venerdì, Aprile 26, 2024 Anno XXI


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DI FRANCESCO A MEDIASET

Quello che mi interessa è che la vittoria di oggi è fondamentale, perché ci dà maggiore consapevolezza. Ho visto tanta manovra da parte della squadra, delle ottime giocate, ma peccato per il gol preso, perché a livello psicologico è importante per la difesa, però sono soddisfatto per la crescita della squadra.

La squadra ha appreso i suoi meccanismi?
Presto parlarne, nel calcio si cambia idea dopo ogni partita. Devo dare continuità al nostro lavoro, ora c’è maggiore consapevolezza e predisposizione al sacrificio, il concetto principale della squadra è il collettivo e si deve lavorare nelle due fasi in una certa maniera.

Il gol subito: poca pressione sull’avversario. Può essere un difetto da correggere?
Sicuramente, a volte Manolas deve sentire più l’uomo quando non c’è la profondità, non si devono schiacciare tutti dietro la porta. Ma è qualcosa che sappiamo e che dobbiamo migliorare. Peccato aver preso gol su una palla in profondità, si parla tanto della mia difesa alta e non avevamo concesso nulla fino al 90′, era una palla facilmente leggibile.

Nainggolan e la sua posizione quasi da trequartista, una cosa che faceva anche l’anno scorso. Un qualcosa di naturale o lo ha chiesto lei?
Non voglio dare vantaggi agli altri, ma sicuramente lui ha qualità nell’inserirsi tra le linee. Gli chiedo di alternarsi con Strootman, lui si muove meglio tra le linee.

Cosa è cambiato in Dzeko?
Quello che gli ho detto in privato resta tra me e lui. I gol li ha sempre fatti, gli avevo chiesto un atteggiamento differente e lo sta facendo. Sta crescendo in condizione e convinzione.

Quanto ti senti comodo in queste pressioni?
C’è sempre scetticismo, non capisco da dove derivi. E’ fondamentale capire cosa chiede un allenatore. Io sono serenissimo, ho affrontato le difficoltà con serenità.

El Shaarawy?
E’ uno dei titolari, Stephan non si è allenato per tanto tempo e sta ritrovando condizione. E’ uno tra i più bravi ad attaccare la profondità. Nel mio modo di giocare è l’attaccante ideale.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

69 tiri nelle ultime tre partite… Livelli ottimali?
Non mi accontento mai, mi sarei aspettato qualche gol in più per quello che abbiamo creato. Oggi ho visto la crescita di tutti nella qualità della manovra, peccato solo per il gol nel finale e per non aver concretizzato tutta la mole di gioco che abbiamo fatto.

La prova di Perotti
Ottima, grande disponibilità, ha fatto a destra quello che fa sempre a sinistra. Tende anche a destra a venire tra le linee e questo non mi dispiace. È un ragazzo che ha grande disponibilità, grande sacrificio e grande forma fisica anche.

La cosa più interessante è stato il ritmo…
Condivido pienamente. L’analisi spesso avviene su transizione, quando si ruba palla vicino alla porta avversaria. Abbiamo lavorato su questo, faticando anche per problemi di condizione. Adesso c’è maggiore consapevolezza e ci si crede maggiormente. Questi risultati aiutano i ragazzi a far capire che a me piace una squadra che corre in avanti, che lavora sulla palla e non sull’uomo e questo fa la differenza per creare tutte queste situazioni.

Crede che Florenzi possa diventare terzino della nazionale?
Ha grandi mezzi, la qualità migliore è la gestione della palla e la capacità di saper leggere se è a 80 metri dalla porta avversaria o vicino alla sua, a differenza degli altri sa agire e sa leggere le situazioni in fase offensiva in maniera differente. Dove deve lavorare, glielo dicevo anche a fine partita, è nell’uno contro uno difensivo, dove a volte tende a portarsi l’uomo un pochino più dentro l’area e a non affrontarlo, su questo si può lavorare. E’ un giocatore che ricordiamo avere una condizione fisica intorno al 60-65%, acquisendo maggiore condizione riuscirebbe anche ad accorciare maggiormente gli avversari quando attaccano.

