da Il Corriere dello Sport – laroma24.it
Stupita e indifferente. Almeno questo è l’atteggiamento ufficiale della Roma di fronte alla polemica innescata domenica scorsa da Lotito e discepoli. Prevale probabilmente lo stupore che magari in questo caso può fare rima anche con indignazione. Perché, come qualcuno ha ufficiosamente fatto notare a Trigoria, non può non sorprendere come il proclama lotitiano di creare una task force per vigilare su questa parte finale del campionato (perché prima no?), arrivato, appunto, da un presidente che lo «scorso anno non ha detto nulla dopo la partita Lazio-Inter, e lui, adesso, vuole venire a parlare di regole e correttezza?». Insomma una task force a targhe alterne o a orologeria, fate un po’ voi.
BASSO PROFILO – Anche ieri, durante la serata del Premio gentleman, organizzata in pompa magna nella splendida cornice di Spazio Novecento, la Roma, rappresentata dalla signora Maria Sensi (totalmente in silenzio sull’argomento) che ha ritirato il premio per la figlia, dottoressa Rosella Sensi impossibilitata a partecipare, e dal direttore operativo Gian Paolo Montali (zoppicante per un infortunio riportato giocando a tennis con il figlio), ha preferito confermare il profilo basso già scelto, a caldo, subito dopo la conclusione della partita della Lazio contro il Parma. Cioè quando il presidente Lotito, il tecnico Reja, il giocatore Brocchi, seppur con toni diversi, avevano fatto capire sin troppo bene come avessero gradito poco quello che era successo il sabato sera al Friuli di Udine, puntando il dito, più o meno velatamente, nei confronti della Roma. «La Roma ha un altro stile» aveva risposto, in sintesi, Montali, con l’obiettivo di provare a ridimensionare sul nascere una polemica in cui il club giallorosso si è visto tirare dentro. Ieri sera, sempre Montali, ha aggiunto qualche cosa d’altro, comunque con toni soft ma neanche troppo: «Mi ha fatto piacere, oggi, sentire Continua >>
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