martedì, Luglio 01, 2025 Anno XXI


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PALLOTTA A SPORTMEDIASET

Avevo una bella sensazione, oggi sono stato a Trigoria e ho trovato la squadra in un’ottima condizione psicologica, anche perché col Lione avevamo fatto bene. Siamo partiti lenti, poi Spalletti si è fatto sentire nello spogliatoio e abbiamo limitato il Sassuolo nella ripresa.

Il progetto per il nuovo stadio?
Tutto si sta muovendo nel migliore dei modi e a giugno c’è la concreta possibilità di iniziare i lavori. Non è facile riuscire a competere senza uno stadio di proprietà, senza una struttura attiva sette giorni su sette che possa aiutare le entrate economiche per il club.

L’incontro con Spalletti?
La relazione è eccellente con lui, sono soddisfatto del suo lavoro e tatticamente è perfetto per la Roma: mi auguro possa rimanere qui.

Il rinnovo di Totti?
Pensavo si parlasse solo di questa partita.

L’obiettivo stagionale?
L’obiettivo è la Champions. Adesso ci sarà la sosta, la cosa positiva è che la squadra si riposerà, quella negativa è che avremo tanti giocatori impegnati con le loro nazionali. Abbiamo guadagnato due punti su Inter e Lazio e siamo fiduciosi per andare in Champions League. La Champions rappresenta il territorio naturale per questo club, i cartellini rossi contro il Porto hanno condizionato la qualificazione quest’anno, ma siamo fiduciosi per questa stagione.

PALLOTTA A SKY SPORT

Soddisfatto della gara?
Sì, abbiamo dovuto rimontare e aggiustare qualcosa nel corso dell’intervallo. Ma questa è una squadra che gioca bene, l’ha già dimostrato.

Rimpianti per il Lione?
Abbiamo giocato bene, una delle migliori gare da quando sono qui. Abbiamo fatto 25 tiri e giocato bene per 95′, sono cose che capitano nello sport.

Spalletti sarà l’allenatore della Roma nel futuro?
Sicuramente fino a maggio, poi mi piacerebbe che rimanesse, ma dipende solo da lui, mi piace dal punto di vista della strategia e della tattica, sto vedendo gli allenamenti. E’ bello averlo con noi.

Crede accetterà il prolungamento?
Mi piacerebbe, ma è lui che deve decidere, non dipende da me.

I contratti di Totti e De Rossi?
Non ne abbiamo ancora parlato, Francesco ha un contratto per 6 anni da dirigente, non abbiamo parlato di nulla oltre questo. Stiamo lottando per la Champions, ora dobbiamo pensare solo a questo e a vincere partite, non ai contratti.

Il calendario vi ha messo in difficoltà?
Avevamo molte partite e abbiamo un po’ rallentato, ma non abbiamo giocato proprio male, forse all’andata con il Lione, ma potevamo farne 6 al ritorno. Non credo sia una situazione preoccupante, non vedo problemi, penso che alla fine andremo in Champions League.

Non pensa che la sua vicinanza potrebbe giovare alla situazione stadio e alla squadra in generale?
Credo che lo stadio avrà un anno di ritardo, non ci saranno più torri e uffici, ma abbiamo bisogno di questo impianto per competere con le grandi squadre come Barcellona e Real Madrid e crescere. Non vedo problemi tra la squadra e Spalletti, penso siano più i media a creare problemi, le controversie sono più costruite che reali.

Vuole costruire una squadra di giovani nel futuro?
E’ interessante ciò che abbiamo fatto negli ultimi due anni con i giovani, abbiamo molti giocatori interessanti che giocano in giro per l’Italia. Proseguiremo con questa linea, saremo ancora più competitivi, anche se la stagione non è affatto finita, la Juve deve ancora incontrare noi e il Napoli.

Il suo rapporto con i tifosi della Roma?
Trovo un sacco di persone in strada che mi salutano e mi vogliono bene, abbiamo un ottimo rapporto. La situazione della Curva Sud non dipende da noi, ma dalle istituzioni: se le barriere verranno tolte, loro torneranno. E’ difficile però per i tifosi venire allo stadio, le gare finiscono alle 23, è complicato tornare a casa, i parcheggi sono lontani, i mezzi pubblici scarsi.

