venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI


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SPALLETTI A PREMIUM SPORT

Subito in vantaggio, poi tante occasioni fallite nella ripresa, si poteva chiudere prima la partita?
Quando si giocano le partite, quello che diventa fondamentale è avere una continuità di atteggiamento durante la gara. Se ti capitano 2 o 3 occasioni, e a noi ci capitano, e le sbagli tutte, gli avversari vengono involontariamente beneficiati dall’osare qualcosa in più. Cambiano un po’ gli equilibri. Se c’è un punto da analizzare bene erano quei momenti del secondo tempo dove abbiamo affrettato troppo, senza gestire, potevamo creare ulteriori difficoltà alla loro riconquista, loro avevano molti attaccanti in campo, che non aiutano molto nel recuperare palla. Anche oggi siamo stati tosti, abbiamo dettato subito legge per portare a casa il risultato. Nella ripresa, invece, non abbiamo ragionato da squadra matura e questo è l’unico punto da sistemare, però la vittoria è meritata.

Strootman finalmente ai suoi livelli…
Ha giocato bene, così come Jesus e Fazio, dobbiamo solo ragionare da squadra matura in alcuni momenti.

La difesa a 3 ormai è una certezza…
Abbiamo trovato degli equlibri con questi tre centrali, anche oggi avevamo giocatori forti dal punto di vista del contrasto contro, tipo Zapata o Thereau. Manolas e Jesus devono stanare sempre il centrocampista avversario, altrimenti non si crea la superiorità nel centrocampo, bisogna tirar fuori i loro mediani con il possesso.

El Shaarawy ha bisogno di maggiore considerazione e tutela?
Io tutelo tutto e tutti, ma se non porto a casa i tre punti tu devi venire con me all’aeroporto quando torniamo a Roma. Si fanno le seghe mentale a chi tu vuoi, tutte le carezze a chi ti pare, gli si dice bravo, poi, negli uno contro uno c’è da stoppare palla e passare sopra, scardinando la fase difensiva dell’avversario. Tu ricevi palla sui piedi e devi andare nell’uno contro uno. Poi fai anche gol, ma questa deve essere una caratteristica importante. Abbiamo avuto 5-6 occasioni clamorose. Stephan ha fatto una buona partita, poi c’era da gestire un po’ di più la palla, entrando nell’ordine di idee di farli faticare se la vogliono prendere loro. Siamo andati a perderla troppe volte. Mettendo Checco, che è maestro in questo, ha questa grande forza e grande carisma scarica di responsabilità la squadra. Poi, a dirla tutta, sono passati pure 65 minuti prima del cambio di El Shaarawy.

Dzeko?
A me sta bene così, ogni tanto è un giocatore molle, lui continua a coccolarsi quando fa due gol, invece ne poteva fare quattro. E’ un giocatore non cattivo, che tende ad accontentarsi.

SPALLETTI A SKY SPORT

3 giorni di riposo?
Si rischia di arrivare tardi alla partita con la Samp (ride, ndr).

Dovete essere più determinati e cinici?
Secondo me nell’essere tosti, usando termini più corretti, siamo entrati in campo con l’occhio a mezza asta giusti. Se non concretizzi diventa obbligatoria la risposta degli altri e tu hai il timore di aver buttato via l’occasione. Nel secondo tempo, con tutti gli attaccanti loro in campo, potevamo gestire meglio il fraseggio, ma la difesa è stata brava.

State diventando un po’ come la Juve?
Sotto l’aspetto della mentalità abbiamo fatto passi importanti in avanti, una buona qualità poi di creare buone possibilità importanti. Oggi, ad essere pignoli, c’è solo quel momento quando ho inserito Francesco dove potevamo gestire meglio e non dare ripartenze. Siamo dovuti andare a divendere in area di rigore, i punti diventavano importantissimi.

Hai parlato di Roma cazzuta, Strootman di Roma solida, cinismo e concretezza. E’ la cosa che mancava alla Roma per diventare la numero uno?
Secondo me soltanto questo, per vincere lo Scudetto è un altro discorso, ma per diventare quadrati è stato il tema dell’andata, cercare di stimolarli sulla personalità, carattere e continuità a gestire e comandare, a gestire, sono tutte parole che vanno bene, ma qualcosa adesso si è andata a mettere a posto. Anche per la fisicità dei centrali. La squadra oggi ha fatto bene, al di là del pezzo centrale del secondo tempo dove abbiamo perso troppe palle, siamo dovuti calare dentro l’area e le mischie diventano pericolose in una partita dove puoi riuscire a non soffrire.

