da forzaroma.info
Walter Sabatini, ds della Roma, è intervenuto questa mattina alla trasmissione radiofonica “Te la do io Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.
Quale è il grado di soddisfazione del progetto?
Sono moderatamente soddisfatto, i ragazzi stanno facendo bene, sono soddisfatto dell’integrazione tra vecchi e nuovi, questo è il nostro vero obiettivo, se i ragazzi arrivati non fossero stati assorbiti dallo zoccolo duro della squadra sarebbe un bel problema.
Vedendo la rosa della Roma, crede che sognare sia qualcosa di illecito?
È qualcosa di doveroso sognare, non vorrei che noi, presi dall’idea di un percorso di lunga distanza, dobbiamo rinunciare a essere quello che siamo. Abbiamo la qualità per essere competitivi tutte le domeniche, la vostra considerazione è condivisibile, altre squadre sono più collaudate, sono squadre che se la giocano da anni con lo stesso organico, abbiamo il dovere sempre di provare.
Era un grande estimatore di Vucinic. Non si poteva spuntare qualcosa di più o tirare di più la corda alla Juve?
Se avessimo potuto aspettare e giocare con qualche equilibrismo, qualche milione in più si poteva prendere. All’epoca avevamo altre necessità, eravamo reduci dal ritiro e volevo una chiarezza progettuale: chi non ci doveva essere non ci doveva essere. Tirarla per le lunghe sì… Potevamo prendere qualcosa in più, ma non ne valeva la pena, quella scelta bisognava farla in quei giorni. Sono uno che si rivista facilmente, accetto l’idea di sbagliare, ma non nei casi di Vucinic e Menez. Continua >>
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