Categorie News da Roma Ultimi arrivi Scritto da Er Pasquino giovedì, 22 Agosto alle ore 10:51
da ilmessaggero.it ROMA – «Attenti a passare accanto ai santi Cosma e Damiano, scendendo verso largo Romolo e Remo: ci si deve tappare il naso perché pieno di escrementi». Messaggio postato tra guide turistiche. Dritte tra professionisti della «grande bellezza» di Roma per sopravvivere dignitosamente al degrado. E se i Fori Imperiali rischiassero di diventare un caso di igiene sanitaria? In fondo, in ballo c’è «solo» il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Prima fra tutte, la questione dei bagni al servizio del maxi-sistema di venditori ambulanti che lavora quotidianamente con tanto di permessi nell’area archeologica centrale. LE NORME I LAVORATORI AUTORIZZATI LA «DIAGNOSI» Dalla Asl, quindi, precisano che la competenza della tutela di un sano ambiente di lavoro ricade sui vigili. E che bisogna prevedere l’installazione di un bagno in stretta funzione del numero dei lavoratori sulla zona. «Nei cantieri, per esempio, e in tutte le situazioni con lavoratori dipendenti, noi prevediamo i bagni chimici – avverte Leggieri – In teoria, sui Fori Imperiali, vista la quantità di lavoratori con postazioni fisse, con autorizzazioni, vanno previsti bagni chimici in un numero proporzionato ai lavoratori. Bagni chimici che, mi rendo conto, aggiungerebbero bruttura a bruttura». «Ma se il Comune – rincara Leggieri – ha dato le licenze alle postazioni di commercio ambulante, allora deve provvedere al rispetto delle norme di igiene e sicurezza sanitaria nell’ambiente di lavoro». Ma condizioni di pulizia e igiene dovrebbero essere garantite anche a chi vuole godersi lo spettacolo della storia all’ombra dei Cesari. E chi passeggia tra gli scavi del Foro di Traiano, o lungo la promenade del Foro di Cesare, non dovrebbe rischiare di imbattersi nei reperti fisiologici dei lavoratori. I Fori meritano ben altri souvenir. |
