venerdì, Maggio 09, 2025 Anno XXI


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TABELLINO INTERVISTE COMMENTO FOTO

MASSARA A MEDIASET

Campionato compromesso?
Abbiamo una seconda posizione da difendere e consolidare, stiamo facendo un campionato positivo, siamo soddisfatti, ma rammaricati di aver perso contro un grande Napoli. Credo avremo meritato il pareggio per le occasioni prodotte.

Il futuro di Spalletti?
Non condiziona il finale di campionato, il mister e tutta la squadra sono concentrati sulle partite che ci aspettano. Questo è una segnale forte e siamo convinti di poter finire in crescendo.

Avete accusato il derby?
Al limite un po’ di stanchezza, ma c’è una gara di ritorno tutta da giocare, oggi era una partita diversa, sono stati dimenticati gli episodi di mercoledì.

L’errore di Fazio?
Sta giocando una stagione straordinaria, oggi aveva anche un piccolo fastidio muscolare e non è un errore che cambia il nostro giudizio.

Gli obiettivi della Roma?
Finire e andare in fondo a tutte le competizioni, vogliamo riuscire ad alzare un trofeo. Siamo ossessionati dalla vittoria e vogliamo raggiungere questo obiettivo.

MASSARA A SKY SPORT

Va messo da parte il sogno scudetto?
In Italia, quando mancano 11 giornate alla fine, è difficile accantonare ambizioni. Dobbiamo però essere consapevoli che la Juve ora ha un margine da poter gestire meglio.

Da momenti esaltanti a quelli poco brillanti.
La Roma ha dato grandi segnali di forza in tutto il campionato, anche oggi contro il Napoli, che non mi pare abbia dominato. Avremmo meritato il pareggio vedendo le azioni create. Bisogna rimboccarsi le maniche e pensare all’impegno di giovedì contro il Lione. Supereremo bene questa sconfitta.

Le scelte di Spalletti l’hanno sorpresa?
Le scelte di Spalletti mi piacciono sempre: vi ricordo che con questo assetto al San Paolo abbiamo vinto 1-3. Non possiamo attribuire la colpa della sconfitta a questo modulo.

Si aspettava di più da El Shaarawy e Paredes?
Siamo molto soddisfatti del loro rendimento. Sei giorni fa parlavamo di Roma stellare, oggi abbiamo perso contro il Napoli che è una delle squadre che gioca il calcio più spettacolare della serie A, non esagererei coi giudizi. La partita dice che la Roma meritava il pareggio, abbiamo preso 2 pali clamorosi, a fine gara tutti quelli del Napoli hanno abbracciato Reina. Siamo molto soddisfatti del rendimento della nostra rosa e ci darà ancora soddisfazioni da qui alla fine.

Quando arriverà il momento per parlare di rinnovo con Spalletti?
Ne parleremo a fine stagione, quando le cose che avremo fatto saranno più chiare. Nel calcio non c’è nulla di assoluto, malgrado i vincoli contrattuali, se non c’è sintonia su obiettivi e programmi non esistono scadenze che mettano al sicuro i progetti da perseguire insieme. Siamo contenti di Spalletti e speriamo di continuare con lui. Ama la Roma e credo ci siano tutti i presupposti per proseguire insieme.

MASSARA A ROMA TV

Più una questione fisica o mentale nel non rischiare la giocata?
Più che altro direi che è avvenuto nel primo tempo, dove abbiamo forse risentito del fatto di aver avuto un giorno di riposo in meno rispetto al Napoli. Anzi, alla distanza siamo cresciuti, abbiamo creato occasioni, alcune delle quali clamorose, colpito due pali. Avremmo meritato un pareggio. C’è rammarico, speravamo in un risultato diverso ma siamo consapevoli di aver fatto cose buone, ora c’è una partita importante a Lione e dovremmo essere concentrati sull’Europa League.

La squadra come ha assorbito la sconfitta?
C’è dispiacere e amarezza, ma anche la consapevolezza di poter fare grandi cose. Poche volte siamo caduti, ma ci siamo rialzati velocemente, possiamo fare bene in questo finale di stagione.

Che momento è? La società, in queste situazioni, cosa può e deve fare?
La società è serena e vicina allo squadra, per cercare di aiutare a superare questo momento di difficoltà. Ne abbiamo avuti pochi in questa stagione e li abbiamo superati brillantemente, siamo già proiettati su Lione per rifarci dalla batosta di oggi.

