sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


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SABATINI IN ZONA MISTA

Il futuro la Roma non se lo gioca, perchè ha una società molto propositiva che vuole fare calcio ai massimi livelli. Non è un risultato che porterebbe la società a cambiare gli obiettivi. Gli obiettivi della proprietà sono quelli di tenere la squadra al massimo della competitività. Da quel punto di vista la Roma non rischia niente, certamente rischia una delusione, perchè non vogliamo e non ci aspettiamo di uscire dalla Champions League.

SABATINI A MEDIASET PREMIUM

Pjanic ha detto “dobbiamo cambiare degli atteggiamenti”?
Quando le dice un calciatore, noi ci sentiamo più autotutelati. Penso che si riferisse ad interpretare un allenamento con più energia

Cosa è successo alla squadra?
Questa sera nulla, perché abbiamo giocato bene. Nel lungo periodo, forse non riusciamo a pensare in positivo per colpa dei risultati. Dobbiamo essere fiduciosi e pronti a combattere. In 70 partite siamo stati secondi, ora dobbiamo abituarci a questo

Cosa è cambiato?
Una squadra che prima giocava in allegria. Poi alcuni episodi sono andati in altri modi e siamo andati giù di morale. Poi per le questioni tecnico tattiche ci pensa il mister. Questa sera per lunghi tratti della partita ho rivisto giocare la Roma. Sono molto fiducioso per le sei partite che restano

Si è persa l’idea di gruppo?
Se lo ha detto Pjanic gli faccio un applauso. Io non l’ho sentito, questa è una squadra che si impegna sempre. Mire forse si riferiva ad un aspetto psicologico e credo che si riferisse agli allenamenti. Se lo dice lui io lo accetto

Può pesare l’aspetto psicologico?
I ragazzi sono ottimi professionisti, siamo tutti predisposti a combattere e lottare.

Quest’anno sono venuti meno tre quarti della difesa dello scorso anno, i nuovi arrivati possono aver influito?
Lo scoro anno c’era molta più coesione. Si attaccava e si difendeva come un unico porto. Quest’anno la squadra è più scollata e sia che l’attacco che la difesa faticano di più

La classifica…
Io invito i tifosi a combattere insieme a noi, li invito a stare tranquilli. Sappiamo quali sono gli errori e stiamo cercando di riparare. Devono stare tranquilli perché alla fine sapremo cosa ripare

SABATINI A RAI SPORT

“Non meritavamo di perdere, abbiamo giocato con personalità. Sono rammaricato per la sconfitta, ma l’Inter è una grande squadra. Ayew? E’ un calciatore che ci interessa, ma da questo a dire che è nostro ce ne passa. Al momento è lontano dal concretizzarsi”.

SABATINI A ROMA TV

La Roma ottiene il pareggio, ma poi si abbassa troppo?
“Sì. Comunque voglio dire che non è una stagione da incubo, una stagione difficile che è partita con dei presupposti che ora sono venuti meno. Quindi ci troviamo a lottare per degli obiettivi a cui non siamo abituati, la terza posizione. Per 70 partite invece eravamo stati secondi o primi, quindi è una situazione che dobbiamo vivere con la testa giusta”.

Forse dopo il pari bisognava aggredire un po’ di più?
“No, la Roma fino a quel momento ha aggredito, con un atteggiamento da grande squadra, senza concedere di palleggiare all’Inter. Poi abbiamo continuato a giocare, abbiamo avuto una buona occasione, ma la squadra è calata e ci siamo un pochino abbassati. Siamo andati in difficoltà, ma non troppo. Non è questa la partita che ci condanna, per come è stata giocata”

Ora però servono solo i risultati…
“Sì, ma la prestazione stava costruendo il risultato. Poi l’Inter ha grandi giocatori e abbiamo perso, però la partita è stat costruita e pensata bene. Capisco che in giro ora ci sia un pessimismo cosmico, però noi dobbiamo essere pratici e concreti. Sappiamo di non poter perdere la Champions e quindi faremo di tutto per ottenere il risultato”

La squadra è stata convinta che si potesse lottare per il campionato, ora invece deve difendere il 3° posto: quanto è importante ora difendere questa realtà?

