sabato, Maggio 18, 2024 Anno XXI


Sono stati più forti, punto. Nulla da dire ma neanche nulla da aggiungere. Gli
elogi a Conte, Moggi, Agnelli,Chiellini e Bonucci fateli fare allo stivale
finto, quello di cartone come alcuni dei loro scudetti non vinti. Non c’è
rivincita ama dire sempre qualcuno, forse in quel caso è vero ma in questo
certamente no. Perché il gennaio 9 gennaio (compleanno commando ultràs della
Curva Sud) c’è la possibilità di staccare subito un biglietto di riscatto, per
ridimensionare la zebra, Conte e tutti i suoi capelli, finti come lui. E a Roma
per giunta. La Roma ha perso con tre goal di scarto, ma è facile fermarsi solo
al risultato, senza andare a vedere i dettagli, perché quelli a volte nel bene
e nel male fanno sempre la differenza. Per esempio che la Roma ha giocato
praticamente per quasi tutto il primo tempo nella tre quarti bianconera,
costringendo loro a giocare in 11 dietro la linea del centrocampo, li a casa
loro. Ma nel calcio si sa, vince chi segna e la Roma non ha avuto la bravura di
farlo. Adesso già ci sente per la città, dalle voci di quelli che il giorno
dopo sono tutti “boni” a fare gli allenatori da salotto. Già li senti i finti
romanisti, i depressi cronici, accusare Garcia e tutti i suoi ragazzi. C’è chi
dice addirittura che Totti non avrebbe dovuto giocare, perché non stava in
piedi. Falso. Ve lo ricordate l’ultima volta che è successo a Torino? Era il 24
aprile 2012 e in panchina c’era Luis Enrique, che decise di cominciare con
Francesco Totti contro la Juve in panchina e sapete come fini? In pratica 3-0
dopo i primi 16’ minuti. Quasi un record, purtroppo. Oppure adesso si
ricomincerà con De Rossi che è un ubriacone, uno che chiude tutti i locali con
le chiavi della città, che non si regge in piedi e che ha falciato Chiellini
solo per prendere un paio di giornate di squalifica cosi da poter uscire due
sabato di seguito fino all’alba. Non perché forse in quel momento, seppur
sbagliando (per avergli fatto poco male), è venuta fuori l’anima del tifoso,
quella che ognuno aveva dentro e che sotto sotto avrebbe fatto anche di peggio.
Pensate è più romanista quel gesto (sbagliato) che un giocatore appena arrivato
che va sotto la curva Sud a festeggiare un goal. Si perché li è facile e lo
sanno fare tutti. Pochi invece sanno sbagliare per troppo amore e troppa foga,
pentirsi, stare in silenzio, avere secchiate di vomito addosso, seguire la
squadra dalla tribuna e ricominciare più stretti e vogliosi di prima. Questo
però non si sente mai. Perché? Misteri della fede e dell’universo. Sia chiaro
DDR ha sbagliato, ma quanti errano quando ami qualcuno o qualcosa e vedi in
quel momento che te la stanno portando via anche questa volta forse per sempre?
Adesso però basta leccarsi le ferite, hanno vinto loro perché sono più squadra
e come dice un certo Morgan (De Santics) : “ il sistema italiano da forti li fa
diventare invincibili.” Anche questa è verità, ippipurrà. Adesso arriva l’amica
Doria del nemico storico Mihajlovic. Questo è il biglietto vincente che
permetterebbe a Garcia di avere una rivincita contro i Conte boys all’Olimpico
di Roma. Per una volta si può almeno sussurrare che la rivincita c’è e che il
26 Maggio rimarrà sempre e solo uno. Il lato positivo? Che anche il giorno dopo
Quel giorno si respirava avvilimento e malumore,anzi depressione nera, eppure
eccoci qua più scintillanti di prima. D’altronde si sa, la befana è sempre
stata un gran pezzo di buona donna con chi è della Roma. Ma forse un giorno,
prima o poi anche alla Roma con la sua scopa porterà i dolci e non il carbone.
Perché non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere. Quindi
loro sono più forti, stanno a più otto, sono “gli invincibili” e vinceranno al
99,9% il terzo tricolore consecutivo, ma Il futuro appartiene a coloro che
credono alla bellezza dei propri sogni. Forza Roma.
Filiberto Marino