Perché non avete ancora vinto?
Siamo sulla strada giusta, ma se la Juve ha 360 milioni di euro di fatturato è difficile colmare il gap. Se parliamo dei tifosi, i nostri sono incredibili, li conoscono in tutto il mondo, ci sono nove stazioni radiofoniche che parlano solo della Roma. Quando hai intere radio che parlano solo di questo è normale creare dei contrasti per parlare di qualcosa…

Spenderete per i top player?
Vedo molti giocatori importanti nella Roma, tanti nomi come Manolas, Nainggolan, Strootman. Non vogliamo spendere stupidamente i nostri soldi, investiremo di più sullo stadio. Non voglio spendere per grandi nomi che non faranno poi una squadra.

PALLOTTA A ROMA TV

Era molto importante vincere oggi dopo la sconfitta con il Lione…
Ottima vittoria dopo una partenza un po’ lenta nel primo tempo, la ripresa molto meglio, abbiamo controllato senza problemi. Era importante vincere prima della sosta e adesso possiamo tirare un po’ il fiato. anche se 10 dei nostri ragazzi andranno in nazionale. quindi non potranno riposare molto.

State lavorando in maniera importante per lo stadio…
Queste riunioni hanno avuto un esito davvero molto positivo, ce ne erano state altre alcune settimane fa e in questo senso Mauro ha fatto un lavoro spettacolare e lo sta svolgendo nell’ottenere l’approvazione di tutte le modifiche. L’iter con il Comune è finito, a giugno dovrebbe essere finito anche quello con la Regione. L’idea è di posare la prima pietra entro la fine dell’anno, per consentire alla Roma di avere uno splendido stadio e un parco di intrattenimento il prima possibile, in modo da poter competere con i top club del mondo.

Ci sarà Juve-Napoli, chi tiferà?
Non scherziamo, un pareggio ci farebbe comodo, ma non faremo il tifo per nessuno.

La Roma ce la può fare a vincere il derby di Coppa Italia?
Possiamo farcela, siamo ottimisti anche alla luce della gara con il Lione in cui avremmo potuto fare 5 o 6 gol. Sono sicuro che, con un po’ di fortuna in più, riusciremo a farcela.

PALLOTTA A RAI SPORT

Vi ho detto che Spalletti aveva bisogno di tirare il fiato, quindi sono venuto io. Gli ho detto di riposarsi e che ci saremmo divisi i compiti, per questo va in conferenza stampa. Non è il discorso di stasera, ma voglio che Luciano resti con noi e parleremo anche con Francesco Totti come abbiamo già fatto. Ne abbiamo parlato. Se Spalletti resta non dipenderà da noi: se vorrà rimanere staremo con lui. Mi sembra che la stampa stia cercando di alimentare la polemica su Spalletti. L’importante è la squadra, che è competitiva. Non ci giriamo i pollici quando ci incontriamo, ma programmiamo il futuro. Non ci sono problemi, non voglio parlare in pubblico di quelle che sono le nostre strategie. Neanche se sarà Monchi il nuovo direttore e neppure sul rinnovo di Totti.

PALLOTTA IN MIXED ZONE

Monchi?
Perché dovrei dirvelo? Perché dovrei rivelare a voi le nostre strategie. Perché dovremo dire pubblicamente tutto quello che dobbiamo fare?

Derby?
Vedendo come abbiamo giocato contro il Lione, potevamo segnare 5-6-7 gol, se ripetiamo quella prestazion, con un pizzico di fortuna in più, ce la possiamo fare. So che andranno in campo carichi e determinati per riuscirci.

La partita di oggi?
Partenza un po’ lenta nel primo tempo, l’abbiamo visto tutti. Nella ripresa ci sono stati dei correttivi tattici ed è andata molto meglio. E’ bello vincere, siamo ancora al secondo posto con un margine confortante su Inter e Lazio. L’obiettivo è quello della Champions e, con un po’ di fortuna, la Juve può fare qualche passo falso. E’ un campionato difficile, quindi non si sa come può finire.

