lunedì, Maggio 05, 2025 Anno XXI


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SPALLETTI A MEDIASET

Adesso la Roma gioca così così, ma vince…
Stasera hanno messo delle qualità, degli ingredienti diversi che a noi fanno comodo. E’ un inizio, vedremo se ci sarà un seguito. Accetto e prendo volentieri questa cosa. Vero che la gara non è stata bellissima, entrambe le squadre potevano fare di più. Nella ripresa abbiamo giocato bene, ma quello infatti era il nostro disegno.

Forse ad inizio match c’erano problemi su Biglia che faceva giocare bene la Lazio?
Non ci siamo incastrati bene all’inizio, anche perché Perotti era distante da Biglia. Poi a Radja avevo detto di compensare con Basta. Però quello indicato era Perotti, visto che Diego andava a fare la sua azione, così come Nainggolan. E così Biglia ha fatto girare bene la palla, poi quando le cose sono cambiate è stato più facile.

Modulo diverso dal solito per assenza di Salah?
Noi stavamo a 5 in fase di possesso, mentre eravamo a 4 in fase di non possesso. A sinistra c’era da scegliere su chi chiudeva su Basta, dall’altra parta era delineato. Doveva andarci Peres, in modo tale che Ruediger andasse su Keita. Stiamo stretti e senza palla, siamo in 4. Bisognava stringerci senza palla, ma coi 2 uomini senza palla abbiamo creato problemi. Emerson ha fatto una gara straordinaria, una partita bellissima. Vedremo se oggi i rompicoglioni continueranno a rompere e a non lasciarlo tranquillo a giocare. Rompicoglioni non è una parolaccia. Qua si esagera sempre, se lo dici per benino non viene assimilato nella maniera corretta. Senza bavagli è così. Poi la prossima volta fatemi una nota, la mamma non mi manda in conferenza stampa. Emerson è un ragazzo a cui non è stata dato la possibilità di giocare, invece ha giocato nella gara più complicata e l’ha fatto alla grande. Faceva sempre superiorità numerica insieme a Perotti. Perché non ci si dà un po’ di tranquillità di lasciarlo giocare 4 partite di seguite per vedere le sue qualità?

Quanto è importante presentarsi con il Milan in queste condizioni?
Il derby ti dà carica emotiva, ma abbiamo altre mire, dobbiamo dedicarci al Milan ora. Abbiamo vinto una grande gara, loro sono una bella squadra, costruita bene. Simone Inzaghi è stato bravo a trovare gli equilibri giusti. Bisogna guardare più in là del Raccordo. Chi vuole rimanere dentro il recinto, ci rimanga. Noi vogliamo andare a vedere cosa c’è oltre.

SPALLETTI A SKY SPORT

E’ stata una Roma un po’ diversa oggi, ha aspettato il momento giusto per colpire
Sì, è una Roma diversa dal punto di vista di scelte, sia di uomini che di gioco, e di conseguenza ti viene a mancare il fatto delle ripartenze veloci. Quando ci sono stati Salah e El Shaarawy, hanno imposto ai difensori avversari di fare più copertura. Oggi era da gestire la palla, appena siamo entrati in campo non riuscivamo mai ad accorciare su Biglia e lui era bravo a far girare la palla, poi, quando c’è andato Radja nel secondo tempo, abbiamo fatto meglio. Ho sbagliato io a mandarci Perotti nel primo tempo, ma poi la linea difensiva con Manolas, Fazio e Ruediger ha fatto una compattezza molto forte.

Strootman ha spostato Dzeko sul gol…
Basta guardarlo in faccia, dalla faccia che ha si capisce tutto. Se guardi la faccia di Strootman e Dzeko capisci perché uno ogni tanto… (ride, ndr). Strootman sta attraversando un periodo non facile, perché non riesce ad essere ancora brillante come vorrebbe e questi momenti qui possono dargli quello che gli manca. Edin è anche un gran calciatore, ma in queste situazioni gli viene più il timore che la voglia di dire: “questa la determino io”.

E’ contento di avere Milan e Juve adesso e non una tra Cagliari o Empoli ad esempio?
Non lo so, oggi abbiamo fatto bene con il possesso palla, nelle partite che abbiamo pareggiato non lo abbiamo fatto, non ci siamo imposti. Questi sono giocatori che, quando arrivano a Roma, gli si chiede prima di vincere il derby e poi di fare la guerra alla Juventus. Noi siamo stati scelti dalla Roma per giocare partite importanti, queste partite qui sono le partite che dobbiamo giocare, dove dobbiamo far vedere che siamo a casa nostra. Il livello della Roma deve essere quello di andare oltre al Raccordo, di andare oltre al derby. Se ora ci sono queste partite qui noi dobbiamo riportare questa tenacia qui.

