sabato, Giugno 07, 2025 Anno XXI


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SABATINI A MEDIASET

Proviamo a dare una spiegazione a quello che è successo
Non mi sovrappongo al mister sulle questioni tecnico tattiche, posso solo rilevare che è stata una serata amarissima per la Roma e per i tifosi ma dobbiamo immediatamente ripartire da quello che la squadra ha fatto quando è rimasta in 9, che con orgoglio e abnegazione ha cercato di tenere viva la partita. Cerchiamo di correggere l’approccio che non è stato dei migliori, stranamente, perché noi di solito sappiamo giocarle da subito le partite. Poi ci sono stati episodi che hanno inciso molto sull’andamento della gara.

Tre espulsi in due partite sono troppi. Qui non si è vista una squadra, perché?
Siamo sorpresi di questo perché sono 5-6 mesi che la squadra dà risposte positive, non ha mai sbagliato una partita. E’ stata veramente una serataccia, abbiamo preso gol su palla ferma poi dopo c’è stata una degenerazione della partita stessa. Siamo amareggiati perché sono mesi che la squadra ha onorato e vinto le partite, ha fatto risultati giocando a calcio in maniera organizzata e anche a volte spettacolare. E’ una sofferenza incredibile per tutti ma dico che immediatamente, fin da stanotte, dobbiamo recuperare energie per affrontare la stagione.

Ha parlato con Pallotta?
Qualcuno ci ha parlato, io no ma credo che sia amareggiato quanto lo siamo noi.

Questa eliminazione dalla Champions può cambiare il mercato della Roma? Vi fermerete?
Il risultato non avrebbe comunque cambiato le strategie di mercato. Domani ci confronteremo con il mister ma non è il risultato che ci fa fare mosse in entrata o in uscita, avremmo fatto le stesse mosse di mercato, magari con uno spirito migliore.

SABATINI A ROMA TV

Il match dell’andata è stata molto diversa, quella di oggi la definirei paradossale, sono mesi che la squadra gioca benissimo e vince, in maniera anche spettacolare, siamo sorpresi così comeSpalletti. La partita è degenerata sugli episodi, abbiamo maturato un risultato che ci deprime, che mette in difficoltà club e squadra, ma sono i momenti in cui bisogna raccogliere tutte le energie e ripartire, c’è una stagione da onorare, a iniziare da domenica a Cagliari.

La prima espulsione…
Penso che Daniele abbia voluto fare un recupero precoce di palla, si trovava in una zona che non era di sua competenza, voleva recuperare velocemente la palla, magari facendo un fallo tattico. Sono certo che non ci abbia voluto mettere violenza, secondo me è eccessiva la scelta dell’arbitro ma non entro nel merito.

La mancata qualificazione condizionerà il mercato?
No, avremmo comunque perseguito una linea e faremo lo stesso. Non abbiamo mai pensato che il superamento del preliminare ci avrebbe fatto fare alcune scelte piuttosto che altre. Abbiamo una buona squadra, migliorabile, ma non è questo risultato che determinerà le scelte di mercato.

Come si fa a non far demoralizzare la squadra?
Siamo arrivati a questa partita dopo 5 mesi di lavoro durissimo. Siamo già ripartiti. Quando siamo rimasti in 9 i ragazzi hanno giocato con un orgoglio e una determinazione quasi commovente, poi il risultato è quello che è, ma non si può non notare questo aspetto. Siamo già ripartiti. C’è una squadra che ha già reagito in campo, dobbiamo dar seguito a questo comportamento, fin da domenica a Cagliari.

SPALLETTI A MEDIASET

Che è successo?
Abbiamo perso una partita importante che ci crea difficoltà altrettanto importanti nel ricreare un ordine perché è un risultato difficile da digerire per come è venuto e per quelle che sono state le fatiche fatte per arrivarci.

Non c’è stata la cattiveria agonistica.
Noi abbiamo sicuramente sbagliato all’inizio nella gestione della palla, era quello che mi premeva e che mi ero immaginato perché la partita scorresse su binari corretti e le mie scelte erano andate in questa direzione. Non ci siamo riusciti e loro sono stati bravi ad andare in vantaggio poi quando ci stavamo riorganizzando siamo rimasti in 10 ed è diventato tutto più difficile.

Senza colpevolizzare nessuno, sono ingenuità quelle di De Rossi e Emerson?
Si, sono ingenuità perché poi questo fatto qui di finirle in 11 le partite è stata una caratteristica nostra dell’anno scorso, perché non abbiamo mai dato adito al direttore di gara di farci cacciare i giocatori e ora non capisco come mai è successo questo, si poteva essere più calmi in queste situazioni.