Se dovesse trovare un neo sono le palle gol concesse?
In difesa bisogna lavorare di più… Se tiriamo 30 volte, si possono concedere 4-5 tiri, quando accorci ed aggredisci si possono sbagliare i tempi di pressione, ci può stare. Ma se crei così tanto, hai la capacità di giocare in avanti, verticalizzare… La fase difensiva è migliorata ancora di più rispetto a quella offensiva, perché la squadra lavora più insieme, come collettivo, rimane spesso corta e aggressiva in avanti quando deve.

La Roma ha spazzato via i dubbi. Cosa non è impossibile per Di Francesco? Dove può arrivare la Roma?
Continuando a vincere e a spazzare i dubbi. Con gli atteggiamenti giusti, per essere una grande squadra dobbiamo migliorare, ma siamo sulla strada giusta. La grande squadra il gol nel finale non lo prende, il mio pensiero non era fare il quarto gol, ma non prenderlo. Dobbiamo avere la testa per 95′, su questo non transigo.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Una buona vittoria e un gioco che cresce per tutta la durata della gara…
Sì, peccato per il gol preso, però guardo gli altri minuti in cui la squadra ha espresso un ottimo calcio con consapevolezza e verticalità, con gestione, stiamo crescendo. Con tutti gli effettivi, senza parlare dei singoli, tutti quelli che ho messo in campo hanno sempre dimostrato una crescita anche a livello fisico.

Nel secondo tempo ha potuto provare nuove soluzioni. E’ una Roma che dimostra di avere molte frecce al suo arco?
E’ un po’ una scelta iniziale che, a volte, può tendere a far giocare qualcuno un po’ meno, ma per poter competere a certi livelli c’è anche bisogno di cambiare.

Appena la squadra molla la concentrazione, qualcosa salta. E’ così difficile chiedere la massima concentrazione per tutti i 90 minuti?
Condivido pienamente, questo è il passaggio di crescita e quello che voglio trasmettere a loro. L’unica cosa che ho detto all’intervallo non è stata di cercare il quarto gol, ma di non prenderlo. Però mi è piaciuta la squadra anche a livello difensivo, non parlo a livello di linea, ma di blocco squadra, in cui spesso abbiamo lavorato in avanti, accorciando ogni palla, cercando di creare grande pressione agli avversari che sono stati costretti a buttarla lunga.

Contro l’Inter e in due occasioni oggi abbiamo preso gol per delle disattenzioni. Secondo te è così o è un problema di lettura delle situazioni da parte dei giocatori?
Non è solo l’attenzione, nel primo tempo Manolas ha staccato troppo su una palla di de Paul, su l’unica occasione che ha avuto Maxi Lopez, lì doveva giocare di più con l’uomo. In questo caso dovevano essere più bravi gli altri a coprire la porta e un centrocampista o un difensore a lavorare sul dischetto. C’è un aspetto tecnico tattico su cui bisogna lavorare.

Grande pressing oggi…
D’accordissimo, fa la differenza. I calciatori sono stati molto bravi a risalire ogni volta con la palla insieme i terzini. Più c’è pressione sulla palla più c’è facilità di lettura per un difensore.

Il centrocampo oggi ha giocato benissimo
Ottimo lavoro, è quello che chiedo. Se una mezzala si apre, l’altra deve lavorare dentro per non farsi trovare imbucati. Il lavoro è sempre migliorabile con quello che sto dicendo, Radja è bravissimo a lavorare sia tra le linee che in ampiezza.

