lunedì, Aprile 29, 2024 Anno XXI


Si è svolta sabato 28 marzo a Roma la manifestazione mondiale a tutela delle donne affette di endometriosi . Una marcia pacifica tra Piazza del Popolo, Piazza di Spagna e Piazza Montecitorio, con lo scopo di sensibilizzare le persone e le istituzioni affinché l’endometriosi venga riconosciuta e trattata come una malattia con gravi conseguenze mediche, aiutando milioni di donne ad ottenere una corretta diagnosi e cure mediche di qualità.

In Italia ci sono un sacco di persone malate di varie patologie , ad essi sono state concesse tutta una serie di esenzioni per effettuare analisi e controlli periodici, sono nati centri per la diagnosi e la cura di queste patologie; giustissimo che chi è malato debba avere la possibilità di curarsi anche perché nel nostro paese la sanità è un servizio pubblico. Ora mi chiedo, perché noi donne affette da endometriosi non possiamo godere degli stessi privilegi? L´endometriosi è una malattia benigna, ma cronica, spesso progressiva e complessa, molto spesso dolorosa (60% dei casi) fino ad essere invalidante.

In Italia sono oltre 3 milioni (casi accertati) le donne che hanno dovuto rinunciare ad una vita normale a causa di questa malattia che non è mortale, ma di certo obbliga a condurre una vita invalidante, a causa delle complicazioni che porta. Anche noi dobbiamo fare analisi, esami, visite specialistiche, e quant’altro. Anche noi dobbiamo assentarci dal lavoro perché i dolori ci costringono a letto; molte di noi hanno dovuto rinunciare a diventare madri; e in casi più estremi molte donne sono state licenziate in quanto troppo spesso assenti dal posto di lavoro. Subiamo interventi anche due volte l’anno con tutto ciò che ne consegue, seguiamo terapie destabilizzanti, e spendiamo un sacco di soldi per diagnosticare e curare (ci sono farmaci che non vengono esentati e costano centinaia di euro).

   

Siamo Donne (con la D maiuscola) e lo dimostra il nostro dolore, urlato dignitosamente, ad un mondo spesso sordo. Lo dimostra la grinta di rialzarsi, nonostante tutto. Lo dimostra la forza di vivere ancora e di lottare per realizzare i nostri sogni.

Miss Roma