martedì, Maggio 06, 2025 Anno XXI


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MONCHI A PREMIUM SPORT

Si è preso delle rivincite, un voto a questa Roma?
Non è facile trovare aggettivi, abbiamo sofferto e, alla fine, abbiamo raggiunto l’obiettivo.

Vorrebbe incontrare il Siviglia?
Ora è il momento di esultare, da domani comincerò a pensare al sorteggio, lo farò nella mia testa (ride, ndr). Oggi penso alle persone che mi hanno dato fiducia e ai tifosi, che meritano serate come questa.

Una confidenza: lei conosce l’inno della Roma?
Non lo conosco tutto, ma lo canto, è un inno bellissimo. Vengo da un’altra società che ne ha uno bellissimo, ho avuto la fortuna di ritrovarne uno bellissimo, anche se non conosco tutto il testo.

Ci canterà il ritornello in diretta?
Se arriverò in semifinale (ride, ndr).

MONCHI IN MIXED ZONE

Che sensazione è?
Felicità, orgoglio. Questo è un premio al lavoro, questa è una società speciale, perché tutto quello che fa lo fa pensando ai tifosi. Sono contento per tutti i tifosi della Roma, perché lo meritano.

L’altro verdetto è la qualificazione del Siviglia. Ci ha pensato in ottica sorteggio?
E’ una possibilità, perché siamo passate entrambe. Oggi ci godiamo questo momento, per i tifosi della Roma e per tanti amici che ho a Siviglia.

Arrivare ai quarti può aiutarla col mercato?
Non credo che cambi tanto, ho un piano nella mia testa e lavoriamo secondo questo. Quello che la Roma farà da qui a fine stagione sarà importante, ma il piano è nella mia testa.

E’ una rivincita per qualche critica?
Sono 30 anni che sono nel calcio… Penso che la critica sia normale.

DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

Ha esaudito quello che diceva ieri in conferenza, che segnale è?
Credo che siamo stati poco qualitativi negli ultimi 25 metri, ma siamo stati bravi a non concedere, all’andata abbiamo fatto qualche errore noi. È stata una partita fatta da uomini, da squadra.

Under? Ha avuto qualche problema?
Non si può pensare che un calciatore possa dare sempre il meglio di sé, non era brillantissimo anche nelle scelte, ci può stare, ha un grande futuro e ha preso anche una botta.

Siete ai quarti, c’è qualche squadra che vuole escludere?
Voglio continuare a sognare con questa squadra, quello che mi è piaciuto è stato anche il tifo che ha sofferto.

Non c’è niente che vorrebbe evitare ai quarti?
La paura, credo. Voglio affrontare le squadre con questo piglio.

Ci sarebbe da far meglio a livello di organizzazione?
Assolutamente sì, quando giochi contro una squadra di grandi palleggiatori, ma mi è piaciuta la squadra. Stiamo crescendo anche a livello organizzativo, ma non bisogna accontentarsi mai.

Non avete mai rischiato né concesso tiri in porta, che voto dai?
Dal punto di vista dell’applicazione 10, poi ci vuole anche l’abitudine a fare certe gare, magari i miei calciatori non erano abituati e nemmeno l’allenatore. Dal punto di vista tattico meno, ma sono tutti meccanismi che si migliorano con i risultati e la consapevolezza.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Dopo 2 mesi difficili, la Roma è riuscita a passare
Non deve passare per la normalità, abbiamo fatto qualcosa di straordinario dal punto di vista della squadra. Fai fatica a reggere certe pressioni, ma noi siamo stati uniti, stiamo venendo fuori e stanno facendo qualcosa di importante. Questa, più che dei giocatori, è la vittoria degli uomini che ho nello spogliatoio. Oggi la squadra ha saputo soffrire, accompagnata da un pubblico straordinario.

Non era facile…
Le partite si vincono con la testa, è normale che negli ultimi minuti avevamo quasi paura di portarla a casa, loro non avevano nulla da perdere e ci è mancata la lucidità per ripartire, ma tatticamente la squadra ha fatto una partita totale dal punto di vista della qualità.

La miglior gara dell’anno?
Un risultato troppo importante, era importante vincere. Oggi ho visto uomini in campo, tutti volevano raggiungere l’obiettivo. Sono gli atteggiamenti a fare la differenza.