Strootman è in ritardo fisicamente?
Lui è in crescita su diverse cose. Si sforza tantissimo nelle cose che sto chiedendo, magari era abituato a fare altro. Spesso si abbassa a prendere la palla ed è quello che non voglio, lui in questo momento legge molto meglio le situazioni e sta crescendo fisicamente. Non è ancora al top, ma è un giocatore top.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Il gol subito nel finale?
Fa arrabbiare, perché preso in una situazione di palla leggibilissima, siamo stati ingenui. Togliamo gli ultimi 2 minuti, la squadra ha disputato un’ottima gara sul piano del gioco, non posso che essere soddisfatto della crescita, tre gol sono anche pochi per la mole di gioco sviluppata.

Crescita della Roma o avversari modesti?
Devo difendere il lavoro di questi ragazzi: non è mai facile vincere, si dà tutto per scontato. Le partite vanno affrontate col piglio che sta avendo questa squadra. Il lavoro collettivo deve ancora migliorare, il desiderio di stare alti e prendere palla. Nonostante non aver rischiato nulla sulla profondità, abbiamo preso gol. Le partite facili io non le conosco, le partite vanno portate a casa. Abbiamo fatto il nostro dovere, giocando un calcio di ottima qualità.

Non potete sbagliare in Europa?
Secondo me siamo nati per cercare di vincere e far bene, non siamo qui a perdere tempo. E’ bello poter giocare per vincere e non per difendere, andremo a Qarabag, non è una partita facile per ambiente e squadra, hanno qualità davanti, magari non hanno fisicità, ma dobbiamo approcciare bene la partita. Ora queste partite vanno rivinte con squadre di difficoltà superiore, c’è una rosa, tanti giocatori che stanno capendo e cambiando tanto, il positivo di questo momento è che chi faccio giocare rende al meglio, è un aspetto su cui ho lavorato e continuerò a farlo, sono soddisfatto della predisposizione.

Dove è arrivato il processo di crescita?
Ora mi diverto anche io a vederli e loro a giocare. Prima c’era voglia di tenere il pallone staticamente, ora di muoverla per arrivare in ampiezza e attaccare. Quando si parla di un calcio verticale non significa andare all’altra parte, ma muovere il pallone con la qualità degli interpreti e con la condizione di tanti che sta migliorando.

Fazio-Manolas coppia meglio assortita?
Dicevano che Fazio non poteva giocare a 4… E’ un giocatore di spessore internazionale, ha grande qualità con la palla, deve affinare l’intesa con gli altri, è un lavoro di campo. Sono soddisfatto di tutti i centrali a disposizione, anche quando ha giocato Jesus ha fatto ottime gare, ha fatto anche il terzino destro per la Roma. Di Fazio sono contento, è in grande crescita rispetto alle amichevoli e al precampionato.

NAINGGOLAN A MEDIASET

Abbiamo perso una sola partita, giocando un buon calcio. Abbiamo avuto buoni sviluppi oggi, ma bisogna gestire meglio il vantaggio, magari possiamo andare in difficoltà se prendiamo gol prima. C’è da migliorare in tutto. L’importante è aver vinto, questa striscia positiva fa bene al morale.

Gruppo cresciuto in maniera esponenziale.
Siamo stati criticati presto. Si iniziava a dire che il gioco non era buono, dopo la partita con l’Inter. Ma stiamo lavorando bene, i risultati si vedono e il gioco migliora. Dateci tempo, vedrete che quest’anno ci divertiremo.

Ora Qarabag e Milan, questa Roma può ambire a più del quarto posto?
Presto parlarne, sicuramente quest’anno sarà un campionato più equilibrate, diciamo che non saranno solo 3 squadre in lotta come l’anno scorso. Molte si sono rafforzate. Bisogna lottare, cosi come lo faranno gli altri. Sarà una bella lotta.

La gara rinviata con la Samp pesa?
Oggi abbiamo vinto e si pensa subito alla Champions. Alla Samp ci penseremo più in là, quando arriverà. Bisogna calcolare solo i punti che raccogliamo.

NAINGGOLAN A SKY SPORT

Ultime tre partite: tre vittorie, 10 gol fatti e 1 solo subito. Oggi che prestazione è stata?
Una buona prestazione si vedono i miglioramenti sia davanti che dietro, anche se oggi abbiamo preso gol per colpa nostra, può capitare perché si gioca ogni tre giorni e si consumano più energie e ci può stare, anche se bisogna rimanere concentrati sempre.

