lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


UN TURBO CHE STURBA

 

L’ivoriano è il mattatore del match: è lui che serve a Ljajic il pallone del vantaggio, è lui che segna il gol che riporta in vantaggio i giallorossi.

L’impronta di Gervinho, nella gara contro il Verona al Bentegodi, è fortissima. In una sfida apparsa, per lunghi tratti, bloccata, lui è l’unico in grado di alterare gli equilibri in campo.

Senza dubbio merito del mister che è stato capace di restituirgli quella fiducia che aveva perso nel periodo di permanenza a Londra; il mister che, con occhio lungo ed estrema sensibilità, ne ha visto le potenzialità e lo ha voluto fortemente in squadra.

Ma facciamo un passo alla volta e vediamo cosa è successo in settimana.

L’unica nota di rilievo, nella giornata di giovedì, è quella di Nicolàs Burdisso che lascia la Roma per approdare al Genoa. Un giocatore grintoso e sempre a disposizione che però, ultimamente, era costretto a fare troppa panchina e chi ha, nelle sue mire, il desiderio di fare il mondiale deve poter giocare per dimostrare di meritare un posto in squadra. A lui vanno i ringraziamenti dei MURATORI che non dimenticano il suo contributo nella Roma….. Continua >>

BELLA DI NOTTE

La bella di notte di cui parlo non è ciò che molti di voi sarebbero indotti a pensare ma una pianta con una particolarità: i fiori si schiudono all’imbrunire ed emanano un profumo molto intenso.

Così la Roma, che ha giocato partita di campionato e Coppa Italia con spettatrice la luna, ha dischiuso i suoi petali e ne è venuto fuori un fiore bellissimo. Continua >>

LA ROMA SPEGNE DUE VOLTE LA LANTERNA

 

Nella settimana appena passata i “nostri prodi” hanno dovuto vedersela con le squadre liguri: la Sampdoria in Coppa Italia ed il Genoa in campionato. Una bella gatta da pelare ma cominciamo con la prima sfida.

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ROMA NON PERVENUTA

Come da piccoli si aspettava con ansia la Befana, perché ai miei tempi i giocattoli li portava lei e non Babbo Natale con la conseguenza che non ci godevamo appieno le feste natalizie, nella sua spasmodica attesa, e con quei sospirati giocattoli potevamo sollazzarci solo quel giorno perché poi si ritornava a scuola, così noi abbiamo aspettato con ansia che passassero in fretta queste feste perché la biforcola ci avrebbe portato la tanto attesa disputa contro i rubbentini!

L’impressione ricevuta durante la partita è stata che i nostri “magnifici undici” avessero lasciato i loro gioielli di famiglia attaccati sull’albero, tanto per arricchire l’addobbo, ma poi si fossero dimenticati di ricollocarli nel posto a loro più congeniale! (non approfondisco ulteriormente il concetto  ma ritengo di essere stata sufficientemente chiara). Continua >>