venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI


Guarda il tabellino Leggi le interviste dei protagonisti Leggi il nostro commento alla partita Guarda le foto della partita
TABELLINO INTERVISTE COMMENTO FOTO

SPALLETTI A MEDIASET

Stavolta ha fatto i complimenti a Dzeko?
Stasera non si può dirgli nulla, il carro è pieno e sono tutti saltati sopra. Quando sbaglia si svuota… C’ è gente che stasera gli ha fatto i complimenti.

Prestazione straripante
E’ la cosa più importante e che va messa a fuoco. La squadra ha pulito qualsiasi dubbio sulla sua forza, con questa prestazione qui hanno dato adito a un pensiero corretto. La Roma è presente.

14 vittorie di fila in casa, un tesoretto importante
Stiamo facendo un grande campionato come il Napoli, la Juve lo sta facendo grandissimo. Abbiamo l’obbligo di provarci fino in fondo. Ora c’è un periodo in cui si può entrare in confusione e difficoltà, ci sono 12 partite in 40 giorni. Se gli altri si abbassano, non bisogna avere rammarico e farci trovare pronti.

Nainggolan tra i top del campionato come Mertens e Mandzukic
Il discorso diventa sempre trovare una quadratura. Quando a un giocatore, come Mandzukic, dici che quei tre campioni possono giocare insieme è uno stimolo. Come lo è per Mertens e Nainggolan, sono giocatori che vogliono andarci a vedere e poi prendono la consapevolezza giusta. Gli manca un po’ di tecnica ma ha questa forza… Ora fa questi controlli ad entrare senza farsi risucchiare, così è difficile prenderlo… Non è cattivo nelle scelte, ma ogni tanto se la prende comoda. Ha le potenzialità per fare dei recuperi ed essere l’uomo in più.

Ha esultato al terzo gol in maniera particolare…
Si patisce in campo, è stato un momento particolare, sul 2-0 non sei tranquillo e sul 3-0 ti liberi un po’. Era fondamentale vincere, cominciava ad aleggiare qualche dubbio e può diventare difficile reggere se ti fanno un buchettino. Aver reagito così ha dimostrato che la squadra è tosta. E’ stata una partita fisica, ci sono stati cambi di posizione di forza tra Manolas e Ruediger, che non hanno concesso nulla oltre il limite del consentito. Hanno vinto la partita anche dal punto di vista fisico.

La rimonta, la famo o no?
Dobbiamo fare le cose in maniera professionale e corretta. Ci alleneremo domattina, farò i complimenti alla squadra e mostrerò le cause di questa vittoria. Poi andremo a giocare la prossima allo stesso modo e vedremo alla fine, si tireranno le somme.

Lanciamo un altro hashtag: #SpallettiResta
Se siete attenti come immagino, si è parlato più volte di questo e si è detto il discorso finale, resta così.

La società ha ribadito che vuole aspettarla…
Guardi, contano i calciatori per vincere le partite, gli allenatori contano relativamente ma i giocatori sono fondamentali. Va fatto il contratto a De Rossi, a Totti se lo vuole… Perché il suo contratto ve lo puppate voi, non io. Si ricomincia con la manfrina che non lo faccio giocare, ma il suo contratto non è roba mia e non dipende dalle mie scelte, lui deve fare ciò che gli va di fare. Poi c’è gente comeManolas e Strootman. Questi contano. Se siamo una grande squadra è per merito di questi giocatori.

SPALLETTI A SKY SPORT

Cosa ha fatto diventare facile la partita?
L’atteggiamento della squadra, dopo i primi 25 minuti siamo diventati più aggressivi, da un punto di vista fisico gli siamo passati sopra nonostate in avvio di gara loro ci avessero creato problemi. Nel secondo tempo molto bene, la squadra ha accetato i duelli vincendone molti mantanendo lucidità nell’andare a far male.

De Rossi tra i migliori in campo. La società pensa di rinnovargli il contratto?
Penso di si, non ho parlato di contaratti con la società di contratti.