Stupito dalla difesa. La cosa positiva è la quantità di palloni che fate entrare nell’area avversaria
La linea difensiva ora è davvero tosta, anche perché oggi c’erano giocatori che, senza centimetri e chili, diventava difficile. Nel primo tempo potevamo chiudere la partita, però poi quando ha fatto due gol in 4 occasioni gli si dice bravo e io dico che ne deve fare 5. Se ti capitano 3 occasioni e ne fai 1, non vai oltre il carattere su cui devi essere stimolato. Non ha fatto più gol delle situazioni che gli sono capitate. Poi mi si dice critico, ma è un dato di fatto: uno deve esprimere qualcosa in più del suo massimo e il risultato da portare a casa è sempre il più alto.

Sul mercato? Feghouli difficile
Dite bene, a me la società dice le stesse cose.

Chi arriva?
Per ora stanno lavorando, però noi riusciamo come oggi a sopperire a quello che può essere il numero dei calciatori. Il problema verrà a febbraio, in quei 40 giorni e 11-12 partite. Lì, se non hai il numero dei calciatori, non ne esci: se non ha il numero esatto per poterli fare recuperare, non ne esci. Abbiamo giovani forti che però facciamo sempre partire dalla fine. Gerson o Emerson bisogna farli partire, fargli prendere gli sputi in faccia. Me lo hanno già chiesto in due dei miei amici di Emerson. Mi ha chiamato un collega dicendo “ma Emerson è questo?”

SPALLETTI A RAI SPORT

Si poteva chiudere prima la partita oggi?
Succede di sbagliare qualche gol, l’importante è entrare con il carattere giusto, con la voglia di proporre un buon calcio. Sono più rammaricato per la fase centrale del secondo tempo, dove abbiamo perso alcuni palloni per addormentare la partita subendo delle ripartenze da parte di una squadra forte e, in quel momento, è stata molto brava la linea difensiva. I nostri difensori stanno facendo sempre meglio, ma serve che i due esterni partecipano di più al gioco, perché se non entri nella trequarti con uno dei due, è difficile creare spazi per trovare soluzioni importanti.

Si aspetta qualcosa dal mercato?
Io sto con la società e mi fido del loro lavoro senza chiedere niente. Cero che, se poi si vendesse qualcuno per far cassa e non reinvestire i soldi, potrei dire qualcosa, ma è l’unico motivo. Se si vende qualcuno per rientrare nei parametri, è giusto che lo si faccia. Tutti abbiamo dei limiti, anche noi alla Roma. Ci sono club che possono far sognare ai calciatori obiettivi diversi, a quel punto bisogna essere bravi a sostituire. Mi fido della mia squadra. Quando ci saranno quei 40 giorni tra ora e febbraio, se non ci sono i calciatori non ne esci. Ho fatto un’analisi per far conoscere le cose al nostro pubblico, che ha il dovere di sapere. In quel periodo può capitare che, tra infortuni e squalifiche, non si arrivi neanche a 11 giocatori. Oggi dovevamo vincere per forza.

SPALLETTI A ROMA TV

Quali differenze rispetto a Genova?
Quella aveva insidie anche ambientali. Questa, se fosse filata sui binari giusti, la potevamo chiudere prima. Poi, involontariamente, abbiamo lasciato credere loro di poter fare qualcosa di più. Si comincia a pensare di aver gettato via l’occasione, gli altri prendono fiducia. Potevamo fare meglio nella parte centrale del secondo tempo, dovevamo addormentarla di più. I tre centrali hanno fatto molto bene, ma gli abbiamo lasciato spazio in ripartenza e abbiamo rischiato.

Soddisfatto delle ultime gare?
Sì, abbiamo fatto passi in avanti nella mentalità, abbiamo creato i presupposti giusti.

Strootman?
Ha dato due palloni eccezionali, ma tutti provano in campo a fare belle cose, sta tutto nel capire come prendere sul tempo la linea difensiva avversaria. I calciatori sono stati forti oggi sotto tutti gli aspetti, ci hanno messo del loro in maniera tosta, abbiamo solo perso qualche palla di troppo. Facciamo le giocate, ma non dobbiamo mai forzare il gioco quando siamo in vantaggio, come invece abbiamo fatto tante volte soffrendo le loro ripartenze.

Mario Rui?
E’ guarito, lo rivedremo presto, ora ha nelle gambe uno spezzone di partita.

