giovedì, Novembre 07, 2024 Anno XXI


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SABATINI A ROMA TV

Un ritratto di questa serata?
Riguardo la partita di questa sera è un evento tristissimo per tutti noi, ma dobbiamo accettare la sconfitta, che viene in un momento particolare, di grande difficoltà dovuta a fattori contingenti, oltre a situazioni che non dipendono del tutto da noi. Potremmo parlare di un mercato fatto forse un pochettino in ritardo. Vorrei però sollevare la squadra e l’allenatore da responsabilità, non ci sono colpevoli da individuare ogni volta che si perde. D’altronde è la terza o quarta partita che perdiamo in 7 mesi. Bisogna reagire, è chiaro, e serve regalare altri modelli di prestazione dal punto di vista nervoso e da quello tecnico-tattico, ma saremo in grado di farlo.

Sembrava, dall’approccio, che la Roma avesse invertito la tendenza.
Nel primo tempo ci eravamo ritrovati intorno a un progetto di gioco, c’era coesione, reparti legati bene e lo sviluppo dell’azione era buono. Magari c’è stata poca profondità, ma avevamo ritrovato alcuni meccanismi che ci hanno guidato costantemente per un anno e mezzo. Quando una squadra si ammala non c’è una un’aspirina da prendere. Serve ritrovare il bandolo della matassa. Dobbiamo solo lavorare e tornare ad essere ottimisti sulle nostre qualità, che ci sono: ce l’hanno i giocatori, ce l’ha l’allenatore e, se mi posso permettere, ce l’ha anche la società. Tutti insieme lavoreremo uniti per risolvere questo problema. Ma siamo ancora dentro a un campionato che vogliamo onorare, non rinunciamo alla nostra idea iniziale e abbiamo una coppa europea, che disputeremo con dignità.

C’è unità di intenti.
Assolutamente sì. Sono questi momenti, nel fastidio e nel dolore, che cementano un gruppo. Intendo il dolore sportivo, per rispetto del dolore che colpisce persone in circostanze più tragiche. Esiste anche un dolore sportivo, che è immenso per noi in questo momento. Ma sarà un punto per raccogliere le idee da parte di tutte le componenti della squadra e della società per reagire, e lo faremo.

GARCIA A RAI SPORT

Primo tempo bene, poi flessione nel secondo tempo…
Questa sera è casuale, abbiamo fatto un buon primo tempo, ma non è sufficiente, nel secondo tempo hanno segnato alla prima occasione, ma l’efficacia è importante io non ho niente da dire ai ragazzi, hanno dato tutto, ma facciamo con i mezzi del momento.

I problemi sono arrivati dalla parte di Maicon e con i due centrali difensivi…
E’ vero che è più l’atteggiamento collettivo del piano difensivo, prendiamo troppi gol ora che in attacco siamo meno brillanti e abbiamo meno scelte. Ho dovuto far entrare Ibarbo che non giocava da un mese e mezzo: è entrato bene ed è l’unica nota positiva della serata. E’ un momento di difficoltà, lo sappiamo, e da domani ci rimettiamo a lavoro, perché ora abbiamo il campionato e l’Europa League e dobbiamo concentrarci solo su quello.

C’è grande differenza con l’anno scorso, perché?
La squadra prende meno rischi, perché sa che è un momento con tanti problemi ed è umano questo, io penso che dobbiamo spingere per far girare la fortuna e soprattutto fare risultato a Cagliari, poi rientreranno i due africani e De Rossi e, quando saremo al completo, la squadra sarà più forte e meno tesa, dobbiamo fare meglio in difesa ed essere più efficaci in attacco.

Da tifoso, avrebbe fischiato la squadra a fine partita?
La Curva Sud ha incoraggiato la squadra per tutta la partita, è una bella cosa, perché in un momento del genere hanno capito che la squadra aveva bisogno di sostegno, sono delusi come noi perché volevano vincere, da domani faremo il nostro massimo, forse un po’ di più del nostro massimo, perché serve fare qualche metro in più per tornare alla vittoria, che è quello che vogliamo noi e i tifosi.

Si rimprovera qualcosa?
Non mi aspettavo di avere tanti problemi, sapevamo solo che Keita e Gervinho sarebbero andati alla Coppa d’Africa, siamo stati vicini a passare il girone di Champions, ma poi siamo arrivati terzi, la delusione viene questa sera perché io mi aspettavo che la voglia dei giocatori in campo e la buona organizzazione, con un po’ di fortuna in più, ci avrebbero aiutato. La qualità di un club si vede nei momenti di difficoltà e io su questo sono tranquillo, perché i giocatori, io per primo, lotteremo per vincere la prossima partita.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

E’ il suo momento più difficile da quando è a Roma. Cosa sta accadendo?
Il mio momento più difficile è stato quando sono arrivato qui, non è adesso. Siamo in difficoltà, ma andiamo avanti con i mezzi del momento. Nel primo tempo ho visto una Roma organizzata, ma serve essere efficaci sul piano offensivo. Loro alla prima occasione hanno fatto gol, è un momento in cui non ci viene perdonato nulla. Ho visto una squadra lottare, con i mezzi del momento. Domani penseremo al Cagliari, solo una vittoria può farci ritrovare fiducia. Dopo Cagliari tornerano tutti, eccetto Strootman, e saremo più forti.