La società le ha chiesto qualcosa su questo rinnovo?
Se ne può parlare ma poi la società ha altri numeri, altri fini rispetto a quelli dell’allenatore, per me è facile. Ci sono dei contratti di cui la società deve parlare ma con i tempi giusti. De Rossi incarna nella totalità lo spirito della Roma è una giocatore maturo e secondo me può sempre far comodo.

Massara ha detto che può aspettarla fino a giugno…
Del contratto non se ne parla più fino alla fine. L’importante è l’equilibrio che devono mantenere i calciatori, bisogna dare un senso di gestione corretta, loro vivono tutti nello stesso ambiente. Se diciamo che la squadra è forte è merito di questi calciatori di cui si parla: degli Strootman,Nainggolan, Dzeko che sono cresciuti anche si fanno salire e poi scendere dal carro troppo facilmente. Dzeko è un giocatore forte, ma è un campione e non bisogna avere dubbi, gli si può permettere di sbagliare una partita.

Cosa la rende orgoglioso?
Stasera dovevamo togliere i dubbi che cominciavano a venire a qualcuno pensando a noi. Diventa facile andare in confusione quando tutti vanno a mettere il dito nel problema. C’era da pulire questa situazione, la Roma è una squadra forte e oggi lo ha fatto vedere contro una squadra altrettanto forte.

SPALLETTI A RAI SPORT

Secondo tempo più bello dell’anno?
La squadra dal 25esimo si è comportata molto bene, a parte qualche rischio che la Fiorentina ti può sempre creare abbiamo sempre corso in avanti. Non li abbiamo mai fatti rifiatare e abbiamo avuto uno strapotere fisico.

Dzeko?
Ora salite tutti sul carro, quando sbaglierà una partita tutti giù poi… L’essenziale è riuscire a scavallare quel momento in cui tutti ti creano problemi per le tue prestazioni, ma quando lo scavalli ti sollevano e ti rendono un eroe.

Il rinnovo?
Sei un giornalista distratto, ne ho parlato ieri… La Roma oggi dice che mi aspetta fino a maggio? Oggi dice così ma poi si vedrà, l’importante è che metta a posto il futuro dei calciatori, quelli sono importanti per far bene, che determinano le partite.

Lo stadio?
Mi sembra ci sia un dialogo aperto e corretto, è segno di professionalità. All’estero si vede cosa il movimento calcio crea, qui c’è una passione viva e bisogna fare degli stadi corretti per far partecipare tutti e portare la gente allo stadio. Se no c’è un’alternativa: fare fabbriche di ombrelli e impermeabili perchè allo stadio piove.

Migliorare in trasferta?
Possiamo fare meglio, prendere più iniziativa, affrontare l’uno contro uno. Siamo forti, e se gli altri accettano lo scontro possiamo fare male.

SPALLETTI A ROMA TV

Oggi tanta Roma
Belli tosti e determinati. Squadra aggressiva al punto da voler andare nei duelli individuali e vincerli. Sull’aspetto del fraseggio bisogna migliorare: palle perse a volte in maniera banale.

Squadra molto fisica in mezzo al campo
Sembrava ci fosse un cancello, con gente che diceva “questa è casa mia, non ti ci voglio”. Questo ha fatto aumentare la convinzione della squadra, ha dato vita ad una prestazione imponente.

Non era semplice mentalmente dopo le vittorie di Juve e Napoli
Il gioco del calcio è importante, c’è dietro la passione e il lavoro di tante persone. Se ci comincia a venire il braccino sul risultato di altri non è sintomo di grandi calciatori. Qui si hanno delle imposizioni, quelle di vincere le partite quasi sempre. Dobbiamo fare qualcosa in più del nostro massimo per stare al passo.

Un gol del difensore su palla inattiva
Era il problema dello spogliatoio. Se allenassi una squadra avversaria e avessi contro Dzeko, Fazio,Manolas, Ruediger e De Rossi non saprei come marcarli ma non prendevano una palla. meno male che hanno segnato sennò ci veniva il dubbio a forza di parlarne.