La linea a tre dietro?
Ci ha dato sicurezza, possono scalare come quarti sia Peres che Emerson a destra e a sinistra, scalando con un centrale che diventa terzino. Ruediger lo fa meglio. Manolas? Il greco ha più caratteristiche da centrale puro.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Totti? È entrato in campo nella maniera che tutti volevamo, ha fatto bene all’inizio, col passare dei minuti ha sbagliato qualche palla di troppo, doveva avere più attenzione per il risultato, senza forzare il gioco, quando questo è successo la linea difensiva ha assorbito bene qualsiasi cosa. Per cui bisogna essere molto contenti di quello che ha fatto la squadra, oltre che il primo quarto d’ora ha costruito situazioni importanti in tutta la partita. La ricerca è sempre stata puntuale e aggressiva. Metamorfosi tattica? Se vuoi dire che abbiamo fatto dei passi in avanti sotto aspetti che abbiamo dibattuto nel girone d’andata, il saliscendi ci è successo spesso; con l’innesto di Fazio, la difesa a 3, la crescita generale e la disponibilità ad ascoltare critiche che ci siamo fatti in funzione del lavoro da sviluppare, ora ci sono dei valori importanti dal punto di vista della forza, centimetri e chili che avevano le punte dell’Udinese li abbiamo avuti noi. Poi, secondo me, si è mantenuto la stessa qualità offensiva, non ho da fare appunti sulla ricerca del creare, a volte è successo anche troppo, potevamo gestire meglio la palla senza andare a rischio di prendere contropiede. I tre centrali hanno assorbito in modo splendido. Sono punti importanti, li abbiamo fatti contro una squadra tosta, che ha un allenatore che sa fare calcio. Siamo contenti, ma ci servono per andare avanti, vincere le partite è quello che dobbiamo fare. Il rigorista? Lo scelgono i giocatori, di rigoristi ce ne sono più di uno, Džeko ha tirato benissimo a Reggio Emilia, dove De Rossi gliel’ha concesso. Non sai lo stato d’animo in quel momento lì, non è che ti alzi dalla panchina e lo dici. Non l’abbiamo fatto quando qualcuno ha sbagliato più di un rigore, è meglio non osare. Džeko poi sa tirare i rigori, il prossimo glielo si fa ribattere. Primavera e giovani ci possono far comodo? Sei parente di Pellegrini? C’è Marchizza, ci sono quelli che ho portato oggi. Non so quali siano gli accordi della cessione, ma noi oggi siamo a posto. A me non manca niente, perché io ho 11 calciatori della mia rosa che hanno fatto una settimana tipo e 4 sostituzioni che mi fanno stare tranquillo. Visti gli equilibri decido di non cambiare, ma ho il numero per giocare contro chiunque. Il discorso è un altro: quando ci saranno questi 40 giorni, lì se non hai un numero di calciatori precisi per sopperire a quelle partite, già questa settimana giochiamo di giovedì e poi domenica. Se non vinci la partita mi fai un culo così, non bisogna andar lì e dire cose, se non vinci oggi sei una squadra di metà classifica. Le altre dietro vincono, in quelle partite ti arrivano giocatori indolenziti, che poi recuperano e dovrebbero allenarsi e, invece, giocano. Vanno fatte delle forzature, se perdi quelle due partite sei sesto, non secondo. Faccio un’analisi della realtà, i nomi che scrivete sono giusti, a volte sono possibili. Jesé? Si era parlato anche di Rincon, poi voi ci chiedete notizie, scrivete e gli altri accelerano e portano a casa. Ci vuole tempo nella maturazione della trattativa, Feghouli sembrava possibile e ora la notizia è venuta fuori da Roma e in prestito non si fa più. Se fa bene, chi lo dà via che figura fa? Cambiano le situazioni. Non riusciamo a prendere nessuno che sia di livello? Il ragazzino non conta. La partita oggi aveva bisogno di spessore, aveva bisogno della gestione della palla e ho fatto entrare Francesco, poi metti il ragazzo e non sai come reagisce, non ha fatto le prove. Emerson ora è un giocatore, ha superato quei due tentennamenti, ha superato quel momento in cui poteva essere buttato giù dal castelletto.

NAINGGOLAN A MEDIASET

Partita nervosa?
È una partita di calcio, ci sono giocatori che rincorrono l’arbitro per 40 metri per protestare.