Vi state divertendo?
Sì, oggi sono mancati gli ultimi passaggi dopo buoni sviluppi, siamo stati criticati troppo presto, dicevano che eravamo contro l’allenatore, ma ci siamo messi tutti a disposizione, stiamo dando tutto per la Roma, stiamo facendo meglio dell’inizio, ma possiamo migliorare solo lavorando.

Potete competere con Juve e Napoli?
Parlano di quarto e terzo posto… Noi non dobbiamo pensare a quello, ma solo a lavorare e a vincere le partite. Alla lunga si vedrà dove arriveremo. Sicuramente ci vuole tempo per apprendere i nuovi meccanismi e poi tante squadre si sono rafforzate, ci saranno sicuramente più scontri diretti, sia per noi che per tutte le altre.

NAINGGOLAN A ROMA TV

Le dà fastidio che la Roma non sia considerata come pretendente per lo scudetto?
Dobbiamo solo pensare a fare bene e, poi, alla lunga si vedrà dove arriviamo. Molte squadre si sono rafforzate e sarà più difficile rispetto agli altri anni. Ci saranno più scontri diretti per noi e per le altre.

E’ difficile capire come il ct del Belgio riesca a fare a meno di lei..
(Ride, ndr)

E’ un centrocampo che gira bene, con una manovra più fluida…
L’avevo già detto due settimane fa che ci devono far lavorare, si stanno vedendo i risultati. Bisogna farlo vedere anche con squadre più blasonate, certo. Dobbiamo continuare su questa strada e sappiamo che tutti i giocatori sono importanti.

Molti dicono che devi giocare più avanzato…
Sono un giocatore che si è sempre messo a disposizione della squadra. Io sono uno dei 26. Penso che ognuno di noi fa quello che deve fare ogni volta che viene chiamato in causa. Sono uno che, dove gioca, cerca sempre di dare il massimo.

Prima hai detto che è ancora presto per fare un bilancio rispetto a Napoli e Juve, perché?
Dobbiamo pensare a noi, altrimenti si dice sempre che arriviamo primi, invece dobbiamo pensare a lavorare partita per partita. Pensiamo solo a continuare su questa strada e a giocare con la cattiveria giusta, poi vedremo dove arriveremo.

E’ cambiato il gioco, ma è cambiato anche il modo di pensare. Solitamente il giocatore pensa solo alla vittoria, ma sei in grado di analizzare quegli errori che bisogna evitare…
Sì, penso che in partite come oggi si vedeva negli spogliatoi la delusione per il gol preso. Abbiamo tante partite e cerchiamo di gestirci per la partita successiva e, quindi, per mancanza di concentrazione prendiamo quel gol, che se lo prendi al 60’ cambia la partita, ma sono errori che non possiamo permetterci per diventare una grande squadra e competere con le grandi.

EL SHAARAWY A MEDIASET

Di Francesco la ritiene un titolare
Parole che fanno piacere, come la partita di oggi e la doppietta.

Serve pazienza, ma lei sa attendere il suo momento.
Mi reputo paziente e tranquillo, mi sono sempre messo a disposizione della squadra. Il lavoro paga sempre. Dobbiamo continuare su questa strada, siamo forti e lo abbiamo dimostrato. La nostra interpretazione fa sì che queste partite diventino semplici, peccato per il gol subito alla fine.

Può essere il tuo anno e quello della Roma?
Si dice sempre ogni anno, ma come collettivo possiamo fare bene. E io personalmente mi sento bene, voglio proseguire in crescendo ed è tutto merito anche del mister per la sua considerazione.

Eravate d’accordo con Perotti nel giocare un tempo a sinistra?
Tutti e due lo preferiamo, ma non vuol dire che non possiamo giocare a destra, siamo giocatori di Serie A e, se il mister ce lo chiede, ci dobbiamo mettere a disposizione.