“Beh, è una domanda legittima. E’ evidente che ora sentiamo la necessità di riconquistare il secondo posto, ma forse per questo dobbiamo rimandare i discorsi all’ultima giornata. Dobbiamo intanto pensare alla gara con il Sassuolo, perché abbiamo un solo risultato. Dobbiamo resettarci in fretta, perché altrimenti sarebbe davvero un disastro”.

E’ un dato evidente: gli attaccanti della Roma faticano molto a trovare la porta…
“Stiamo parlando di un giocatore che ha segnato alla fine, quindi diventa un eroe. Ho già detto che capisco che siamo stati spesso carenti in attacco, ma voglio dire che un reparto non è mai una squadra. L’anno scorso ci veniva facile trovare il gol perché tutta la squadra spingeva, quest’anno non l’abbiamo fatto con la stessa qualità. Quindi i primi che pagano sono gli attaccanti”

Credo che lei sia in grado di tirare su i ragazzi. Ora bisognerà anche sperare che gli altri perdano, però…
“Sì, questa è una squadra che ha principi solidi. Sanno perfettamente che dobbiamo ottenere un risultato e sanno lo stato d’animo dei tifosi. Loro faranno di tutto per riportare a casa quello che è l’obiettivo minimo stagionale e penso che ci riusciranno”.

SABATINI A SKY SPORT

Non andare in Champions sarebbe un fallimento?
“Ovviamente. Dobbiamo resettarci ed abituarci ad un altro tipo di classifica, ad un altro tipo di realtà. Ora scivoliamo giù, ma la partita di stasera ha dato segnali incoraggianti”.

1 gol Iturbe, 2 Gervinho, Ibarbo 0, Doumbia 0. Di là c’è Icardi che sta a 17.
“E’ un problema collettivo, di tutta la squadra. Non scarichiamo tutto sui giocatori offensivi, non è il caso. E’ la squadra che deve rivisitarsi e ricominciare a vincere le partite”.

Da dove si riparte? La situazione sembra senza fine.
“Non si deve ripartire, dobbiamo continuare a giocare e tornare a vincere. Non facciamo processi, sappiamo dove sono stati fatti gli errori, dove siamo stati sfortunati, adesso pensiamo al Sassuolo”.

Contratto di Totti?
“La situazione è chiarissima, ha ancora un anno di contratto. Stiamo aspettando che lui si esprima a riguardo, solo lui ci potrà indicare quale dovrà essere il suo futuro”.

GARCIA IN CONFERENZA

Dopo il pareggio sembrava che la Roma potesse anche vincere. I cambi di Mancini vi hanno scombussolato?
“Penso che questa sera abbiamo perso palloni sull’impostazione, dal nostro portiere ai nostri difensori. Questo lo possiamo migliorare, penso però che loro hanno sfruttato più gli spazi e hanno giocato alto, hanno pressato alto e ci hanno fatto pareggiare ad esempio. Se guardiamo il gol loro, c’è anche un po’ di sfortuna: sul passaggio di Podolski c’è una deviazione di De Rossi e diventa un passaggio decisivo, anche se lo dico, penso che si potesse difendere molto meglio su questa azione”.

Tanti pareggi vi hanno fatto riavvicinare Napoli e Lazio, inizia un campionato a tre?
“Deve essere la qualità della squadra a farci lottare fino alla fine, sapendo che forse domani non saremo al secondo posto, ma la corsa continua, non è niente deciso per la Champions, a parte la prima della classifica. Questa squadra è solida, perde poco ma ha pareggiato troppo e nel finale questa ultima linea fino alla fine del campionato bisogna trovare le risorse per prendere il più possibile i tre punti e vincere le partite”.

Dalle telecamere si vedeva una discussione con De Rossi durante i cambi…
“Daniele non sapeva che Keita era zoppicante, ma abbiamo preso l’informazione dal giocatore che mi ha detto che poteva continuare. Daniele ha pensato che non lo sapevo e non voleva rimanere con mezzo giocatore sul campo, ma Keita mi ha dato l’ok. Abbiamo perso tempo per il cambio, ma non è questo che ci ha fatto perdere”.

