sabato, Maggio 18, 2024 Anno XXI


Er vecchietto dopo tante sveglie non poteva lasciare il calcio senza vittorie nei derby capitolini. E siccome sulla sponda giallorossa hanno trovato una società e un tecnico che non guardano ai risultati ne ha  vinti addirittura due nella stessa stagione. Certo, vista la scarsità dei giocatori che se ritrova, ha dovuto giocare entrambe le partite in superiorità numerica.

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Partita segnata dall’espulsione iniziale, ma anche in inferiorità numerica si può giocare, soprattutto quando un avversario è veramente scarso. E infatti il pari è pure arrivato.

Ma la ripresa ha visto una Roma abbandonarsi al suo destino. Incapace di affacciarsi nella metà campo avversaria, di tirare in porta. Siamo rimasti sulla carta in partita davvero per la pochezza dei dirimpettai.

E’ davvero triste tirare le somme con due mesi abbondanti di anticipo. La cosa più drammatica è che non si vede un segno positivo. Fori dall’europa league in modo indegno, meno dieci dal terzo posto, due derby persi.

Tutto questo non avendo costruito nulla, sottolineo nulla, per il futuro. Niente gioco, zero assoluto, nessuna idea vincente, nessuna società.

Testardi come muli i vari direttori e l’allenatore. Cozzano contro un muro di granito e dicono che va tutto bene. Il problema è che queste teste non si rompono. Non si piegano, non si smussano.

Il tramonto è arrivato, come da pronostico. E mo che si fa? Sti americani metteranno i soldi o faranno le valigie? O gestiranno il galleggiamento per secoli e secoli?

Tutto quello detto dai dirigenti giallorossi durante l’anno è stato smentito dai fatti. Tutto quello detto e fatto dal mister è stato smentito dal becero calcio italiano.

Non te poi metto le scarpette buone per andare a lottare nella marana del campionato più zozzo del mondo. Non c’hai speranze.

Il buono senso è quello che guida nella vita e a Trigoria non c’è più, purtroppo.

petra@corederoma.it