimone come per magia sembra prenderlo Mattia, Destro, che oggi sigla due reti di cui una di sinistro. Roba da boxer, destro-sinistro e goal. Proprio lui l’ex di turno, che non ci pensa due volte a correre verso la bandierina ed esultare ballando come fanno i ragazzi della sua età il sabato sera in discoteca. Che fantastica storia è vedere inoltre che proprio il primo compagno ad alzarsi dalla panchina per andare ad abbracciarlo dopo la marcatura è l’italo-argentino, sempre per ricordare un vecchio Vangelo sempre in voga, non importa chi segna, ma che si vinca. La Roma del primo tempo assomigliava ad una macchina a diesel a cui si era messa la benzina, lenta, ingolfata e prevedibile. Fino al momento in cui nel secondo tempo il professor Miralem l’ha riparata, salendo in cattedra come un vecchio professore di liceo insieme all’ormai innominabile Capitano San Francesco Totti, perché già il nome racchiude tutto. Dall’ennesima partita di Marcos, un diciottenne con l’esperienza di un trentenne, alla corsa di qualità di Balzaretti, all’assist del piccolo Florenzi, al buon ritmo di Piris, alla sicurezza di Castan, al sorriso boemo del signor Zdenek, fino all’1 a 3 della Roma in terra etrusca, roba rara per chi è romanista da queste parti. A questa sagra toscana sabato sera la Roma si specchierà con il piatto principale, con se stessa, la Roma dei giovani contro la Roma dei vecchi, la Fiorentina di Montella, Pradè, Pizzarro, Toni ed Aquliani, neanche fosse la partitella in famiglia del giovedì. Dopotutto non importa che giorno sia perché in qualunque giornata della settimana si giochi la frase più bella del mondo è la Roma in vantaggio, that’ s amore.
Filiberto Marino


foto Bertea