venerdì, Luglio 04, 2025 Anno XXI


Come raccontò un giorno l’originale Friedrich Nietzsche, una tarda giovinezza
non è altro che una lunga giovinezza. Forse perché luii stesso aveva intravisto
già da allora, che ancora oggi a 37 anni Francesco Totti risulta sempre esser l’
uomo decisivo. Come la Sud. Quell’immenso bacino giallorosso fatto di
pulsazioni, cori, paure, gioie, urla, lacrime, sorrisi, preghiere, bestemmie e
canti. Quella curva che ha riabbracciato i suoi pupilli dopo troppo tempo, dopo
troppe ingiustizie. Guarda caso proprio adesso che gli “anormali” stanno
quattordici punti avanti, nessun giudice, orecchio, microfono o tv ha sentito
dei possibili cori di discriminazione territoriale. Forse chissà, per il
consueto motivo che ora non fai più paura a nessuno che sta lassù, anche se hai
una partita in meno. Boh. Ma tutto sommato non importa più. Adesso tocca
giocare per lo scudetto dei normali , ovvero l’accesso diretto nella coppa dei
sogni, contro il Napoli del Sor Rafa. E chissà per quale altro misterioso
motivo, il vento che prima soffiava dalle parti piemontesi adesso si è spostato
in terra campana. Poco interessa perché la Roma è forte e vincerà. Come ieri.
Come da agosto, dopo esser arrivata a 61 punti con due mesi di campionato
ancora da giocare. Roba che se ti metti a fare le proporzioni, potresti fare il
record di punti nella tua storia, arrivando per l’ennesima volta secondo. Può
darsi che anche questo sia un record, agrodolce, ma pur sempre un primato.
Quello vero di record, lo continua a scrivere lo Zarathustra giallorosso, col
numero dieci sulle spalle, domenica dopo domenica, essendo arrivato ieri sera a
233 gol sul campo….come dicono quelli bravi. Generazione da fenomeno. Una cosa
però non quadra in tutto ciò, ossia perché se la Roma per una volta soffre
(parecchio) in casa, in questo caso contro l’ Udinese (l’unica che fino al 90’
stava 0-0 a Torino) e alla fine vince, è una vittoria fortunata e immeritata,
mentre se altre squadre ci costruiscono campionati interi su questo tipo di
partite la gente corre ad urlare che sono delle grandissime squadre? A voi la
risposta. La Roma si prende questi tre punti, come piccolissimo bonus di
risarcimento di domenica scorsa contro il Napoli visto che Garcia ha detto in
settimana che esistono sconfitte che danno fiducia e vittorie preoccupanti.
Quella di ieri è solo una vittoria fatta di tanta stanchezza e la mancanza di
un filtro a centrocampo di nome De Rossi- Strootman, che equivale nella vita di
ogni giorno a fumare delle Marlboro rosse senza filtro. D’altronde c’è una
promessa da mantenere che è stata fatta da tutta la squadra ad un ragazzone
forte che da domani inizierà la riabilitazione, perché siamo composti della
stessa materia dei sogni, gli stessi di quella coppa che aspetta solo lui per
essere giocata. Forza Kevin.
Filiberto Marino