mercoledì, Luglio 02, 2025 Anno XXI


da iltempo.it

Il ds giallorosso ha rotto gli indugi e vuole soddisfare la richiesta di Garcia

Gervinho Dopo la consueta e breve tappa milanese, Sabatini è volato in giornata a Londra per chiudere in tempi brevi la trattativa per Gervinho. Nell’agenda del ds è già programmato l’incontro con il procuratore del giocatore e la dirigenza dell’Arsenal, che valuta l’attaccante ivoriano circa 8 milioni di euro. La Roma è disposta ad alzare l’offerta iniziale (circa 3 milioni), forte della volontà del giocatore di trasferirsi quanto prima nella capitale. Se i ‘Gunners’ accetteranno di limare un’offerta ritenuta dalla Roma ancora fuori mercato, Gervinho potrebbe riabbracciare il suo mentore Garcia già nell’imminente tournée giallorossa negli States.

Adriano Serafini

da repubblica.it

E’ accaduto intorno alle 9 di mattina sulla Roma-Fiumicino. La discussione sulla precedenza tra i due automobilisti è degenerata fino al ferimento. L’uomo non è in pericolo di vita
di FLAMINIA SAVELLI

Lite stradale degenera e finisce a coltellate. Grave un uomo trasportato in codice rosso all’ospedale Grassi di Ostia. È accaduto questa mattina intorno alle nove sulla Roma – Fiumicino quando due automobilisti, uno a bordo di un furgone e l’altro alla guida di una Ford Fiesta, hanno iniziato a discutere per un dare precedenza. La lite però è presto degenerata fino a quando uno dei due ha tirato fuori il coltello dalla tasca ferendo al fianco sinistro l’altro. Alcuni passanti che hanno assistito alla lite hanno avvisato i carabinieri e polizia  che nel giro di pochi minuto sono intervenuti sul posto.  L’uomo ferito è stato quindi trasportato d’urgenza in ospedale, è grave ma non in pericolo di vita.

 

Prevista l’uscita di 20 manager, per gli altri stipendi ridotti del 10%

ROMA – Un mandato a tempo. Un anno, al massimo 18 mesi, per imporre una cura da cavallo all’Atac e tentare di salvare capra e cavoli, ossia evitare il fallimento dell’azienda e contemporaneamente assicurare un servizio all’altezza delle aspettative. Non ci sarà un vero e proprio commissariamento ma i compiti che saranno affidati oggi a Danilo Broggi (al 99 per cento nuovo amministratore delegato dell’azienda dei trasporti romani) non saranno molto diversi da quelli di un commissario straordinario. Broggi, ex amministratore delegato di Consip attualmente al vertice di Poste Assicura, ha proprio il profilo che cercava il Campidoglio: manager pubblico pronto ad affrontare incarichi molto difficili.

I NOMI
Oggi si riuniranno le commissioni capitoline trasporti e bilancio per affrontare il dossier Atac. Alla presidenza resterà Roberto Grappelli, che gode di apprezzamento bipartisan. I tre consiglieri di amministrazione saranno i dirigenti capitolini Stefano Fermante, Cristiana Palazzesi e Annamaria Graziano.

L’Atac dovrà essere sottoposta a una dolorosa cura dimagrante: a partire dai dirigenti, che dovranno diminuire di almeno 20 o 30 unità e avranno uno stipendio ridotto. Il primo segnale è arrivato dal direttore generale Antonio Cassano che ha inviato una comunicazione, chiedendo un taglio volontario dei compensi di almeno il 10%. Ma in via Prenestina si studierà il modo di andare oltre. Lo stesso Cassano non è certo di restare al proprio posto, pur avendo compiuto gran parte della sua carriera in azienda con il centrosinistra insediato in Campidoglio. Il ruolo di direttore generale potrebbe essere sospeso, affidando all’amministratore delegato i pieni poteri. Il servizio sarà affidato a un direttore operativo, ruolo per cui è in corsa Pietro Spirito.

