martedì, Aprile 23, 2024 Anno XXI


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SPALLETTI A MEDIASET

Primo tempo notevole, poi nella ripresa troppa sofferenza
Il discorso è che, se smetti di giocare, è chiaro che gli altri fanno il loro dovere: prendono palla, si organizzano e tentano di farti gol. Nel primo tempo siamo scesi in campo abbastanza bene, abbiamo giocato bene la palla, nel secondo tempo questo è venuto meno e loro sono saliti in cattedra. E’ un risultato pesante per noi.

Avete sofferto dal punto di vista fisico?
Quando si alza il livello di lotta delle partite noi diventiamo meno bravi. O gestiamo le partite con il nostro calcio o noi, da un punto di vista di qualità, perdiamo qualcosa. Se poi si commettono un paio di ingenuità, come nel rigore finale, è una sconfitta che ci può stare.

Come si puó migliorare questo aspetto?
Si può lavorare e noi lo abbiamo fatto. La partita e il nostro storico raccontano che, quando diventa una mischia continua, qualcosa concediamo, abbassiamo il livello di qualità e di rendimento, poi commettiamo qualche ingenuità e perdiamo palloni facili. Oltre al rigore ci sono stati altri due o tre episodi che potevano determinare altri rigori, abbiamo levato il piedino all’ultimo. E’ un risultato che bisogna accettare, il nostro non rendimento lo ha determinato. Loro stanno in un gran momento, ma noi abbiamo abbassato il nostro livello, la differenza non era quella. Dovevamo sfruttare meglio le occasioni del primo tempo.

È rigore su Gomez?
Il colpetto c’è, il giocatore poi può stare in piedi, ma è giustamente rigore, perché il colpetto c’è.

Manca un po’ il fatto di aiutare il compagno nelle difficoltà?
Sicuramente la responsabilità maggiore è dell’allenatore quando una squadra non lotta. E’ l’allenatore a dover scegliere bene. Nel primo tempo è stata la partita che volevamo, poi, nel secondo, tempo abbiamo abbassato troppo la qualità del gioco. Se le cose non le fai tu, le fanno gli altri, se tu decidi di non far niente stai tranquillo che ci sarà qualcuno che lo fa e ti passano avanti.

Dopo questo risultato la Roma esce ridimensionata?
La partita ha sempre un racconto e in questo caso ha raccontato che abbiamo fatto un passo indietro per le nostre ricerche e le nostre qualità. L’Atalanta era in salute, ma se noi facevamo la squadra in salute la partita diventava gestibile.

SPALLETTI A SKY SPORT

La Roma è sparita dal campo. Perché?
Sicuramente è stato un secondo tempo con una involuzione che non mi aspettavo. I primi 10 minuti siamo entrati col freno a mano, poi abbiamo cominciato a giocare con l’Atalanta che giocava e noi che cercavamo di sovrastarla. Ci siamo creati i presupposti per vincere e, nel secondo tempo, si è abbassato tutto. Non me l’aspettavo, li vedo lavorare tutti i giorni, avevamo lavorato benissimo questa settimana, perché avevamo con noi 2-3 giocatori che, di solito, vanno in nazionale. Non abbiamo fatto bene quello che c’era da fare, nell’uno contro uno e nella lotta.

La rinuncia a Salah e Perotti?
Era una resa prima se non ci mettevo mano, lo dice il risultato quella che è l’analisi. Non riuscivamo più a tenere palla, a salire. Quando si perde è sempre colpa dell’allenatore, però, sia quando c’erano che quando ho messo i giocatori più freschi, il risultato è stato lo stesso.

Siete scoppiati fisicamente o è stato merito dell’Atalanta?
Non c’è mai grande merito se dall’altra parte c’è un grande demerito. Non siamo riusciti a tenere la partita sui nostri binari, palla a terra e velocità, come è successo quando abbiamo messo Salah davanti al portiere, se saliamo 5 metri col centrocampo. Se non siamo aggressivi è chiaro che, abbassando la qualità, va a salire la lotta, abbiamo lasciato qualche pallone di troppo e, nella velocità, c’è stata qualche ingenuità come sul rigore.

Non siete riusciti a tenere palla
E’ giusto quello che dici, ma eravamo arrabbiati più che tranquilli per quello che era successo nel primo tempo. Ci aspettavamo anche questo, in un campo e un ambiente come questo sono bravi ad alzare il ritmo. Non è solo una questione fisica, non abbiamo più vinto un duello, un contrasto. Ero contentissimo di quello che avevano fatto in settimana. Ero convinto di fare una buona partita.

Come farà ripartire la Roma?
Delle analisi e delle scelte bisogna farle. Ci è successo nuovamente di abbassare il nostro livello quando meno ce lo aspettavamo. Mettere la testa sotto la sabbia non è un gran vantaggio. Una doppia faccia da produrre nella stessa partita. Meglio parlarne e affrontare la situazione.

