giovedì, Maggio 01, 2025 Anno XXI


L’ottimismo settimanale di chi crede ancora che la Roma sia una squadra o di chi semplicemente si affidava alla casella zero nello sconfitte bianconere si è sciolto in otto minuti. O forse prima del fischio iniziale vista una formazione al limite dell’imbarazzante con dentro Perrotta, perché per il mister sarebbe stata una gara fisica, e fuori il capitano.

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Gara maschia e togli Heinze, gara dura a centrocampo e retrocedi De rossi in difesa. Partita importantissima e riposi due giorni della settimana mentre a Torino si concentravano con una bella doppia seduta. Bestemmia dalle parti di Trigoria.

Il mister continua a ripetere che se prendi un gol la partita è finita come pretendere dalle nostre signorine in campo di dare segnali di reazione. Asfaltati da tutti e tutto. Concediamo alla vecchia signora anche di riposarsi il secondo tempo in vista del match infrasettimanale. Concediamo a Conte di fare un’intervista con il pieno tono vocale.

Quattro gol periodici. Quattro gol in trasferta come se fosse una fissa da calcio scommesse. La delegazione iberica, messa ed avvallata sempre da una dirigenza ridicola, ha rotto profondamente i coglioni.

Il problema non è perdere, il problema non è il primo anno, il problema non sono i giovani. La cosa grave è che non si è costruito nulla in questi mesi, anzi si è distrutto quello che di buono si poteva salvare.

Peggio di uan ruspa, è stato estirpato tutto. Che cosa vuoi far crescere sul nulla? Che cosa vuoi far crescere se non hai nemmeno un sacchetto di concime? Dilettanti allo sbaraglio, Corrado ci avrebbe costruito sopra una puntata della Corrida col massimo dello share.

Le interviste a presa per culo lasciatele per qualcun altro. Perché oltre a voi me sento cojonato dagli avversari, sempre, dagli arbitri come Bergonzi che possono fa quello che vogliono perché tu non hai un anima.

La mia tristezza del presente diventa angoscia per il futuro se tutti rimarranno al loro posto.

petra@corederoma.it