sabato, Maggio 17, 2025 Anno XXI


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DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

Era fondamentale vincere, questa squadra si sbloccherà? Avete avuto molte occasioni, ma avete vinto soffrendo
Tutto si lega al fatto che siamo rimasti in dieci. E’ un periodo che creiamo tanto, il fatto che vinciamo uno a zero capita spesso, abbiamo grande equilibrio, dobbiamo essere più bravi a concretizzare.

Il modulo? Contribuisce a tranquillizzare la squadra?
Quando non va qualcosa, spostare avanti di dieci metri un giocatore è relativo. Non sono un allenatore che improvvisa, abbiamo lavorato tutta la settimana con questo sistema e mi hanno dato buone risposte. Non dimentichiamo che con il 433 la squadra ha fatto delle prestazioni ottime, oggi abbiamo vinto meritatamente, ma non si può soffrire così. Oggi la squadra mi ha ridato la sensazione di compattezza.

All’inizio eravate più spregiudicati, poi avete abbassato qualche metro il pressing
Assolutamente no, ce la rivediamo insieme. Il Verona cerca la palla lunga, calcia lungo e, per questo, ti fa lavorare sulle seconde palle. E’ impossibile rimanere bassi, concettualmente dipende da contro chi giochi, anche la Samp giocava lungo e questo non ti permette di essere aggressivo. Ora molte squadre ci affrontano sapendo che aggrediamo, poi, se giochi contro il Napoli ad esempio, le cose cambiano.

Ho visto una bella reazione della squadra, un bell’atteggiamento, la Roma nella prima parte è uscita molto bene, l’unica nota negativa: a volte siete usciti in maniera superficiale, facendovi rubare palla…
L’errore fa parte dell’idea di gioco, quando non hai quelle sicurezze, sbagli qualche pallone in più, condivido quello che dici. A volte volevamo forzare troppo le giocate dentro, io chiedo sempre una giocata dentro e due fuori, questo permetteva agli avversari di prenderci di più. Però, nel primo tempo, abbiamo avuto il 70% di possesso palla, questo significa che gli avversari hanno visto poco la palla.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

40 secondi da urlo e 40 minuti in cui ci si è complicata la vita. Cose turche a Verona…
Ero convinto che Under sarebbe venuto fuori, mi viene da ridere pensando a quando si diceva che sarebbe stato meglio un Primavera… Ora riesce a capirmi più velocemente. Sono felice per la squadra, meno per il fatto che ci complichiamo la vita, ma non è la prima volta.

Nainggolan… 10 metri più avanti lo aiutano?
Abbiamo prodotto anche in tanti occasioni, lui sa fare questi movimenti da mezzala. Non abbiamo vinto però, per l’atteggiamento avuto, abbiamo cambiato modulo, non principi. La sofferenza in 10 senza dare opportunità al Verona è indice che si sono ritrovati anche equilibri difensivi importanti.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Creiamo tanto e alla fine si soffre
Nel primo tempo dovevamo essere più bravi a chiudere la gara, poi Lorenzo ha commesso questa ingenuità e abbiamo dovuto difendere in 10. Devo dire che c’è stata molta compattezza. Ricominceremo a fare tanti gol, spero di non dover più parlare del difetto di scarsa concretizzazione.

Forse questo problema mentale della Roma non c’è più
Abbiamo cambiato modulo anche per spostare Radja vicino a Edin. Ci abbiamo lavorato, perché non metto formazioni improvvisate. Avendo due giocatori propositivi e meno tattici questo permetteva agli avversari di essere più bravi, siamo stati meno bravi a difendere, ma ci dobbiamo lavorare.

Anche Under è andato bene
Se prepari bene e con la giusta mentalità, si va bene. La squadra l’ha capito, anche chi è entrato è entrato bene, con la testa giusta. Su Under torniamo ai soliti discorsi: due settimane fa non poteva giocare neanche in primavera e ora bravissimo. Ma deve ancora migliorare: dobbiamo essere bravi a far crescere e aspettare i giovani. Non facciamo crescere gli italiani, figuriamoci se aspettiamo gli stranieri.

C’è tutta questa differenza nella posizione di Nainggolan?
Mi viene da ridere, forse nella testa di molti sì, abbiamo lavorato sul non appiattirci a centrocampo. Inutile parlare di calcio con chi di calcio sa meno, ma oggi, al di là dei numeri, l’importante è stato l’atteggiamento.