Cosa manca per quel salto di qualità?
La squadra, come ho detto spesso, è forte dal punto di vista mentale. Agli allenamenti si vede che i ragazzi si passano questa ricerca della vittoria. Il massimo della nostra vita è quando vince la squadra e ci ritroviamo per stare insieme al di fuori dello spogliatoio. La Roma e il suo risultato fanno differenza. (Commenta il gol di Nainggolan) Qua abbiamo fatto un grandissimo gol, sono stati veramente forti…

La squadra si è mossa con tempi incredibilmente giusti. Da registrare e conservare
A casa ce le ho tutte. E’ importante quando inizia l’azione, se gli altri ci pressano per noi deve essere un vantaggio. Nei primi 20′ la difesa è stata lenta e statica, con poche idee e convinzione. Diventa tutto più difficile.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

La partita era difficile, importante, arrivava in un momento delicato. Bisognava pulire questi dubbi che cominciavano a venire a qualcuno. Nei primi 20 minuti siamo arrivati in ritardo e loro ci hanno creato problemi, sono una squadra tecnica, fanno girare palla, si sono liberati dal pressing che abbiamo portato nella loro metà campo. Quei minuti lì ci sono serviti per prendere le distanze corrette, poi siamo arrivati quasi sempre in tempo, abbiamo fatto bene da un punto di vista fisico, è salita la convinzione di poter fare la partita in maniera spavalda, la squadra l’ha fatta bene la partita. Abbiamo poi fatto anche gol per cui è tornato tutto, è tornato il fatto che la Roma è forte e che può giocare partite di questo livello. Da un certo settore in poi c’era questa forza di non dare spazio agli avversari, questo è il verso giusto.

Il rinnovo del contratto?
Ne abbiamo già parlato. C’è però la possibilità di prendere lo spunto per i giocatori, quello che diventa importante sono i loro contratti. Bisogna creare uno spogliatoio corretto, mettere a posto le situazioni individuali. Hanno fatto vedere di essere una squadra forte, come gli dico da quando sono arrivato.

Rimorsi dopo Genova o consapevolezza che è questo il progetto?
Ti facevo con più personalità (al cronista, ndr), che avresti chiesto perché ho messo Vermaelen e non Manolas… Dillo! È quello a cui volevi arrivare Il discorso è che a Genova ci sono state quelle due segnature, ma non c’era nessuna avvisaglia del fatto che potessimo andare in confusione. Ma bisogna cominciare l’azione, noi ci chiamiamo Roma e dobbiamo prenderci le responsabilità. Per prima cosa comandare il gioco, se levi giocatori come Pjanic diventa più difficile, Strootman è un po’ diverso. Bisogna aumentare la qualità a inizio azione. Poi abbiamo fatto tutto bene, siamo stati più aggressivi, si è tenuta più la difesa alta. È una cosa che dobbiamo fare, la Fiorentina ogni tanto ti obbliga. Qualche ansia, qualche momento in cui ti viene il fiato grosso bisogna che succeda. Lo stesso tempo di far giocare Vermaelen che è uno dei migliori che abbiamo per la guida della palla, ti pressano, ti portano questo nuvolo di giocatori, se esci dal pressing hai praterie. Avevo levato ancheEmerson se davo retta a voi. Ora? Tutti sopra al carro.

Dzeko?
Ora il carro è pieno. Sbaglia un gol? Carro vuoto, tutti di sotto. Andiamo avanti. Come si spiega mentalmente la Roma? Secondo me questo è un po’ vero, nel senso che loro ormai ce l’hanno già consolidata quella spina dorsale di quando arriva un calciatore nuovo c’è un gruppo di giocatori che ti dà il benvenuto e che ti dice che bisogna vincere. Stiamo costruendo questo gruppo, abbiamo una squadra seria, ma in base a quello che si vede, far sentire subito il morso della pressione, del dovere, dell’usare tutti i momenti per essere sempre più forti e antipatici, più determinati, secondo me ora sta venendo fuori, fino a ora c’era qualche dubbio o qualche libertà in più. Questa ossessione bisogna riuscire a fargliela percepire. Non è la stessa cosa arrivare quarti, secondi, quinti, bisogna arrivare davanti, sempre. È un’imposizione. Bisogna fare il massimo, senza lasciare nulla e azzardare a qualcosa in più. Ci chiamiamo Roma, non c’è altra scelta.