Pjanic ha detto che bisogna cambiare gli atteggiamenti durante la settimana: di cosa parla?
“Niente, voleva dire che adesso la concentrazione è importante e dobbiamo soprattutto continuare a preparare le gare nel migliore dei modi ed ha ragione sul fatto che non bisogna abbassare la testa. Non abbiamo il tempo di arrenderci, per questa sera non possiamo recuperare niente. C’è solo da recuperare bene per la partita a Sassuolo mercoledì. Ora andiamo avanti così, con lo stesso atteggiamento di squadra di questa sera, con la stessa voglia e lo stesso gioco. Solo l’efficacia deve essere migliorata per mercoledì prossimo”.

GARCIA A ROMA TV

Bisogna essere concentrati fino alla fine e metterci quel qualcosa in più, ha detto Pjanic…
“Sì, ovviamente. Rimangono 6 partite e dobbiamo dare tutto a partire da mercoledì. Possiamo sottolineare che la sconfitta non è meritata e che almeno un pareggio sarebbe stato più giusto. Il secondo tempo mi è piaciuto un po’ di più, perché abbiamo avuto gioco e carattere per pareggiare. Non l’abbiamo fatto perché abbiamo difeso meno bene, ma Mire ha ragione, sarà la parola d’ordine. Atteggiamento positivo e concentrazione per vincere fin da mercoledì”.

Si è avuta la sensazione che dopo il pari la Roma si sia abbassata…
“Non è stata una scelta, penso che l’uscita di Pjanic ci ha fatto male. Sappiamo che l’Inter ha attaccanti che sfruttano la profondità. Abbiamo spinto per il raddoppio, ma non ho rimpianti: l’atteggiamento di voler vincere ci servirà molto in futuro, già da mercoledì”.

Ad un certo punto aveva messo il centrocampo a rombo, ma doveva entrare Iturbe e quindi è tornato al 4-3-3…
“Era possibile far entrare Uçan, ma la scelta di mettere Iturbe con Ibarbo era prevista. Sapevo che Ibarbo non poteva fare tutta la gara, dopo abbiamo fatto per sfortuna un finale di gara che non ci ha permesso di vincere, ma è così: dovevo inserire prima Doumbia, ma anche Keita ha avuto problemi per finire la partita. Sono piccoli episodi che non spiegano il secondo gol, dove potevamo difendere meglio. Penso che era possibile accorciare, ma se vedete il passaggio di Podolski c’è la deviazione di De Rossi. Siamo stati anche un po’ sfortunati”.

Com’è possibile passare dalla gara contro l’Atalanta a questa? C’è un problema di atteggiamento?
“No, prima dell’Atalanta avevamo fatto bene, anche a Torino, Il problema era la gara con l’Atalanta, in cui avevamo un obiettivo importante, ma non l’abbiamo raggiunto. Era mancato entusiasmo, la follia nel gioco e la voglia collettiva che ci fa spezzare le montagne. Dovremo avere questo atteggiamento fino alla fine della stagione”.

Prosegue il momento negativo degli attaccanti: un giudizio sulla prova di Gervinho?
“Adesso sta tornando, non ha fatto una grandissima partita, ma ha lavorato tanto e so che per il finale di stagione ci aiuterà a vincere le partite. E’ vero che i nostri attaccanti non devono perdere fiducia: devono essere più cinici ed efficaci. C’è solo questo da fare: concentrarsi sulle partite e rispondere sempre sul campo”.

GARCIA A MEDIASET PREMIUM

Rispetto alla partita con l’Atalanta è arrivata una risposta?
“Sì, certo, soprattutto nel secondo tempo, dove abbiamo preso in mano il gioco. Dopo abbiamo cercato a tutti i costi la vittoria e questi ci ha fatto incaassare il secondo gol”.

Bene anche con il cambio modulo?
“Sì, finchè c’è stato Pjanic, poi doveva entrare Salih, ma Victor era stanco e allora ho dovuto cambiare. Adesso giochiamo tra quattro giorni e dobbiamo vincere assolutamente”.

Sul secondo posto…
“Se vincono gli altri guadagnano dei punti su di noi, mancano sei partite e la prossima è fondamentale. Nulla è perso, non abbiamo più tempo da perdere. Giocando così e con un po’ più di fortuna, basta vedere il palo di Ibarbo e il secondo gol con il passaggio deviato da De Rossi”.