Il sorteggio?
Viviamo questo sogno con spensieratezza, senza aver paura. Lo spirito di oggi deve accompagnarci fino alla fine. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma non basta, non ci dobbiamo accontentare.

La squadra fa ciò che tu gli chiedi, alternando la pressione sugli avversari e ragiona di più?
E’ quello su cui abbiamo lavorato nell’ultimo periodo. Siamo stati molto bravi a pressare il portiere che l’ha giocata molte volte.

Avete avuto grande pazienza…
Questa squadra aveva grande qualità, spesso ci fermavano facendo il fuorigioco. Ho chiesto pazienza perché queste partite si vincono anche al 90′, oggi siamo stati una squadra matura e questo è l’aspetto più importante.

De Rossi sta crescendo? Chi preferirebbe affrontare ai quarti?
Non mi interessa l’avversario. Daniele è il capitano e deve essere il simbolo sempre: ha un’applicazione e determinazione impressionate, il capitano deve trasmettere questo e io sono molto contento di questo.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Adesso il cerchio si chiude in qualche modo
Oggi è una dimostrazione che la squadra sia cresciuta fisicamente in modo esponenziale. Mi sembra che stiamo parlando d’appelli, ma delle ultime 6 gare ne abbiamo vinte 5, abbiamo passato il turno in Champions. E’ una squadra in crescita, dal punto di vista fisico e mentale.

Chi preferirebbe ai quarti tra Juve e Siviglia? Dove ancora deve migliorare la sua Roma?
Ho sentito Vincenzo pochi giorni fa e ci siamo dati appuntamento in finale… Al di là della battuta di ottimo auspicio, perché bisogna sognare, dobbiamo metabolizzare quello che abbiamo fatto, mantenere l’equilibrio e pensare a Crotone.

Come aveva preparato la partita? Nel primo tempo è sembrato che non riuscivate ad accorciare su di loro, che avevano spesso il pallino del gioco
Abbiamo fatto poco bene il pressing, perché alzavamo troppo il mediano e la mezzala opposta non s’alzava coi tempi giusti. Ugualmente uscivamo in ritardo sui centrali e dovevamo uscire con gli esterni, perché scoprivamo troppo la zona centrale. Quando affronti una squadra forte devi mandarla più esternamente, nel primo tempo hanno giocato spesso palla al portiere e la buttavano via. Oggi non possiamo neanche nominare Alisson, perché non ha fatto neanche una parata, la squadra ha avuto una concentrazione, un’applicazione e una cattiveria agonistica unica. Questo deve essere un percorso iniziale che ci deve accompagnare nel futuro.

DZEKO A PREMIUM SPORT

Standing ovation per te
Deve essere per tutti, perché tutti abbiamo fatto il nostro, siamo meritatamente ai quarti.

Sensazioni per i quarti, per te che a gennaio stavi per andare via?
Io non volevo andare via, si gioca tutta la stagione per partite così. Andare avanti e giocare con le più forti è un grande orgoglio per noi.

Chi non vorresti ai quarti?
Non ci penso, ce la giochiamo con tutti.

Anche Roma è forte e vuole dire la sua
Siamo tra le otto più forti, quindi siamo forti anche noi.

NAINGGOLAN A PREMIUM SPORT

Siamo contenti, abbiamo dato tutto, tanti sognavamo questo momento, è un momento euforico.

Il Siviglia potrebbe andare?
Sono tutte partite difficili, chi arriva arriva, prima o poi bisogna incontrarle se dovessimo andare avanti.

All’inizio attendisti, mentre il mister chiedeva ferocia, era una mossa studiata?
Volevamo prenderli alti, ma, sapendo che potevano fare gol, diventava più difficile, quindi a volte siamo stato più arretrati. Poi, sull’1-0, abbiamo difeso insieme. Una vittoria bellissima.

Anche un messaggio a chi in campionato ha dubitato sulla presenza della Roma?
Sicuramente potevamo fare meglio, ora l’obiettivo è qualificarci per la prossima Champions, dobbiamo eliminare questi momenti neri.