Perché vivete questo momento così? C’è una motivazione?
Fino alla vittoria di Udine andava tutto bene, poi sono arrivati i tanti pareggi e stasera è arrivata l’eliminazione. Siamo delusi, ma dobbiamo stringere i denti. Le qualità di un gruppo si vedono nei momenti di difficoltà, quando va tutto bene tutto è facile. Dobbiamo dimostrare di non dover mollare, ci sono due competizioni da giocare e le faremo al massimo.

Vede un’involuzione nel gioco? Una Roma stanca?
Una Roma stanca non può rimontare un gol nel secondo tempo, come nelle ultime 4 gare. Senza Iturbe e Gervinho manca la profondità e ci dobbiamo adattare. Aspettiamo Ibarbo, che si è allenato con noi solo un giorno, era una delle poche scelte per spingere la squadra in avanti. Per questo dico che abbiamo fatto tutto con i mezzi del momento. Gli altri torneranno, questa Roma soffre, ma abbiamo fatto buone cose in passato, anche gennaio è stato un mese difficile. Adesso ripartiamo perché non c’è altro da fare.

Faceva riferimento all’attacco, la difficoltà è determinata dalle assenze o dal gioco che non è più quello che lei poteva immaginare? Prima si tirava di più in porta.
Come ho spiegato, servono giocatori che portano anche qualcos’altro, oltre le loro qualità. Oggi siamo più su un gioco collettivo, per portare collettivamente la palla in area per fare gol. Quando c’è la possibilità di accelerare e saltare l’uomo diamo più fastidio. E’ la nostra verità del momento. Mi tranquillizza il fatto che arriverà il bel tempo. Mi fido di questa rosa, ha carattere e sarò il primo a spingerla. Bisogna essere positive ottimisti. Siamo delusi per stasera. I tifosi ci hanno incoraggiato, è un segnale importante, a fine partita erano delusi come tutti noi. Torneremo presto.

GARCIA A ROMA TV

Partiamo dalla fine, dai cori dei tifosi, da questo coro che è partito, ma poi la squadra è stata anche incitata.
E’ la cosa bella di stasera, ci hanno sostenuto per tutta la partita, sanno che il momento è problematico e ci serve il loro sostegno. Sono delusi, ma come noi. Non rimprovero nulla alla squadra, abbiamo dato tutto con i mezzi del momento, abbiamo fatto un bel primo tempo ma in questo momento paghiamo mezza occasione concessa. Dobbiamo essere più efficaci in difesa e in attacco, dobbiamo tornare alla vittoria.

Cosa direbbe ai tifosi? Che spiegazione darebbe? C’è chi parla di condizione atletica, di infortuni…
C’è un po’ di tutto, la squadra ha perso un po’ di fiducia, manca un po’ fortuna, ci sono tante assenze e si perde brillantezza quando giocano sempre gli stessi. Per prima cosa pensiamo a battere il Cagliari, solo con una vittoria potranno cambiare le cose. Dopo torneranno tutti: De Rossi, Iturbe, i due che rientrano dalla Coppa d’Africa. A parte Strootman, riavremo tutti. I bei giorni sono davanti a noi. Dico sempre che il carattere di una squadra si vede nei momenti di difficoltà, quando le cose vanno bene è tutto facile. Adesso dobbiamo uscire dal tunnel e lo faremo, mi fido dei miei ragazzi, che danno tutto e spero che abbiano presto la giusta ricompensa.

Il paradosso è che in una serata come questa Ashley Cole, uno dei giocatori più discussi, fa una bella partita, ma coincide con una gara sfortunata.
Ci sono anche cose positive. La prestazione di Ashley è una di queste. Ibarbo è entrato bene in partita e non si allenava da un mese e mezzo, era una delle poche soluzioni che avevo in attacco per far cambiare un po’ le cose. Bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se è difficile ora. Come ho già detto non molliamo, spingerò questa squadra perché mi fido delle sue qualità. Dobbiamo sostenere tutti, sono sereno e ottimista, la stagione ci riserva ancora belle cose da vivere.

Qual è il compito più difficile per un allenatore in questi casi?
Per prima cosa devo mostrare la strada. Io sono carico e motivato, quando è difficile è sempre il momento in cui lavoro di più per trovare soluzioni. Dico ai giocatori di non perdere le loro convinzioni. Abbiamo giocatori esperti che sono in grado di farci tornare alla vittoria, solo questo ci può aiutare per invertire la rotta.