Colette ha lasciato…
Sì, gliel’ho chiesto io, è una persona per bene, molto brava, ma non era molto efficace.

Il rigore all’ultimo minuto in Juventus-Milan?
Se si parla del rigore dell’ultimo minuto di altre squadre preferisco non parlarne per non fare polemiche arbitrali.

Tra secondo posto e vittoria della Coppa Italia cosa preferirebbe?
Campionato e Coppa Italia. Per quanto mi riguarda l’obiettivo più importante è di raggiungere la Champions League, in termini di proventi è molto importante. Vogliamo vincere la Coppa Italia, ma assolutamente raggiungere la Champions.

Mercato di gennaio?
Quest’anno il mercato di gennaio, in generale, in Europa è stato deludente, ci sono stati pochissimi movimenti, è stata una tendenza in generale.

Spalletti?
Dipende da lui. Faremo tutto quello che è giusto per la squadra, nel suo interesse. Quello che sto cercando di fare è migliorare la squadra e può capitare di fare degli errori. Abbiamo già fatto degli errori? Sì, certo, ma negli ultimi anni abbiamo centrato per due anni di fila la Champions, poi abbiamo fatto i Preliminari. Abbiamo anche altre cose in corso, stiamo facendo un lavoro più che discreto, abbiamo avviato il discorso stadio. Io sono la persona più autocritica di chiunque altro. Quel che faccio è sempre nell’interesse della squadra, sia per le operazioni di mercato, sull’allenatore, tutto quello che facciamo. Non posso rivelare quali sono le nostre strategie.

I biglietti, abbassare i prezzi può aiutare per riempire lo stadio?
Non credo che sia questa la questione, mi sembra un problema maggiore: si gioca la domenica sera e tante persone hanno bambini che il giorno dopo devono andare a scuola, non ci sono mezzi pubblici, non ci sono parcheggi ed è effettivamente difficile. Anzi, con tutti questi problemi, mi sembra che abbiamo un pubblico caloroso. In futuro avremo uno stadio nostro, con un parcheggio adeguato, un luogo molto più accogliente per i tifosi, credo che la stampa la cosa migliore che potrebbe fare è mettere pressione alle istituzioni per agevolare la realizzazione di questo stadio che aiuterebbe anche la città.

Nuova Conferenza dei Servizi?
No, non c’è nessun motivo per aprirla. Siamo a posto con tutto, con i tempi.

SPALLETTI A SPORTMEDIASET

Dopo l’uscita dall’Europa League era difficile reagire, ci mancava questo risultato e la partita ha detto che avevamo una squadra forte, dovevamo riproporre quella prestazione lì, se non avessimo fatto risultato tornavamo nell’anonimato, c’è stata una reazione da uomini, è la prima volta che siamo usciti vincitori in casa contro il Sassuolo.

Pallotta?
Qua è tutto chiaro, la Roma è una squadra forte e doveva ritirare fuori le sue qualità, però poi bisogna andare a fare risultati e vincere le partite per ottenere risultati importanti, dal mio punto di vista è tutto chiaro, poi la società deve fare una valutazione in base ai risultati. Visto quello che è successo, se oggi non si vinceva si era terzi… È una cosa che non ti lascia tranquillo, ma questo dubbio può essere stimolante per tutti, bisogna fare il nostro lavoro. Se arriviamo secondi non si è fallito, però zero titoli… Si, dico la frase di Mourinho (ride, ndr).

Futuro?
Ci devono essere le carte in regola per tutti, quando ho sentito parlare della società, ho sentito dire a tutti le stesse cose, qua ci sono le carte per vincere. Io ho una macchina, se si sbanda è difficile.

Le tue parole dei giorni scorsi?
Voi non sapete quello che esce, vi dico io quello che dovete valutare e avere un’idea più corretta di quello che succede a Roma, altrimenti si legge soltanto qualche titolo, è il quotidiano quello che diventa fondamentale. O si parla di calcio o non parlerò più, qua si è passati all’offesa e non verrò più in conferenza stampa se si continua così.

Berardi?
Gli ho detto che è un campione, ci gioco contro ed è un giocatore tignoso, ma non deve assomigliare a me.