Condizione fisica carente?
Noi ci siamo arrivati sicuramente non al meglio della condizione per via di quello che c’è successo con gli infortuni. Il disegno me l’ero fatto per gestire la partita e per quello ho scelto De Rossicome centrale, lui ci sa stare ed è molto simile per quello che può essere il suo futuro ruolo da mediano ma poi abbiamo sbagliato nella gestione della palla, abbiamo sbagliato dei palloni senza la loro pressione per delle leggerezze nostre e loro hanno preso coraggio e tranquillità da quello, noi ci siamo un po’ innervositi perché non riuscivamo a far girare la palla, poi è arrivato il gol e l’espulsione. Certo non si può rimanere in 10 dal 30’ del primo tempo in due partite di preliminari di Champions.

C’è qualcosa che cambierebbe?
Niente, solo quello che è l’inizio di stasera perché fino a li era andato tutto bene. Non vedo quello che si vuole andare a cercare…stasera abbiamo sbagliato l’inizio di partita e loro ci hanno creato delle difficoltà psicologiche sui nostri errori. Poi dopo aver preso gol la partita era li così come quando siamo rimasti in 9 che abbiamo avuto opportunità per pareggiare. Cambierei stasera e poi tornare indietro non mi è mai servito a niente. Chiaro che bisogna inghiottire, ora ci sarà un periodo difficile dove tutti metteranno il dito dentro e noi dobbiamo essere bravi a chiudere le orecchie, tapparsi il naso e chiudere gli occhi e pensare solo a lavorare.

Tre espulsioni cosa significano?
Noi ci possiamo mettere anche le 15-16 partite dell’anno scorso dove non è successo niente. Per me è una cosa nuova e il via gliel’ha dato un giocatore che ha esperienza, qualità e passato in una società in cui giocano solo a pallone. Vermaelen era arrivato da tre giorni, la squadra fino a questo momento qui non aveva mai interpretato in maniera sbagliata nessun tipo di pallone. Noi abbiamo anche dei regolamenti nostri dove ci sono dei comandamenti in cui c’è scritto che ci sono delle punizioni per chi lascia la squadra in 10. Si è visto un epilogo diverso ma noi non avevamo avuto avvisaglie.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

E’ una sconfitta difficile da buttar giù, da analizzare. Il disegno che mie ero fatto era quello di scendere in campo e gestire la partita; avere palleggiatori in più affinché dopo i primi due errori non ci saltassero i nervi. Era una partita delicata con una posta in palio altissima, riuscire a prendere confidenza con la partita era fondamentale ma non ci siamo riusciti, abbiamo perso palloni troppo facili e abbiamo preso gol. Poi ci siamo innervositi, perché ci tenevamo moltissimo, e a quel punto è facile andare altre il lecito, il consentito, ma può capitare quando ci tieni troppo. Per noi era una situazione nuova quella delle reazioni sopra le righe, lo scorso anno abbiamo finito sempre le partite in 11, nonostante alcune fossero state battaglie vere. Ritrovarci al 30′ in 10 è una cosa nuova anche per noi. Quella di rimanere in 11 in campo dev’essere una regola, ma non ci siamo riusciti.

Fazio non era pronto? Per De Rossi è la quattordicesima espulsione in carriera…
Fazio ha tutte le carte in regola per giocare, la scelta di De Rossi era per avere più qualità ad inizio azione. Daniele sa fare benissimo il ruolo da centrale, già lo interpreta davanti alla difesa. Mi immaginavo che il match venisse gestito e che, nel finale, mi ci voleva uno come Fazio, forte fisicamente, di testa. De Rossi lo conosco bene e mi sembra tutto un altro De Rossi rispetto al primo periodo. Era già una persona con cui si poteva parlare, ora è perfetto: è maturato, è un uomo vero sotto tutti gli aspetti. L’ho fatto riposare contro l’Udinese proprio per gestire bene le situazioni. Per me questa è la prima espulsione, non la quattordicesima, ovviamente poi si andrà a rivedere e ad analizzare quello che è successo e se ne parlerà.

Aspettavate la partita da 8 mesi, cosa significa questo tonfo?
Io la sentivo così questa partita. Questa è una partita che era giusto giocare così per come la sentivo io, sennò non lo avrei fatto. E’ una sconfitta che ci spezza in due, c’è poco da fare, ora ci aspetta un periodo lungo e durissimo. Ci si può mettere dentro quello che si vuole, ma ora siamo disposti a tutto. ora bisogna inghiottire e basta è difficile andare a trovare un’unica causa. Queste sono botte forti, non è una sola situazione che le può risanare. Sarannao 2/3 mesi gestiti in maniera splendida che ti possono far cambiare qualcosa, e sarà una fatica a livello psicologico e mentale, fisico, di disponibilità. Questa è una sconfitta brutta, si poteva sicuramente evitare.

Quanto può pesare questa sconfitta?
Bisogna vedere le reazioni di giorno in giorno, durante gli allenamenti. Ricominciare a guardare in avanti, riorganizzarsi. Sarano tanti piccoli passettini da fare giorno dopo giorno. L’Europa League? è un traguardo difficilissimo, ma in questo momento bisogna vedere come si reagisce, a partire da domani a Trigoria, dal primo allenamento. Da domani bisognerà ricominciare a caricare di buone tensioni il nostro futuro.