DZEKO A MEDIASET

14 vittorie consecutive in casa
Sembrava facile ma non lo è stato. Abbiamo sofferto nel primo tempo, poi dopo il primo gol è stato tutto più facile. Bello vincere in casa ma dobbiamo continuare così.

Grande prova dal punto di vista fisico
Non è stato facile dopo la Samp, abbiamo sofferto anche contro il Cesena ma è stato meglio giocare contro una grande, oggi abbiamo tutto.

In cima alla classifica capocannonieri. La Juve è lontana, ma gli obiettivi?
Penso partita dopo partita, come dovrebbero fare tutti.

Hai fatto spazio sulla libreria per la Scarpa d’Oro?
C’è tempo, mancano tante partite.

DZEKO A SKY SPORT

17 gol, 24 in totale in 32 partite. Anche oggi decisivo con una doppietta…
Mi sento bene, come ho detto prima lavoriamo duro e sul campo si vede

Cosa è cambiato rispetto alla qualità che avevate un po’ perso nelle ultime due partite?
Abbiamo perso una partita che dovvamo vincere, negli ultimi 30 minuti contro la Sampdoria sul 1-2 non si può perdere così,. Anche contro il Cesena abbiamo sofferto un po’ in una gara difficile ma come ho detto per me oggi è stato meglio affrontare una squadra forte come la Fiorentina perchè abbiamo dato tutti.

Nei 5 principali campionati europei nessuno ha tirato più di te, è il sistema di gio gioca che ti aiuta?
Sì, certo, il sistema di gioco del mister. La nostra è una squadra forte, mi arrivano sempre palloni e senza squadra non c’è Dzeko.

Avete sorpassato il Napoli…
Abbiamo vinto una partita difficile 4-0 contro una squadra forte, non è facile fare 4 gol allaFiorentina ma dobbiamo pensare prtita dopo partita e ora ce n’è una difficile a Crotone.

DZEKO A ROMA TV

Grande partita e due bei gol
Sì, dopo la sconfitta con la Samp non era facile. Col Cesena abbiamo sofferto e abbiamo dato tutto vincendo alla fine. Oggi è stato meglio giocare con una squadra forte come la Fiorneitma. Nel secondo tempo abbiamo fatto una partita incredibile.

Il miglior secondo tempo di sempre?
Sì, sicuramente sì.

Un messaggio a Napoli e Juve?
Dobbiamo continuare cosi e pensare partita dopo partita, questa è la squadra giusta.

Cosa è cambiato dall’anno scorso?
Un po’ tutto. Ho fatto la preparazione con la squadra e tutti gli allenamenti. Conosco maggiormente il campionato e i miei compagni, così come il gioco del mister. Alla fine anche la testa è al posto giusto.

Punti al titolo di capocannoniere?
Penso prima alla squadra e faccio tutto per lei. Se segno sono contento anche per me, in allenamento do tutto e forse anche per questo sto bene fisicamente.

DE ROSSI A MEDIASET

E’ stata una partita difficile e abbiamo meritato il risultato sebbene non renda la vera differenza tra le due squadra, abbiamo interpretato bene il match e fatto tutto per battere la Fiorentina. LaJuventus le vince quasi tutte e già stare dietro loro è un passo avanti, facciamo punti che in altri campionati potrebbero bastare, a gennaio abbiamo perso entrambe una partita ed è difficilissimo stargli dietro, la loro è una squadra di extraterrestri, hanno qualcosa in più, forse potrebbero perdere punti con la Champions.

Il rinnovo di contratto? 
Preferisco concentrarmi sul presente, voglio concentrarmi su questa realtà, adesso è importante il Crotone, voglio essere in buone condizioni fisiche. Quando arrivi a 33-34 anni, con pochi trofei ma con una carriera appagante, non è un assillo poi prima o poi mi chiameranno e parleremo, non ci penso in maniera ossessiva.

