martedì, Maggio 06, 2025 Anno XXI


Ave Fratelli Romanari, prima di tutto vorrei fare i complimenti a tutti i partecipanti ed organizzatori della serata a teatro. Tanta roba. Ma così tanta che manco noi sappiamo quanta…

Antonio MastropasquaTornando alle vicende di questo bizzarro paese, scopriamo che la fellatio è l’unica campagna elettorale vincente e che il parlamento racchiude il meglio delle operatrici di questa nobile applicazione amorosa. Bene a sapersi. Ma non di questo vorrei parlare.

Antonio Mastrapasqua, nato a Roma il 20 settembre 1959. Chi è costui?
Non è così facile rispondere a questa semplice domanda.
Sì, è vero, è il Presidente dell’INPS, ma sarebbe quantomeno riduttivo definirlo solo così. I suoi incarichi e relativi stipendi non si contano più. Continua >>

Conte fa quello che gli riesce meglio: piagne!Ave Romanari, oggi godiamo come ricci, come disse qualcuno.
Dopo la partita di Torino alcuni di noi, me compreso, avevano attribuito a quella simpatica invenzione tricologica di Antonio Conte i meriti di una vittoria più tattica che tecnica.
A me personalmente ammetterlo e scriverlo costò buona parte del fegato… Per fortuna che ricresce!
Oggi invece, a poco più di due settimane di distanza da quella sciagurata partita, ci ritroviamo con una bella vittoria, con annessa eliminazione dalla cippa italia, ai danni della squadra di stato più odiata dagli amanti del buono e del giusto.
Cos’è cambiato?
Oltre al risultato, è cambiata l’attitudine mentale della nostra Roma.
A Torino Rudi, perché di lui stiamo parlando, abboccò in pieno ai tranellucci preparatigli dall’odiatissimo cdp* blanco y negro.
Catenaccio, squadra corta, ripartenze ed apprensione mentale.
Tre a zero e noi a casa con le pive nel sacco. Continua >>

Rudi GarciaAve Romanari, premetto che questo Tapiro mi costa sangue, bile e un rodimento di culo fastidiosissimo, ma la befana è arrivata e, come al solito, ci ha portato una vagonata di nero atroce carbone.
Niente zuccherini né dolci sollucheri con cui finire le feste e ricominciare bene l’anno.
La dura legge del Romanismo, dicono.
Perdere a Torino contro questa Juve formato tricolore non può essere una colpa.
Il campo e non l’arbitro l’ha detto chiaro e tondo: sono più forti.
Poco altro da aggiungere.
Però mai come quest’anno ci sentivamo di poter fare la nostra “porca” figura in quell’odioso stadio di latta bianco nera. Continua >>

La vecchia baldraccaAve Romanari, premesso che non amo godere delle disgrazie altrui, non posso però questa volta non constatare, con un sardonico sorriso, una vera verità che NOI TUTTI conosciamo da sempre.
E cioè che la vecchia signora, padrona e tiranna delle sorti di tutte le italiche squadre, in Europa non vale una semplice e disgraziata sgualdrina.
L’eliminazione per mano della poco più che modesta squadra di Galata, infatti significa che Tevez e compagni non sono quel terribile squadrone che sta uccidendo la competizione itagliota.

Il vaghissimo sospetto che questo campionato non si giocasse solo sul campo di calcio lo avevamo quanto meno subodorato.
Perché ci si abitua a tutto, questo è vero, però quando il culo brucia… brucia. Continua >>