Discorso scudetto difficile?
Non ricordo un campionato chiuso a 11 giornate dal termine. E’ evidente che la Juve, che sta macinando record, rischia di acquisire un margine di vantaggio difficile da recuperare. Dobbiamo pensare a consolidare il secondo posto e, chiaramente, ad avvicinarci alla Juve. E’ stata persa un’occasione, ma anche la Juve avrà partite difficili da qui alla fine.

Le caratteristiche del Lione?
Ha un organico di livello e una grande tradizione, sia in Francia che in Europa. Non è stato un sorteggio benevolo, ma non è stato favorevole nemmeno per loro.

MASSARA IN MIXED ZONE

Il mercato invernale sta condizionando la stagione?
Sei giorni fa non si diceva così, anzi stavamo celebrando una Roma stellare. Non vedo perché oggi dovremmo cambiare opinione dopo la sconfitta contro il Napoli, che è celebrata da tutti come una delle più forti del campionato italiano. Una gara che ha visto nel primo tempo fare di più al Napoli e, nel secondo temp,o la Roma ha costruito molte occasione ed avrebbe meritato il pareggio, alla luce delle occasioni clamorose prodotte. A fine partita i giocatori del Napoli sono andati ad abbracciare Reina, capirete che forse la Roma meritava di più, anche in una gara non brillante come in altre circostanze.

Come spiega il calo con Lazio e Napoli?
Sono partite diverse con andamenti differenti. La Lazio ha giocato una partita molto accorta, mettendoci in difficoltà con ripartenze e contropiedi. Anche lì la Roma ha avuto una supremazia di palleggio evidente. Oggi una gara diversa, contro una squadra che nel primo tempo ci ha messo in difficoltà venendoci a pressare alti. Noi abbiamo fatto un po’ troppi errori in disimpegno, ma nel secondo tempo siamo riusciti a far vedere di essere una squadra molto forte. Sono due partite difficili che si possono anche perdere, ma questo non cambia il cammino fatto da questa squadra nella stagione, che è ancora tutta da giocare e siamo convinti di poter lasciare un segno importante in tutte le competizioni.

SPALLETTI A MEDIASET

Finale importante, ma partita diversa…
E’ andata così, sono stati più bravi in velocità e a far giocare palla nel primo tempo. Ci hanno fatto penare per riconquistare palla, quando gli altri ti ammucchiano diventa difficile fare i passaggi che ti consentono di liberare l’uomo. Nel primo tempo hanno meritato il vantaggio, nel secondo è stata tutta un’altra partita, c’è stata anche un po’ casualità.

Ma anche un po’ di stanchezza?
Parlare di stanchezza peggiora la situazione. sono discorsi da fare tra di voi, ma io non partecipo. La squadra nel finale ha avuto un comportamento nettamente diverso. Per me i miei giocatori non sono stanchi, lo hanno fatto vedere nel finale di partita, non è un mio alibi. Nessuno può trovare alibi, abbiamo un ciclo di partite determinanti e lo affrontiamo con l’intenzione mentale giusta.

Avevate trovato continuità, poi con la Lazio avete perso in modo netto e un ko anche oggi: cosa è cambiato?
E’ successo che mercoledì non abbiamo perso in modo netto, non abbiamo fatto benissimo e loro sono stati bravi a sfruttare le loro qualità, noi non ci siamo comportati di conseguenza sul livello di atteggiamento di squadra. Nel primo tempo oggi non siamo stati coraggiosi a cercare la giocata e ci hanno messo un po’ in mezzo,  creandoci difficoltà nel primo tempo. Nel secondo, mettendola più sull’1 contro 1, si è vista una squadra diversa anche dal punto di vista fisico, che è stata bene in partita.

Salah fuori scelta tattica?
Sì, ho deciso di dare più spazio a Perotti e El Shaarawy dopo le ultime due partite.

Perotti e El Shaarawy?
Si sono comportati bene, ma non li ha aiutati la squadra. Hanno fatto ciò che dovevano fare, a volte si incide di più e a volte meno. Oggi nel primo tempo non è andata benissimo, ma l’impegno c’è stato.