Quanto è contato Spalletti?
Ne parlavo con un compagno oggi, ha dimostrato di essere il tassello per mantenere la Roma a certi livelli e per sua fortuna ha trovato anche grandi professionisti, è un qualcosa in più che le altre non hanno. A me piace anche Sarri, se hai questi allenatori non devi lasciarteli scappare, è la pietra dalla quale la Roma deve ripartire. Il problema nel riscaldamento? Adesso sento un po’ di dolore ma sto bene, io dico che bisogna trattare meglio il prato dell’Olimpico che non è bello, bisogna trattarlo bene perché poi ne può risentire lo spettacolo.

Il rendimento di Fazio?
Mi ha sorpreso, lo conoscevo di nome, ha vinto Coppe Uefa a destra e sinistra ma non pensavo fosse così forte, nemmeno le più rosee aspettative. Non lo nomino perché lo ha già detto più volte il mister, devo citare anche Emerson, stanno facendo paura entrambi per come giocano, mi sarei giocato casa che sarebbe esploso.

DE ROSSI A SKY SPORT

Nel pre partita hai avuto qualche problema…
Non pensavo si fosse notato, sono cose che succedono se il campo non è in perfette condizioni, sono fortunato che è successo alla caviglia sinistra perchè la destra è più ballerina.

Avete coniugato forza fisica alla qualità..
Questa squadra ha queste caratteristiche: molto fisica, molto atletica, tanti giocatori che amano l’ 1 contro 1. Abbiamo giocato benissimo, li siamo andati a prendere, sembrava un po’ Italia-Spagna degli europei. Non li abbiamo aspettati ‘all’italiana’ ed è stata la scelta giusta.

Cosa significa avere uno stadio di proprietà?
Abbiamo visto le immagini al computer ed è già molto bello. Anche in Europa spero d incontrare sempre squadre nuove per vedere nuovi stadi. Quello della Roma sembra stupendo, è nostro, speriamo che si possa fare. Dietro questo lato romantico c’è anche un discorso economico che farebbe fare un salto di qualità ulteriore alla Roma.

Questa squadra è coraggiosa…
Questa è una cosa che parte dall’allenatore che deve questa intuizione. Serve tanta forza fisica e anche coraggio, i difensori anche contro giocatori forti come Babacar sono stati strepitosi. Per caratteristiche tecniche questa squadra può metterla sul fisico, sulla spallata. Come stazza quest’anno non siamo secondi a nessuno.

Soffrite solo con le più deboli, è dovuto a cali mentali?
Non so, questa squadra ha dimostrato di atteggiarsi bene anche con le piccole, con l’atteggiamento giusto. Contro Pescara e Cesena abbiamo faticato, sono in difficoltà ma sono squadra che sanno giocare e meritano qualche punto in più. Tante volte le squadre inferiori sanno come farti male più delle grandi che magari si chiudono dietro e perdono 1-0.

Similitudini tra Spalletti e Conti?
Sono i più forti in Italia, insieme a Sarri e ad Allegri. Sono sulla cresta dell’onda da tanti anni. Vivono la gara in maniera simile, li vediamo quando esultano o come sono a bordo campo. Sono presenti in ogni azione, si fanno sentire e sono ossessionati dalla vittoria. Sta a noi farli vincere,Conte ha trovato gruppi straordinari e spero che anche Spalletti posso trionfare quest’anno con noi perchè lo merita, è fortissimo e i suoi numeri parlano chiaro.

DE ROSSI A ROMA TV

Roma meravigliosa
Siamo stati forti e concentrati fino all’ultimo, oltre che belli. Non abbiamo perso compattezza e contrasti. Anche se guardiamo la Juve, ne hanno persa una sola nel 2017 come noi. Ci sono questi 4/7 punti maledetti fra noi e loro, cercheremo di recuperarli.

La differenza con la Juve è fuori casa
Sì, li abbiamo persi all’inizio, in settimane particolari come Cagliari ed Empoli. Lo scontro diretto l’ha deciso il colpo di un fuoriclasse. Dobbiamo fare più punti di loro e giocarcela alla terzultima in casa. Mancano ancora tante partite, si può fare.