SPALLETTI A ROMA TV

Quanto può pesare questa sconfitta?
Bisogna vedere le reazioni di giorno in giorno, durante gli allenamenti. Ricominciare a guardare in avanti, riorganizzarsi. Sarano tanti piccoli passettini da fare giorno dopo giorno. L’Europa League? E’ un traguardo difficilissimo, ma in questo momento bisogna vedere come si reagisce, a partire da domani a Trigoria, dal primo allenamento. Da domani bisognerà ricominciare a caricare di buone tensioni il nostro futuro.

All’andata avevate fermato meglio il Porto…
Il Porto fa il leone se noi abbiamo questo atteggiamento. Loro sono una squadra con tradizione e esperienza sotto questo aspetto. Se hanno vinto molto è perché sanno comportarsi in queste competizioni e di fronte bisogna mettergli un’altra squadra, che già sappia come comportarsi. Se gli concedi tutti quei palloni poi loro li sfruttano. Un po’ di difficoltà a livello psicologico ce le siamo create.

Le espulsioni…
Non le ho viste bene, non le ho volute rivedere. C’è talmente tanta amarezza che il pensiero va dove c’è la possibilità di ritirarsi su, lavorando in una certa maniera. Ora c’è solo da inghiottire, non bisogna far uscire altro sangue dalla ferita. Dobbiamo riuscire a creare una squadra dove impegnarsi in maniera dura: sarà un periodo difficile, in cui ognuno potrà dirci ciò che gli pare. Noi dobbiamo star zitti, prenderci le nostre responsabilità e andare avanti.

Prima dell’espulsione non hai pensato a cambiare qualcosa?
Non avevo bisogno di verticalizzazioni, avevo bisogno di palleggiare e tenere palla. Avere il possesso ti da quella tranquillità per fare giocate importanti, invece le palle le abbiamo sbagliate tutte anche quelle troppo facili per essere da Roma. Loro ci hanno segnato su palla inattiva, siamo rimasti in 10… In inferiorità abbiamo creato anche situazioni importanti, che ci avrebbero potuto portare al pareggio. Non potevamo far giocare Fazio, ma lui lo volevo nel finale di partita considerando che si poteva anche andare ai supplementari. Mi serviva un centrale in grado di gestire nel caso in cui si passa in vantaggio. Daniele mi calzava a pennello perché lui mi comincia bene l’azione. L’unica cosa che si poteva fare era mettersi a difendere a tre, ma sia andava a toccare degli equilibri. Se al Porto concedi palle facili hanno molta facilità negli inserimenti. Noi volevamo togliergli la palle per togliergli qualità, dovevamo far fare un giro in più alla palla in sicurezza, ma purtroppo l’abbiamo persa troppe volte. Ora ripartiamo, ma sarà un lungo periodo. Questa partita ci spezza in due. Si capirà già da domani, sarà un periodo lungo.

SZCZESNY A ROMA TV 

Le tue sensazioni dopo il match?
Una partita difficile, dobbiamo continuare a lottare, rialzare la testa e guardare avanti.

Sei rimasto sorpreso dall’atteggiamento del Porto?
E’ difficile parlare, giocare in 9 per 45 minuti è molto difficile. L’errore è stato l’approccio alla partita dal punto di vista mentale e di intensità.

Cosa vi ha detto Spalletti a fine partita?
Spalletti ci ha preparato benissimo alla partita, ci aveva detto di fare le cose giuste ma non siamo riusciti a metterlo in pratica. E’ stato un match difficile, ci prendiamo tutte le responsabilità per quanto è successo. Non dovremmo più affrontare match in questo modo in futuro.

SZCZESNY IN MIXED ZONE

Quant’è la delusione per questa sconfitta e come si riparte?
E’ una grande delusione, la partita era tutta nostra e da vincere, ma non abbiamo messo in campo la qualità che dovevamo dare. Abbiamo perso un po’ la testa.

Tanti errori dei singoli, come mai? Non eravate tranquilli?
Ci possono stare degli errori individuali, è però certo che giocare in 9 contro 11 tutto diventa più difficile. Personalmente ho commesso un errore sul secondo gol, ma giocando così… I giocatori del Porto alla fine correvano anche di più. Abbiamo fatto di tutto ma gli errori ci possono stare, sono la conseguenza del giocare per tanto tempo in 9.

Solo una vittoria in 10 partite europee in 2 anni. Si può dire che questo gruppo non è pronto per l’Europa?
Per la qualità che abbiamo siamo pronti e vogliamo competere in Europa. Ma dobbiamo essere bravi a gestirci mentalmente, a non prendere queste espulsioni e a non giocare come stasera.

(da laroma24.it)