C’è da mettere a posto la difesa?
Oggi anche Fazio ha trovato meno posto dove giocare, loro ti aggrediscono bene. Il loro venire a pressare non ci ha fatto riallungare e riabbassare per creargli problemi tra le linee, in questo giochino qui abbiamo avuto difficoltà, giocandocela male, non siamo stati tranquilli, coraggiosi e precisi ed è giusto che hanno fatto meglio loro nel primo tempo. C’è poco da fare. Sotto questo aspetto c’è da migliorare.

Scudetto andato?
Ma lo scudetto dipenderà da cosa farà domani la Juve, ma tutto è un discorso duro. Quando esci sconfitto dagli scontri diretti si ribaltano le situazioni di morale. Siamo forti, il Napoli è forte e le partite sono ancora tante.  C’è da giocare, rendersi conto della realtà e affrontare i problemi in maniera professionale. Con coerenza e competenza.

SPALLETTI A SKY SPORT

Reazione nel finale, ma qualcosa non ha funzionato.
Nel primo tempo loro hanno fatto bene, noi non ci abbiamo messo abbastanza spregiudicatezza nelle giocate coraggiose per liberare spazio e andare dietro la linea difensiva. Ci hanno risucchiato coi difensori, venendo a pressarci, e non ci siamo diluiti negli spazi che loro lasciavano liberi. Quando abbiamo recuperato, loro sono stati corti e ci sono saltati addosso, non c’è riuscito di liberare posizioni per fare possesso palla.

Difesa a 3 e mezzo da mettere a posto
Sono stati bravi loro perché, palleggiando, hanno trovato sempre l’uomo sulla trequarti o sulla linea difensiva. Sul gol sono stati risucchiati in due, hanno sfruttato il buco che si è creato. Sono errori che si possono commettere.

Com’è l’umore dello spogliatoio?
Sempre uguale, quando si perde si è dispiaciuti, la convinzione e il morale si abbassano. Dopo arrivano le prese di coscienza, le analisi e le professionalità da portare avanti. Si va dentro il problema per cercarne la soluzione.

Solo imprecisione o difficoltà nel trovare gli spazi?
Tutte e due. La cosa fondamentale è essere veloci nello spostare la palla toccandola poche volte, perché la squadra è più ordinata. Cosi diventa facile inquadrare la palla ferma e comportarsi di conseguenza. Servono più velocità di scelta e coraggio nel giocare tra le linee: se la riporti sempre al portiere, loro riducono gli spazi. O la butti o la giochi in ritardo e spesso la perdi. Se non hai coraggio di giocare la palla il reparto difensivo si affolla, perché gli spazi sono ristretti.

Serviva maggiore contributo da parte di Dzeko sulle palle alte?
E’ una cosa che va sempre ricercata come seconda soluzione. Abbiamo cercato di farlo in alcuni momenti, dipende sempre dalla lettura della gara e dalle difficoltà che crea la squadra avversaria. Nel primo tempo dovevamo alzarla di più invece che giocarla e perderla ripetutamente. Nel primo tempo sono stati più reattivi e veloci anche sui rimbalzi, portando a casa la palla sporca e rendendola giocabile con intuizioni e coraggio di giocate corte, a volte anche banali, ma fatte con brillantezza.

Lo scudetto ora è la difesa del secondo posto?
Sì, bisogna essere realisti. Loro son stati bravi, se per noi prima era durissima, con questa sconfitta ora è quasi impossibile.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Siamo stati lenti nel far partire la palla che viaggiava troppo piano. Intimoriti dal loro pressing, hanno riconquistato la palla e l’hanno fatta girare con qualità e hanno avuto il controllo per un’ora. Quando ci siamo liberati del timore del fare la giocata abbiamo trovato la giocata, ma doveva essere così dall’inizio. Loro hanno corso e giocato a calcio, ma nell’ultima mezz’ora si sono creati i presupposti per pareggiare.