IL PERSONALE E I CONTI
Nodo cruciale quello della pianta organica. Troppi dirigenti e pochi addetti al servizio l’attuale situazione del personale. Già Carlo Tosti, che ha guidato l’azienda prima di Roberto Diacetti, aveva lanciato un piano per riportare in strada tanti dipendenti utilizzati in ufficio, scontrandosi con forti resistenze.

l nuovo progetto è ancora più ambizioso: spostare all’esercizio ben 800 amministrativi. Non sarà facile ma dà il senso del cambio di filosofia che si vuole imporre, per evitare di dover portare i libri in tribunale o peggio di lasciare bus e tram nelle rimesse. C’è una voragine cresciuta 200 milioni di euro l’anno (anche se nel 2012 il deficit è sceso a 156 milioni). Il debito Atac ha sfondato quota 2 miliardi. Un fallimento che il Campidoglio non può permettere, visto che via Prenestina gestisce il posto di lavoro di 12 mila dipendenti e, soprattutto, il servizio trasporto pubblico per oltre 3 milioni di romani, pendolari e turisti.

A pesare sui conti ci sono i debiti con i fornitori, che si aggirano intorno al miliardo. Ma anche i 200 milioni e spiccioli di trasferimenti arretrati dalla Regione. Poi c’è il tema dell’evasione tariffaria, salita a livelli vertiginosi. Contenuti (ma non azzerati) sulla metropolitana, grazie ai tornelli, i viaggiatori senza biglietto si sono moltiplicati in superficie. Si stima che l’azienda perda 80 milioni di euro l’anno. La situazione economica si fa sentire sul servizio: per ora a causa dei numerosi guasti dovuti a scarsa manutenzione, nei prossimi mesi i guai potrebbero essere peggiori.

GLI IMMOBILI
Le esangui casse Atac potrebbero trovare sollievo dall’attuazione del piano di valorizzazione e vendita di diversi immobili non più utilizzati. Un piano da 400 milioni di euro che, pur essendo stato approvato non senza difficoltà dal consiglio comunale, non è ancora partito. Tra i complessi coinvolti ci sono gli ex depositi di San Paolo, piazza Bainsizza e piazza Ragusa. Ma gli interventi principali riguarderanno i complessi di Portonaccio e Trastevere, localizzati «in zone ormai troppo centrali». Per mandare a regime il piano c’è però bisogno di portare a termine alcuni passaggi fondamentali, tra cui le varianti urbanistiche.

da ilmessaggero.it

ROMA – I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Roma Eur hanno fermato cinque cittadini polacchi e denunciato a piede libero due italiani per ricettazione di auto di lusso.

Ieri mattina, i militari, nel corso di un attività di controllo hanno notato un tir parcheggiato in un’autodemolizione al Laurentino e, avendo notato uno strano movimento di persone, si sono defilati per osservare il loro operato. Durante l’appostamento, durato fino alla sera, i militari hanno osservato che i 5 polacchi, di età compresa tra i 28 e i 48 anni, si affrettavano a caricare sull’autotreno parti di autovetture tra cui blocchi telaio, motori, pneumatici, sportelli, paraurti, parti di motore, targhe e altre parti meccaniche. A smontarli, però, ci pensavano i due italiani di 45 e 50 anni, dipendenti del deposito di autodemolizione.

Quando le operazioni di carico sono terminate e il tir era pronto a partire alla volta della Polonia, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur sono usciti allo scoperto fermando tutti i presenti e bloccando tutte le vie di fuga della struttura. All’interno del tir i militari hanno rinvenuto pezzi, accuratamente imballati, appartenenti ad 8 autovetture di lusso tra cui una Bmw X6, una Infinity FX35, una Porsche Carrera e una Mini Contryman i cui “scheletri” erano custoditi in alcuni container del deposito.

Dai primi controlli incrociati, effettuati mediante i numeri dei telai, le 4 lussuose autovetture sono risultate rubate mentre per gli altri pezzi i carabinieri dovranno effettuare delle verifiche più approfondite per accertare la provenienza delittuosa. Per i 5 polacchi è scattato il fermo per ricettazione e sono stati rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’autotreno, il relativo carico e i telai custoditi nel container sono stati sequestrati. E’ stata, inoltre, sequestrata una ricevuta di pagamento di 6.300 euro, emessa dall’autodemolizione, che sarebbe servita ai polacchi per eludere i controlli, ma si presume che il valore della merce possa superare i 30mila euro.