Cosa è cambiato da Roma-Samp ad oggi, non credo sia solo questione di Nainggolan più avanti
Infatti stiamo parlando del nulla, evidentemente in alcune teste questo conta. La squadra ha preparato la gara con grande determinazione e cattiveria, che forse è mancata nel periodo di calciomercato, che ha spostato alcuni equilibri. Risposta importante dal punto di vista caratteriale in 10 contro una squadra che, la settimana scorsa, ha fatto 4 gol alla Fiorentina.

A volte cambiare è anche segno di intelligenza, ma come mai non si riesce a giocare bene per 90 minuti?
A questa squadra oggi diamo l’alibi di aver giocato in 10. Sulla flessibilità dipende dai punti di vista, a me interessa solo che i miei ragazzi si esprimano bene per il bene della Roma, dei ragazzi e di tutti. Poi ci possiamo muovere in tutti i modi, chi capisce di calcio non cambia molto come gioca. È una cosa che ho pensato anche prima della Sampdoria di voler modificare l’assetto tattico per dare maggiore verticalità alla squadra, non dico che modulo volevo usare, non il 4-2-3-1, oggi ho visto qualcosa in più.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Il secondo tempo della Roma si può analizzare soltanto con l’espulsione di Pellegrini?
Credo si leghi molto all’espulsione. Ma perché parlate solo delle cose negative? Parliamo anche degli aspetti positivi, di un primo tempo giocato con ottima intensità, idee, voglia di andare a creare occasioni da gol, purtroppo ne abbiamo fatto solo uno rispetto a tutte le occasioni create. Poi, quando siamo rimasti in dieci, anche una squadra come il Verona, che non ha cercato molto il palleggio, ci ha messo in difficoltà. La grande forza, però, è stata di avere due occasioni importanti e di non concedere palle gol all’avversario. Una partita a due facce che si lega anche al fatto di essere stati con l’uomo in meno, quello ha fatto la differenza in un momento in cui la squadra non vince da tanto tempo e i fattori psicologici potevano condizionarci. La squadra invece ha continuato a portare pressione e a lavorare abbastanza bene nonostante l’inferiorità.

Quanto vi ha agevolato andare in vantaggio subito? Che giudizio dà sul Verona?
Il fatto di essere andati in vantaggio subito lascia il tempo che trova, anche con l’Inter, sia all’andata che al ritorno, siamo andati 1-0 e, poi, ci siamo fatti riprendere. Il pericolo era quello di non riuscire a portare a casa un risultato positivo con l’inferiorità numerica. Ma quello che mi è piaciuto di più è stata la capacità di soffrire anche degli attaccanti e di non concedere nulla al Verona. E’ normale che in questi momenti ti schiacci, ma la squadra non avrebbe voluto questo. Il Verona, giocando la palla lunga, ci ha costretto a ritirarci un po’ nella nostra metà campo. Credo sia comunque una vittoria meritata, dopo tanto tempo e in questo modo. Tornare a vincere non è mai facile. Una vittoria che vale doppio. Il Verona l’avevo visto benissimo contro la Fiorentina, oggi siamo andati subito in vantaggio e gli abbiamo creato delle difficoltà, hanno trovato una squadra davanti che ha una forza e un’identità di gioco che non gli ha permesso di ripartire come avrebbe voluto. Siamo stati bravi, quando è stato necessario, ad arginarli con la linea difensiva.

Pellegrini?
Lorenzo è un ragazzo giovane, ha sbagliato 2-3 palloni e questo l’ha condizionato, non doveva fare quel fallo ingenuo. Non è entrato bene in campo dal punto di vista mentale, ma farà tesoro di quest’errore. Dispiace avere 2 squalificati a centrocampo, reparto dove già abbiamo defezioni. Questo non ci aiuta. Detto questo, dal punto di vista dell’atteggiamento la squadra mi è piaciuta, la squadra si è compattata in un momento di difficoltà, non concedendo occasioni al Verona.

Dopo l’espulsione voleva continuare a giocare con 3 esterni senza farli abbassare?
Non volevo questo, sarebbe stata la cosa peggiore. Non ci siamo abituati, abbiamo poco conoscenze e, anche se fossimo rimasti in 10, avremmo adottato un 4-2-3, con esterni più stretti. Anche Gerson è entrato bene in partita.

Ha avuto coraggio a puntare su Under
Sta crescendo, ma può fare di più. A volte ci si accontenta, lui deve migliorare. Settimane fa mi veniva detto che era meglio far giocare un Primavera… In Italia abbiamo poca pazienza con i giovani italiani, figuriamoci con gli stranieri. Ha mezzi importanti, passerà da prestazioni buone e meno buone, ma passa tutto nel processo di crescita per un giovane, come è successo oggi per Pellegrini e il suo errore.

