Il pareggio della Juventus imponeva un vittoria per non sprecare un’altra occasione per avvicinarsi alla vetta. Ma vincere in casa della terza in classifica e additata da tutti come la squadra più in forma non poteva risultare cosi facile

Invece i giallorossi la strada se la sono spianata con due tre affondi in verticale che hanno fatto male ai rossoblu. Da uno di questi nasce il rigore e la giusta espulsione di Perin. Liajc sbaglia ma ci pensa Naingoolan poco dopo a portare la Roma in vantaggio.

Da qui in poi i giallorossi pensano più a gestire che a chiudere definitivamente l’incontro. L’atteggiamento non è quello giusto, è quello che ti espone sempre a rischio pareggio nonostante la superiorità numerica. Il gol giustamente annullato nel finale poteva essere l’ennesima beffa.

Quello che è successo nel finale, con calcioni rifilati senza senso, bottigliette in faccia, non tesserati che diventano protagonisti fa parte di un sistema vergognoso che non morirà mai.

Come può un presidente in valigetta lamentarsi senza aver subito torti? Come può un allenatore piangere solo quando incontra la Roma? Come è possibile che la Roma paghi per colpe non sue?

Non c’è niente da fare, finche stai nel tuo angolo è tutto ok, appena torni ad avvicinarti seriamente alle zone che contano parte il carrozzone italico, come nel calcio cosi nella vita.

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