Avete eliminato Atletico Madrid e Chelsea, ora lo Shakhtar. Cosa dici al pubblico della Roma? Roma che può fare ancora ulteriori imprese?
Già la qualificazione è una soddisfazione per tutti, sono belle partite e si può andare avanti. Abbiamo sfruttato le partite e speriamo che possiamo continuare questo cammino insieme.

STROOTMAN A PREMIUM SPORT

Un bel 7 in pagella oggi
Per me non è importante se mi date 5 o 7, una bella serata così, andiamo ai quarti.

Era una partita per salvare la stagione?
Non era una partita per salvare la stagione, ma per andare più in alto, sicuramente importante, visto che non possiamo vincere la coppa Italia o il campionato. Questa partita, con questo ambiente e stadio, è bello averla giocata così.

FLORENZI A PREMIUM SPORT

Zero tiri in porta, avevi detto ieri che non volevate impegnare Alisson
Abbiamo giocato una partita da Roma e abbiamo meritato.

Un aggettivo per Dzeko e ai sorteggi chi vorresti ai quarti?
Non penso a chi potremmo prendere, sarà bello mettersi lì davanti, non ho una preferenza. Edin è il nostro diamante, ce lo teniamo stretto.

Juventus ai quarti?
Non ci penso, me l’avete già chiesto, voglio tornare andare a casa da mia moglie e mia figlia.

Ormai sei diventato un “terzinaccio”, alcuni si sono meravigliati del numero che hai fatto, vuoi dire che hai tanta qualità e tecnica per fare anche il centrocampista e esterno?
Intanto grazie, sono un ragazzo con i piedi per terra e, a volte, do troppo bastone e poca carota, faccio giudicare agli altri le mie prestazioni. Sono sempre a disposizione di squadra e allenatore e sarà così fino a fine carriera.

FLORENZI A ROMA TV

Partita da grande squadra
Abbiamo giocato una buona gara da ogni punto di vista, dopo il gol abbiamo difeso alla grande. Tutti e 11 volevamo vincere, credo si sia visto, siamo sicuri che lo stadio abbia sofferto insieme a noi.

Avete avuto pazienza…
Ci eravamo detti di non andare all’arrembaggio, siamo riusciti a fare gol su una grande giocata di Edin e Kevin, poi siamo stati bravi a tenere il risultato.

Un po’ di tensione nel finale…
Sì, ci sta, non ci sta la spinta sul raccattapalle. Mi complimento con tutti i raccattapalle, sono stati bravissimi.

C’era da espellere Ferreyra…
Non so, l’arbitro poteva fare anche altro. Ora però ci godiamo la qualificazione. Il problema è che l’arbitro non ha visto, ma ci sono gli assistenti.

Avete fatto 90′ concentrati, perché solo nelle grandi occasioni?
Dovremmo cercare dentro di noi di approcciare tutte le partite come questa sera o nelle grandi partite. Dobbiamo migliorare, ma possiamo farlo solo noi, nessuno ci può aiutare. Sappiamo che è anche una cosa mentale e ognuno di noi deve fare qualcosa in più per giocare sempre al massimo.

La prestazione vi ha spinto oltre le vostre possibilità?
Oggi non abbiamo fatto nulla di straordinario, c’è un risultato straordinario che la Roma non faceva da 10 anni. Dobbiamo cercare di giocare sempre così.

I sorteggi?
Non ho una preferenza. Vogliamo goderci il sorteggio e giocare con coraggio contro chiunque.

FLORENZI IN MIXED ZONE

Per te è la prima volta ai quarti
L’emozione personale è tanta, sicuramente è una grande soddisfazione per noi, per i tifosi, per Roma, per tutte le persone che oggi sono venute e ci hanno sostenuto anche dopo un passaggio sbagliato e fino alla fine.

Questo rafforza un po’ il tuo ruolo e quello di Daniele?
Rafforza la Roma che è quello che interessa a me, a Daniele e a tutti i ragazzi. Oggi abbiamo vinto in 30, ha vinto Bruno che ha salvato la palla in casa dello Shakhtar, parliamo dell’esultanza, coi primi ad arrivare che erano quelli a scaldarsi. Si è vista una grande Roma, che ha difeso il risultato coi denti, continuando ad attaccare per cercare il 2° gol.