Va a cena con Pallotta stasera?
Stasera si va a letto, sono una persona anziana! Si mangia due-tre volte al giorno, c’è domani, dopodomani…

SPALLETTI A SKY SPORT

Il presidente è tanto tempo che non veniva qui, preferivo far parlare lui

La reazione dopo lo svantaggio?
Non era facile, abbiamo avuto una reazione da uomini veri, c’era il rischio di rimanere senza nulla in mano, ma avere una convinzione di squadra è tutto. Era fondamentale che la squadra rigiocasse come l’altra sera per mantenere alta l’asticella.

Pallotta dice che il rinnovo dipende da lei…
Dipende da tutti, non solo da me. Dicono tutti la stessa cosa, la Roma ha tutto per vincere e deve vincere. Contro il Sassuolo non si era mai vinto in casa, se si fosse perso anche stasera. diventava un periodo da cui era difficile uscire. Il mio contratto non conta niente, lo sai bene, deve essere uno stimolo: se si vince bene, se no fuori, vale per me come per i calciatori.

L’impressione però è che il rinnovo dipenda da lei…
Io non ce l’ho con i giornalisti, ma con chi ho davanti in conferenza quasi tutti i giorni. La percezione che avete voi che siete lontani da Roma è differente. Appare un mondo diverso da fuori: Trigoria è un giardino fiorito. Si parla di ambiente brutto, ma quest’ambiente è bellissimo. Nella mia prima esperienza romana avevo ancora due anni di contratto, ma la situazione era insostenibile ed ho lasciato. Si fanno le cose volte per volta, sempre.

E’ successo qualcosa con la stampa da inizio anno?
Se mi dai la tua mail ti mando tutta la rassegna stampa da inizio anno. A volte bisogna rispondere, quando si è tacciati di dire delle cose bisogna farlo. L’Inter quest’anno sta facendo quello che ha fatto la Roma l’anno scorso, ma a questa squadra non gli si danno mai meriti. Anche stasera era complicato, Di Francesco aveva preparato la gara bene, si è pure offerto perché è un grande allenatore e un professionista vero. Ai ragazzi va dato il merito di aver vinto questa gara. Poi c’è anche il ritorno del derby, anche se le possibilità di passare sono 70-30, non bisogna negarlo questo.

Perché quest’anno sei così critico con la stampa?
Non sapete quello che succede qui, ci sono io al mio posto.

Strootman ti ha fatto un assist, ha detto che il secondo posto sarebbe una vittoria…
Kevin è stato un gigante stasera, sono sempre i giocatori che fanno i risultati.

Come mai la Roma non è passata con il Lione?
Abbiamo sbagliato il secondo tempo lì, abbassando un po’ il nostro livello di gioco. Un po’ di sfortuna c’è stata, loro lì hanno fatto 2-3 tiri da fuori andati bene, noi abbiamo preso traverse, incocciato in grandi parate. Abbiamo fatto 25 tiri e due gol, produrre così tanto contro certe squadre che ti ripartono a mille all’ora non era facile. Dovevamo avere più fortuna.

SPALLETTI A ROMA TV

La partita?
Il match era pericoloso. Lo storico dice che contro il Sassuolo non avevamo mai vinto. Dovevamo reagire alla sconfitta contro il Lione. Il Sassuolo mi ha impressionato nella prima mezz’ora. Avevo timore. Con il passare dei minuti abbiamo preso possesso della metà campo. Con Edin ci siamo alzati di trenta metri. Merito dei calciatori.

Il tridente leggero?
C’era da correre. Dovevamo  valutare anche i singoli. Dzeko aveva finito contro il Lione un po’ in difficoltà. Magari, poi, ne hai bisogno nel prosieguo della partita. C’era poi da tenere il risultato vivo.

Pausa nel momento gusto?
Abbiamo fatto 18 partita in 70 giorni. Non sono state diluite bene. Per due mesi e mezzo abbiamo giocato ogni 3 giorni e fai fatica a recuperare.

Il merito al Sassuolo?
Sicuramente, andavano forte. Mi sono passati davanti alla panchina a grande velocità. Sono stati bravi anche nelle chiusure. Hanno un bravo allenatore. È stata una partita difficile.