SPALLETTI A ROMA TV

Come si è vinto questo derby?
Abbiamo vinto il derby perchè i ragazzi non hanno bruciato energia durante la settimana. Abbiamo visto quello che volevamo vedere prima. Abbiamo visto una squadra quadrata, che ha messo forza fisica e continuità nei duelli. Nel secondo tempo ha fatto correre gli avversari e, di conseguenza, fatto calare la loro qualità nell’1 contro 1.

Nainggolan più basso di Strootman
A inizio partita avevo dato indicazioni, non riuscivamo a prendere le misure. Loro hanno fatto molto bene, il disegno tattico era non concedere nulla sulle ripartenze. Ruediger è stato bravo a stringersi nel possesso palla e nell’allargarsi in fase di non possesso. Per fare parità numerica a centrocampo loro si sono dovuti scoprire e non era facile prenderci le misure.

A chi dedica la vittoria nel derby?
Mi fa piacere per i romanisti, si vive tutta la settimana il loro desiderio di vincere il derby. Gli sfottò sono portati ad un livello tale che chi perde è massacrato. Questo non fa bene ai calciatori, perché ci si pensa da troppo prima. Dobbiamo avere mire più alte, siamo ai piani alti del campionato e guardiamo anche oltre il raccordo. Vogliamo andare a scoprire quelle cose belle. Il campionato non si gioca con il Casal Palocco e ‘quelli’. Se questo è il modo di ragionare degli altri, lasciamoglielo, noi dobbiamo guardare anche oltre.

Emerson
Ha perso due-tre palloni, facendo qualche cross per i compagni. Se fino a questo momento non è stato messo in condizione di giocare in maniera tranquilla non è colpa mia. Io gli dicevo di dimostrare di essere un calciatore di livello e deve fare ancora meglio, ma ha avuto continuità e qualità, facendo raddoppi di marcatura e attaccando Anderson non concedendogli niente, né sulla velocità, né sul palleggio. C’è poi il fatto che, se non ci garba, bisogna tritarlo, perché più se ne tritano meno è forte la Roma. Si fa il tifo per chi ci garba, per gli altri no… Un ragazzo che viene da fuori e arriva chiedendogli di fare il Candela della situazione non può farcela. Lui ha le qualità, ma bisogna fargli fare 2-3 campionati.

Domani grande festa
Domani allenamento al tre fontane coi tifosi della Roma, si festeggia. Ora vado a casa a fare quello che devo, ma sono contento per i tifosi. Mi dispiace che non l’abbiano vista, questa è una discesa senza freni, bisogna arrivare fino in fondo per vedere che abbiamo fatto di male. Ci faremo sicuramente male con questo modo di ragionare.

STROOTMAN A MEDIASET

Primo gol nel derby per una vittoria preziosa e fondamentale
Era una partita speciale anche per la classifica, volevamo vincere e abbiamo lavorato bene. E’ brutto vedere una Curva così vuota, magari verranno nelle prossime partite. I tifosi che sono venuti sono stati importanti, come i 3 punti conquistati.

Ora il Milan
Ci sono anche le altre, come la Lazio, il Napoli. Sarà una bella partita, una grande sfida che vogliamo vincere ugualmente, ora dobbiamo festeggiare questo derby vinto.

Sembrate cresciuti mentalmente, vincete anche quando non giocate benissimo
In questa partita sì, non nelle altre, specie quelle fuori casa. Dobbiamo migliorare in tante cose, ma questi 3 punti sono importanti.

Il tuo gol, ce lo racconti?
E’ difficile, non ricordo molto. Ho preso la palla e pensavo che Edin fosse in fuorigioco, altrimenti l’avrei lasciata a lui. Invece ho tirato e ho fatto gol. Sono felice per i nostri tifosi che ieri sono accorsi a Trigoria, magari le prossime volte verranno allo stadio, abbiamo bisogno di loro.

STROOTMAN A SKY SPORT

Raccontaci le tue emozioni. Quanto vale questo gol?
Vale tanto, ma non è importante chi fa il gol. Abbiamo lottato, oggi era una partita difficile, non abbiamo subito tante occasioni, abbiamo vinto e i 3 punti sono importanti per noi anche in vista delle prossime partite difficili. Volevamo vincere per la società, per i nostri romanisti e per i nostri tifosi.