Due squadre italiane ai quarti: è una rivincita del calcio italiano?
Dobbiamo avere una ripresa, questo è sicuramente un punto di partenza. Vuol dire che siamo vivi e l’Italia ripartirà alla grande.

Questa Champions può essere il vostro Mondiale per te e Daniele?
Ti dico la verità, vorrei tutte e due. Mi mancherà il mondiale, ma ho tanta voglia di giocare questo quarto insieme ai ragazzi. Chiunque sia, dobbiamo giocare senza paura e con coraggio. Siamo una buona squadra.

L’avversario preferito per i quarti?
Non ce l’ho, non ci penso.

Ti senti pronto a diventare il nuovo capitano della Nazionale?
Non lo so, ci sono molti giocatori che hanno più esperienza e presenze di me. Sono solo a disposizione del ct e, qualora mi convocasse, darei tutto per l’Italia come faccio per la Roma.

ALISSON A ROMA TV

Oggi non hai parato…
Oggi un po’ di riposo. Abbiamo fatto un bel lavoro in campo, abbiamo dimostrato la nostra forza, offensiva e difensiva. Non è facile giocare con lo Shakhtar, che ha giocatori di qualità. Non li abbiamo fatti mai tirare e questo è molto importante per noi.

E’ stata da stimolo la gara di andata?
Sapevamo che per fare un salto di qualità avevamo bisogno di 90′ alla stessa intensità. Era la nostra sfida per stasera e lo abbiamo fatto per 90′. Abbiamo fatto benissimo il nostro lavoro.

Vi è mancata la continuità in campionato…
Con i “se” nella vita… Non siamo riusciti a fare la stessa cosa in Serie A, lo stiamo facendo in Champions, dobbiamo dare continuità al nostro lavoro. Nelle ultime gare in campionato siamo tornati a fare ciò che sappiamo e questo porterà la squadra ancora più avanti.

Nelle ultime 4 gare in casa in Champions avete subito zero gol. Perché siete concentrati solo nelle grandi partite?
E’ difficile da dire, in 90′ succedono tante cose. In momenti come questo dobbiamo giocare sui dettagli. Il gol di Under all’andata ci ha portato un vantaggio, sapevamo che il 2-1 all’andata non ci sfavoriva troppo e stasera siamo stati perfetti, sia in fase difensiva che offensiva.

Lavorate di più sull’aspetto mentale?
Ci lavoriamo sempre, quando non arrivano i risultati bisogna lavorare di più, perché il lavoro paga sempre. Abbiamo lavorato seriamente e abbiamo vinto contro Napoli e Torino e abbiamo acquisito fiducia. Oggi siamo scesi in campo per vincere e portare a casa la qualificazione.

Che è successo nel finale? Un po’ di nervosismo?
Siamo calciatori sanguigni, il calcio ci porta a vivere le emozioni. Ho parlato con Ferreyra negli spogliatoi, mi ha chiamato perché voleva chiedere scusa al raccattapalle che ha spinto, ha perso la testa, ha sbagliato, lo sa e ha chiesto scusa. Noi abbiamo vinto, loro erano tristi per la sconfitta, questo è il calcio, ma non bisogna mai andare oltre.

Il sorteggio?
Non ci pensiamo stasera, se il Mister non ha detto nulla, non lo faccio nemmeno io (ride, ndr).

ALISSON IN MIXED ZONE

Sono molto felice per la qualificazione, per il lavoro fatto stasera: è quello che avevamo preparato in settimana. La squadra ha avuto un atteggiamento incredibile, oggi è stata la partita più importante della mia carriera finora, da domani si pensa a Crotone.

Questa partita può dare slancio anche per il campionato?
Certo, noi siamo lì. Abbiamo perso qualche occasione, ma c’è la lotta Champions e dobbiamo fare il nostro lavoro pensando partita dopo partita e vediamo dove arriveremo in campionato.

Vuoi dire qualcosa per rassicurare i tifosi sul mercato?
Sul mercato non voglio parlare, siamo nel momento delle partite e voglio stare col pensiero sulle partite. Ogni partita che faccio ho il pensiero di portare la Roma sempre più in alto.

(da laroma24.it)