Nainggolan più basso ultimamente?
Ora fa il centrocampista. Fa metri per recuperare palla e per fare squadra. Sta facendo più il centrocampista a tutto campo.

SPALLETTI A RAI SPORT

Il nostro Presidente viene in Italia due volte l’anno, è giusto che parli in televisione. In conferenza sarei andato comunque, non è vero che ero in silenzio stampa perché ce l’ho coi giornalisti. Pallotta è contento per il risultato e per la prova della Roma, era una gara pericolosa.

Come giudica la partita di stasera?
Abbiamo ottenuto una bella vittoria stasera. Purtroppo siamo usciti dall’Europa League, ma la qualità del gioco è stata la stessa. I miei giocatori non sono stanchi, ci tengo a ripeterlo. No, anche se, quando si perde, a posteriori è facile dire chi avremmo cambiato. Abbiamo buttato via due-tre risultati fondamentali. Ci rimane ancora tutto però, perché la squadra ha dimostrato di essere forte.

La Roma lotta ancora per lo Scudetto?
Credo sia difficile, ma dobbiamo continuare a vincere. Siamo secondi, prima del Napoli, e questo dimostra la nostra crescita se ricordiamo dov’eravamo lo scorso anno.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Lei ha detto che. se non vincerà. andrà via. Ho capito male?
Se dopo 10 anni non si vince niente bisogna iniziare a pensare di cambiare anche quelli che dicono di essere determinati per la Roma, i giocatori forti, bisogna guardare la realtà. Da quando sono arrivato qui mi dite sempre che la Roma deve vincere, deve essere quello punto e basta. Se stasera avessimo perso, sarebbe cambiato tutto. Qual è la cosa strana che ho detto? Mi sembra un discorso normale. Se continui a fare quello che hai sempre fatto ottieni gli stessi risultati, vuol dire che bisogna cambiare qualcosa. Se non piacciono sempre le stesse cose, bisogna cambiare qualcosa.

La Roma, arrivando seconda, vincerebbe il campionato dei ‘normali’, per lei sarebbe una sconfitta arrivare secondo? Il campionato è il suo punto di riferimento?
Per me sono tutti punti di riferimento, per i giocatori e per la Roma. Dobbiamo essere costantemente in Europa, potevamo passare il turno e non lo abbiamo fatto, ma è vero che dall’anno scorso, quando abbiamo iniziato a lavorare, il Napoli era un bel po’ avanti a noi. Se dopo un anno siamo insieme al Napoli o avanti, è segno che qualcosa si è fatto, che questi giocatori hanno dimostrato di essere forti. Dovevamo riproporlo oggi perché nella partita col Lione hanno dimostrato di essere forti. Stasera abbiamo avuto difficoltà nel primo tempo perché i loro attaccanti erano veloci e ti bruciavano, siamo andati sotto nonostante avessi messo una squadra di sostanza e di corsa, dovevamo fare la prestazione e lo abbiamo fatto, questa è la cosa fondamentale. Hanno fatto grandi cose, il pubblico è tornato partecipe. Ma se avessimo perso? Diventava un periodo negativo e tornavi la Roma con gli sbalzi di risultati. Si va avanti e si vede dove si arriva, ci si fissa, c’è chi ha già stappato una bottiglia se mi levo dai coglioni. C’è gente che stappa, qui. Si parla sempre di rimanere, ma parliamo della squadra e di altre cose. Tutti gli allenatori che hanno preso i dirigenti della Roma negli ultimi anni sono allenatori di qualità, buoni, quindi non ci sono problemi.

Lei ha detto di essere stanco della stampa e dell’ambiente…
No, questo lo ha detto lei.

Lei ha detto di essere stanco…
Stanco?

Si stanco…
Allora si vede che sono rintronato io.