Che effetto ti fa non vedere la curva Sud?
E’ brutto da vedere, ma loro hanno deciso questo. E’ brutto, magari le prossime partite vengono, perché abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Io non so chi decide se togliere le barriere, ma magari lo faranno.

Avete vinto oggi anche senza essere bellissimi
Sì, ma da quando sono venuto a Roma non ho mai giocato un derby come una bella partita da vedere. Tutte e due le squadre non vogliono prendere gol e anche oggi era così, meno male che abbiamo segnato e, poi, subito raddoppiato. Abbiamo vinto ed era importante.

STROOTMAN A ROMA TV

Raccontaci il gol
In quel momento dovevo pressarlo, perché anche nel primo tempo aveva sbagliato un po’ di palloni. Ho preso la palla, Edin la voleva, ma pensavo fosse in fuorigioco, se no gliel’avrei passata, perché fa sempre gol da lì. L’ho fatto io e sono contento per squadra e società.

Roma in crescita nel secondo tempo?
Questa partita è sempre speciale, così come questo momento. Per la classifica era importante, non è stata una bella partita da vedere. Abbiamo lottato, pur non giocando bene e creando poco, ma abbiamo vinto.

Quanta fiducia dopo il gol di oggi?
Questo lo vedremo nelle prossime partite. Non ho giocato al top oggi, mi sento bene fisicamente, tengo i 90′ e il mister mi dà fiducia, così come i compagni. Ma io voglio fare ancora di più. Il gol è una spinta per giocare meglio, sono contento per i 3 punti che non sono arrivati dal gol mio, ma da tutta la squadra.

Complimenti per l’azione del gol
Come detto, se Dzeko non fosse stato in fuorigioco, l’avrei passata. Lui segna in ogni partita, io no. In questa partita potevo dare qualcosa in più e l’ho fatto. Il gol di Radja è stato importante, la partita è finita lì.

Sei diventato romano e romanista?
Era un derby speciale, i nostri tifosi non sono venuti per i loro motivi. Vedere una curva vuota è strano, figuriamoci al derby. Una volta ho fatto assist contro la Lazio, oggi il gol che è dedicato a Florenzi, che non poteva esserci oggi. Vogliamo lottare tutti per lui.

DE ROSSI A MEDIASET

Gli errori della difesa della Lazio?
Sono errori che sono costati cari, la partita era equibrata. Abbiamo teneuto il pallino nel primo tempo, ma abbiamo fatto partite migliori. Vuoi o non vuoi, questi derby sono quasi sempre condizionati dal non gioco e, spesso, proprio un episodio li indirizza.

La rissa?
Sono arrivato che lì già si stavano strattonando, Cataldi è un bravissimo ragazzo e ho cercato di divere, l’arbitro ha detto che in questi casi si ammoniscono i due capitani, ma stavolta aveva visto precisamente e ha scelto di dare il rosso a Cataldi e il giallo a Strootman. Il gol ha cambiato la partita e gli umori, per loro e per noi.

Spalletti ha fatto capire che userà un po’ l’estintore, viste le partite con Milan e Juve
Sembra un torneo internazionale, abbiamo battuto la terza, ora abbiamo la seconda e poi la prima, sembrano quarti, semifinale e finale (ride, ndr). Pensiamo a una partita per volta, oggi era strafondamentale vincere, ma non dobbiamo pensare di aver vinto chissà cosa, qui a Roma si passa spesso dall’esaltazione alla depressione e di nuovo all’euforia, come se avessi messo un trofeo in bacheca. E invece non è cosi.

L’assenza di Salah: meglio guardare alla panchina invece di tornare sul mercato per un suo sostituto in vista della Coppa d’Africa?
Sì, assolutamente, oggi abbiamo avuto la dimostrazione che abbiamo giocatori forti in rosa. Anche se Stephan aveva fatto solo un allenamento e mezzo, Francesco era stato male, Salah si è fatto male in allenamento, lo stesso Paredes… Il mister troverà le soluzioni, perché il materiale c’è, poi se la società mette mano alla cassa per prendere dei giocatori forti, non solo per il ruolo di Salah, noi dobbiamo essere contenti.

Com’è stato vivere questo derby?
Se a 33 anni affrontassi i derby come a 20 anni, sarei morto qualche anno fa (ride, ndr). Il brivido c’è sempre. Oggi il derby aveva un valore incredibile. Eravamo da soli, senza curva, sembrava di giocare in trasferta… Sembrava di giocare a Napoli, si rischiava di fare fatica, ero più concentato a giocare questo derby anomalo, non mi sono preoccupato delle emozioni.