Il rigore sbagliato da Dzeko?
Abbiamo bisogno di lui, abbiamo sofferto un po’ perché abbiamo sciupato alcuni gol clamorosi e l’Udinese ha preso fiducia.

STROOTMAN A PREMIUM SPORT

Ennesima vittoria della Roma, siete in scia della Juve…
Noi dobbiamo guardare solo alle nostre partite, sappiamo che la Juve sta davanti e tutte le altre sono vicino. Dobbiamo vincere le nostre partite, oggi era difficile. Eravamo in difficoltà, ma nel secondo tempo loro non hanno creato molte occasioni. Siamo contenti dei tre punti.

Forse dovevate chiuderla prima?
Sì, anche la settimana scorsa è successa la stessa cosa. Purtroppo non è arrivato il gol del ko, ma anche con l’1-0 sono tre punti, solo questo conta.

STROOTMAN A SKY SPORT

Una Roma diversa
Sì, sono contento, perché l’unica cosa che conta sono 3 punti. Possiamo attaccare sempre e poi in contropiede segnano. No, la difesa è stabile, Szczesny sta in grande forma e aiuta la squadra. Siamo forse più solidi e questo è importante. In casa possiamo giocare bene per i tifosi, ma in trasferta dobbiamo prendere punti.

In Italia si vince con la difesa migliore
Il calcio olandese non c’entra, quello italiano è diverso. In Olanda non facciamo bene neanche in nazionale. Dobbiamo migliorare ancora tante cose, fare il secondo o terzo gol, perché anche loro possono farlo. Così è bello: due volte uno a zero e adesso in casa in queste due partite dobbiamo prendere i 3 punti.

STROOTMAN A ROMA TV

Dovevate chiuderla prima?
E’ stato un po’ come la gara di Genova, dovevamo chiudere prima e fare 2-3 gol, poi sull’1-0 diventa difficile, abbiamo fatto bene e preso i tre punti. Ora abbiamo due partite in casa e dobbiamo vincerle.

Un’altra grande prestazione
Per noi contano solo i tre punti, tutti possono commentare le mie prestazioni. Sono contento per la vittoria (Szczesny lo interrompe burlandolo).

Ora riesci anche a fare giocate di qualità…
Lo faccio sempre, prima non giocavo così bene, ma lavoravo per la squadra. La nostra difesa ci dà tanta fiducia, non abbiamo paura quando perdiamo la palla. Mi trovo bene, voglio dimostrare le mie qualità, come ho detto prima: sono contento solo se prendo i tre punti.

Szczesny?
E’ in grande forma, sta facendo molto bene, anche l’anno scorso nel girone d’andata ha fatto bene. Abbiamo due portieri fortissimi, anche Alisson lo è. Oggi ha fatto un miracolo, ci dà tanta fiducia e siamo contenti di averlo, magari rimarrà con noi…

PAREDES A ROMA TV

Gara difficile?
Abbiamo sofferto abbastanza, ma siamo riusciti a vincere, che è la cosa più importante.

Cosa ti chiede il mister?
Di dettare i tempi, cercherò di fare sempre meglio e penso di riuscirci grazie al mister e ai compagni.

L’impostazione della gara era quella di partire subito forte per poi gestire?
Sì, abbiamo iniziato bene, ma poi non abbiamo continuato. Abbiamo gestito la palla, ma la cosa più importante era vincere e l’abbiamo fatto.

Come stai fisicamente?
Ho fatto un po’ fatica, era tanto che non giocavo, ma sono tornato dopo il problema alla caviglia ed è la cosa più importante.

SZCZESNY A ROMA TV

Un buon periodo per te
Sì, bella sensazione, ma la cosa importante sono i tre punti.

Difensivamente siete migliorati
Con l’introduzione di questa difesa a tre le cose stanno andando bene, siamo più pronti fisicamente e Fazio fa la differenza. Continuiamo così!

L’aspetto mentale?
Credo che in ogni caso il nostro miglioramento dipenda dal fatto che la squadra è più attrezzata, è una differenza fisica importante: abbiamo tre difensori che vincono ogni contrasto, anche aereo. Dobbiamo proseguire su questa strada, magari con più qualità.

Ti piace la definizione di portiere trequartista?
Sono molto soddisfatto della difesa, loro agevolano il mio compito, a me basta mantenere un corretto posizionamento per fare bene. Sono contento della fiducia del mister, ma poi tocca a me andare in campo e dimostrare il mio valore. Sono convinto di poter ancora migliorare.

(da laroma24.it)