Cosa è cambiato nella Roma?
“Ma niente, oggi abbiamo preso la partita in mano contro un Inter con giocatori forti. Il problema era la scorsa settimana, oggi abbiamo fatto una buona partita”.

Lo spostamento di Pjanic…
“E’ stato per liberare i due attaccanti, che sono due attaccanti veloci, ma erano troppo lontani dall’area. Nel secondo tempo abbiamo attaccato meglio. Un pareggio sarebbe stato più logico oggi”.

Invertire gli esterni, per aumentare il giro palla?
“Il nostro gioco deve liberare spazio ai terzini. Gervinho non deve passare un tempo a destra e uno a sinistra. Devono spaziare, per creare gioco e profondità”.

Con Totti fuori la Roma gioca meglio?
“No, abbiamo giocato meglio nel secondo tempo per il cambio modulo. Volevo più velocità e ho fatto questa scelta. Ogni giocatore è importante per me”.

Aumenta la pressione?
“C’è tanta voglia per arrivare a qualificarci per la Champions. Non cambia nulla, saremo ancora più motivati mercoledì”.

Ci sono rimpianti in questa stagione?
“Il bilancio si fa a fine stagione, oggi concentriamoci su mercoledì”.

GARCIA A SKY SPORT

Primo tempo buono, poi il tracollo. Avete perso con la partita in mano?
“Un pareggio sarebbe stato più logico, ma sappiamo che a questi livelli sono gli episodi a decidere. Abbiamo colpito un palo nel primo tempo, nel secondo tempo abbiamo giocato da Roma. Abbiamo spinto, ma abbiamo preso il gol sconfitta. Sulla voglia di vincere non c’è niente da dire ai ragazzi, non abbiamo il tempo di lamentarci che si gioca mercoledì”.

Come mai con l’uscita di Pjanic non è rimasto col rombo?
“Ibarbo era stanco, Miralem aveva dei crampi. Siamo rimasti con Victor in campo, per inserire Doumbia ci abbiamo messo troppo tempo e non sapevamo se Keita poteva continuare”.

Il palo di Ibarbo è stata l’unica conclusione degli attaccanti. Che riflessioni fa?
“I ragazzi non dovevano perdere fiducia. Il problema è stata l’impostazione da dietro, abbiamo perso troppi palloni. C’è stata un po’ di sfortuna sul palo colpito da noi, dobbiamo migliorare davanti alla porta ed essere efficaci. Era possibile almeno segnare un secondo gol”.

C’è stato un senso di ripresa della Roma. Oggi avete perso perché volevate vincerla, ma l’avete persa nelle due aree, perchè nello sviluppo del gioco è stato un match alla pari.
“Sono d’accordo, in difesa abbiamo fatto alcune scelte sbagliate, ma la gara di squadra in generale è stata di buona qualità. Nulla a che vedere col match pareggiato contro l’Atalanta”.

Il gol subito.
“Fai un passo in avanti e indietro sbagliato e prendi gol. Il passaggio di Podolski è stato deviato anche da De Rossi…”.

La classifica?
“La partita è stata buona, i ragazzi devono alzare la testa. Giochiamo tra 4 giorni, dobbiamo essere più efficaci nelle due aree. Almeno l’atteggiamento della squadra è stato buono, l’Inter ha dei giocatori forti. Questi due gol si possono capire. Sul piano difensivo si poteva far meglio, non c’è nulla di perso. Ora c’è solo da vincere mercoledì”.

PJANIC IN ZONA MISTA

Partita complicata, cosa vi è mancato?
“All’intervallo loro erano avanti uno a zero quindi nel primo tempo sicuramente avremmo potuto fare di più. Nel secondo tempo abbiamo mostrato le cose migliori, siamo riusciti a pareggiare e avremmo potuto fare il secondo gol se fossimo riusciti a trovare il passaggio giusto o se avessimo mostrato più determinazione davanti alla porta, sono queste le cose che avremmo potuto fare meglio. C’è molta delusione e siamo arrabbiati, adesso rimangono sei partite e vogliamo fare il massimo dei punti fino alla fine ma oggi è una giornata particolare perchè siamo venuti qui per fare tre punti e usciamo dallo stadio con zero quindi è chiaro che non siamo contenti”.