EL SHAARAWY A SKY SPORT

Domenica prossima c’è il Milan.
Per me tornare a San Siro è sempre speciale, loro hanno rivoluzionato una squadra, comprando giocatori per puntare a vincere, sarà difficilissimo.

Che voto ti dai oggi?
Sicuramente positivo, poi lascio i giudizi alla stampa, comunque sono contento.

Che aggettivo ti piacerebbe leggere su di te?
Non uno in particolare, sono contento per il mio momento, per la doppietta e devo continuare così.

EL SHAARAWY A ROMA TV

Doppietta, grande partita e una Roma convincente
Sì, molto convincente, come lo è stata nelle ultime partite che potevano sembrare più semplici, ma siamo stati noi a renderle tali. Per cui abbiamo fatto una gara di grande determinazione, con un buon appoggio iniziale.

Anche il mister diceva che la squadra sta migliorando, non solo a livello mentale, ma anche di gioco…
Sì, quando poi prendi fiducia, all’interno di una partita ti riesce tutto molto più facile. Dispiace per il gol alla fine che in una partita del genere non deve accadere proprio per la nostra crescita di squadra. Però siamo contenti, abbiamo fatto una partita intensa e anche di grande fisicità.

Ha iniziato la partita su una fascia e hai concluso poi sull’altra. Era già previsto indipendentemente dal risultato?
Sì, prima della partita ce lo siamo detti, ma è una cosa che dobbiamo capire che possiamo giocare in tutte e due le posizioni. E’ stata una prestazione positiva.

Complimenti, ma sarò un po’ critico, non si deve fermare ora però. Può fare 15-20 gol all’anno? Ne è convinto?
Sono molto autocritico con me stesso. Questo modulo mi avvantaggia molto, per gli inserimenti e i tagli in mezzo. Mi piace molto e sono contento della fiducia che il mister mi sta dando.

Mi spiega se c’è una differenza nel modo di attaccare tra una fascia e l’altra?
A sinistra cerco di inserirmi di più tra centrale e terzino mentre a destra faccio un corto-lungo e attacco la profondità alle spalle del terzino. Bisogna solo prendere il tempo ai giocatori, ma è una cosa che so fare e sono contento.

C’è traffico in vetta alla classifica, la Roma dove può arrivare?
Lontano e non dobbiamo porci nessun limite. Siamo una squadra che sta crescendo molto, molto più attenta e concentrata, nonostante il gol subito alla fine oggi.

La nazionale è sempre un punto fisso?
Sì, quest’anno c’è il Mondiale.

Il mister dice che sei l’attaccante ideale per il suo modo di giocare. Sei contento?
Sì, sono felice della fiducia, anche in allenamento mi dà molti consigli. E’ quello che mi serve.

EL SHAARAWY IN MIXED ZONE

Quanta voglia ha di essere titolare?
Tanta, come sempre. Mi sono sempre reputato all’altezza di essere negli 11 e sono contento delle parole del mister. Oggi mi sono trovato molto bene, è un modulo che mi avvantaggia per gli inserimenti, l’attacco alla profondità e i tagli in mezzo. Sono contento.

Lei a sinistra e Perotti a destra, può funzionare?
Certo. Diego è un giocatore di grande qualità e può giocare ovunque, ma anche io mi sono trovato bene a destra ed ho attaccato molto la profondità. E’ stata una gara molto positiva.

Quanto il suo futuro in campo è legato a Dzeko?
Edin è un giocatore straordinario, importantissimo, lo scorso anno ha fatto numeri pazzeschi ed è partito bene anche quest’anno, contiamo molto su di lui.

Vuole lanciare un guanto di sfida a Insigne in Nazionale?
Non mi paragono a nessuno, penso solo a mettermi a disposizione del mister quando sono chiamato in causa. Sono contento della fiducia che mi sta dando il mister e cerco di ripagarla ogni volta che scendiamo in campo.

(da laroma24.it)