Lei è stanco di questa situazione, ma quindi come mai ha accettato di tornare alla Roma, visto che già conosceva l’ambiente?
Per difendere la Roma dagli attacchi che gli si fanno. Mi dispiaceva vederla lì. Io ho due figlioli tutti e due romanisti quindi…
Eravamo finiti in cattive acque, in una normalità in cui la Roma non deve stare. Io tengo alla Roma e, se me lo chiedono, si parla e si va avanti. Le posizioni le prendo, anche se a lei non stanno bene, lo si vede dalla sua faccia, dalle pieghe che ha in fronte.

Potrei dire lo stesso io…
Ora ha sorriso, va un pochettino meglio. Io ho detto sempre cose di difesa, mai cose d’attacco. Io ho sempre difeso la Roma. Da questo momento non rispondo più a questa domanda, potete scrivere quello che vi pare. Mi dicono che sono una bomba anti ecologica, ma non so cosa vuol dire, forse che puzzo? E’ vero, un po’ puzzo, ma non me lo aveva mai detto nessuno, mi prendo anche questa, va bene. Ma se poi l’ordine dei giornalisti mi fa le note, mi dica se è normale che uno dice in questa maniera. Si può dire così? Ora non se ne parla più. Chiunque mi chiede una cosa sul personale, io non rispondo più a queste cose. Se vedo che si continua, non vengo più in conferenza stampa fino a fine anno, finché sto qui non vengo se continuano queste domane. Buonasera.

PAREDES A SPORTMEDIASET

Pallotta ci ha fatto i complimenti e siamo contenti. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare. È importante sentire la società così vicina, dobbiamo fare il nostro e migliorare sempre. Mi trovo bene in questo ruolo, ho molto contatto con il pallone e questo mi piace.

STROOTMAN A SPORTMEDIASET

Non era facile ripartire dopo la delusione Lione. Vittoria importante…
Dopo una sconfitta contro il Lione avevamo bisogno di tre punti. Non siamo partiti bene, ma perché loro sono partiti bene, hanno fatto un buon primo tempo. Avevamo qualità e si vede, nel secondo tempo abbiamo dimostrato che siamo forti e dobbiamo continuare così. Qualche difficoltà nel primo tempo.

Non siete stanchi, siete cresciuti…
Se non sbaglio nessuno di noi ha detto che siamo stanchi. Voi l’avete detto. Siamo professionisti e dobbiamo far vedere di essere pronti a giocare ogni tre giorni. Dopo la sosta dobbiamo essere pronti per le ultime partite.

Guardate alla Juve?
(ride, ndr) Dobbiamo concentrarci sul secondo posto. Tutti vogliamo vincere, ma la Juve vince tutte le partite. Dobbiamo concentrarci sul secondo posto, guardare partita per partita e prendere punti.

STROOTMAN A SKY SPORT

Dobbiamo dimostrare che vogliamo vincere qualcosa, anche col secondo posto si vince. C’è anche la Coppa: sarà difficile, ma crediamoci, poi si vedrà. Dobbiamo dimostrare sul campo, non parlare e dire che vogliamo questo e quello.

EMERSON A ROMA TV

Stai cercando di più il gol…
Lo provo sempre in allenamento, l’ho fatto con il Villarreal e anche il mister me lo chiede in allenamento. Ho questa qualità e ci devo provare e oggi per poco non facevo un bel gol

Il modulo è cambiato ma per te e Peres non è cambiato molto…
Nel primo tempo eravamo a 3, nel secondo a 4. Quando ci alleniamo lo facciamo su entrambi i moduli, per questo non ci cambia molto

Cosa è successo nei primi minuti?
Noi pensiamo partita dopo partita, il Lione è passato. Il Sassuolo ha merito perché andava avanti in velocità e abbiamo sofferto un po’. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene le marcature, facendo una grande gara.

Ci voleva la sosta?
Sì, c’era stanchezza, siamo umani. La sosta farà bene a tutti. Dobbiamo recuperare in vista di varie partite ravvicinate da preparare bene.

Come stai?
Non sono al 100%, ma con i dottori abbiamo gestito bene il mio problema, nella sosta farò terapie per stare al 100%.

Si parla della nazionale italiana per te…
Sono molto contento per la possibilità, ringrazio la Roma, la squadra e il mister. E’ un onore per me, io ci sono. Se continuo a fare bene qua, le cose verranno da sole.

(da laroma24.it)