C’è stato un calo fisico?
No, perché li ho visti allenarsi, lo hanno fatto bene. Era il massimo per noi 15 giorni fa di poter lavorare e recuperare la condizione di qualcuno come Ruediger o Strootman.

SPALLETTI A ROMA TV

Sull’intensità si può lavorare?
Si può insegnare, si può riproporre un certo tipo di lavoro che va a toccare questa qualità che per noi, ogni tanto, diventa un tallone d’Achille.

Metamorfosi tra primo e secondo tempo…
La ricerca di qualità che non abbiamo fatto nel secondo tempo ha cambiato la partita, ci è mancato un po’ di coraggio in quelle che potevano essere le giocate nel secondo tempo, avevano alzato il baricentro della squadra e per noi poteva essere un vantaggio per quelle che sono le nostre caratteristiche, invece siamo stati titubanti nella fase difensiva. Loro sono in una condizione eccezionale e, non avendo noi portato la partita sui binari congeniali al nostro gioco, ce l’hanno portata loro e ci hanno fatto il risultato anche con qualche ingenuità nostra.

Cosa significa questo stop?
La partita racconta che dobbiamo collaborare in maniera diversa su queste situazioni di calcio giocato anche perché, nonostante loro siano una buona squadra, abbiamo concesso troppo. Non c’è mai un grande risultato se non c’è un piccolo risultato dall’altra parte, noi abbiamo fatto un piccolo risultato.

Può essere salutare questa sconfitta?
No, è negativa e basta. Le reazioni ci saranno, nessuno si nasconde, io per primo. Da questa gara ne esci male, la squadra si era allenata bene, con grande disponibilità, i giocatori hanno fatto ciò che dovevano fare, pensavo di arrivarci bene, come pensavo di arrivare meglio a giocare il secondo tempo. Nel secondo tempo ci sarebbero dovuti essere molti più spazi.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

L’Atalanta ha un buon allenatore, un motivatore, anche qualche buon giocatore di qualità, ma anche di fisicità, che gli dà la possibilità di segnare anche su palla inattiva.

Perché l’Atalanta ha vinto oggi?
Nel secondo tempo ha portato la partita a livelli a loro più congeniali, noi non siamo stati bravi a portarla dentro la nostra qualità di sviluppo e non siamo stati bravi a chiuderla nel primo tempo con dei ritmi a noi più congeniali

Si è dato una spiegazione del crollo del secondo tempo?
Non c’è mai un grande comportamento se dall’altra parte non ce ne è uno scadente. L’Atalanta ci ha messo qualche furbata, noi abbiamo messo qualche ingenuità e da qui si crea la differenza. Durante la settimana si era lavorato in maniera corretta ed ero convinto di venire a giocare una grande partita. Noi stavamo bene e venivamo da una squadra che stava altrettanto bene.

Salah ha sprecato troppo?
Sicuramente sì, non l’abbiamo chiusa nel primo tempo, nonostante ci fossero capitate molte occasioni. Nel secondo tempo i ritmi si sono alzati e loro ne hanno vinti molti più di noi di questi duelli e contrasti. Non abbiamo avuto la qualità che dobbiamo avere per mettere in difficoltà questi livelli alti, senza dare un senso di costruzione. Noi abbiamo cambiato atteggiamento nel secondo tempo perché non siamo riusciti a tenere i ritmi alti e la stessa intensità, non si ha avuto la personalità in alcune giocate, siamo stati ingenui anche in qualche situazione, un po’ timorosi a prenderci carico di alcune giocate che dobbiamo fare. Bisogna avere il coraggio di fare le cose.

Determinati le mosse di Gasperini?
Loro hanno fatto dei cambi però, poi, hanno avuto meno fase difensiva, perché se proponi calcio giocato, loro vanno in sofferenza per recuperare posizione e palla, è chiaro che, se non fai queste giocate, dai vantaggio a quella che è la ricerca di quel momento Mi sembrava che non si riuscisse più a gestire la palla e allora ho messo Paredes per rafforzare il centrocampo, ma non ci siamo riusciti ed è segno che quello che ho fatto che come ho preparato la partita è stato parziale, perché non ci sono riuscito per tutta la partita.

Non doveva uscire De Rossi per Paredes?
Stavo valutando, avevo parlato di Strootman perché era ammonito e non volevo assolutamente restare in 10, di Daniele non ne ho parlato, anche se pure lui è calato un po’ nel secondo tempo. E’ una cosa inaspettata per come abbiamo lavorato in settimana e mi ero sbilanciato, perché avevo visto dei segnali giusti che si sono avverati solo per 50 minuti.

da laroma24.it