PJANIC A ROMA TV

Come stai?
“Ho avuto dei crampi. Sono stato fuori dieci giorni, quindi alla fine sono dovuto uscire per i crampi”.

Vi eravate sistemati e stavate funzionando bene…
“Sì, stavamo facendo bene, avevamo trovato spazi. Ci siamo creati delle occasioni: mi è dispiaciuto uscire, ma forse era meglio mettere dentro qualcuno fresco che potesse dare di più”.

Oggi la Roma nel complesso ha giocato una buona gara, ma forse dopo il pari vi siete abbassati?
“Ci siamo aperti forse, perché volevamo vincere e abbiamo spinto. Loro in contropiede hanno avuto situazioni pericolose, ma non è che siamo stati tanto in difficoltà. nel primo tempo si poteva far meglio, nel secondo abbiamo cambiato modulo, la squadra ha trovato più spazi, ma alla fine perdiamo. Siamo delusi, ovviamente, e arrabbiati”.

Ora ci vuole consapevolezza che non lottate più per gli stessi obiettivi…
“Dobbiamo esserlo tutti, è giusto così. Non dobbiamo permetterci di evitare questa opportunità: dobbiamo portare la Roma il più in alto possibile e già da mercoledì. Rimangono 6 partite: dobbiamo prendere il massimo dei punti e riportare la squadra in Champions. Questo finale di stagione è molto importante, dobbiamo essere tutti consapevoli e convinti, avere grande rabbia ed entrare in campo per vincere: questo sarà determinante”.

Quali sono le cose che dovete cambiare?
“L’atteggiamento, nient’altro. La voglia e la determinazione. Contano solo i risultati, quindi tutti insieme dobbiamo essere uniti e forti per superare questo periodo che è complicato. La squadra ha sempre risposto nelle difficoltà, ora dobbiamo iniziare a vincere”.

PJANIC A MEDIASET

Cosa succede a questa Roma?
“Non riusciamo più a vincere. Nel secondo tempo meglio, poi dopo il secondo gol abbiamo perso. E’ difficile da accettare e da vivere. Dobbiamo provare a cambiare la ruota, rimangono sei partite e dobbiamo fare il massimo dei punti. Questa sera è difficile accettare questa sconfitta perché eravamo venuti per i tre punti”.

Problema psicologico?
“Anche, dobbiamo cambiare degli atteggiamenti anche durante la settimana. Dobbiamo aver la voglia di portare la Roma in alto. La squadra deve essere sempre con una grande rabbia di risultati, come lo scorso anno e anche in questa prima parte di stagione”.

Quali sono gli atteggiamenti da cambiare durante la settimana?
“Anche durante le partite, ovviamente quando le cose sono così io non le voglio accettare. Dobbiamo avere una grande rabbia per tornare a vincere. Non va bene così, dobbiamo cambiare in queste sei partite. Lo diciamo sempre però basta”.

Cosa è cambiato da inizio stagione?
“Ci sono delle cose da cambiare. Come detto prima gli atteggiamenti. Se vogliamo arrivare in alto non possiamo accettare certe cose. Dobbiamo svegliarci e dobbiamo dare molto di più per vincere queste partite”.

La preparazione, ha influito la Champions? Non andate come lo scorso anno…
“Sì, quest’anno abbiamo avuto più partite. Siamo stati sfortunati anche dal punto di vista degli infortunati e quindi c’è stata poca rotazione. Ma non deve essere una scusa. Non siamo solo 11, siamo un gruppo e tutti devono dare di più. Lo scorso anno anche chi entrava cambiava la partita. Ora dobbiamo fare di tutto per vincere già dalla prossima con il Sassuolo e poi in casa con il Genoa”.

Cambio tattico, lo avete provato in settimana?
“Il mister lo prova ogni tanto in mezzo alla settimana. Abbiamo creato di più, siamo andati di più verso l’avanti. Peccato che alla fine prendiamo questo gol”.

La Lazio domani gioca, ma anche il Napoli è in corsa…
“Sì, è tutto molto stretto, noi proveremo a fare il massimo per prendere più punti possibili. Non dobbiamo lasciare gli altri, da domani prepariamo la partita di mercoledì e dobbiamo prendere assolutamente i tre punti con il Sassuolo”.

(da romanews.eu)