Roma diversa rispetto all’anno scorso
Abbiamo perso giocatori come Pjanic e Keita che toccavano la palla come nessuno, ma abbiamo preso chili e muscoli che in Serie A fanno la differenza. Anche quella Roma ci ha fatto divertire nel girone di ritorno.

Cosa serve per riproporre sempre questo approccio mentale e tattico?
Quando trovi una squadra forte ad attaccare come la Fiorentina ci sta che ti lasci spazio, inoltre aver chiuso il primo tempo in avanti ti apre ulteriori spazi. Questa prestazione ‘abbiamo riproposta varie volte quest’anno, se vogliamo andare avanti in Europa League dobbiamo continuare e non è assolutamente impossibile farlo.

Sei sempre al centro del gioco di Spalletti, in una delle tue migliori stagioni
Si, è una delle migliori. Ogni tanto guardo a quanto fatto, l’anno scorso ho avuto tanti infortuni che mi hanno fatto dubitare di poter tornare ad alti livelli, ma poi ci si lavora. Uscito dal tunnel dell’infortunio stava a me ritrovare condizione fisica e alla squadra sostenermi. Con l’aiuto dei compagni anche le stagioni dei singoli risultano migliori.

Grande risposta sul campo
Se c’è una cosa che mi avrebbe dato fastidio sarebbe stato smettere senza essere tornato ad alti livelli. Quest’anno ci sto riusciendo ma il discorso singolare viene dopo. L’anno scorso Pjanic e Keitastavano andando a mille, ogni calciatore vuole essere protagonista ma il bene della squadra viene prima.

I cori dei tifosi dopo questa partita
I tifosi sono cosi, ti ringraziano di aver giocato bene. Il loro affetto non mi è mai mancato, aspetto che torni anche quella fetta di tifo che a noi manca tanto. Qualcosa si sta smuovendo e siamo contenti, il coro sarà ancora più forte.

DE ROSSI A RAI SPORT

Una Roma di guerrieri…
Quest’anno abbiamo grande forza fisica oltre alla tecnica che ci ha sempre contraddistinti negli anni.

Rimpianto per Genova?
Anche per Torino con la Juve e gli altri punti che abbiamo perso, poche gare perse abbiamo giocato male. Anche a Firenze meritavamo secondo me di vincere. C’è da fare tanti punti e provare ad insidiare la Juventus.

Il suo rinnovo?
Vorrei vincere, ci provo da 15 anni. Ho vinto poco, quasi nulla. Vorrei vincere con questa squadra.

Infortunio prima della gara?
Ho avuto paura, ho pensato subito al peggio. Sono stato anche fortunato ad avere la distorsione alla caviglia più ‘forte’.

Oggi De Rossi rifinitore
Sono contento della prestazione della squadra. Non noto le mie statistiche ma forse dovrei. Quando sono preciso nei passaggi mi fa piacere, anche perchè non li faccio a due metri…

Il terzo gol?
Una serie di tocchi perfetti, bravi tutti. Non era facile nemmeno per Nainggolan segnare. Eravamo tutti felicissimi nell’esultare.

#Famolostadio…
Roba da social network, io non ci sono abituato (ride, ndr).

Che cosa è cambiato dentro di voi?
Due fattori fondamentale: giocatori mentalmente forti a reagire alle sconfitte, e l’allenatore che deve tenerti sempre concentrato con la corda tirata, ossessionato dall’idea di vincere. Questo ci ha portato a fare tanti punti in questi anni.

Sentite di avere qualcosa di più quest’anno?
Vorrei dirti di sì, ma non del tutto. Questa è una squadra diversa. Abbiamo sempre avuto grande palleggio, potevamo battere la prima in classifica e perdere con l’ultima. Quest’anno abbiamo messo muscoli, tackle. Dal punto di vista fico siamo cambiati, speriamo di ricordare questa squadra per aver alzato qualche trofeo a fine anno.