Con l’emergenza a centrocampo conta di recuperare Gonalons e De Rossi?
Gonalons sicuramente no, per De Rossi una speranza ce l’ho, anche se nulla è certo. Ma non importa, giocheranno altri, mantenendo gli stessi principi. Oggi ho visto molto atteggiamenti positivi.

Ha pensato a schierare Perotti trequartista?
Non lo so, ho dei dubbi, ma è un giocatore più abituato a giocare sulla linea. Vedremo, ne ho altri. Poi magari metterò un Primavera.

La corsa alla Champions?
I  nostri obiettivi sono questi, i tre punti ci sbloccano mentalmente, ma l’errore più grande che possiamo fare e guardare all’Inter. Prima, quando loro avevano toppato, lo abbiamo fatto anche noi. Oggi ci siamo sbloccati e abbiamo avuto la forza, non abbiamo parlato dell’Inter con la squadra, devo guardare prima in casa mia. Ci serve la continuità di risultati, le prestazioni ci sono state. Con la Samp tiravamo in faccia al portiere, parliamo del nulla. Ma negli atteggiamenti vedo qualcosa di cambiato. E il mercato, in un certo senso, non ci ha aiutato.

Ami parlare della squadra e non dei singoli, ma voglio chiederti di un giocatore che conosci bene, che è Defrel: da quando è venuto può sentire, secondo te, il peso e la responsabilità che ancora non ha trovato il gol o di condizionamento psicologicoche può svanire al primo gol realizzato?
Io credo che l’attaccante viva per il gol, al di là del suo atteggiamento sempre propositivo nei confronti della squadra e in altre situazioni, ha sempre dimostrato più lui di mettersi a disposizione della squadra che il contrario. È un giocatore che ho da tanti anni e pensa prima alla squadra che a se stesso, lo ha dimostrato nell’ultima occasione, quando ha fatto l’assist a Strootman, anche se poteva andare benissimo da solo. È un giocatore che ci tornerà moltissimo utile, sta ritrovando la condizione, è da tanto che sta fuori e, in questo momento, è un giocatore che può essere utile già dalla partita di domenica e sa interpretare diversi ruoli, sono molto contento di averlo a disposizione e mi auguro che cominci ad essere apprezzato anche dalla gente. Cosa che ho visto poco, ma dobbiamo essere noi con i nostri atteggiamenti a portare la gente nella positività e non nella negatività che regna sovrana nella nostra città.

ÜNDER A SKY SPORT

E’ tanto che aspettavo questo gol, tutti me lo chiedevano, rispondevo sempre che c’ero vicino e, alla fine, ce l’ho fatta.

Quanto è stato importante questo successo in chiave Champions?
Da tanto non vincevamo, sono felice di averla decisa io. Voglio continuare su questa strada.

Bisognava solo aspettare per vedere il vero Ünder?
Possiamo dire, che dopo la sosta, è tornato un altro Cengiz. Ringrazio il mister, che si è mostrato paziente e mi ha dato fiducia.

ÜNDER A ROMA TV

Qualche parola in romanesco la sai? Come “daje Roma”?
Meglio evitare adesso, voglio parlare del gol che ho fatto.

Quanto sei felice del primo gol?
Sicuramente sono molto contento, lo sognavo da tanto, abbiamo lavorato duro tutta la settimana e sono contento di essere stato ripagato con il primo gol.

Dopo un periodo di ambientamento ti senti meglio ora, anche nello spogliatoio?
I primi tre mesi sono stati duri per me, adesso mi sto abituando: riesco a capire il mister e ad applicare ciò che dice. Anche parlare l’italiano mi permette di avere legami con i compagni.

In mezzo al campo anche la squadra ti cerca tantissimo come punto di riferimento, questo è importante per te?
Ci vorrà tempo per parlare meglio, ma adesso capisco e ho più legami con i compagni di squadra, anche con la città, mi sento meglio.

Stai migliorando partita dopo partita, inizi a capire il calcio italiano e anche il modulo di Di Francesco?
Sicuramente i miglioramenti tattici sono importanti, sto iniziando a capire il calcio italiano, che è molto duro: essendo veloce, sto cercando di anticipare sempre gli avversari e voglio continuare su questa linea.