La difesa aveva trovato una sistemazione ottimale, ha subito 5 gol in 3 partite all’Olimpico. Un calo di attenzione dei difensori? Gli errori di Fazio… E’ in difficoltà?
C’è un po’ di tutto e soprattutto c’è questa lentezza nel far girare palla, è quella la chiave del successo di una squadra che deve costringere gli altri a difendersi. L’inizio dell’azione diventa fondamentale. Loro, come hanno sempre fatto, ti vengono a pressare, cercano l’1-1 e cercano di risucchiarti, se riporti sempre palla sul portiere hanno un vantaggio. Noi abbiamo fatto spesso così, non abbiamo avuto coraggio e qualità nelle giocate. Si può fare meglio, sarà uno degli argomenti da portare avanti, ma per oggi è andata così. Nel secondo tempo, quando ci siamo liberati (perché dovevamo farlo per forza), abbiamo avuto più successo.

Una percentuale per il secondo posto tra Roma e Napoli?
In base alle differenze che ci sono adesso, la distanza è ridotta, diciamo 60-40, la distanza è di una partita, ma c’è ed ha un valore.

Una squadra stanca non chiude in crescendo la partita come oggi, ma come spiega il calo d’intensità?
La squadra, prima di tutto, non è stanca, ma in alcuni momenti abbiamo giocato male, non abbiamo accorciato, ci siamo ammucchiati come in occasione del buco creato nel primo gol… Ci sono un po’ di cose.

Si è giocato con 4 difensori centrali, un messaggio alla squadra che ha avuto conseguenze?
Può essere una domanda dove lei ci mette del suo. Juan Jesus a Milano faceva il quinto, perché oggi non sarebbe andato bene? Oggi ha fatto il terzo centrale in fase di possesso, Ruediger era più avanti per far correre di più Insigne. Anche se lui ci arrivava sulle palle lunghe, intanto ripartiva con lui, senza lasciarlo a metà strada.

SPALLETTI A ROMA TV

Non c’era stanchezza.
Abbiamo fatto girare palla lentamente, non abbiamo avuto coraggio nel cercare giocate nello stretto, loro hanno riconquistato palla e ci hanno fatto correre a vuoto. Quando non avevamo più niente da perdere siamo stati costretti a fare le cose con più coraggio e abbiamo cercato di pareggiare, senza successo.

Il pressing alto del Napoli?
Sono bravi a pressare e accorciare. Noi nelle letture ci mettiamo di più, non riesco a farglielo fare in allenamento di venire incontro quando ti vengono ad attaccare per trovare la via di mezzo. Si era risucchiati spesso dalla linea difensiva. Si porta troppo spesso sul portiere che ha qualità ed è tutto corto. Ci vuole questo fraseggio intermedio nel quale si riesce a libera uno che la mette dietro la linea, costringendoli a correre indietro. Non è mai successo, abbiamo buttato quasi sempre la palla. Hanno vinto molti duelli. Quando l’abbiamo ripresa, invece, non siamo stati bravi a creare.

Tanto Napoli o la Roma è stata troppo passiva?
Il Napoli è sempre lo stesso, contro chiunque. Noi dobbiamo lavorare, mettendo a posto le cose velocemente e ripartire come è nelle nostre possibilità. Ci vuole calma, impegno e serietà.

Cosa bisogna rimettere a posto prima di tutto?
Ridurre il modo di pensare mentre la palla viaggia. L’anticipazione delle giocate e il coraggio di farla senza delegare l’altro. Abbiamo giocato la palla troppo lentamente, così non si vince contro nessuno. Dobbiamo essere più veloci e qualitativi.

PEROTTI A MEDIASET

Sconfitta pesante…
Il Napoli è stato più bravo di noi, ma nel finale eravamo quasi riusciti a pareggiare. Abbiamo fatto un gol importante per gli scontri diretti. Ora dobbiamo guardare avanti, perché giovedì abbiamo una gara importante.

Siete stanchi?
Può essere, abbiamo avuto molte partite dure ogni 3 o 4 giorni. Abbiamo perso, ma siamo ancora davanti al Napoli, dobbiamo tornare a vincere per rimanerci.

Ha pesato il derby?
No, abbiamo perso una gara importante per noi e per i nostri tifosi, ma abbiamo dimenticato la Lazio. Oggi pensavamo solo al Napoli, non abbiamo fatto bene, dobbiamo dirlo senza trovare scuse.

PEROTTI A SKY SPORT

Cos’hai provato sulla parata di Reina?
Che devo dire… Sono inc***ato, perché non abbiamo fatto gol e abbiamo perso una partita fondamentale per allontanarci ancora di più dal Napoli. Anche un pareggio era buono, perché saremmo rimasti a 5 punti. Abbiamo fatto una brutta partita, dobbiamo migliorare tanto.