DE ROSSI IN MIXED ZONE

Il rinnovo?
Ho già affrontato questo discorso, quando sarò chiamato non avrò problemi a parlarne. Vedremo la mia testa e quella della Roma, a 33 anni la vivi diversamente, senza assilli e patemi. Sono contento della mia carriera anche se è scarsa di trofei e trionfi. Ora mi premono Crotone e Villarreal.

Il nuovo Stadio?
Ne parliamo da anni, sarebbe importante e bello per un calciatore giocare in uno stadio del genere. La tifoseria della Roma ci metterebbe un secondo a riempirlo ogni domenica. Sarebbe anche una fonte di guadagno importante per la squadra, non possiamo sperare altro se non che la Roma diventi una potenza europea del calcio.

Questa Roma deve temere il Napoli?
Sono squadre che si equivalgono anche se un po diverse. Squadre forti con allenatori fortissimi e che per una gran parte del campionato hanno offerto un gran calcio. Adesso conta fare punti.

EMERSON A MEDIASET

Dobbiamo sempre giocare così, in casa stiamo facendo bene e dobbiamo continuare così. Il mister lavora ogni giorno per questo, vogliamo sempre fare possesso e segnare e non prendere gol. Abbiamo preparato bene il match.

Spalletti?
Devo ringraziare il mister, la squadra che mi aiuta ogni giorno, devo continuare così. Balzaretti? Vedo sempre i suoi video.

Dove puoi ancora migliorare?
Quello che ho fatto oggi, devo puntare di più l’avversario, tatticamente sono migliorato, posso attaccare di più, cercare di fare gol e assist.

Com’è stato il duello con Chiesa?
È un buon giocatore, l’ho studiato tutta la settimana perché se l’avessi lasciato solo, sarebbe stato difficile da prendere.

Credete allo scudetto?
Dobbiamo crederci e dobbiamo continuare così se vogliamo vincerlo.

EMERSON A ROMA TV

Avete dato una rispota
Sì, abbiamo fatto un secondo tempo come sappiamo fare. Dobbiamo giocare sempre così, abbiamo battuto una grande squadra come la Fiorentina.

Hai sfiorato il gol
Sì, vero. Sono contento di aiutare la squadra, devo cotniunare a crescere.

Quanto margine di crescita ha la Roma?
Ancora molto. Dobbiamo continuare con questo gioco e pensare già a domenica giocando sempre cosi. La nostra qualità è questa, non possiamo far meno.

Quando arriva il primo gol?
Spero presto, mi ci avvicino sempre più. Magari arriverà già domenica…

Avete preparato benissimo la partita
Si, sia a livello fisico che tattico. Abbiamo vinto con merito giocando bene.

EMERSON A RAI SPORT

Abbiamo fatto benissimo e preparato bene la gara, era importante vincere bene.

Il suo idolo è suo fratello…
Sì, lui è 5 anni più grande di me, gioca in Brasile e mi ha trasmesso la voglia di giocare.

Lo scudetto?
Ci puntiamo, dobbiamo continuare così e continuare a crederci.

Migliorare in trasferta?
Dobbiamo continuare a giocare così, imporre il nostro gioco. Fuori casa abbassiamo spesso il livello, ma stiamo lavorando per migliorare.

EMERSON IN MIXED ZONE

La tua miglior partita da quando sei alla Roma?
Sono contento della mia prestazione e di aver aiutato cosi la squadra. Posso sempre fare di più, la squadra ha fatto bene. Dobbiamo cotninuare cosi per raggiungere il primo posto.

Cos’è cambiato rispetto a Genova?
Li abbiamo perso per degli episodi, abbiamo preso due gol da evitare. Oggi abbiamo fatto quello che dobbiamo fare sempre.

Quanto è stato importante Spalletti per te?
Lavora con me e con tutti ogni giorno, facendo emergere le potenzialità di tutti. Questo è stato importante per me, ha alavorato anche sulla testa e mi è stato vicino nei momenti difficili. Devo ringraziarlo, ma non a parole, bensì con queste prestazioni.

(da laroma24.it)