Novità sul rinnovo dall’ultima volta che ne abbiamo parlato?
L’ultima volta era 3 giorni fa, non ci sono novità (ride, ndr). C’è stato il derby, poi ci sono il Milan e la Juventus, non abbiamo il tempo di parlare di una cosa meno importante degli impegni della squadra.

DE ROSSI A SKY SPORT

Sei d’accordo con Spalletti?
Ha ragione. Dal punto di vista personale, soprattutto nel primo tempo, ho sbagliato troppe palle, anche se ero marcato spesso a uomo. Nel secondo tempo abbiamo gestito meglio le seconde palle e abbiamo messo la giusta dose di personalità quando la palla scottava un pochino. In un derby così equilibrato sono importanti tutti i palloni, ma il mister ha ragione quando dice che abbiamo fatto partite migliori.

Non riuscite a non esultare tanto e pensare subito alla prossima partita?
Non è che c’è il pullman scoperto e andiamo in giro al Circo Massimo, c’è gioia nel vivere questi giorni e il post gara, l’atmosfera è diversa e, a volte, si lavora anche meglio. Si può lavorare forte e bene anche quando l’umore è alto e non solo quando c’è grande pressione.

E’ bello vederti giocare così
E’ il mio unico pensiero adesso, quando arrivi a 33 anni dopo una stagione difficile, qualche domanda su me stesso me la sono fatta, poi l’Europeo qualche risposta me l’ha data. Spalletti è una garanzia su questo punto di vista, spesso le sue squadre e i suoi giocatori giocano bene, poi ho cambiato modo di lavorare per non ricadere negli infortuni del passato. Il merito è sempre della squadra: se la squadra va bene, anche le prestazioni del singolo vengono esaltate e, magari, i primi tempi di oggi passano in secondo piano.

Avete fatto un passo in più anche dal punto di vista del carattere del gruppo?
Sì, il gruppo non è cambiato negli interpreti, ma anche gli stessi che l’anno scorso si screpolavano quando le cose andavano male quest’anno sono più motivati. Lo staff ti tiene sempre sul pezzo e quello è il punto di partenza, ma i ragazzi sono completamente immersi in questa realtà.

State facendo un passo avanti anche nelle dichiarazioni che stemperano i nervosismi…
Banti si è un attimo innervosito, ci ha detto di prenderci le responsabilità di quello che poteva succedere fuori. La partita era abbastanza tranquilla, il gol poi cambia l’umore, la sconfitta ti porta a dire qualcosa sopra le righe, come nel caso di Lulic, o a fare qualche parapiglia come nel caso di Cataldi, che è un bravissimo ragazzo. Abbiamo sentito parlare di guerre, il tifo divide le famiglie, le classi a scuola, i bar. Non può essere una guerra. Ha un sapore particolare e solo chi lo vive può capire, ma le guerre lasciamole da un’altra parte, già ce ne sono tante. Spero che anche quello che viene detto dopo sia valutato per quello che è, magari parte il colpo e poi ci si pente all’uscita.

DE ROSSI A ROMA TV

Derby vinto con intelligenza
Intelligenza e qualità, che serve per non perdere palla quando vai in vantaggio. In fase difensiva non abbiamo concesso nulla.

Si è parlato troppo della Lazio favorita
Stanno facendo buon campionato. A parte i discorsi del prepartita, sapevamo di incontrare una squadra in forma e che non avremmo dominato, ma avremmo potuto battere con la nostra qualità.

Quanto può essere decisivo questo spezzone?
Sono partite importantissime. Sembrano quarti, semifinale e finale. incontrando terza, seconda e prima. Dobbiamo giocarne una per volta e, possibilmente, vincerle per tornare sereni dopo le vacanze.

Non belli, ma vincenti
Sì, nel secondo tempo abbiamo fatto bene, pur non essendo spumeggianti. Anche queste sono partite di qualità. Sicuramente non la nostra migliore, ma sapevamo che squadre così organizzate non le domini in lungo e in largo. Abbiamo detto sempre che ci manca cinismo e non eravamo bravi a vincere le partite in bilico, oggi e col Pescara ce l’abbiamo fatta. I derby e i campionatio si vincono anche cosi.