I cambiamenti di Spalletti ti hanno tolto punti di riferimento?
Due partite fa abbiamo fatto benissimo contro l’Inter, non era cosi diverso da quanto fatto oggi. Non siamo riusciti a farlo bene e abbiamo perso, questo fa sì che se ne parli di più. Conosciamo il nostro lavoro, non abbiamo fatto bene e ora dobbiamo ricominciare a vincere di nuovo, come facevamo prima delle partite contro Lazio e Napoli.

A destra fai fatica?
A sinistra forse mi trovo meglio, ma sono a disposizione del mister e qualsiasi cosa mi chieda io la faccio sempre, perché sono un giocatore che vuole fare bene per i compagni, non per se stesso.

Avevate studiato un modo per uscire dal pressing del Napoli?
Le studiamo tutte bene, il Napoli è una buona squadra e sono bravi. Noi siamo più bravi di loro, ma oggi sono stati più costanti di noi nel gioco.

Analogie tra le due sconfitte, tra il Napoli e il derby?
Sono due partite diverse, non abbiamo giocato al meglio. Oggi però siamo riusciti a mettere in difficoltà il Napoli negli ultimi 10 minuti e ripartiamo da questo.

Dovete mantenere il secondo posto?
Dopo la sconfitta di oggi, se la Juve vince, la distanza sarà difficile da accorciare. Dobbiamo vincere e siamo forti, dobbiamo lottare per il secondo posto, aspettando quello che fa la Juve.

Cosa devi fare per essere convocato con l’Argentina?
Questa volta pensavo che la chiamata sarebbe arrivata. L’allenatore mi aveva fatto capire che stavo giocando bene in una grande squadra. Ormai non ho più speranze, se non riesco ad arrivare in nazionale neanche giocando titolare nella Roma significa che il livello che vede lui non è lo stesso.

La Roma è stanca o è una sensazione solo esterna?
Stanchi no, ma giocare tante partite di fila con squadre forti ti leva energie. Noi vogliamo vincere, ma abbiamo giocato con squadre forti, oggi e con la Lazio non abbiamo fatto il nostro lavoro. Se giochiamo come sappiamo, partite come questa le vinciamo.

PEROTTI A ROMA TV

Cosa è successo?
Sicuramente loro sono stati bravi, sono arrivati secondi la scorsa stagione e sono una buona squadra. Noi non abbiamo fatto il nostro, se avessimo giocato al nostro livello avremmo vinto. Nel finale potevamo pareggiare.

Riscatto immediato con il Lione?
Sì, è vero, le ultime due sconfitte bruciano, ma non è che non vinciamo da 10 partite, dobbiamo rialzarci subito.

Trovi cosi difficoltà a giocare a destra?
Gioco dove vuole il mister, provo a fare il meglio per i miei compagni, non per me stesso. Giocherò dove vuole il mister. Provo sempre a fare il meglio e mi dispiace quando non ci riesco.

Sta subentrando un po’ di stanchezza?
Abbiamo giocato contro Lazio, Napoli, Inter, le energie si consumano, ma non deve essere un alibi. Sono partite dure, ma non pensiamo a questo, abbiamo dimostrato di non essere stanchi, altrimenti non avremmo fatto quegli ultimi 10 minuti.

PEROTTI IN MIXED ZONE

Avete compromesso quanto di buono avete fatto in questi ultimi due mesi con le ultime sconfitte?
Spero di no, è vero che perdere il derby è stato duro per noi e per i tifosi e anche oggi lo è stato, ma siamo ancora davanti a loro e non dobbiamo aspettare il risultato della Juve, ma pensare a difendere il secondo posto, perché ora è quello l’importante.

Problema tattico o fisico?
Sono state due partite in cui gli avversari si sono trovati meglio di noi, veniamo da una serie di partite difficili arrivate a distanza di pochi giorni e sicuramente abbiamo usato più energie, ma siamo professionisti e siamo abituati a queste situazioni, non devono esserci alibi.

Adesso c’è il Lione…
Affronteremo la gara come abbiamo affrontato tutte le altre, una sconfitta non cambia tutto: è un momento, ma ci rialzeremo e giovedì proveremo a vincere di nuovo.

(da laroma24.it)