NAINGGOLAN A RAI SPORT

Che sta succedendo alla Roma?
Non stiamo trovando il gioco fluido che abbiamo perso ultimamente, ma siamo convinti della forza della nostra squadra, ci serve una vittoria per ripartire come siamo abituati.

Sembra che non riuscite a giocare bene i 90 minuti?
Sarebbe la prima scusa, abbiamo fatto 4 pareggi recuperando il risultato, quindi penso che fisicamente non stiamo male, noi giochiamo sulla nostra forza, siamo consapevoli di essere forti e cerchiamo di fare il nostro gioco, ultimamente non ci stiamo riuscendo per gran parte della partita, ma siamo tranquilli, magari dobbiamo dare tutti qualcosina in più, ma ci manca andare in vantaggio una volta, perché andare sempre sotto non ci fa bene mentalmente.

Lo trovo riduttivo dire che vi manca solo la vittoria, a me sembra che vi manca anche il cambio di passo…
Questa è una cosa che fa parte del calcio, sappiamo che Gervinho è importante, ma chi è stato chiamato in causa ha dato sempre il massimo, ogni attaccante ha qualità diverse, magari ci manca la sua esplosività, ma anche oggi nel primo tempo abbiamo avuto un’opportunità con Florenzi e magari, se una volta vai in vantaggio, poi cambia la partita, perché gli episodi a volte cambiano la partita.

Cosa vi hanno chiesto i tifosi?
Eravamo sull’1-0 e ci sono stati vicini fino all’ultimo, poi dopo il 2-0 c’è la delusione e penso che loro siano consapevoli quanto noi che la squadra è forte e che siamo abituati a vedere un’altra Roma, ci hanno chiesto di dare qualcosina in più e questa è una cosa che dobbiamo sicuramente fare.

Si parla tanto della tua permanenza a Roma.
Io sono un giocatore che è concentrato su quello che fa giorno per giorno, quando ero al Cagliari mi hanno accostato per 3 anni a tutte le squadre, ma io ho continuato a dare il meglio per il Cagliari, adesso sono un giocatore della Roma e continuo a dare il massimo, la mia volontà è questa e la sanno tutti anche qua.

Credete nelle vostre qualità?
Sono sempre gli episodi a fare la differenza perché andiamo sempre sotto con il risultato, se non ci sentissimo forti non avremmo recuperato nelle partite precedenti, crediamo nelle nostre qualità e nei nostri mezzi, siamo fiduciosi e penso che presto usciremo da questo momento.

Credi ancora allo scudetto?
Io sono uno che, finché la matematica te lo concede, ci crede. Perché, sennò, smettiamo di giocare oggi. Io penso che la squadra forte continua a crederci e io ci credo.

NAINGGOLAN A ROMA TV

Vista dalla vostra parte, cosa succede? Come se ne esce?
Non stiamo trovando il nostro gioco, anche per i risultati che non sono stati a nostro favore, ma siamo convinti dei nostri mezzi. Secondo me ci manca solo una vittoria per sbloccarci e ripartire.

Mancano più le gambe o la testa?
Tutte le cazzate che sentiamo in giro sulla squadra che è stanca sono cavolate, assolutamente. Una squadra che recupera 4 volte uno svantaggio di un gol non è così stanca come si dice. Magari restare sempre sotto e rimontare non è semplice, oggi non ci siamo riusciti. Cerchiamo prima di andare in vantaggio, poi le cose andranno in un altro senso.

Perché la Roma fa quasi sempre un dribbling in più invece di cercare la porta?
E’ difficile rispondere per me, vivo le partite da dentro il campo. Secondo me ognuno di noi sta cercando di dare qualcosa in più e questo, magari, ci porta a sbagliare di più. Dovremmo essere più sereni e dare di più sul carattere, qualcosa che non ci fa perdere le partite e ci fa andare sotto. Ma la squadra sicuramente non è morta.

Quanto manca un giocatore come Gervinho?
Sicuramente gli attaccanti che abbiamo a disposizione hanno qualità diverse, come quelli che mancano. Gervinho e Itrube, che sono giocatori di grande velocità, ma adesso abbiamo un Ibarbo in più. Magari ci mancano per dare profondità. Abbiamo giocatori con qualità tecniche indiscutibili, che sono abituati a prendere più palla tra i piedi. Al momento questo è quello che possiamo fare. Stiamo cercando di cambiare il gioco, ma sono momenti che capitano. Non è che si possono vincere 38 partite l’anno. Questo momento passerà presto e serve solo una vittoria per tornare la Roma che eravamo abituati a vedere.

Ibarbo?
Un giocatore potente e veloce, che salta l’uomo. Può dare una grande mano a questa squadra.

(da laroma24.it)