Una dedica la foto sotto la Sud vuota?
Sì, lo era. Abbiamo parlato tante volte di questa battaglia, oltre ad essere d’accordo con loro era doverosa una dedica. Non voglio giocare altri derby così, ma capisco cosa significa per un tifoso privarsi una giornata del genere. Saltare un derby è la morte del tifoso, gli dovevamo una dedica e sappiamo che saranno stracontenti per questa vittoria. Abbiamo ringraziato anche i presenti, è una vittoria per tutti i romanisti.

DE ROSSI IN MIXED ZONE

La foto sotto la Curva vuota? Un messaggio a chi era rimasto fuori?
Sì, era un abbraccio a chi si era “violentato”, privandosi di un giorno speciale per romanisti e laziali. Quando c’è in ballo l’onore e la coerenza, noi siamo sempre d’accordo. Certo, è stato un derby brutto da quel punto di vista, noi vorremmo sempre vedere stadi pieni in generale e in partite come questa. Al di là del risultato, sarebbe bello tornare a vedere le due Curve piene e lo spettacolo che offriva questa partita.

Quanto è stato importante l’allenamento con i tifosi a Trigoria?
Sono cose dovute, le abbiamo fatto prima di derby persi e vinti. Lo hanno fatto anche loro e hanno perso lo stesso. Mi è piaciuta e faccio mia la citazione del mister: è una partita speciale, che si vince con le cose normali. Si vince con le qualità dei giocatori, con l’organizzazione, con uno spirito particolare e con un po’ di intelligenza nel gestire una gara equilibrata.

Le parole di Lulic? Cosa è successo dopo il gol di Strootman?
Dopo il gol di Strootman non ho visto bene, ho visto solo 4-5 di noi che circondavano Cataldi e ho cercato di dividere chi discuteva, specie perché di mezzo c’era un bravissimo ragazzo come Danilo. Riguardo quelle dichiarazioni, non voglio giustificarle, assolutamente, sono brutte. Ma queste partite sono talmente importanti ed è talmente brutto perderle che, soprattutto quando perdi, non dovresti parlare, il dispiacere porta a dire cose di cui ti puoi pentire dopo aver fatto nemmeno 50 metri.

Uno slancio d’entusiasmo per incontare Milan e Juve
Lo slancio te lo danno 3 punti che sono d’oro. L’entusiasmo ci deve contagiare per le prossime 24/58 ore, poi si torna a lavorare. Questo gruppo sta andando in una direzione ben precisa.

Qual è questa direzione?
Vincere le partite importanti, non vivere sulle montagne russe di entusiasmo e depressione che, a volte, il tifoso romanista ti porta ad assaporare. Quando c’è tanta passione non c’è mai tanta lucidità.

Hai cambiato modo di lavorare per prevenire gli infortuni?
No, non ho cambiato nulla, lavoro come i miei compagni. E’ cambiato il fatto che lo scorso anno avevo la sensazione e la paura di farmi male appena forzavo, ci sono state ricadute anche ingenue che, alla mia età, non mi posso permettere. Per giocare 10 minuti con il Real Madrid entri in campo e, dopo 4 minuti, ti stiri. Più che il lavoro dietro, c’è stata ingenuità da parte mia, sono portato a voler giocare le partite e, a questi livelli, hai voglia di giocare sempre. Pensavo di dover rallentare questi ritmi per non farmi male, ho anche avuto paura di non poterli più tenere. Quest’estate, quando l’alternativa era lavorare fortissimo o restare a casa, ho capito che le gambe stanno bene.

Non è un discorso di qualità del lavoro?
Qualità del lavoro e anche della squadra. Più la squadra è forte, più ti puoi permettere di stare fuori e di lavorare forte. Più si invecchia e più bisogna dare di più.

EMERSON A ROMA TV

Grande vittoria
Sono contento della vittoria.

Non era facile
Nel primo tempi abbiamo avuto difficoltà, ma nel secondo abbiamo comandato il gioco e vinto.

Ora Milan e Juventus
Dobbiamo pensare partita per partita. Abbiamo vinto il derby che era importantissimo, dobbiamo continuare così e puntare a fare meglio.

Sei in crescita ed è evidente. Spalletti dove ha influito di più?
Il mister è il grande responsabile della mia crescita, insieme al suo staff. Appena possono parlano con me, devo ringraziarli, così come ringrazio i ragazzi della squadra.

Migliore in campo?
Grazie, è un’emozione grandissima. Era il mio primo derby da titolare, devo lavorare con umiltà e ringraziare Dio per l’opportunità che ho avuto, sono molto contento.

(da laroma24.it)