ÜNDER IN MIXED ZONE

Abbiamo visto Manolas esultare come se avesse vinto la Coppa del Mondo a fine partita, hai tolto tanta pressione a questa squadra
Posso dire che non solo Manolas, ma tutti i compagni erano felici di vincere, tutti eravamo contenti.

Questa partita vi sbloccherà mentalmente?

Sicuramente ci aiuterà molto, noi continueremo a lavorare duro come abbiamo fatto sempre e ci serviranno una serie di vittorie.

Come sta andando l’ambientamento in Italia? Ti stai ambientando, lo abbiamo visto in campo. Cosa sta cambiando?

Sicuramente l’inizio è stato duro per l’ambientamento ad una nuova vita, però adesso comincio a capire anche l’Italiano e questo mi permette di avere più legami con i compagni. Sono molto felice di essere in questa squadra.

STROOTMAN A PREMIUM SPORT

Era fondamentale questa partita per sbloccarvi…
Sì, era difficile. Nel primo tempo potevamo chiuderla ed abbiamo avuto occasioni importanti. Sull’1 a 0 è sempre difficile. Dopo il cartellino rosso abbiamo lottato meno e giocato meno. Dobbiamo lavorare forte.

Perché non fate più di un gol?
Anche a Genova con la Sampdoria abbiamo avuto occasioni e non abbiamo segnato. Il calcio è così, anche io ho sbagliato un gol incredibile.

STROOTMAN A SKY SPORT

Volevate questa vittoria e si è capito subito
E’ molto importante, un mese e mezzo è troppo per la Roma. Pensavamo solo ai 3 punti, potevamo fare meglio, specie nella ripresa. Dobbiamo tornare a vincere dalla prossima.

Cosa manca per chiudere le partite?
Ci è mancata un po’ di fiducia, il primo tempo abbiamo fatto bene ma, se non facciamo il secondo gol, è sempre difficile. Fortuna che abbiamo difensori e un portiere forti. I gol arriveranno, sono forti anche i nostri attaccanti.

Tre punti fondamentali in chiave Champions?
Non parliamo delle altre squadre, vedremo alla fine. Vogliamo la Champions, ma dobbiamo migliorare tanto per essere pronti contro i più forti. Il secondo tempo di oggi non è accettabile.

Dzeko era diverso in campo?
Non parlate sempre di queste cose, è sempre stato chiaro: voleva restare e dà sempre il 100%. E’ mancato altro, sicuramente tornerà a segnare.

STROOTMAN A ROMA TV

La prima cosa sono i tre punti, danno morale e entusiasmo. Permettono di ripartire.
Sì, danno fiducia, potevamo chiudere la partita nel primo tempo, l’1-0 è sempre pericoloso e loro hanno avuto occasioni, ma il nostro obiettivo era portare a casa i tre punti.

Il cambio modulo si adatta di più alle vostre caratteristiche?
Adesso è facile dirlo perché abbiamo vinto, ma anche il 4-3-3 andava bene, anche se in questo mese non abbiamo vinto. Non credo sia questione di tattica, ma di testa. Questi tre punti aiutano molto per il morale e la fiducia.

Questa vittoria serve tantissimo per il morale e il futuro della squadra?
È ovvio che non abbiamo preso fiducia da come abbiamo giocato: nel secondo tempo non abbiamo giocato più, mentre nel primo sì e dobbiamo ripartire da questo. Dobbiamo lavorare forte e ritrovare entusiasmo, perché abbiamo la qualità per competere per i primi 4 posti. Non dobbiamo guardare gli altri, Inter e Lazio, ma lavorare e ritrovare la vittoria come oggi.

Hai detto che l’applicazione mentale fa la differenza, ma oggi Nainggolan più avanti e tu con Pellegrini dietro, questo può dare un supporto mentale per migliorare l’aspetto tattico?
Sì, può essere, ma devi guardare anche l’avversario, loro ci hanno dato spazio e, nel primo tempo, abbiamo giocato bene anche per questo, ma dobbiamo farlo anche contro Juve e Napoli… Certo, Nainggolan ha le qualità per giocare dietro Edin e, come trequartista, può fare tanti gol per noi.

Ti trovi bene in questo nuovo ruolo da play?
Io mi trovo bene quando sto in campo, se gioco come mezzala o mediano sì, se gioco più centrale forse è meglio per me, ma se il mister mi mette mezzala gioco anche lì. Provo a fare sempre il meglio per la squadra. Sono contento per i tre punti di oggi.

(da laroma24.it)